Castore e Polluce

di isghighi
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Nascondo il viso nel tuo petto , inspirando forte il tuo odore. Quante volte su questo petto  ho posato il capo senza farci caso?(3) Ed ora al solo vederlo mi si scalda il sangue…ed ora chiedo solo di appoggiarmici, di abbandonarmi nelle tue braccia. Abbandonarmi a  te che hai sempre saputo indirizzare il mio animo, che mi hai sempre fatta sentire al sicuro. .e mi sento stranamente bene, libera.
Guidami Andrè, sono così stanca. Il mio corpo e la mia mente sono nelle tue mani stanotte, voglio lasciarmi andare, sicura di avere in te il mio appiglio.

E tu senti  il mio abbandono e mi sollevi tra le braccia, portandomi verso il mio letto..





 
Che parole può usare un uomo per esprimere la sensazione di trovarsi alle porte del cielo? Ti affidi a me ed io non voglio fare altro che guidarti, di mostrarti un mondo che ti era stato precluso.
 Farti sentire quanto abbia sognato questo momento...
 La razionalità che mi ha permesso di portarti verso il tuo letto mi abbandona non appena mi stendo al tuo fianco e poso le mie labbra sulle tue in un bacio dal sapore diverso, un bacio che sa di brividi ,sa di attesa .
 La consistenza della tua pelle sotto le dita, il tuo odore estasiante…so che non è un sogno solo perché non avrei mai potuto concepire una simile bellezza.

 




Due figli alteri,Castore e Pollùce,
L’un di cavalli domatore, e l’altro
Pugile invitto. Benchè l’alma terra
Ritengali nel sen, di vita un germe
(così Giove tra l’Ombre anco gli onora)
Serbano : ciascun giorno, e alternamente,
riapron gli occhi, e chiudonli alla luce,
e gloriosi al par van degli eterni
(Odissea, libro XX, 300)(4)

 


 
 
Ti guardo e vedo la mia stessa anima, vedo le mie stesse lacrime… si è compiuto qualcosa più grande di noi, qualcosa che non si può esprimere né concepire; eppure so che quello che sto provando lo provi anche tu, e non abbiamo più bisogno di parole per dircelo.
E’ come se tutte le stagioni della nostra vita si fossero succedute per intrecciare le nostre anime fino a questo punto. E ora è felicità e stordimento mentre contemplo in te  l’altra metà del mio destino.

 
 
 
 (3)Cit. Ve la ricordate la ronda sotto la pioggia ?!!
(4) Dalla traduzione di Ippolito Pindemonte

 

 
 
Che dire? Ho voluto postare un’epiloghetto giusto per dare, diciamo così, un senso di compimento alla storia (oltre che per le minacce ihihhih!!)  Spero di non avervi deluso..
Pubblicare questa fic mi ha emozionata tantissimo, i vostri commenti mi hanno fatta commuovere, davvero.
 Grazie a tutte di cuore!




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