VII - non ci sei mai.
VI -
Non ci sei mai.
« Quindi Rose è entrata, e
benché ci fosse Martin a tenerle occupato un posto in ultima fila, dove
avrebbe anche potuto dormire tranquillamente perché la
Vector non l’avrebbe notata, ha preferito sedersi accanto a
Malfoy. »
Una brezza leggera, residuo del caldo di settembre che stava
lentamente scemando, scompigliava la superficie del lago Nero e i
capelli del ragazzo, spettinandoli più di quanto
già non fossero.
« I prima fila. Sotto gli occhi della Vector. E per poco non
si beccavano una punizione, quei due. » Albus
arricciò il naso, tentando di non far trasparire il suo
disgusto all’amica.
« Perché? » Domandò
Anne, l’espressione dura, senza vivacità.
« Perché chiacchieravano parecchio, e
Rose deve anche fatto una battuta delle sue. Per questo mi chiedevo se
fossero amici da tempo... »
« Assolutamente no », rispose in fretta
la ragazza, inspirando rumorosamente. « No, non sono amici.
Perlomeno, non lo erano fino a qualche tempo fa. Non è che
parliamo di Rose tutti i giorni, Al. » Aggiunse, palesemente
stizzita, con in bocca uno di quei sorrisi tirati che nemmeno il
botulino Babbano riuscirebbe a stendere maggiormente. «
È che... senza offesa eh, ma tua cugina non gode proprio
delle mie simpatie. Insomma, quando si deciderà a crescere
un minimo? Sempre con la testa fra le nuvole, i capelli messi non si sa
mai come e quell’irritante risata squillante. Per non parlare
delle sue battute, poi! Ride sempre e solo lei. È infantile.
E poi, quanti anni è che Tassorosso non vince la Coppa delle
Case? »
« Almeno cinque »
« Solo la settimana scorsa ha fatto perdere
quindici punti alla Casa, tra ritardi e parti della divisa mancanti.
Dovrebbe... responsabilizzarsi, ecco. Insomma, per colpa sua ci va di
mezzo tutta la Casa! »
« Hai ragione, ma è pur vero che non
è colpa sua. Non lo fa intenzionalmente, per far sottrarre
punti alla Casa; è fatta così, nessuno le ha mai
chiesto di andare contro - » se stessa; sarebbe come aver
chiesto a Merlino di diventare uno dei più grandi maghi di
tutti i tempi senza bacchetta Non saremmo Tassorosso se la
rimproverassimo solo per questo, non ti pare?
Avrebbe voluto dire Albus, ma sfortunatamente fu interrotto proprio a
metà del suo discorso.
« Scorpius! » Esclamò Anne.
Albus non aveva bisogno di voltarsi per
sapere che l’amica aveva sgranato gli occhi e sorriso come a
nessuno mai sorrideva. Non aveva bisogno di una sfera di cristallo per
sapere che di lì a poco sarebbe corsa via con il Corvonero e
l’avrebbe lasciato lì, solo, in mezzo al giardino
umido. Non aveva bisogno di un Legilimens
per sapere cosa Anne stava pensando e sentendo in quel momento: era
quello che lui stesso pensava e sentiva quelle rare volte in cui la
incrociava nei meandri di Hogwarts, la grande scuola in cui incontravi
sempre chi cercavi d’evitare, e mai il contrario. Non aveva
nemmeno bisogno di alzare lo sguardo per osservarla scivolare via,
lontano; gli bastava sentire il rumore dei suoi passi sull'erba,
ingigantito dall’eco della realtà.
« Al? »
S’era fermata.
« Glielo chiederò, comunque. »
E, di nuovo, Albus non aveva bisogno di altre parole,
perché sapeva benissimo che la ragazza alludeva al chiedere
a Scorpius se lui e Rose avessero stretto amicizia mesi prima o meno.
Non ne aveva bisogno, per sapere che Anne si riferiva a Scorpius. Come sempre.
Così annuì, nascondendo prontamente
tutti i suoi pensieri con un sorriso; non c'era altro da fare.
E alzò gli occhi, ma non
verso di lei.
E non ebbe bisogno di voltarsi ad osservare
l’espressione di Anne; sapeva fin troppo bene che,
nell’esatto momento in cui il suo sguardo aveva incrociato
quello di Scorpius, il sorriso della ragazza s’era cancellato.
***
Le nuvole coloravano il cielo di grigio mentre Roxanne era accoccolata
su una poltrona blu notte, la più vicina al camino, e
ripassava Storia della Magia con Lorcan Scamandro. I libri e i fogli di
pergamena sparsi sul tavolinetto di fronte a loro, i due ragazzi si
sfidavano a colpi di date ed eventi, incorniciati dalla calda e
accogliente Sala Comune.
« Prima riunione della Conferenza Internazionale dei
Maghi? »
« 1289. Primo torneo Tremaghi? »
« Scamandro, è troppo facile. 1294,
ovviamente. »
« Oh be’, allora dimmi
quand’è stato fondato il San Mungo, no? »
« Ma non c’entra niente! » Rise
Roxanne. « Comunque, nel 1600. Mia madre lavora
là, furbo. Rivolta dei Folletti? Non puoi non saperla.
»
Perché il professor Rüf avesse consegnato
loro quella lista di date importanti da ricordare, che a suo parere
avevano « segnato un netto cambiamento nel Mondo Magico; non
saremmo dove siamo adesso se nel 1722 non fosse stato giustiziato un
Ippogrifo o, com’è accaduto nel 1612, non fosse
stata bloccato un sentiero secondario a causa di una rivolta. Sono
pietre miliari che segnano il cammino dell’uomo attraverso il
tempo! » e che quindi andavano tassativamente
ricordate tutte, senza eccezioni, nessuno l'aveva capito.
Perché se avesse sorpreso di nuovo qualcuno ignorante del
fatto che nel 1296 una Manticora venne accusata d’omicidio e
poi assolta, sarebbero stati guai seri. Mai sottovalutare un fantasma
soporifero quando usa come arma i suoi sproloqui!
« Ovviamente è- »
« Buon pomeriggio mondo! »
Esclamò Anne entrando violentemente nella Sala Comune,
Scorpius appena dietro di lei. « Roxanne? » Fece,
osservando a bocca aperta l’amica. « Ma che...
»
Poi accaddero molte cose, tutte così velocemente
che Roxanne faticò parecchio per ricordarle tutte.
Numero uno,
l’intera squadra di Quidditch di Corvonero fece irruzione
nella stanza occupando ogni centimetro di divano libero, non curandosi
di niente e nessuno. Stanchi com’erano
dall’allenamento, pensarono solo a sedersi e riposarsi,
continuando a parlottare tra loro sulle varie strategie attuate e da
attuare nel prossimo futuro.
Numero due,
un frammento di pergamena, piegato a forma d’uccello e
Incantato a dovere, cominciò a battere con insistenza sul
vetro di una finestra per attirare l’attenzione di qualcuno,
contribuendo ad aumentare la confusione che dominava l’aria.
Numero tre,
Anne approfittò di quel tumulto appena creatosi per
afferrare Roxanne e spingerla verso il loro dormitorio.
« Ma che diavolo facevi? » Chiese,
divertita.
« Ripassavo Storia della Magia. Sai
com’è, non sono nelle simpatie di Rüf,
io. »
« Con Scamandro? Non c’era nessun altro per
ripassare? Cioè, proprio Scamandro? »
E con chi? Tu non ci sei mai.
*tatatà,
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Signore
e signori, avete scritto qualcosa a proposito della Seconda Guerra
Magica e l'avete pubblicato? Questo è il contest che fa per
voi!
Avete
una drabble che descrive quella sensazione di quel personaggio durante
la guerra? Questo è il contest che fa per voi!
Avete
in mente di scrivere qualcosa sulla ricorrenza del 2 Maggio ma ancora
non l'avete fatto? Questo è il contest che fa per voi!
"La
battaglia di Hogwarts" contest!
Solo
fino al 2 Maggio, proroghe su richiesta.
*Fine
pubblicità*
Festeggiamo l'apertura di Pottermore in ritardo: per chiunque volesse
aggiungermi, io sono Noxbiancospino29851,
Serpeverde.
Beene, bando alle ciance inutili! Ecco il capitolo. Scusate se c'ho
messo tanto anche 'sta volta, ma dovevo scriverlo bene, visto che da
qui partiranno Merlino solo sa quante conseguenze. Puntualizzo, se non
si fosse capito, che il motivo per cui Albus prova una certa avversione
per Scorpius è
Anne. Sì, esatto, è geloso. Anche
perché ha ben capito che Anne vede Scorpius non come un
semplice amico... Vi aspettavate qualcosa di più serio,
vero? Lo so, mi aspettavo di meglio anch'io
ç_ç
Ringrazio tutte le anime pie che hanno recensito l'ultimo capitolo,
ovvero: Fracy
Loves Freddie, __Here, ClareSlytherin, Aravis24, Morgana_D,
edvige forever. Ve
lo ripeto - tanto sono una parecchio ripetitiva -, vi adoro *^* ♥
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