Stranezze
Stranezze
Percy
guardava quella strana donna con i capelli cespugliosi.
Era
decisamente più grande di lui, forse sui trent’anni.
Non poteva
dirlo.
Nella calma che
era scesa dopo quella prima battaglia contro Crono, quella la donna lo
sorprendeva.
Lei era sveglia.
Come poteva
essere sveglia?
Anzi, era
china sulle persone e borbottava cose senza senso con un bastoncino in mano.
- hei! –
disse Percy avvicinandosi – devi andare via! È pericoloso! Devi uscire da
Manhattan! –
La donna lo
inchiodò sul posto, guardandolo torvo.
Percy notò
che indossava la veste più strana che avesse mai visto, con un lungo mantello
sulle spalle.
Indossava abiti
bizzarri, un misto di normalità e abbagliante stranezza. Peggio degli dei; il
che era tutto dire.
- scusa, ma
te ne devi andare! Sei in percolo! –
Senza
emettere ancora un suono, la donna incrociò le braccia al petto.
Si fissarono
per un altro istante; poi Percy sbuffò forte, pretendendo la via del ritorno –
Mortali! – borbottò scompigliandosi i capelli.
Hermione sospirò,
i guai non facevano altro che rincorrerla fin da quando aveva conosciuto Harry Potter.
Perfino dall’altra parte del mondo.
Cosa era
successo a quella città?
Perché
dormivano tutti?
Si guardò intorno incuriosita.
Una volta assicuratasi che non ci fosse pericolo si chinò
sulle persone – Innerva - disse puntando la bacchetta. La donna si
svegliò per pochi secondi, per poi addormentarsi di nuovo.
Non capiva cosa stava succedendo.
Maledizione! Avrebbe dovuto portarsi più libri per quel
viaggio!
Lo aveva detto lei a Ron!
- hei! –
disse una voce facendola sobbalzare leggermente – devi andare via! Qui è
pericoloso! Devi uscire da Manhattan! –
Hermione si
voltò di scatto. Un ragazzo con gli occhi verdi la stava guardando.
La stava guardando.
La guardava
nonostante Harry le avesse prestato il mantello dell’invisibilità.
Si accigliò indecisa,
mentre i secondi si dilatarono.
Lui parlò
ancora, mentre lei valutava se cancellargli la memoria o no.
Poi,
inaspettatamente il ragazzo moro tornò da dove era venuto, voltando l’angolo
del palazzo.
Hermione
continuò a guardare accigliata la strada vuota – Babbani! – mormorò, tornando a
concentrarsi sulle persone addormentate.
Doveva
assolutamente consultare i suoi libri.
Doveva
scoprire chi era quel ragazzo.
Doveva
sapere cosa stava succedendo.
Nad. Che mi
è saltato in mente di scrivere questo cross-over?? Cioè..che ho scritto..totalmente
no-sense.
L’obbiettivo
era quello..allora questo “coso” partecipa a un concorso indetto da Effie
Malcontenta Weasley.
Baci Khyhan.
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