Eredità

di Beverly Rose
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-Vuoi fare due tiri di scherma?- domandò Inu No Taisho.

- No, grazie- rispose suo figlio Sesshomaru.

Si trovavano nell’ampio ingresso del loro palazzo principale nelle vaste Terre dell’Ovest; il portone spalancato rivelava la gloriosa mattinata di quel giorno primaverile ed il demone maggiore Inu No Taisho mulinava a casaccio la propria spada, apparentemente per ammazzare il tempo.

- Forse fareste meglio a prestare più attenzione- lo ammonì suo figlio con freddezza -o finirete per uccidere qualcuno.

- Con questa?- Inu No Taisho portò la spada davanti al viso e la rimirò- Ne dubito. Tensiega non può tagliare.

- Non può tagliare?- ripeté Sesshomaru senza variare il tono di voce.

- Giusto.

Suo figlio lo scrutò, stringendo la bocca in una smorfia di disapprovazione.

- E, di grazia- domandò -a che cosa serve una spada che non taglia?

Inu No Taisho si trattenne dall’alzare gli occhi al cielo, infastidito dal tono glaciale del figlio.

- Un’altra spada non lo so- fece -ma questa qui- la agitò prima di rinfoderarla -guarisce.

- Guarisce?

- Esatto.

- Potreste usarla per curare le vostre ferite in battaglia?- si informò Sesshomaru, apparendo leggermente meno disinteressato.

- In realtà non pensavo a guarire me stesso. Gli altri, piuttosto.

- Gli altri?

- Perché lo ripeti? Hai sentito benissimo!

Suo figlio gli lanciò uno sguardo glaciale prima di replicare:

- E chi mai vorreste guarire?

- Persone che hanno incontrato ingiustamente la morte, per esempio.

- Quindi con “guarire” voi intendete “riportare in vita”.

- Esatto! Molti vorrebbero una spada del genere.

-Potete escludermi dalla lista sin da ora.

Inu No Taisho ascoltò tristemente le parole del figlio.

Fino ad una manciata di anni prima, Sesshomaru non si sarebbe mai neppure sognato di dargli del voi.

Per lui l’adolescenza era arrivata in un lampo, allungando il suo fisico ed assottigliando il suo viso paffuto da bambino; aveva anche affilato il suo sguardo, così come i suoi pensieri, che si erano fatti insofferenti e a dir poco cinici.

Sapeva, più di sospettare, che in questo cambiamento giocasse un ruolo fondamentale la madre di Sesshomaru, che ultimamente bazzicava sempre più spesso nelle Terre dell’Ovest e tutte le volte che compariva a palazzo si chiudeva per ore in una stanza con il figlio.

Di certo in quei momenti era lei che parlava per la maggior parte del tempo, inculcando nella testa dell’altro le sue idee estremiste sul bene e sul male, su cosa è giusto e cosa sbagliato; Sesshomaru, con ogni probabilità, ascoltava e stava zitto, visto che aveva perduto la propria loquacità via via che gli anni passavano.

E se invece con sua madre chiacchierava … Beh, avrebbe anche potuto decidere di esserne geloso.

- Sicuro?- interloquì poi-se per esempio morissi io, non vorresti cambiare le cose?

Attese speranzoso una risposta che non venne.

Sesshomaru lo guardò apertamente, le labbra serrate.

Inu No Taisho restituì lo sguardo, rammaricandosi di avere lo stesso colore di occhi della madre di suo figlio: avrebbe tanto voluto affermare che il giallo della pupilla l’aveva ereditato da lui.

- Voi non morirete- concluse Sesshomaru in tono definitivo.

- Ryukotsusei è un avversario temibile- considerò Inu No Taisho, memore del demone drago che l’aveva di recente sfidato.

- Non quanto voi.

- Potrei dire che ci eguagliamo.

- Non sono d’accordo.

Così non andava: Inu No Taisho tentò un approccio diverso.

- Non useresti Tenseiga per riportare in vita qualcuno a cui vuoi bene?

- Non mi viene in mente nessuno.

Il demone cane sorrise mestamente: dopotutto suo figlio era molto giovane e non avrebbe più dichiarato volentieri di essere affezionato al suo vecchio genitore.
Ma forse …

- Un fratello, diciamo.

- Fratello?



Naturalmente, ora che ricomincia la sessione d'esami, non posso che perdere tempo scribacchiando a casaccio! Oh, beh...
Il primo capitolo è proprio introduzione-introduzione-introduzione, per quello è un po' piatto (questo è il momento in cui accampo scuse!).
I prossimi (non saranno molti, tre, quattro al massimo) avranno meno dialoghi tutti in fila ed un po' più di azione, se avrete la pazienza di leggerli!
Ciao! :)




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