La mia Stella
Lo guardavo. Il mio sguardo si poggiava su di lui tutte le notti. Scappavo fuori di casa anche di giorno nonostante le stelle dormono a quell'ora.
Mi stavo rovinando, questo amore platonico mi stava distruggendo l'anima, sentivo un pezzo di me stessa morire ogni volta che baciava un altra.
Mi ero innamorata di un umano. Le stelle non possono amare gli umani. Erano creature meschine, lui invece, era diverso. Nei suoi occhi dorati non c'erano tracce di odio.
Una sera lo vidi steso a terra, immobile, su un prato d'erba rossa. Mi lasciai andare giù dalle nuvole, diventando cosi una stella cadente.
"Dio non portarmelo via"
Atterrai poco lontano da lui, corsi, corsi come mai avevo fatto in vita mia. Arrivata, vidi una donna al suo fianco.
-Andromeda- lo sentì dire gemendo dal dolore.
Andromeda.. ero io..
-Io sono Yasmine- lo corresse la donna.
-Andromeda.. vieni da me.. Andromeda.. ti prego..-
-La donna sentendosi tradita se ne andò lasciandolo solo nella sua agonia. -Andromeda..-
Mi avvicinai piano, molto piano. Avevo il cuore in gola. Come poteva conoscermi?
-Night..-
Il ragazzo sussultò e si voltò nella mia direzione.
-Finalmente sei venuta..- mi disse sfiorandomi il viso con una delicata carezza..
-Sono anni che ti sogno e ti cerco ovunque. Ti ho trovato.. ma.. ora ti perdo..-
-Ti ho sempre osservato.. io sono una stella. Ho sempre vegliato su di te. Ti ho amato e odiato perchè correvi dietro alle altre.-
-In loro cercavo te.. almeno ti ho visto prima di morire- mi poggiò una mano dietro la nuca e mi attirò a se per darmi un delicato bacio sulla fronte.
-Non ti lascerò morire- iniziai a piangere. Le lacrime che caddero sulle sue ferite creavano una piccola luce che le guarì.
-Possiedi il cuore di una stella ricordalo.-
-L'importante è averti al mio fianco. Non voglio rischiare di perderti o lasciarti di nuovo- mi strinse sulle sue labbra e mi baciò teneramente. Potevo finalmente sorridere.