Addio, piccola stella. di Megumi_Eucliffe
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< Il tuo marchio....Cancellalo. >
< ....Sì... >
Le parole di Master Jenma mi ferirono dentro. Yukino era stata espulsa..
Lei, l'unica che mi aveva aperto il cuore.
L'unica a cui volevo bene...o c'era qualcosa di più?
La vidi piangere, e stringersi tutta, come se volesse nascondere il suo corpo fragile, che il Master aveva fatto spogliare.
Quella vista mi faceva quasi piangere anche a me e io, che ero uno dei dragonslayer di Sabertooth, girai la testa e guardai a terra, incapace di vederla soffrire ancora.
Lì non dovevo far nulla, nemmeno sorridere. Dovevo mantenere un comportamento degno di Sabertooth.
Forte, arrogante, e poco amichevole.
Vidi Sting, mio amico e altro Dragonslayer, sogghignare. Quel bastardo, era felice. A lui non importava di lei, glien'era importo quand'era stata dei più forti, ma ora che lei stava per essere espulsa, la riteneva una debole.
Quella non era una gilda.
Quella non era una famiglia.
Era una specie di inferno.
< Anche se sono stata qui per poco...Vi ringrazio per tutto... >
Grazie a te semmai....pensai con tristezza.
< Sparisci dalla mia vista..... Spazzatura >
Alla parola ''Spazzatura'' ero tentato di saltare addosso al Master e ucciderlo con tutta la mia forza. Yukino era stata una compagna fedele e leale, e lui la ripagava così?
Tutti gli altri, iniziarono a ritirarsi. Non gliene importava nulla, ignoravano il team che aveva perso ai Grandi Giochi Magici.
Master Jenma Aveva perdonato Sting....Ma perchè non lei?
Frosh singhiozzava, Lector lo pattava come per calmarlo...E Sting sogghignava ancora.
Yukino nel frattempo si era rivestita e stava andando a fare le valigie. Non potevamo salutarla, lì era proibito dire addio agli espulsi.
Ovvero, uno schifo di gilda. Al diavolo la gilda più forte.
Yukino si girò, e mi guardò, con aria triste e io ricambiai lo sguardo, guardandola negli occhi.
Addio Yukino, mi mancherai davvero....Addio piccola Stella.
Le mandai questo messaggio, guardando con intesità i suoi occhi. Lei annuì, come avesse capito.
La vidi svoltare l'angolo e solo allora mi rigirai, nascondendo una lacrima sotto il mio ciuffo destro.
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