Il brutale detective

di Alex99
(/viewuser.php?uid=193975)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Il brutale detective

Era lunedì, mi ero appena svegliato e sentii un grido venire dalla villa accanto dove abitava la signora Rutella Prapacinzia.
Andai a controllare se andava tutto bene, ma suonato il campanello non rispondeva nessuno.
Non aprì nemmeno il maggiordomo e questo mi insospettì molto, ero un detective privato e pur non essendo pagato dovevo indagare su questa faccenda.
Il giorno seguente in cerca di indizi nel cassonetto accanto alla villa trovai un fucile laser sopra il cadavere puzzolente della povera vecchia squartata.
Notai che non aveva l'anello a cui era tanto affezionata perciò, per precauzione, presi il fucile e visto che era morta feci irruzione in casa sua a colpi di laser.
Camminando per i corridoi notai una scia di sangue e organi che portavano al bagno; aprii la porta e all'interno trovai il maggiordomo, o almeno la sua testa che galleggiava nel water che sembrava essere stato usato recentemente. Di corsa andai alla stazione di polizia e cercai negli archivi qualcosa nel passato del maggiordomo; ma trovai tutt'altro, infatti colui che avevo trovato morto era il fratello gemello del vero maggiordomo che possiede una cicatrice identica a quella del cadavere.
Ora l'obiettivo era trovare il maggiordomo e insieme il prezioso anello della vittima Rutella Prapacinzia.
Mi feci dare subito l'indirizzo del maggiordomo e mi recai sul posto.
Appena arrivato trovai un gran disordine quindi pensai che si stesse preparando ad andare a rifugiarsi in luoghi sicuri senza lasciar tracce. Perciò diedi l'allarme agli aeroporti del posto che se avessero visto un uomo con una cicatrice sull'occhio avrebbero dovuto fermarlo con ogni mezzo.
Dopo alcune ore ricevetti una telefonata, era il maggiordomo che mi disse di incontrarlo sulla collina Canterbury Commons.
Giunto sul posto vidi subito il pericoloso assassino che impugnava una revolver e sembrava avere uno sguardo arrabbiato. Inizialmente cercai di negoziare per la restituzione dell'anello ma lui non ne volle sapere perciò cambiai tipo di dialoo, tirai fuori il fucile laser e feci una mossa azzardata; lo immobilizzai facendogli saltare le gambe e lui si mise a strisciare sparando a casaccio con la pistola.
Con un triplo salto mortale alla Chuck Norris mi nascosi dietro un masso per allarmare le pattuglie di polizia che dopo qualche minuto arrivarono e catturarono il killer consegnandolo alla giustizia e restituendo l'anello alla famiglia Prapacinzia.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1068292