Just Breathe
Autore: Dragon
gio (wolferetic sui forum)
Beta Reader: Alkhema (Ethelflaed sui forum)
Rating:
Verde
Genere: Sentimentale
Personaggi:
Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Coppia: NaruSaku
Contesto: Naruto Shippuden
Note:
Raccolta, One Shot
Just Breathe
Aveva
camminato per ore prima di giungere in quel luogo, la brezza mattutina
le scuoteva piano la chioma. I capelli ormai lunghi e setosi si
confondevano nel colore di quei petali rosa che svolazzavano tutto
attorno a lei. Sospirò stancamente quando finalmente giunse dinanzi
quell’albero di ciliegio in piena fioritura. Era proprio come lo
rammentava, alto, imponente e austero, eppure in qualche modo
malinconico.
Sotto le sue fronde aveva trascorso alcuni dei momenti
più emozionanti della sua esistenza; che buffo, a pensarci in quel
momento si sentiva quasi vecchia.
Le labbra si schiusero in un
sorrisetto compiaciuto, il solo ricordo di quanto era accaduto in quel
luogo la rendeva inquieta, confusa, ma nonostante tutto felice. Tutto a causa dell’amore.
Sì
l’amore, quel sentimento per lei ancora troppo nebuloso, capace di
toglierle il respiro quanto di donarglielo. Da quanto tempo Sakura non respirava?
E perché Tsunade tanto tempo fa, guardando Naruto le aveva
sussurrato “ama, e lasciati amare” con gli occhi lucidi?
Osservando
il lento moto con cui quei boccioli venivano sfiorati dal vento, la
mente si perse e vagò indietro nel tempo. Fino a quel primo Aprile di
due anni prima.
******
- Sai, scusa…
credo di non aver capito bene… - sussurrò Sakura sbattendo più e più
volte le ciglia. Il suo compagno era in piedi dinanzi a lei, con un
espressione così seria dipinta in volto da farla vacillare.
- Ho detto che ti amo, Sakura! – scandì Sai con decisione,
facendo letteralmente ammutolire i presenti, Sakura prima fra tutti.
Tutti
erano rimasti a bocca aperta, esterrefatti per quell’improvvisa
dichiarazione, Naruto in particolare, ovviamente. Quel giorno dovevano
solo riunirsi sotto quell’albero per un pic-nic, per festeggiare la fine
della guerra, nulla di più. Ma allora perché l’atmosfera assolutamente
romantica creata dai ciliegi in fiori a Naruto tutto ad un tratto pareva
assolutamente priva di fascino?
- S…Sai, se è un scherzo non mi fa ridere! –
-
Non sto scherzando… io mi sono innamorato di te… - esclamò infervorato
avvicinandosi pericolosamente – Non voglio più mentire a me stesso… è
per questo che ho deciso di farmi avanti! Ti amo con tutto il cuore,
Sakura… -
- Sai! Ma che cacchio dici, ‘tebayo?! – come il fulmine giallo
che era divenuto, si parò fra la ragazza e l’artista, lo
sguardo non propriamente benigno. Tuttavia Sai rimase impassibile
mantenendo la sua solita espressione serena. Perfino Naruto
tentennò dinanzi cotanta sicurezza – Sai… ma tu sul
serio… -
- Se tu non hai il fegato di dirle ciò che provi… -
affermò serafico lui prendendo delicatamente una mano della giovane
Haruno – Sakura me la prendo io! – concluse con una decisione che rare
volte gli aveva notato scolpita in volto. Sakura continuava a girare la
testa da Naruto a Sai, le guance le stavano andavano letteralmente a
fuoco e nonostante volesse urlare il suo classico “Shannaro” facendo
terra bruciata attorno a lei non ne aveva la forza. Rimase inerme ad
osservare Naruto prima stringere i pugni come se volesse attaccare Sai,
poi pian piano rilassarsi.
- Aha, non fare il furbo Sai! Ti conosco, e so che tu non saresti mai
così meschino da agire così alle mie spalle! –
- Ma io non sto agendo alle tue spalle, ecco perché ho deciso di
dichiararmi oggi, davanti a te e a tutti questi testimoni… -
- Stammi bene a sentire tu! Non ti permetto di fare lo scemo con Sakura, chiaro?! Altrimenti io… -
- Altrimenti cosa? – le labbra di Sai si deformarono in un
sorriso beffardo – Vuoi sfidarmi per conquistare Sakura? –
-
Cosa?! – esclamarono all’unisono Naruto e Sakura. A quel punto la
giovane non ci vide più e con un forte strattone si liberò della presa
ferrea di Sai.
- Piantatela voi due, per chi mi avete preso? Non sono un premio in palio! –
- E va bene Sai, ci sto! –
-
Naruto, ma che dici?! – Sakura gridava e strepitava, ma i due ragazzi
non la vedevano nemmeno. Sullo sfondo di questa scena bizzarra, il
solito gruppo di amici se la rideva. Shikamaru pensò saggiamente di
trascinarla lontana, nonostante le vivaci proteste di lei.
- Mollami Shikamaru! Dobbiamo fermarli subito! –
- Sakura, capisco che per te è una cosa senza senso ma sembra
che per quei due questo duello sia molto importante! –
-
Ma che vai farneticando?! Avanti, non essere ridicolo! – furiosa come
una tigre fece per correre di nuovo verso Naruto e Sai, ma si sentì
immobilizzare improvvisamente – Shikamaru… - anche senza voltarsi, aveva
capito che stava usando il controllo dell’ombra sul suo corpo.
- Ti chiedo scusa! Ma non ti permetterò di interromperli… -
- Come?! Piantala di scherzare Shikamaru! –
- Oh falla finita, fronte spaziosa! Non ce la fai proprio a rimanere ferma e zitta per due minuti?! –
- Che cosa?! Come ti permetti, dannata Ino-pig! –
-
Ma non lo capisci che hai di fronte due ragazzi innamorati che sono
pronti a tutto pur di conquistarti? Possibile che tu sia sempre così
tarda! –
- Ma… ma siete tutti impazziti?! – balbettò
l’Haruno arrossendo vistosamente – Quali ragazzi
innamorati! –
-
Lo sai Sakura, ci sono persone che sono in grado di amare pur non
essendo visti nemmeno per sbaglio dalla stessa persona amata… - affermò
pacata Ino giocherellando con una ciocca di capelli. I suoi limpidi
occhi azzurri si voltarono verso l’amica così ottusa – Tu sei fortunata,
Sakura… perché nonostante continui a tormentarti sul perché Sasuke
abbia deciso di partire per un viaggio alla riscoperta di sé… - si fece
più audace fronteggiando direttamente lo sguardo di Sakura che cercava
invano di sfuggirle.
- Nonostante tu continui a pensare
egoisticamente solo a te stessa, o a Sasuke… - arricciò le labbra
imbronciata prima di sospirare e pronunciare quell’ultima frase a denti
stretti - Ci sono persone che non smettono di amarti ugualmente… sì, tu
sei proprio sfacciatamente fortunata! –
- Ino… -
- Ecco perché mi mandi in bestia, accidenti! Ti costa tanto
assistere allo scontro di questi due bei pezzi di ragazzi?! –
Il
tossicchiare di Shikamaru richiamò in qualche modo all’ordine la
scatenata Yamanaka che si era lasciata sfuggire qualche parolina di
troppo.
- Bé… mi riferivo a quel figo di Sai ovviamente, mica a
quello scemo di Naruto! Uno così stupido può piacere solo
a te Sakura! –
- Ma che cavolo dici? Quando mai quel baka mi sarebbe piaciuto?! E poi, come puoi parlare così di Sai davanti a Shikamaru?! –
-
Non temere, non sono geloso… - replicò lui socchiudendo le palpebre;
era certo che più tardi Ino gliela avrebbe fatta pagare per quel
sorrisetto ironico che aveva stampato in faccia.
I preparativi
erano ultimati, i presenti si erano distanziati quanto bastava per
permettere a Sai e Naruto di fronteggiarsi. Le regole erano semplici: un
combattimento corpo a corpo, il primo che fosse riuscito a mettere al
tappeto l’altro avrebbe vinto. Per ovvie ragioni di disparità di forza,
era stato deciso di vietare l’uso di armi, tecniche di ogni genere e
quant’altro. La loro “sfida” per la conquista di Sakura alla fine
sarebbe stata solo una banale scazzottata fra maschi.
Finalmente
Sakura, dopo svariati tentativi da parte di Shikamaru, era stata
convinta ad assistere senza bisogno di essere trattenuta, anche se Ino
non la perdeva di vista un solo istante.
- Sei pronto Sai? –
- Certo, inizia pure quando vuoi… -
-
Tsk! Ti toglierò quel sorrisetto dalla faccia una volta per tutte! –
esclamò l’Uzumaki partendo con una serie di pugni a raffica, che Sai
ovviamente schivò molto abilmente. Naruto per primo si sorprese, non lo
ricordava così rapido nei movimenti, ma non era strano pensare che in
quei mesi di guerra e tante battaglie fosse migliorato pure l’amico.
Sakura
osservava l’evolversi del duello con il cuore in gola: d’accordo che si
stavano solo prendendo “a botte” ma non poteva far a meno di temere che
qualcuno si facesse male seriamente.
Naruto e Sai se le stavano
dando di santa ragione, era proprio il caso di dirlo. Inoltre Naruto
continuava a sorprendersi dell’abilità di Sai di fare a pugni, chissà
perché credeva che con quel bel “faccino” pulito non si fosse mai
abbassato a simili attività. Invece dopo aver incassato l’ennesimo
destro ben piazzato all’addome dovette dolorosamente ricredersi.
Erano
passati già svariati minuti eppure nessuno dei due riusciva a prevalere
sull’altro, ed ora erano lì che si scrutavano con la faccia gonfia e
pesta. Il primo a riprendere l’attacco fu Sai, che pensò fosse giunto il
momento di porre fine alla sfida. Corse deciso verso l’amico simulando
un attacco frontale che Naruto pensò di dover parare, ma Sai
inaspettatamente arrestò la sua corsa proprio a pochi centimetri da lui,
fu velocissimo a sparire dalla sua visuale; in realtà si era solo
abbassato, Sai lo aveva imbrogliato, e senza nemmeno dare tempo a Naruto
per reagire gli tirò un sinistro sotto il mento talmente forte da farlo
barcollare. Naruto rimase stordito, indietreggiò di qualche passo ma
non cadde a terra, ciononostante l’attacco di Sai non era giunto al
termine, infatti pochi secondi dopo era posizionato alle sue spalle e
gli torceva un braccio dietro la schiena.
- Ti arrendi?! – scandì lapidario l’artista
esercitando una maggiore pressione sull’arto. Naruto gemette di
dolore.
- N…no! Te lo scordi, Sai! –
-
E va bene… - la forza di Sai era tale da mettere duramente alla prova
la volontà di Naruto. Voleva davvero costringerlo a cadere letteralmente
in ginocchio e supplicare pietà? Naruto ghignò, non avrebbe mai e poi
mai dato un simile pietoso spettacolo di sé.
- Aha! – il piccolo grido che si lasciò sfuggire Naruto fece sussultare Sakura.
Lei in preda al panico strinse convulsamente le mani giunte l’una nell’altra fino a graffiarsi la pelle chiara.
- Sai, smettila! Così gli romperai il braccio! – urlò infine Sakura esasperata da quella scena.
- Mi fermerò solo quando Naruto dirà “io mi arrendo”! –
- Col… cavolo che lo dico! –
- Naruto, non fare lo scemo, rinuncia! –
- No! –
- Maledizione, perché devi essere sempre così testardo! Non ne vale la pena, falla finita, arrenditi! –
-
Neanche per sogno! No… – la voce di Naruto si era fatta insolitamente
bassa – Tu dici… che non ne vale la pena? E perché non dovrebbe? Perché
ti disturba così tanto che io possa fare cose sceme solo per farmi
notare da te? –
- Naruto… cosa… - biascicò Sakura sconvolta dalle sue
parole. Davvero, non poteva concepire un tale sentimento così intenso
nei suoi confronti. Non dopo quello che gli aveva fatto passare. Non
dopo quella falsa dichiarazione – Perché sei così? Perché sei così…
stupido? –
- E’ vero, hai ragione, io sono uno stupido! Ma… anche gli
stupidi possono amare… ed io Sakura-chan… - improvvisamente Naruto fu
pervaso da un’energia sovraumana che stava facendo indietreggiare Sai.
-
Io ti amo! – lo urlò così forte che in tutto il villaggio probabilmente
lo avevano sentito. La voce fu così alta che fece sussultare Sai, tanto
che il braccio che stava trattenendo saldamente Naruto venne
attraversato da un leggero brivido di incertezza. Naruto colse
immediatamente quel momento di “incertezza” strattonandosi con violenza
da Sai per liberarsi. L’artista resistette, ma fu tutto invano nel
momento in cui Naruto indietreggiò facendo cozzare la sua nuca in pieno
viso di Sai. L’urto fu improvviso e irruento, così tanto che il setto
nasale di Sai cominciò a sanguinare copiosamente. Le mani cedettero,
finalmente, e Naruto fu libero da ogni impedimento; non si fece
attendere e con poche ma calcolate mosse di arti marziali colpì con
precisione maniacale alcuni punti vitali del suo avversario. Sai
accusando duramente l’attaccò si sbilanciò e crollò a terra cadendo di
schiena. Naruto si posizionò sopra di lui, con un pugno a mezz’aria a
pochi centimetri dalla fronte di Sai, entrambi ansimando furiosamente.
-
Bene, direi che la sfida si è conclusa! – Kiba trotterellò vicino a
Naruto per alzare il suo braccio al cielo – Abbiamo un vincitore! –
-
Emh… grazie! - replicò Naruto arrossendo un poco, davvero non capiva
perché tutti i suoi amici stessero applaudendo e sorridendo giulivi.
-
Certo che ce ne hai messo di tempo, uomo senza pene… - disse Sai
rimettendosi in piedi come se nulla fosse, dando una spolverata con
nonchalance ai suoi pantaloni scuri ed al contempo tamponando quel
sangue che gocciolava dal suo naso ferito.
- Che cosa hai detto?! Ripetilo se hai il coraggio! –
- Un uomo che non è capace di dichiararsi alla donna che ama, è un uomo senza pene e palle! –
- Eh?! –
-
Proprio come lo eri tu, almeno fino a poco fa… - a Naruto non piacque
per nulla quel sorrisone sghembo che gli rivolse Sai. Nemmeno le
risatine degli altri amici che continuavano a fare allusioni su quanto
lui fosse scemo.
- Ma… ma che cavolo vi prende adesso? –
-
Aha, ma sei proprio lento a capire Naruto! Abbiamo escogitato questo
piano tutti insieme per farti dichiarare! – confessò Ino posizionandosi
trionfale con le braccia sui fianchi. Naruto e Sakura per tutta risposta
divennero paonazzi, anche se la giovane probabilmente più che altro per
la furia.
- Ino! Ma come hai potuto mettere in scena una simile stupidaggine?! E tu Sai, come hai potuto accettare! –
-
Veramente l’idea è stata di Sai… - spiegò Kiba senza mezzi termini. Sia
Naruto che Sakura lo squadrarono con un’espressione che l’artista
faticò a definire.
- Sì, è vero! Vi confesso però che è stata dura
calarmi nella parte della persona innamorata, era una cosa che non avevo
mai fatto! Ma visto che sia tu che Sakura ci siete cascati in pieno… -
continuava a parlare serenamente, ignaro dell’aura oscura che si
addensava sulle teste dei suoi due amici – Sei stato tu a dirmelo quella
volta, no? –
- Eh?! Ma di cosa cavolo stai parlando, Sai? –
- Che
non potevi dichiararti perché incapace di mantenere una promessa… ora
che Sasuke è in salvo, sei libero da ogni promessa, no? – Naruto si
incupì per un istante, abbassando colpevole gli occhi. Flebilmente
sussurrò – Ho salvato Sasuke ma… non ho potuto farlo tornare a Konoha…
non sono riuscito ugualmente a riportarlo da Sakura-chan come le avevo
promesso… -
- Naruto… -
- Ma scusa, non avevi detto che volevi
salvare Sasuke per te stesso? Lo hai fatto, mi pare! Dove è il problema
allora?! – esclamò concitato Kiba, provocando un singolo sussulto in
Naruto.
- Sì però… una promessa è una promessa ed
io non sono riuscito comunque a mantenerla come avrei dovuto… -
A quel punto Sakura emise un sentito sospiro prima di afferrare bruscamente il giovane e trascinarlo via.
- Sakura, ma dove vai?! –
-
Dobbiamo parlare un attimo, da soli! – precisò l’Haruno con una punta
di irritazione nella voce. Ino sogghignò incitandola a “darci dentro”.
Soli.
Finalmente, si disse Sakura. Sotto le fronde di quell’imponente albero
di ciliegi in piena fioritura. Naruto si perse per un istante ad
osservarlo: come era bello, delicato eppure così forte. Proprio come la sua Sakura-chan.
-
Naruto… davvero tu ti senti ancora in colpa per non aver convinto
Sasuke a tornare a Konoha? – l’incanto di quell’attimo venne interrotto
da Sakura stessa con quella domanda a bruciapelo. Ma questa volta,
Naruto non esitò.
- Sì è così… mi dispiace Sakura-chan… avrei voluto
veramente riportare Sasuke a casa… e non solo perché lo desideravo più
di ogni altra cosa al mondo… - non poté fare a meno di voltarsi per
nascondere le guance imporporate quando lei si mise ad osservarlo di
sottecchi – Ma anche perché ho sempre pensato che il tuo sorriso quando
guardavi Sasuke… fosse il massimo, Sakura-chan! Ed io volevo tanto
rivedere quel sorriso! –
Le labbra di Sakura tremarono un attimo, poi
sommessamente bisbigliò – Naruto, mi dispiace se ti ho legato a me con
quella sciocca promessa… -
- Ma no! E poi se non avessi voluto
salvare Sasuke, non ti avrei mai giurato che lo avrei fatto, no?! –
Naruto rise, anche se sembrava compiere un grande sforzo per riuscire a
farlo. Che strano, solo ora poneva maggior attenzione alle reazioni
dell’amico. Solo ora.
- Da quando è finita la guerra, mi sono
sempre chiesta con ansia dove fosse Sasuke… se stesse bene… se pensasse
anche solo un pochino a noi… come al solito non ho fatto altro che
illudermi che tutto sarebbe potuto tornare come ai vecchi tempi… -
Sakura era diventata triste tutto ad un tratto. Non solo perché aveva
ricominciato a sognare, ma anche perché pur non volendo, tornava sempre
sull’argomento Sasuke. Per una frazione di secondo si sentì un verme nel
voler infierire così ancora su Naruto, lui che pochi minuti prima gli
aveva dichiarato il suo amore con tutto se stesso.
- Sakura-chan… io credo che Sasuke prima o poi ritornerà! –
- Eh? –
-
E’ vero, quel giorno quando ci siamo separati al confine lui ci ha
detto addio, ma io sono sicuro che prima o poi lo rivedremo! –
Cosa
era quel sorriso? Perché Naruto non faceva che guardarla come se fosse
ancora la cosa più importante e bella di questo universo?
- Quando
sarà stanco di viaggiare, quando finalmente avrà fatto la pace con se
stesso… noi saremo qui ad accoglierlo a braccia aperte! –
Sakura non
riuscì a replicare a quelle sentite parole. Non volle, perché sapeva che
qualunque cosa avrebbe detto sarebbe stata fuori luogo. Lei stessa era
sempre stata una presenza “fuori luogo”. Anche ai tempi del team 7, era
sempre stata indietro rispetto i due compagni e, sebbene si fosse
ripromessa di proteggerli, non aveva potuto raggiungerli lo stesso.
“Tu sei forte Naruto… io invece… sono stata solo
capace di aggrapparmi a te di continuo! Se non ci fossi stato
tu… io… “
- Sakura-chan? Stai bene? –
- Sì… scusa, ero sovrappensiero… -
-
Emh… ecco, riguardo la mia dichiarazione… - le dita di Naruto
cominciarono a vagare ansiose fra i capelli, per poi scendere su una
guancia e grattarla furiosamente.
- Mi dispiace Naruto… devo respingere la tua dichiarazione… -
- Eh?! –
-
Vedi, anche se ormai ho rinunciato a Sasuke-kun, non posso pensare di
mutare così improvvisamente i miei sentimenti per te… non ci riesco… ed
inoltre… -
“Io non sono ancora degna di te, Naruto…”
- Non voglio più mentirti… tutto qua. -
Era
calato un silenzio raggelante fra i due ragazzi. Naruto, dopo aver
biascicato vagamente un “capisco…”, si era dileguato nel nulla.
Ovviamente nemmeno Sakura si aspettava che le sorridesse allegro
dicendole che era tutto ok, perché era palese che non era così.
Si
sentì mancare il respiro al pensiero di aver respinto così Naruto. Il
cuore prese a battere talmente forte che lo sentì scalpitare nel petto.
Le lacrime, calde e salate, scorrevano senza sosta, una mano premuta
sulla bocca per contenere i singhiozzi. Il vento tiepido di primavera la
accarezzava con dolcezza, portandosi via fra quei petali tutta la sua
tristezza.
*****
Quei ricordi
avevano suscitato una strana malinconia nella giovane. Sorrise
tristemente ripensando a quegli eventi. Le parve quasi di rivedere se
stessa e Naruto proprio accanto a quell’albero, mentre lei lo
respingeva. E lui che fuggiva via, forse per non mostrarsi “debole e
frignone” come poi le aveva spiegato Shikamaru il giorno seguente, visto
che a quanto pareva era riuscito a parlargli. Da quel giorno il loro
rapporto era sembrato irrimediabilmente compromesso o, almeno, così
credeva Sakura. In qualche modo tutto era tornato alla normalità; Naruto
faceva lo scemo, lei lo prendeva a pugni. Ridevano, scherzavano,
andavano a mangiare il ramen assieme, svolgevano missioni in coppia, lui
la prendeva in giro per la sua “forza mascolina” e lei lo picchiava di
nuovo.
Insomma, alla fine nulla era cambiato. O forse sì. Quel primo
di Aprile era un giorno importante per Konoha, perché presto avrebbe
visto incoronato il loro sesto Hokage: Naruto Uzumaki.
Il giovane
shinobi si era dato un gran da fare per poter realizzare il suo sogno
visto che era da quando aveva dodici anni che lui si stava impegnando
per raggiungere questo importante scopo. Finalmente quel giorno era
giunto. Tsunade, ormai troppo stanca e indebolita dalle precedenti
battaglie, aveva deciso che era il momento di farsi da parte e andare in
pensione, lasciando tutto nelle mani della “nuova generazione”.
La
cerimonia avrebbe avuto luogo da lì a mezz’ora; in realtà non avrebbe
dovuto trovarsi lì, ma al palazzo dell’Hokage. Però quella mattina,
stranamente, qualcosa l’aveva condotta per quella strada sotto i ciliegi
in fiore.
Sollevò il viso verso i rami
più alti, il sole ormai stava sorgendo, rivelando fra i petali
rosati una zazzera bionda.
-
Eh?! – Sakura si stropicciò gli occhi, era certa di non aver visto
bene. Cosa era quella macchia gialla che sbucava da quei boccioli?
-
Non è possibile! – concentrando il chakra nei piedi scalò rapidamente
l’albero fino a giungere in cima e lì vi trovò Naruto, beatamente
addormentato.
- Ma che cavolo?! – si schiaffò una mano in fronte
disperata – E non si è ancora preparato! – sentenziò vedendo che
indossava la sua immancabile tuta color arancio decisamente di pessimo
gusto. Solo lui poteva starsene lì a ronfare, incurante che stava per
essere eletto Hokage e che quindi avrebbe dovuto presentarsi
nell’ufficio di Tsunade come minimo con un’ora di anticipo.
- Ma tu
guarda che faccia da idiota… - si avvicinò al suo orecchio prima di
urlargli contro con tutto il fiato che aveva – Sveglia! –
Naruto trasalì sconvolto e
per lo shock di un simile risveglio perse l’equilibrio e
capitolò rovinosamente giù.
-
Ahioo! Che male! – si massaggiava il posteriore offeso, mandando
imprecazioni a tutti gli alberi del vicinato. Avvertì un tonfo pesante
alle sue spalle, quando si voltò vide Sakura che gli veniva incontro con
uno sguardo decisamente minaccioso.
- Sei in ritardo, tremendo ritardo, Baka! –
-
Sakura-chan?! Ma come ti è saltato in mente di farmi pigliare un colpo
simile? Per poco non ci rimanevo! Non sta mica bene uccidere il nuovo
Hokage! –
- Non diventerai mai Hokage se non ti presenti puntuale
alla cerimonia! Lo sai come è fatta Tsunade-sama, potrebbe anche
cambiare idea e toglierti la carica in due secondi! – Naruto al solo
pensiero sbiancò letteralmente.
- Oh no! Ti prego, dimmi che non
cambia idea! Dimmi che non cambia idea proprio ora! – continuava a
ripetere disperato con le mani fra i capelli.
- E piantala di farti
prendere dal panico! – ringhiò lei tirandogli poi un poderoso cazzotto
sulla nuca – Coraggio, sei ancora in tempo! Corri a casa a vestirti in
maniera decente e poi di volata al palazzo dell’Hokage! Sei o non sei il
nuovo fulmine giallo di Konoha? Allora dimostralo! –
- Nh? –
- Io ti precedo e avviso tutti che potresti fare un po’ tardi! Su, coraggio datti una mossa, scattare! –
Naruto
se ne stava lì imbambolato a fissarla con un aria stralunata,
suscitando ulteriormente il nervosismo di Sakura che subito si affrettò a
ribadire - Allora? Ti muovi?! Non hai tanto tempo! –
- Sakura-chan… lo sai che è giorno è oggi? –
- Certo! È il giorno in cui
tu, in teoria, dovresti diventare Hokage! Ma se non ti spicci rimarrai
a bocca asciutta! –
- No, non intendevo questo!
Cioè lo so che oggi diventerò Hokage ma… io
dicevo… lo sai che oggi è il primo di Aprile? –
- E con ciò? –
- Ormai è una tradizione per me, dovresti averlo capito! –
Improvvisamente l’Haruno
comprese. Il suo sguardo si addolcì, socchiuse gli occhi
sorridendo: – Sentiamo, cosa devi dirmi? -
–
Io, Naruto Uzumaki, sesto Hokage di Konoha ti dichiaro ufficialmente di
amarti con tutto il cuore! Quale è la tua risposta in merito?! –
- Respinto! –
- Coosa?! Ma perché? Cosa ho che non va?! –
- Non hai niente che non va! Anzi, fra poco non avrai nemmeno più il titolo di Hokage se non ti decidi ad andare! –
Naruto sbuffò imbronciandosi, solo lui poteva reagire così spensierato all’ennesima delusione di cuore.
- Va bene, vado! Però quest’anno ero certo che mi avresti detto di sì! –
-
Te l’ho già spiegato, mi pare, non sono ancora innamorata di te! –
ammise schiettamente lei senza mezzi termini. Naruto si soffermò a
rimirare il suo corpo asciutto e un poco mascolino avvolto dalla divisa
Jounin. Quei capelli lunghi lasciati liberi di vagare nel vento
primaverile poi erano così magnifici che non desiderava altro che
poterli accarezzare.
- Sakura-chan… io ti amo… -
- G…guarda che l’ho capito! –
- E un giorno mi dirai di sì! Sappi che non rinuncerò tanto facilmente a te! –
-
Ma… piantala di dire cretinate e fila a casa a cambiarti! – le sue
grida, così come l’ennesimo pugno super energico, sortirono l’effetto
desiderato visto che Naruto scomparve letteralmente in una nuvola di
fumo. Lei dapprima si sorprese ma poi quando si accorse di aver parlato
con un suo Kage bushin per tutto il tempo si adirò non poco.
- Dannato imbroglione! Lo ha fatto apposta per mettermi in imbarazzo! Ma questa volta me la paga! –
Nel
frattempo, sul tetto del palazzo dell’Hokage Naruto sorrideva come un
ebete, perché il suo clone gli aveva appena trasmesso quanto era
accaduto. L’anno prima era andato lui di persona per porre la fatidica
domanda a Sakura, ma questa volta non poteva permettersi di giungere in
ritardo all’appuntamento più importante della sua vita. Udì un rumore di
passi alle sue spalle, una voce maschile a lui famigliare disse – Ah
eccoti, ti stanno cercando tutti! –
- Lo so Sai… arrivo subito… -
Sai
si sorprese nell’individuare quell’espressione così strana nell’amico.
Poi si ricordò che quel giorno era il primo Aprile, e sapeva che questo
non significava solo ciliegi in fiori per Naruto.
- Naruto, non glielo avrai chiesto di nuovo? –
- Mh? Chiesto cosa? – fece lo gnorri lui alzandosi in piedi e lasciando che i raggi del sole lo accecassero.
- Lo sai bene a cosa mi riferisco! Possibile che ancora non ti sei arreso? –
- Aha, Sai… passano gli anni ma tu continui a non capire un cavolo dell’amore! –
-
Non è vero… - si risentì punto nel vivo il giovane. Naruto ghignò a
quella reazione genuina, solo una delle tante a cui ormai Sai era solito
lasciarsi andare.
- Quando ami così tanto una persona, è difficile rinunciare a lei… -
Sai rimase ad osservarlo in silenzio per un momento per poi roteare verso il basso le pupille scure.
- Mh… sì, credo di comprendere… - le guance si imporporano mentre sorrideva sincero a Naruto.
- Ehi ehi, non mi piace quello sguardo languido! Non starai mica facendo pensieri sconci sul sottoscritto?! –
- No, per niente! Anche se trovo che quei pantaloni mettano in evidenza molto bene il tuo lato B…- Naruto strabuzzò gli occhi e subito si portò le mani sulle natiche per coprirle.
- Razza di maniaco che non sei altro! Non mi guardare con quella faccia vogliosa! –
- Non ho la faccia vogliosa! –
- Voi due, la volete piantare di dire scemenze?! – Sakura, ancora con il fiatone, era appena giunta sul tetto.
- Buongiorno, Sakura! –
- Ciao, Sakura-chan! –
La
ragazza senza spiccicare una parola si diresse a passo spedito verso
Naruto, e l’inconfondibile pugno, cozzò con violenza contro il povero
ragazzo biondo. Mezz’ora dopo un Naruto con una guancia particolarmente
gonfia si apprestava a ricevere il suo meritato titolo di Hokage.
-
Sakura, sei proprio crudele! Potevi evitare almeno di picchiarlo in
faccia, no? – sussurrò Ino in piedi al suo fianco, con tutti gli altri
shinobi nella piazza principale.
- Non è colpa mia se è uno stupido! –
- Aha! Ci risiamo, avete litigato di nuovo? –
- La cosa non ti riguarda… - replicò infine l’Haruno con una falsa irritazione nella voce.
-
Senti un po’… quanto ancora hai intenzione di far aspettare quel
poveretto di Naruto? Non potrà mica continuare a correrti dietro per
tutta la vita! –
- E chi lo sa… -
- Ma senti questa quante arie si
dà! Guarda che non sei l’unica donna di Konoha, e per inciso Naruto ha
ricevuto una dichiarazione pure da Sai! –
- Potresti evitare di
ricordarmelo?! – balbettò arrossendo terribilmente al solo ricordo di
quel Capodanno e di quel bacio scioccante che Sai aveva “gentilmente”
concesso a Naruto.
- Ah, sei senza speranza! Dico sul serio, se ti
piace dovresti farti avanti, prima di venire scavalcata da
qualcun'altra! – Ino ghignò malignamente prima di affermare - Hinata si
fa ogni giorno più bella e languida d’amore per Naruto, non scordartelo!
–
- Lo so Ino, quanto sei noiosa! Non biasimerei Naruto se accettasse la sua corte prima o poi… -
- E dunque? Che intendi fare?! –
- Non lo so… magari lottare… -
- Eh?! Ma come lottare?! –
-
Vedi Ino, credo sia ingiusto che io vada da lui e pretenda di diventare
la sua ragazza così di punto in bianco, quando invece ci sono state
altre persone che hanno davvero lottato per conquistare il suo amore… -
sentenziò Sakura con una serietà assoluta, inevitabilmente il suo
sguardo era rivolto verso Hinata. Ino sbuffò inarcando sconsolata un
sopracciglio.
- Tu sei tutta scema… -
- Non accetto consigli da una che non fa altro che tormentare il povero Shikamaru dalla mattina alla sera! –
-
Guarda che hai sbagliato persona, cara! – ribatté offesa la Yamanaka
gonfiando le guance. Sakura rise di gusto, nemmeno lei seppe il perché.
Non
si accorse che, anche mentre Naruto si apprestava a fare il suo primo
discorso come Hokage, la stava osservando. Come sempre gli occhi di
Naruto erano puntati sul sorriso di Sakura, il resto del mondo poteva
anche sparire in quei momenti.
Lo stesso sorriso radioso che poi rivolse a Naruto. Finalmente quel sorriso era solo
per lui. Naruto alzò un braccio al cielo urlando come solo lui poteva
fare – Giuro di essere il miglior Hokage di tutti i tempi! Perciò,
sostenetemi con tanto amore e tanto ramen, ‘tebayo! –
Un’ovazione si
alzò fra il pubblico, seguita da uno scroscio di applausi e risate
incontrollate per le sue parole così genuine e dirette. Sakura fra la
folla scuoteva il capo sospirando, per un attimo a vederlo su quel palco
così ligio e serio non lo aveva riconosciuto. Poi aveva aperto bocca,
quel Baka. Il suo Baka.
“Naruto… forse ti amo, o
forse no, ancora non capisco… ma sicuramente non mi stancherò mai di
volerti al mio fianco. Perché tu sei l’unico uomo che vorrei nella mia
vita…”
Nonostante ancora non sapesse cosa le riservava il
futuro, per l’ennesima volta desiderò solo fermarsi e respirare.
Soltanto respirare.
Ama, e lasciati amare.
Finalmente quella frase le parve chiara.
END
30/03/12
*******
Ciaos!
E' con vero piacere e con immenso orgoglio che mi appresto ad
inaugurare questa nuova raccolta totalmente dedicata alla mia coppia
etero preferita in assoluto: Naru♥Saku!!
Dunque, partiamo dal titolo della raccolta: Why Pink? Because we have even more!
E qui devo spendere un paio di parole a tal proposito: prima di tutto
ci tengo a precisare che proviene da un iniziativa del {NaruSaku ~ Official Community Forum di cui la suddetta gif che accompagna questo slogan, mi spiace dirlo,
è stata brutalmente derisa e demonizzata dai cosidetti "fans
anti", che si credono tanto furbetti a rubacchaire su quel forum che
è, ahimè, in stato abbandonico da troppo tempo. Se siete
fan del NaruSaku, vi chiedo di sostenere la causa e di aiutare quel
forum a "rinascere". E se siete Anti NaruSaku, vi chiedo invece
gentilmente di non rubare nulla da quel forum per poi divertirvi a sputtanare
altrove commenti, gif, fan art e quanto altro, è di cattivo
gusto e da persone immature. Spero che in futuro non si ripeteranno
più simili bassezze! U_U
Ma torniamo a noi, come testimonia il bannerino sopra, questa fiction ha partecipato ad un contest, per la precisione lo Spring Contest - First NaruSaku Forum Contest organizzato dal forum Promise of a Lifetime - the Naruto & Sakura Official Italian Fan Forum! ^ ^
E' stato molto
divertente parteciparvi, ho avuto modo di leggere delle stupende
fiction NaruSaku, e colgo anche l'occasione di fare tanti complimenti
alle altre autrici, in particolare a Mimi18,
perché la sua storia è quella che mi è piaciuta
maggiormente (tesoro, ti ringrazio un sacco per la dedica che hai
lasciato a fine fiction qui su EFP!! ♥ ♥)!! :D
Un GRAZIE SPECIALISSIMO va alla mia adorata Odu (Alkhema
qu su EFP), che ha avuto la pazienza di farmi da Beta reader, e che si
è data super disponibile a finire le correzioni per permettermi
di pubblicare in tempo la storia, grazie di cuore, questa fiction
è dedicata assolutamente a te tesoro!!! ^_______-
Bene, direi che ora posso anche scappare, chiedo scusa se noterete errori di battitura qua e la, questa fiction è maledetta
in qualche modo, per quante volte la rileggo mi sfugge sempre qualcosa,
per cui se notate errori a random non esitate a farmelo presente,
grazie! XDD
Un grosso bacione dalla vostra Giò, al prossimo aggiornamento!!
E ricordatevi il nostro motto: Why Pink? Because we have even MORE!
See you soon fan writer...
|