1. L'INIZIO DELL'INCUBO
- Mamma!-.
- Vai dalla mocciosa,
subito!-.
- S-si, come vuoi-.
- Mi racconti una
storia?-.
- Ma certo tesoro!
Allora... C'era una volta una bellissima ragazza dai capelli turchini
come i tuoi, che si chiamava Bulma, e con il suo amico Goku, erano
andati alla ricerca delle sette sfere del drago...-.
- E che cosa sono?- la
interruppe la piccola.
- Sono delle sfere che,
messe tutte insieme, esaudiscono qualunque desiderio, però
solo uno, eh?-.
- E poi? Io cosa
desideravo?-chiese la bambina curiosa della risposta.
- Desideravi di trovare
il principe azzurro-.
- E l'ho trovato?-.
- Ma certo che l'hai
trovato, ed era molto affascinante, però lui era un principe
molto particolare-.
- In che senso?-.
- Nel senso che lui non
faceva vedere agli altri che ti voleva bene, te lo dimostrava solo
quando eravate da soli, ora però dormi, domani devi andare a
scuola-.
- D'accordo mamma,
buonanotte-.
- Buonanotte Bulma-.
Intanto, sulla soglia
della loro camera da letto, il compagno della Signora Brief, la stava
aspettando con ansia.
- Ma che fesserie le
racconti?- le domandò acido.
- E' solo una storia-.
- Sai che ogni volta che
le racconti una storia, tu devi vivere un incubo?-.
- Sì, lo so
benissimo- disse abbassando la testa, intuendo già cosa cosa
starà per accadere.
- Da dove vuoi che
cominciamo? Calci, schiaffi, o pugni?-.
- Da dove vuoi tu- disse
rassegnata la donna.
- D'accordo, preparati
al tuo incubo peggiore-.
E detto questo si
avvicinò alla bionda con una calma a dir poco inquietante,
la trascinò per i capelli fino al salotto, e
cominciò a picchiarla, svegliando anche la bambina che stava
dormendo. Bulma, svegliata dalle grida della madre, in punta di piedi
camminò silenziosamente per tutto il lungo corridoio della
Capsule Corporation, e, dalle scale, vide uno spettacolo terribile: sua
madre era riversa a terra, mentre suo padre le tirava calci allo
stomaco e alla schiena. La signora Brief, si accorse della presenza
della figlia e le fece un cenno con la testa, indicando la porta sul
retro, senza farsi vedere dal compagno. Madre e figlia, durante
l'assenza dell'uomo, avevano inventato un codice segreto, e la madre le
aveva spiegato che se le indicava la porta sul retro voleva dire di
scappare e andare a casa di Bardack, il padre del suo migliore amico.
La bambina fece un cenno di assenso verso la madre, e, con molta
cautela, attraversò la cucina di soppiatto, aprì
la porta sul retro, e scappò via. Il
cmpagno sentì la porta sbattere, convinto che fosse
della camera della figlia, così andò a
controllare. Appena giunto nella camera di Bulma, accese la
luce e vide che la bambina non era più lì. Di
corsa, ritornò in soggiorno, dove la compagna cercava di
rialzarsi, ma invano.
- Dov'è la
tua mocciosa, eh puttanella?-.
- N-non l-lo so-.
- Bugiarda. Credi che
sia così semo? Sono andato a controllare in camera sua e non
c'era, quindi è scappata... Dimmi dov'è, e forse
ti risparmierò la vita-.
- Ti ho detto che non lo
so-.
E dopo aver sentito
questo, con un calcio più potente degli altri,
spezzò la vita della compagna.
ANGOLO DELLE SCRITTRICI
Hola, come va? Abbiamo
voluto cambiare genere, voi cosa ne pensate? Prima di tutto volevamo
informarvi che nel secondo capitolo ci sarà un'incongruenza
con quello scritto qui, ma non vi preoccupate, l'abbiamo fatto apposta.
Se la storia vi piace e recensirete positivamente, allora la
continueremo, altrimenti la cancelleremo, oppure la modificheremo.
Baci,
L_B__ & LadyMary
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