Erano tutti in lotta a Kanhoa la guerra tra villaggio del Suono e
villaggio della Foglia era ormai iniziata tutti erano in lotta che per
le strade, chi nell’arena in cui qualche ora prima si era
tenuto lo scontro tra Gaara del Deserto e Sasuke Uchiha.
L’ultimo superstite del medesimo clan.
Strano a dirsi, ma chi sarebbe passato per quelle strade avrebbe
rivisto i chunin diventati ormai grandi o i loro genitori richiamati
alla lotta per salvare il villaggio ormai alle prede del nemico e del
sangue.
Nella foresta invece un altro scontro avveniva. Gaara e Naruto avevano
richiamato i loro spiriti demoniaci, quello del Tasso e quello della
Volpe a Nove code. Entrambi i due chunin erano stremati dalla fatica e
avevano ormai consumato parecchio chakra e ora se ne stavano stesi sul
selciato del bosco entrambi con una ferita alla fronte,
l’ultimo attacco scagliato da Naruto, quell’unico
attacco che li aveva sfiniti.
Ma nel villaggio oltre a tutti i maestri Jonin e Ambu, anche coloro che
erano scappati, ma tornati ad aiutare. Nessuno se lo sarebbe mai
aspettato, ma ora combattevano spalla contro spalla: padre e figlia,
separati da tanti anni. Lui capo clan di una delle famiglie
più famose del villaggio, lei una giovane Jonin del medesimo
villaggio, ma lei era scappata via abbandonando la sua famiglia e la
gente che amava provocando l’ira del clan e l’odio
da parte del suo unico amore.
Un'unica cosa era riuscita a far riappacificare i due: il Byakugan.
L’occhio degli Hyuuga molto più potente dello
Sharingan: abilità del clan Uchiha.
Nello stesso momento attuarono la stessa tecnica la rotazione
paradisiaca mettendo fuori gioco quasi tutti gli avversari, ma molti
altri ne arrivarono e furono costretti a utilizzare tutte le tecniche
del clan Hyuuga eppure sembrava che i vari ninja non finissero mai.
Come la terra che crea gli alberi che danno vita, così loro
sembravano venir fuori da essa, creati dalla polvere che si annidava
sul terreno.
Nell’arena però la situazione non era migliore,
finalmente anche Gai e Kakashi si contendevano la loro sfida e questo
per il primo era una questione di vita o di morte poiché
entrambi i maestri erano in lotta da anni,
c’è chi dice per gioco altri per onore.
Altri nemici a terra succubi alla tecnica delle sessantaquattro punte,
ma assieme alla caduta nemica anche gocce di sangue toccarono il
terreno polveroso.
Hyashi Hyuuga eliminò l’ultimo ninja e corse verso
la ragazza, ma non appena le si avvicinò la vide cadere per
terra, sanguinante e morente.
Si gettò a terra anche lui e la prese in braccio, il collo.
Sanguinava da un profondo taglio che sembrava averle squarciato la gola.
-P…e…r..do..na…m…i-
sussurrò la ragazzo tossendo il sangue vermiglio.
-Zitta figliola non parlare.- rispose l’uomo iniziando a
correre con la ragazza in braccio.
-Di…a..Ka...ka….shi che.. lo…amo.-
furono le sue ultime parole prima di rimanere incosciente tra le
braccia di suo padre.
Le acque si erano calmate, ma oltre a Hika ferita, c’era il 4
Hokage che aveva perso molto di più: la vita e Orochimaru il
suo allievo prediletto era scappato ritirando dal villaggio tutti i
suoi ninja lasciando che si celebrasse il funerale.
I maestri erano tutti nella piazza in attesa che il corpo
dell’Hokage venisse ripreso dal tetto su cui si era tenuta la
sfida. Hyashi Hyuuga si ritrovò tra le strade deserte del
villaggio, ma riuscì a raggiungere lo spalto
dell’incontro, ma guardava sua figlia, che voleva vivere, il
suo sangue scorreva bagnando la strada. Lei voleva salutare il suo
Kakashi, voleva rivederlo un’ultima volta voleva carezzare il
suo viso per l’ultima volta. Riuscì a scorgere il
viso degli altri ninja di Kanhoa e si avvicinò a loro, il
primo a voltarsi fu Asamu e vide la ragazza in braccio
all’uomo, la riconobbe.
Era una delle chunin più forti di Kanhoa, si
avvicinò a Kakashi e gli diede una gomitata facendolo
risvegliare dai suoi pensieri.
-Che cosa c’è?- chiese il jonin voltandosi verso
l’amico. Il figlio dell’Hokage non
proferì parola, rimase zitto e gli fece segno di voltarsi.
Quando Kakashi lo fece vide Hyashi con in braccio una ragazza che
conosceva: Hika, la sua amata Hika.
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