Il Normale e L'Idiota

di SalazarSerpeverde
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Il Normale e L'Idiota
                  by SalazarSerpeverde

Due ragazzi camminano per le strade di una città di cui mi annoio scrivere il nome.
Terry: “Che bello, è Natale... tra 143 giorni!”
Acer: “E perché la cosa ti rende felice?”
Terry: “Non lo so, mi mette allegria.”
Acer: “Contento tu.”
Terry: “EHI!”
Acer: “Cosa vuoi?”
Terry: “Ma tu hai il nome di una marca di computer!”
Acer: “Ci conosciamo da sette anni e adesso ci fai caso?”
Louis: “Precisamente vi conoscete da sette anni, 234 giorni, 12 ore, quattro minuti e...”
Terry: “...”
Acer: “...”
Louis: “...cinque minuti e 02 secondi, 03 secondi, 04 secondi...”
Terry: “FANCULO, MA CHI SEI?”
Louis: “Oh bè, io torno in Inghilterra  *spiccando un volo con un ombrello alla Mary Poppins.* ”
Acer: “Certo che se ne incontra di gente strana in giro, comunque l’importante è non dargli corda, vero Terry? ... Terry!”
Terry: “Interessante, mezza banana 12 dollari.”
Barbone: “Esattamente.”
Terry: “Che affarone! Ehi, ma c’è una mosca sulla banana.”
Barbone: “ *SLASH *uccide la mosca sulla banana con una testata lasciando tracce di capelli unti sul cibo (?)* ”
Terry: “Ah, ora va meglio.”
Acer: “Idiota, ma che fai!”
Terry: “Concludevo il miglior affare della mia vita.”
Acer: “Mezza banana presa da un cassonetto sporca di capelli di barbone e di mosca spiaccicata?”
Terry: “Si, ed è anche buona.”
Acer: “Sarai fortunato a svegliarti ancora integro domani.”
A quel punto passa uno squilibrato mentale ubriacone e tossico, in un’auto.
Terry: “Ah, ciao papà.”
Il (incredibile ma vero) padre di Terry lo investe e lui si schianta contro un palo con le costole tutte rotte e il sangue che schizza da ogni dove.
Acer: “TERRY! O mio Dio, stai bene? Ma che dico, come fai a stare bene, il tuo torace è ridotto a brandelli d’ossa! Che destino ingrato!”
Terry: “La pianti coglione, sono vivo.”
Acer: “Ma non puoi essere vivo. Sei stato travolto da tuo padre a 120 chilometri orari.”
Terry: “Sono immortale, non lo sapevi?”
Acer: “Come immortale?”
Terry: “Esatto.”
Acer: “E perché non me l’hai mai detto?”
Terry: “Era un particolare importante della mia vita?”
Acer: “No, ma guarda!”
Terry: “Non pensavo che sarebbe stato importante dirtelo.”
Acer: “Cosa sentono le mie orecchie?”
Otorino: “Non so, vieni nel mio studio.”
Acer: “VA VIA, CI SENTO!”
Otorino: “E non ti arrabbiare...”
Acer: “Non pensavi sarebbe importante dirmelo?”
Terry: “Si, esatto.”
Acer: “Tu mi vieni a dire idiozie come: L’altro Giorno Nell’Autogrill Mancava La Carta Igienica Nel Bagno, Così Ho Usato Le Mani, e non mi vieni a dire che sei immortale?”
Terry: “E non la fare lunga. Sono immortale, va bene?”
Acer: “Che senso ha dirmelo dopo che uno squilibrato in una macchina ti ha investito pericolosamente?”
Terry: “Non lo so. Comunque quello SQUILIBRATO era mio padre, quindi non lo offendere, ha solo problemi di droga, il resto della mia famiglia è normale... a proposito, muoviamoci che devo portare la scorta di vino a mia madre e le nuove gonne super corte marcate Young Bitch, a mia sorella.”
Acer: “Uao, sconcertante. A proposito, mi dici come diamine sei diventato immortale?”
Terry: “Bah, un giorno ho incontrato una scritta che diceva: Per Diventare Immortale Abbassa Questa Leva, e io l’ho abbassata. E subito dopo per testare mi sono gettato da un grattacielo.”
Acer: “Che idiota! Se era tutta una finta, come era probabile che fosse?”
Terry: “Non so.”
Acer: “Comunque sono tutte cazzate quelle che mi stai raccontando. Non esistono leve, che se abbassate ti danno dei poteri.”
Terry: “Certo che esistono.”
Acer: “Ti dico di no!”
Terry: “E allora cos’è quella leve nel muro contro la quale stai per trafiggerti un occhio?”
Acer: “ *si gira* Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!”      
Terry: “Vedi?”
Acer: “Dice: Per Imparare A Volare, Abbassa Questa Leva.”
Terry: “Che ti costa? Abbassala.”
Acer: “Ok.”
 
DOPO 5 MINUTI
Astronauta: “Houston, abbiamo un problema.”
Base: “Che c’è? Un ragazzo volante ti è sfrecciato davanti urlando Viva Le Leve?”
Astronauta: “No, è finito il caffè.”
                               
FINE FLASHBACK
Terry: “Ed è così che io e Acer abbiamo ottenuto i poteri.”
Papà di Acer: “Ma io ti avevo chiesto solo di passarmi il telecomando.”
Terry: “Ah, allora cambia tutto.”
Papà di Acer: “AH!”
Acer: “Che succede papà?”
Papà di Acer: “Figliolo, tu hai il nome di una marca di computer!”
Acer: “Ma tu hai scelto il mio nome e solo ora te ne accorgi?”
Papà di Acer: “Si.”
Acer: “E non ti vergogni nemmeno di dire un semplice SI?”
Papà di Acer: “No.”
Acer: “Meglio la famiglia di tossici e prostitute di Terry.”
Terry: “Io non direi *mostra foto di casa sua con sua madre che si appende al lampadario con una bottiglia di vino in mano, suo padre che balla con della cocaina insieme alla televisione e sua sorella che fa la Lap Dance sulla gamba di un tavolo* ”

FINE (?)
...
...
...
SI, FINE -.-


                                                                                         /--Angolo Autore--\
                                              Salve ragazzi, se state leggendo queste righe significa che mi avete fatto la grazia
                                                          di aver letto questa demenzialità assurda. Adesso vi invito a 
                                                  recensire anche, vi prego! E ultima cosa, ora vi obbligo (?) a leggere l'altra
                                                     mia CAZZATASTORIA, ovvero La Scuola Secondo Claudio E L'Autore,
                                                         fatelo e renderete felice un quattordicenne
NON pronto per 
                                                                              l'esame di terza media




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