One Night Of July

- Aaron!! –
Ti vedo steso a terra.
Il tuo corpo è colmo di sangue.
Mi fiondo su di te.
- E…mil..y…io..io..t… -
Metto una mano sulla tua bocca, ma tu la sollevi.
- Ti….t..i..am..o –
Una lacrima mi scende dal viso.
- Anch’io….anch’io ti amo. –
Sorridi.
Poi non sento più il tuo cuore battere.
Devo rianimarti, devo riuscirci.
Tengo premute entrambe le mani sul tuo petto.
Chiudo gli occhi, senza smettere nemmeno per un minuto di tentare a riportare la vita dentro di te, ma non ci riesco.
Tolgo una mano e l’appoggio sulla mia pancia. Il nostro bambino.
Fino a un’ora fa, ero al settimo cielo.
Stavo per dirti di nostro figlio, che finalmente avremmo avuto una famiglia.
Ma poi quella chiamata
Provo a farti la respirazione bocca a bocca.
Ti guardo.
I tuoi occhi sono spenti, non hanno più la luce di prima.
Provo per l’ultima volta a rianimarti.
Ma il tuo cuore è fermo, e come il tuo anche il mio.
Sento le sirene dell’ambulanza, vengono verso di noi.
Tanto ormai so che è inutile.
Stringo il tuo corpo senza vita, poso una tua mano su nostro figlio.
Resto così fino a quando non arriva l’ambulanza.
Misurano il tuo battito, ma è assente.
Guardo il tuo viso.
I paramedici ti caricano sulla barella e ti portano via.
Questa è l’ultima volta che ti vedrò.
Chiudo gli occhi ancora una volta.
E penso a come sarebbe bello ora venire lì con te, e son sicura che lo farei.
Ma ora devo pensare a lui.
Perché d’ora in poi, sarà la mia unica ragione di vita.

Sette mesi dopo, Emily partorì suo figlio, in un caldo giorno di Luglio, lo stesso in cui l’uomo che ebbe la capacità di rubarle il cuore venne al mondo.