La maggior parte dei personaggi non mi appartengono, ma sono
proprietà di J.K. Rowling. questa storia è stata
scritta senza alcuno scopo di lucro
. Buon
giorno ^^ mi presento sono Maya 92 questa è la mia
primissima fan fiction, e vi chiedo perdono in anticipo per le miliardi
di storpiature che troverete xD. In realtà la storia
è ambientata in un ipotetico settimo anno dove tutti sono
tornati a scuola in attesa della guerra contro voldemort, e ultima
novità i protagonisti saranno due nuovi personaggi xD spero
vi piaccia almeno un po’ anche se non si attiene
completamente alla storia reale , fatemi sapere cosa ne pensate e siate
clementi xD buona lettura :D
CAPITOLO 1
Anche se i tempi che correvano non erano dei più
allegri e spensierati, il settimo anno dei nostri amici si
aprì come sempre, con la cena di benvenuto per i nuovi
allievi, anche se quell’anno, com’era prevedibile,
gli iscritti furono molti di meno. La Sala Grande era gremita di gente,
piena di cibo e luminosa grazie ai suoi candelabri sospesi per
aria… proprio come l’avrebbe desiderata il buon
vecchio Silente. La sua mancanza si sentiva, l’accoglienza
offerta da Piton non era certo minimamente paragonabile. Finito lo
smistamento tutti iniziarono a cenare e a dare il benvenuto ai nuovi
piccoli arrivati. Senza dover immaginare molto il motivo
quell’anno i nuovi arrivi a serpe verde si erano quasi
duplicati, ma come si mormorava tra le tavolate, specialmente di
Grifondoro, meglio pochi ma buoni! Erano seduti al grande tavolo anche
Harry, Ron Hermione e Victor inseparabili come sempre, men che meno in
un momento difficile come lo era questo. Improvvisamente il grande
portone della sala Grande si aprì e Gazza fece il suo
ingresso con il suo passo saltellante, correndo (se si poteva definire
correre) verso il tavolo dei professori. Si avvicinò a
Piton, gli disse qualcosa all’orecchio e andò via
così com’era entrato. Doveva essere successo
però qualcosa di più importante del previsto dato
che subito il nuovo preside si alzò e prese la parola.
-Ascoltate tutti bene, ho un annuncio da fare… sta per
entrare un nuovo allievo che presto sarà smistato in una
delle case. Esigo … che tutti voi lo trattiate con il
massimo rispetto dato che entrerà a far parte direttamente
del settimo anno! Sono stato chiaro?-
Un si non molto convinto si propagò per la stanza, ma
immediatamente il silenzio calò, poiché aveva
fatto il suo ingresso una strana figura incappucciata.
-non promette niente di buono- furono le uniche parole di
Hermione alle orecchie dei suoi amici.
Il nuovo alunno iniziò il suo cammino lungo il corridoio,
verso il preside. Ad un certo punto piano, con una grazia quasi regale
alzò le mani e si tolse il cappuccio.
-miseriaccia!-
-Ronald!-
- Beh Herm, non puoi certo negare che passi inosservata … -
affermò anche Harry dando man forte all’amico.
- l’unico che non dice una parola è il nostro caro
Victor … cos’è il gatto ti ha mangiato
la lingua? - disse Ron.
I tre amici risero, è Victor si sveglio dal suo coma
momentaneo, sorridendo a sua volta ma rimanendo a fissare la nuova
arrivata.
Era senza dubbio bellissima, con lunghi capelli corvini e occhi azzurri
come il ghiaccio. Aveva subito attirato a se gli sguardi ammirati degli
uomini e quelli un po’ meno compiaciuti delle ragazze. Il suo
passo era svelto, sicuro e proseguendo nel suo percorso, nonostante gli
occhi fissi ed il mormorio della gente, arrivò e si
accomodò sulla sedia in attesa del cappello parlante.
Piton riprese la parola, era arrivato il momento delle presentazioni.
- Come ho già detto in precedenza, pretendo per lei
il massimo rispetto. In caso contrario ve la vedrete direttamente con
me … il suo nome … è
Cassandra Artemisia … Riddle! -
Il gelo calò nella stanza… Riddle?!
Com’era possibile? Doveva esserci un errore non poteva essere
una Riddle figlia di QUEL Riddle … anche i professori erano
rimasti senza parole, congelati da quel nome, nei loro volti si
leggevano solamente dubbio e paura.
- Perché lo ha permesso?-
Fu Harry il primo a distruggere quel silenzio che si era creato.
- Perché ora? Per avere una spia in più? Per
avere un complice in più all’interno del castello?
Come se Voldemort non ne avesse già abbastanza! -
-Erano proprio queste le reazioni che non volevo si creassero. Ora
è cortesemente invitato e rimettersi in ordine al suo
posto…-
-Al mio posto?! Lei non pretenderà che io stia fermo a
guardare?-
-Qui non si parla di LEI signor Potter, ma come sempre è
troppo egocentrico per capirlo. Se la cosa non le sta bene
può anche accomodarsi fuori. Altrimenti STIA
SEDUTO AL SUO POSTO!-
- Harry dai basta non è il caso tanto la situazione non
cambierà- i suo tre amici tentarono di calmare
Harry e lui si sedette, anche se tremante di rabbia. Questa cosa non
stava succedendo veramente, non poteva …
Tutte quelle voci e chiacchiere non avevano minimamente turbato la
tranquillità di Cassandra, anzi il suo sguardo era talmente
freddo da non lasciar trasparire la benché minima emozione.
Finalmente il cappello arrivò e Piton glielo posò
sulla testa.
-Una …Riddle?! Ma… bhè ecco
io… -
Anche il cappello non riusciva quasi a crederci ma presto
cercò di riacquistare il suo contegno.
-Beh mia cara che posso dire… da quello che vedo sei una
ragazza testarda… ma anche molto coraggiosa e
fiera…-
A quelle parole dal tavolo Grifondoro scaturirono urla e no di protesta
e disapprovazione!
-Silenzio, SILENZIO!- intervenne prontamente il preside. Il cappello
continuò:
- Ragazzi miei mi dispiace tanto ma le sue qualità
non sembrano proprio quelle di una serpeverde…ma
… non posso non tener conto della stretta parentela con
salazar serpe verde… deciso: Slytherin:!-
Questa volta fu il tavolo degli Slytherin ad emettere un boato ma
stavolta di approvazione e di benvenuto per la nuova arrivata.
Neanche dopo tutti questi eventi la piccola di casa Riddle sembrava
turbata o felice … Con gli occhi di tutti puntati addosso
inizio ad andare verso il tavolo della sua nuova casa.
Tutti nel bene o nel male sapevano che quell’arrivo
avrebbe sconvolto parecchie vite e soprattutto ostacolato molti piani.
Mentre si dirigeva al suo posto la nuova slytherin si
fermò un attimo si girò verso Harry e gli
sorrise… un sorriso freddo… di sfida….
Che preannunciava l’inizio di tutto.
CAPITOLO
2
Erano passati alcuni giorni dall’inizio della
scuola e la vita sembrava, in apparenza, svolgersi normalmente. In
realtà nell’aria si sentiva un senso di
inquietudine. I ragazzi stavano attenti a ciò che dicevano,
facevano attenzione che nessuno li ascoltasse mentre parlavano e in
fondo il motivo si sapeva bene, nessuno si fidava più come
prima. Bisognava stare attenti ormai, e soprattutto bisognava stare
attenti a lei, anche se in realtà Cassandra, non aveva dato
modo durante quel periodo di essere al centro
dell’attenzione, ma in fondo chi non parlerebbe della figlia
di tu-sai-chi.
La lezione di pozioni si stava svolgendo regolarmente con il professor
Lumacorno che spiegava e intanto cercava di capire se qualcuno si fosse
preoccupato di aprire libro durante le vacanze. Anche
quell’anno per ironia della sorte serpe verde e grifondoro
avevano moltissime lezioni insieme. Pozioni era una di quelle.
-allora ragazzi, chi sa dirmi gli ingredienti principali del distillato
della morte vivente e come si presenta?-
Hermione Granger prese subito la parola.
-Allo stadio intermedio è color ribes nero, poi passa al
lilla chiaro, infine, mescolando il distillato in senso orario, diventa
definitivamente limpido come l'acqua e gli ingredienti principali sono
Succo di Fagioli Soporosi e Radici di Asfodelo-
-antiorario…-
Tutti si girarono verso il fondo della classe da dove partì
quella voce come se provenisse dall’oltretomba.
Hermione cambiò subito espressione indispettita
più che dalla correzione in sé, dalla persona da
cui proveniva.
-come scusa?-
Cassandra aveva capito di averla infastidita ma la cosa non le
interessava minimamente, anzi provava quasi piacere nel poterla
stuzzicare un po’, in fondo aveva sentito parlare della sua
reputazione di miss so tutto io, era ora che qualcuno la facesse
scendere dal suo piedistallo!
-oh era una sciocchezza in realtà, hai detto senso orario
anziché antiorario, ma purtroppo hai dimenticato un
ingrediente molto importante… forse il più
importante… l’infuso di Artemisia … -
-Oddio ma chi si crede di essere quella? Insomma ho detto orario
anziché antiorario chiunque avrebbe capito chè
è stato un banale errore di distrazione …. E poi
hai dimenticato un ingrediente molto importante… forse il
più importante… l’infuso di
Artemisia… non mi stupisce che si chiami come una pianta
velenosa!-
-oh Hermione è fastidio quello che sento nella tua voce?- la
provocò Victor divertito.
-Victor per favore non ti ci mettere pure tu!-
Le lezioni erano finite e i tre amici si dirigevano vero la Sala Grande
per il pranzo. Parlavano e chiacchieravano ma Harry non era
più lo stesso, non rideva e non scherzava più, i
pensieri lo tormentavano. Erano tornati a scuola perché
sapevano che lì avrebbero trovato gli ultimi
Horcrux ma non era solo questo. Non poteva sopportare
l’idea che la figlia dell’uomo che aveva
assassinato i suoi genitori potesse girare libera e spensierata per i
corridoi di quella scuola. E proprio mentre Harry pensava a quelle cose
Cassandra uscì dalla sala grande con dietro uno stormo di
serpi che la seguivano come cagnolini.
I loro sguardi si incrociarono ancora una volta, era una specie di
gioco un gioco che però non avrebbe avuto un lieto fine.
-basta, basta! io non posso sopportare che la figlia di uno sporco
assassino giri libera per questi corridoi. È un insulto a
tutto il mondo magico -
In realtà quello di Harry voleva essere uno sfogo con i suoi
amici, ma la serpe verde percepì subito le parole del
ragazzo.
-Se hai qualcosa da dirmi ,Harry Potter, abbi almeno il coraggio, e
l'educazione, di dirmele in faccia-
A quella provocazione tutti si ammutolirono e ben presto una gran folla
accerchiò i due giovani, curiosi di quello che stava per
accadere. Potter e Riddle di fronte l’uno
all’altro, tutti sapevano che prima o poi sarebbe successo
era solo questione di tempo.
-Coraggio? E di cosa dovrei avere paura? Se sei vile solo la
metà di quanto lo è quel mostro che ritieni di
chiamare padre allora non ho nulla di cui preoccuparmi. E si Riddle, ho
qualcosa da dirti, la tua presenza qui è un insulto per
tutti noi, per tutti quelli che sono morti e per tutti quelli che
moriranno in questa dannata guerra! Quindi perché non fai un
favore a tutto il mondo, TORNATENE DA DOVE SEI VENUTA-
Tutti erano pietrificati, nessuno aveva il coraggio di intervenire.
Neanche Ron, Hermione e Victor riuscivano a dire qualcosa. Le
persone attorno ai due ragazzi iniziarono ad indietreggiare temendo la
probabile reazione di Cassandra, eppure lei fece qualcosa che sconvolse
ancora di più i partecipanti alla faida: si girò
e senza dire nemmeno una parola andò via.
Nessuno poteva crederci , ci si aspettava come minimo un tentativo di
avada kedavra e invece nulla. Ma per Harry questo fu forse
l’insulto peggiore così continuò.
-te ne vai? Ed ero io il vigliacco? Torna qui riddle affrontami se hai
il coraggio, affronta la persona che presto ucciderà tuo
padre. Forse così capirai cosa si prova a non avere nessuno
accanto a te! Forse così capirai quanto può
essere ingiusta e dolorosa la vita. Voldemort mi ha portato via tutto
quello che avevo e che amavo! Affrontami ora Riddle,siamo solo io e te
nessun padre e nessuna madre… che poi vorrei tanto sapere
chi è stata quella donna che ha avuto il coraggio di dare
alla luce la figlia del male , vorrei proprio… -
Harry non riuscì a finire la frase. La bacchetta gli cadde,
si portò le mani alla gola. Stava soffocando ma nessuno
capiva come. Cadde in ginocchio e subito I suoi tre amici gli corsero
in contro per aiutarlo.
-Harry harry che hai che ti succede?!-
Tutti avevano capito che l’artefice era Cassandra ma non
aveva bacchette in mano e nessuno l’aveva sentita pronunciare
incantesimi. Come poteva essere possibile allora?
Cassandra si girò lentamente, con uno sguardo che avrebbe
fatto raggelare il sangue di Voldemort in persona. Si
avvicinò ad Harry, si inginocchio e parlò
così piano che a malapena i 3 amici accanto riuscirono a
sentire.
-Non devi mai più osare hai capito Harry Potter? Non devi
mai più osare rivolgerti a me in quel modo e dire cose di
cui non sai un bel nulla. Vuoi vendicarti su di me per quello che mio
padre ti ha fatto? Bene fallo, ma se osi ancora una volta dire certe
cose il tuo collo si spezzerà così velocemente
che neanche tu te ne accorgerai, e come vedi … io non ho
bisogno di un bastoncino di legno per farlo. Quindi stai attento Harry
Potter, se pensate che Voldemort sia forte, vuol dire che non avete mai
avuto a che fare con me… -
Detto ciò si alzò ed Harry tornò a
respirare, tornando pian piano di un colorito quasi normale.
-Che succede qui?-
Piton era arrivato seguito dagli altri professori. La McGrannitt a
quella scena corse subito in aiuto di Harry.
-Signorina la magia per questi scopi è severamente vietata.
Il preside dovrebbe prendere immediatamente provvedimenti.-
Disse la professoressa guardando Piton in cagnesco.
L’insegnante era riluttante ma non poteva non intervenire.
-Sono certo che la signorina Riddle sia stata provocata…
comunque la voglio nel mio ufficio adesso.e voi via non avete
nient’altro da guardare-
Disse il prof oltrepassando Harry senza neanche considerarlo. Cassandra
a quel punto fu costretta a seguire il professore, ma prima
lanciò un ultimo sguardo al prescelto ancora mezzo moribondo
e al gruppetto di amici. La guardavano con odio naturalmente, Hermione,
Ron. Poi il suo sguardo si posò su Victor e
notò qualcosa di strano. Nel suo sguardo non
c’erano né odio ne rancore, era qualcosa di
più insolito, qualcosa tipo… dispiacere?!
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