In
Your Arms
“Avanti,
impegnati!”
Trunks
scansò una sfera d'energia lanciatagli contro da suo padre,
saltando per poi atterrare nuovamente e in perfetto equilibrio sul
pavimento duro della Gravity Room.
“Si
può sapere che ti prende?! Non stai facendo sul
serio!”
La
voce del genitore lo spronava a dare il meglio di sé, a
rispondere ai suoi attacchi anziché a evitarli soltanto. Il
bambino non gli poteva però dare ascolto, si trovava
già
in difficoltà.
Parò
un pugno diretto in pieno stomaco, ma si distrasse e Vegeta gli
lanciò una ginocchiata sotto il mento. Si ritrasse
dolorante,
suo padre non gli diede tregua; tornò a colpirlo mirando
alle
gambe, tirandogli un calcio che lo fece cadere. Si rialzò
subito, tornando in posizione di difesa, riuscendo a scansare
all'ultimo secondo un calcio del genitore.
Finalmente
reagì tentando di tirargli un pugno diretto al viso, ma
Vegeta
si difese e rispose all'attacco lanciandogli qualche ki-blast che lo
mise in seria difficoltà, riuscì a difendersi
solo in
minima parte, si ritrovò ansimante a terra.
“Rialzati,
moccioso!”
Serrò
i denti, chiamò in appello tutte le sue forze e si rimise in
piedi. Notando lo sguardo severo del padre drizzò la
schiena,
stando ben dritto davanti all'avversario. Stavolta assunse una
posizione d'attacco, poi si lanciò contro il padre
scagliando
continuamente sfere d'energia. Quando una di queste colpì
Vegeta sorrise soddisfatto, ma questo lo distrasse e il genitore ne
approfittò lanciandogli un calcio in pieno viso che lo
scagliò
a terra.
“Non
devi abbassare la guardia, quante volte devo dirtelo?!”
Il
piccolo rimase a terra qualche secondo, sentire la fronte contro il
pavimento freddo era un sollievo. Alzò il viso con
difficoltà,
incontrando gli occhi del padre.
“Che
aspetti a rialzarti? È già la seconda volta che
finisci
in quello stato. Mi deludi, Trunks.”
Il
bambino strinse i pugni, contraendo le labbra in una smorfia di
dolore. Facendo leva sui gomiti alzò il petto, si
portò
il dorso di una mano alla bocca per asciugare il sangue che colava
giù da essa.
Ansimò
riprendendo fiato, sentiva i capelli appiccicarsi al viso sudato,
mentre si rialzava raggruppando ogni sua forza.
“Papà...”,
pensò riprendendo per l'ennesima volta una posizione
d'attacco, “ti renderò fiero.”
Si
lanciò di nuovo verso suo padre, trasformandosi in super
saiyan. Il genitore fece lo stesso per non permettergli d'essere in
vantaggio, evitò i suoi pugni e fermò i suoi
calci,
scansò abilmente i suoi attacchi e gli tirò anche
un
calcio nello stomaco. Il bambino si piegò per un secondo a
causa del dolore, ma non si diede per vinto e riprese a combattere.
Rispose
con rabbia a ogni attacco del padre, riuscì anche talvolta a
colpirlo, scatenò tutta la sua forza in quel combattimento.
Non voleva essere considerato una delusione, anche lui era
all'altezza del suo sangue saiyan.
Colpì
Vegeta con una raffica di pugni e di calci, instancabile, e non gli
diede il tempo di rispondere ai suoi attacchi che gli lanciò
contro una serie di ki-blast che lo colsero alla sprovvista.
Sentendosi improvvisamente in difficoltà -ovviamente minima,
ma pur sempre difficoltà-, l'istinto del principe gli
suggerì
di combattere con più serietà; Vegeta
colpì il
figlio con un forte colpo sulla nuca, scaraventandolo con eccessiva
forza a terra.
Il
bambino giaceva sul pavimento della Gravity Room, immobile. Vegeta si
asciugò un rivolo di sangue che gli colava dalla bocca,
avvicinandosi al piccolo.
“P-papà...”,
lo chiamò debolmente il saiyan, “mi
dispiace.”
Vegeta
si chinò verso di lui, Trunks ebbe per qualche attimo timore
che lo volesse colpire di nuovo. Chiuse gli occhi, preparandosi al
peggio.
“Non
dispiacerti. Hai combattuto bene, Trunks.”
Il
piccolo sentì le braccia del padre stringerlo
improvvisamente,
sollevò le palpebre ritrovandosi stretto al suo petto.
Aveva
le braccia intorno al collo del genitore e le gambe intorno al petto,
in una specie di abbraccio.
“Basta
così, per oggi. Sei stato bravo.”
Nascose
il viso arrossato nell'incavo fra il collo e la spalla del principe,
mentre questi s'incamminava fuori dalla Gravity Room.
Sorrise,
le guance erano rosse dall'orgoglio, era felice per quella situazione
così strana eppure bellissima.
“Ti
voglio bene, papà”, disse sottovoce, pianissimo.
“Mhh?
Hai detto qualcosa?”, chiese il genitore, entrando nella
Capsule
Corporation.
Il
piccolo scosse la testa. “No, non ho detto nulla. Avrai
sentito
male, papà.”
“D'accordo.”
Continuando
a camminare, Vegeta sorrise. Contrariamente a quanto aveva detto
Trunks, aveva capito benissimo.
Angolo
Autrice
Ciao
a tutti! ^^ Oggi avevo voglia di tenerezza, così mi sono
dedicata alla scrittura di questo capitolo...spero che vi sia
piaciuto!
Nell'anime
il rapporto fra Vegeta e Trunks (fatta eccezione per Mirai Trunks)
viene poco approfondito, ci sono pochissime scene che dimostrano
quanto veramente padre e figlio si vogliano bene. Per questo ho
deciso di inventarmi questa shot!
Un
bacio a chi ha letto, ve ne sono grata :)
Seele
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