Set
Fire To The Rain
1.
Quando capisci che non è bene minacciare le persone con i
coltelli da cucina.
E'
iniziato tutto una domenica di ottobre, lo stesso giorno in cui, alta
in cielo, c'era la luna piena.
E,
nel mio personalissimo gergo, Luna Piena è uguale a Niente
Poteri Demoniaci.
Aspettate
un attimo! Forse è meglio che mi presenti: mi chiamo Ayame
Taisho e sono una mezzo demone diciottenne. Vivo in una kawaiissima
villa,
insieme alla mia famiglia adottiva a Tokyo, in Giappone, nel Mondo.
Inu
Taisho, mio padre adottivo, è un demone maggiore molto
affascinante, con i capelli color della luna e sorriso ammaliante. E’
proprietario di una catena di hotel che mamma Izayoi, famosa
arredatrice (umana), arreda
con
particolare buongusto.
Inu
ha due figli: Inuyasha, un mezzo demone cane, e Sesshomaru un demone
completo che purtroppo non ho mai avuto l’occasione di
conoscere.
Il
mio fratellone mezzo demone ha quattrocento anni portati anche troppo
bene: intellettualmente ne dimostra circa cinque o sei, invece
fisicamente è un gran pezzo di gnocco.
Mai
come nostro padre, comunque.
Questo
è l’unico giorno al mese in cui io, come tutti i mezzo
demoni al mondo –anche se siamo veramente pochi- perdo tutti i
poteri demoniaci e resto una semplice e inutile umana.
Non
che avere i capelli castani e gli occhi color del cioccolato come
quelli di mia madre naturale mi dispiaccia, ma quando perdo i poteri
mi sento molto vulnerabile e, nel remoto caso, in cui Kyosuke mi
attaccasse non sarei capace di difendermi.
Anzi…nel
caso Kyosuke decidesse di farmi il culo io non potrei farlo a lui.
Parentesi:
Kyosuke è un demone lupo, sconfitto molti anni orsono da Inu,
che, come tutti gli sconfitti che si rispettino, vuole la sua
vendetta.
E,
ironia della sorte, la sua vendetta sono io, perciò si diverte
come un matto attaccarmi e –ma questo non lo sa nessuno- cerca
continuamente di rubarmi un bacio. E' il suo morboso e malato
desiderio.
Detto
tra noi, è successo una sola volta e si è preso tanti
di quelle botte che se le sarebbe ricordate per il resto della vita e
ci avrebbe ripensato pure all’Inferno. Chiusa parentesi.
Comunque,
l’unica cosa soprannaturale
che ho
anche quando sono totalmente umana è l’immancabile
inclinazione a cadere, inciampare e finire con il muso a terra. E
quando non hai la robustezza da mezzo demone è particolarmente
doloroso.
Sto
proprio cercando di arrivare incolume in cucina per un bicchiere
d’acqua. Sfortunatamente tutto il resto della famiglia è
andata al centro commerciale, mentre io preferisco non uscire in
questi giorni. E’ sempre meglio per un mezzo demone tenere
nascosto l’unico giorno al mese in cui rimane totalmente
indifeso.
Prendo
un bicchiere dalla credenza e lo metto sotto il rubinetto quando, tra
lo scroscio dell’acqua, mi sembra di sentire la porta
all’entrata aprirsi.
Sono
tornati presto… chiudo
l’acqua e aspetto di sentire il solito coro di saluti.
Invece
nessun suono arriva alle mie orecchie, se non dei passi felpati che
si avvicinavano alla cucina. Ok, inizio a preoccuparmi.
Se
fossi nelle mie normali condizioni sarei schizzata fuori dalla porta
e, magari, sarei saltata addosso a chiunque si fosse infiltrato in
casa mia, ma essendo umana afferro di riflesso un coltello e lo punto
verso la porta.
Quasi
quasi mi aspetto che a sbucare dalla porta sia Kyosuke, visto che era
da parecchio che non si fa vedere –ringraziamo Kamisama per
ciò!-, ma colui che varca la porta non gli assomiglia per
nulla. Il mio cuore inizia a battere furiosamente, ed è una
cosa che odio visto che è perfettamente udibile da orecchie
demoniche.
Per
un attimo sono tentata di dire “Inu, cosa hai fatto ai capelli
e alla faccia?” visto che il ragazzo gli assomiglia parecchio.
Mi correggo: sono due gocce d’acqua.
E
che gocce d'acqua: stessi capelli color argento, stessi occhi d’ambra
e perfino le stesse voglie sulle guance, solo che quelle del mio
padre adottivo sono blu, mentre quelle del ragazzo davanti a me sono
rosa-violette e -ora che lo guardo bene- ha una mezzaluna stampata in
fronte.
E
poi Inu non ha uno sguardo così gelido. Questo tipo tra poco
mi azzanna, altro che!
E’,
comunque, da stupro immediato.
Non
smetto di brandire il coltello, tanto per sicurezza, e, quando il
tipo si avvicina ulteriormente, lo porto più velocemente che
posso davanti a me e lo tengo con entrambe le mani: meglio evitare
che mi cada in un piede.
Il
ragazzo-demone non sembra avere fretta e tanto meno paura o timore e
si avvicina lentamente, scrutandomi con sguardo indagatore.
-Chi
sei?- chiedo prendendo coraggio. Dopotutto, anche se senza poteri,
sono una mezzo demone.
Lui
non mi risponde subito, ma continua ad avvicinarsi a me, lento ed
elegante. Quando è un po’ più vicino -maledetta
vista scadente!- noto che è assolutamente rilassato, neanche
gli stessi chiedendo se desidera un the.
La
sua figura è alta e slanciata e il suo volto è talmente
bello da farlo apparire un Angelo, come quelli che si vedono nei
libri di religione occidentale.
-Potrei
farti la stessa domanda.- sussurra e la sua voce pare, alle mie
deboli orecchie umane, la più suadente e carezzevole del
mondo. Affila gli occhi di una delicatissima forma a mandorla non
troppo pronunciata.
Mantiene
sempre la stessa espressione, di beneamata neutralità. Che
abbia qualche malattia che riduce la mimica facciale?
Si
ferma quando è a pochi millimetri dalla punta del coltello,
come per farmi intendere che il fatto che glielo puntassi addosso non
gli faceva ne caldo ne freddo. Ad un tratto mi arriva una zaffata del
suo profumo: non riesco a capire esattamente che odore sia, ma lo
trovo estremamente piacevole.
-A
dire il vero…- tento di spiegare, e lui stringe ancora di più
gli occhi, riducendoli a una fessura e continua a guardarmi da testa
a piedi, la fronte leggermente aggrottata come se lo schifasse la
sola vista del mio corpo.
Potrei
prenderlo anche come un affronto personale, caro il mio Angelo.
Per
fortuna sento la porta aprirsi nuovamente e odo i passi della mia
famiglia dirigersi in cucina, forse con l’intenzione di
salutarmi, parlando a gran voce.
Il
primo ad entrare nella stanza è proprio Inu Taisho che si gela
alla vista del ragazzo che era davanti a me. Egli non cambia
espressione alla vista del padrone di casa.
Io
abbasso il coltello più tranquilla, tanto ora l’avrebbe
sistemato lui, vero?
Silenzio…
Vero???
Inu
non sembra volersi muovere e il demone lo degna solamente della
rotazione totale del corpo, dopo di che c'è solo un intenso
scambio di sguardi.
-Ehi,
sento odore di demone!- Inuyasha irrompe in cucina seguito a poca
distanza da Izayoi e, entrambi, spalancano i loro occhioni.
Alla
fine, dopo secondi intensi in cui sono l’unica che non stava
scrutando qualcun altro, Inuyasha si decide a parlare e, di
conseguenza, ad illuminarmi.
-Sesshomaru!-
dice con rabbia, rivolto al demone davanti a loro.
Eh?
Un
attimo, Sesshomaru non è il nome dell’altro figlio di
Inu? Questo ghiacciolo sarebbe il primogenito di Inu Taisho?
Spalanco
la bocca dalla sorpresa e, come per confermare la conclusione a cui
ero appena arrivata, l’Angelo occidentale si decide a salutare:
-Padre, Inuyasha… Izayoi-
Fu
più o meno in quel momento che mi resi conto di aver appena
minacciato mio fratello adottivo con un coltello da cucina.
A
quanto pare, però, oltre ad essere umana sono anche invisibile
oggi e scompaio di fronte –anzi dietro- all’immensa
magnificenza di Sesshomaru, tanto che Izayoi si accorge di me solo
dopo svariati minuti passati in sua contemplazione.
Non
che, dalla mia parte, mi dispiaccia tanto guardargli il didietro
visto che, fasciato in quei pantaloni, è veramente un bel
sederino, ma preferisco che le persone sappiano che ci sono pure io,
tutto qui.
-Oddio,
tesoro!- esclama ad un tratto Izayoi e distoglie tutti gli altri da
quello scambio di sguardi. Anche l’Angelo occidentale gira di
poco la testa per fissarmi.
E
adesso per quale motivo mi stanno fissando tutti preoccupati?
-Cosa
ci fai tu con quel coltello in mano?- mi chiede –Lo sai che ti
puoi far male!-
Ma
certo, la mia immancabile imbranataggine potrebbe anche decidere di
farmi cadere di mano il coltello e nel giro di pochi secondi potrei
anche trovarmi una ferita da pronto soccorso. –Izayoi, lo so
che sono incapace a fare qualsivoglia attività, ma non certo
fino a questo punto!- borbotto colpita nell'orgoglio lasciando però
che Izayoi mi prenda di mano l’arma contundente e la riponga
nel cassetto.
-No,
certo che no cara.- mi dice accondiscendente, poi sembra ripensarci
–Ma cosa ci facevi con un coltello in mano?-
Adesso
anche Inuyasha e padre mi fissano curiosi. Dannato giorno di Luna
Piena!
-Ehm…
beh…- su su Aya-chan, sai mettere tre parole in riga? –Io,
uhm, stavo bevendo e l’ho sentito entrare, così ho preso
delle precauzioni.-
-In
pratica- Inuyasha,
tieni chiusa quella boccaccia! –Pensavi
fosse un ladro e hai pensato di poterti difendere con un coltello?-
Piego
la testa da un lato e incrocio le braccia sotto il seno.
-E
con questo?- sbotto irritata. Inuyasha non si prende nemmeno la briga
di rispondermi e scoppia a ridere di gusto.
Era
così ridicolo secondo lui? Se avessi avuto i miei poteri
demoniaci di sicuro gli avrei mostrato le zanne, ma com’è
che si dice?, Rimedi
estremi, estremi rimedi.
Dannato
cagnolino, la pianti di aggravare ancora di più la figura da
chiodi che ho appena fatto?
Inu
si passa una mano sul viso e, finalmente, accorre in mio soccorso
–Inuyasha, smettila di ridere di tua sorella.-
Si,
Inuyasha, smettila di ridere di tua sorella, dannazione!
-Credevo
che la ragazzina che avevate adottato fosse una mezzo demone- dice
Sesshomaru, tornando a fissarmi.
Aspetta,
è una mia impressione o il fratellino è un tantinello
disgustato?
-Infatti
è una mezzo demone.-
Lui
non si prende la briga di rispondere e mi lancia un’ultima
occhiataccia prima di rigirarsi verso suo padre, senza degnare di uno
sguardo Inuyasha.
-Bene,
figlio, andiamo in salotto. Sono proprio curioso di sapere dove sei
stato in questi ultimi anni.- dice Inu tentando di alleggerire
l'atmosfera pesante che si poteva tagliare con delle forbici. Anzi,
con delle cesoie, quelle
belle grosse.
Sesshomaru
non si scompone e si limita a sorpassare il padre e svoltare a
destra, diretto al salotto.
Quando
i due demoni scompaiono, mi giro verso Izayoi un po’ sorpresa.
-Cioè…
non ha salutato e ha sibilato si e no due parole messe in croce…-
Izayoi
si appoggia con la schiena al lavabo e sospira affranta.
-Sesshomaru
non ha mai avuto un bel rapporto con gli altri, in particolare con
gli umani o i mezzo demoni.-
Inuyasha
sbuffa risentito correggendo la madre –La verità è
che disprezza tutti, indifferentemente
che siano umani o mezzo demoni.-
Abbasso
la testa.
-Ma
com’è possibile?- dico pensando a voce alta. –Non
può essere così cattivo come dite voi.-
Mio
fratello mi squadra sospettoso –E perché mai?-
-Beh,
semplicemente perché è parente tuo e di Inu. E voi
siete così buoni…-
Inuyasha
e Izayoi si sorridono, poi il mio fratellone viene verso di me e mi
circonda le spalle con un braccio.
-Chi
lo dice che sono buono, micia?- ironizza mentre con una mano mi
scompiglia i capelli.
-Quante
volte ti ho detto che odio quel soprannome, Fuffy?-
Inuyasha
scoppia a ridere e, poco dopo, ci uniamo anche Izayoi ed io.
Angolino
dell'autrice: Buongiorno
a tutti, bella gente! Allora, avrei un sacco di cose da dire, per cui
inizio subito. Questa fic, come avrete capito, è ambientata in
un ipotetico futuro in cui Inu Taisho non è morto e si è
fatto una nuova famiglia, con la reincarnazione della sua dolce
Izayoi e con il figlio minore Inuyasha. A questa bella combricola si
è aggiunta Ayame, una piccola e sbadata mezzodemone.
Teoricamente la ragazzina raffigurata nella foto a inizio capitolo è
proprio lei; ovviamente il disegno non l'ho fatto io, ma l'ho trovato
girovagando per il web.
La
fic è sopratutto comica (o almeno così la vorrei far
sembrare), ma non mancheranno romanticismi e colpi di scena (si,
perché le scene romantiche proprio non posso saltarle!).
I
titoli dei capitoli (che come vedrete in seguito iniziano tutti con
“Quando capisci che...”) si riferiscono al percorso di
Ayame, che nel corso della storia imparerà diversi valori. Non
vi dico quali, altrimenti vi rovino la sorpresa ;)
Ringrazio
Lirin Lawliet che con la sua meravigliosa fic “Smells Like Teen
Spirit” mi ha dato l'ispirazione e Anto_P che, con “Blue”,
mi da la forza di andare avanti e scrivere sempre meglio.
Grazie
ragazze!
Spero
di non aver fatto errori (non esitate a segnalarmeli) e di non aver
reso i personaggi OOC; nel caso prendetelo come licenza poetica ;)
Infine,
spero che a tutti voi il primo capitolo di questa pazza storia sia
piaciuto e che la seguirete e recensirete!
Un
abbraccio,
°°Samirina°°
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