A Study In Scarlett

di Gondolin
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[The Avengers RPF] A Study In Scarlett  
Titolo: Scarlett
EDIT: Titolo: A Study In Scarlett (idea di Hikaruryu)
Personaggi: Scarlett Johansson/Jeremy Renner
Warning: het, melensaggini
Conteggio Parole: 502
Note: Ho scritto RPF het *ride istericamente* avete una vaga idea di cosa mi stia facendo questo fandom? RPF het *muore*
Che Scarlett regga l’alcool più di un marinaio irlandese l’ha detto Jeremy, che desse feste folli a casa sua l’ha detto Tom. Il Ryan menzionato è Ryan Reynolds, con cui lei è stata sposata per un breve periodo.
La colpa è di: [info]faechan e del suo prompt.

 

Le labbra di Scarlett sono ad un soffio dalle sue, e a Jeremy gira quasi la testa.
I suoi capelli sono dorati, più scuri del biondo cenere della settimana scorsa ma più chiari del rosso in cui l’ha conosciuta, e il vestito color prugna le lascia scoperta la schiena, gli lascia la pelle calda sotto le mani. Scarlett ha gli occhi chiusi mentre ride e i loro nasi si sfiorano. A Jeremy sembra di avere fra le braccia qualcosa di prezioso e volatile, argento vivo o fuoco liquido, e a guardarla si rischia di restare abbagliati. La stringe un po’ più forte.
Alle volte gli sembra davvero di avere fra le braccia un’agente segreto. Ricomporre tutte le Scarlett che ha conosciuto (e di ognuna si è innamorato) è come risolvere un gigantesco cubo di Rubik. Ogni faccia, ogni colore frammentato, ogni bacio una donna diversa, ma tutti imperniati sullo stesso meccanismo.

Il loro primo bacio aveva l’odore di rossetto e lacca per capelli, della pelle dei loro costumi e di sudore e adrenalina dopo una scena di lotta. Aveva il sapore della stanchezza di fine giornata e il rumore della sua schiena che sbatteva contro un muro di cartongesso del set. Aveva il colore del sorriso rosso e trionfante di Scarlett.
Il secondo bacio era stato umido di lacrime, mentre lei gli raccontava del fallimento del suo matrimonio con Ryan. Lui, che era ubriaco fradicio, non aveva trovato di meglio che rispondere che era ovvio che fra Black Widow e Deadpool non potesse funzionare. Lei l’aveva preso a cuscinate, ma aveva smesso di piangere, e tutto sommato poteva andare peggio.
Il terzo era stato il giorno successivo, mentre Tom gemeva per il mal di testa, Evans riemergeva da sotto il tavolo e Robert rideva perché era stato l’unico a non bere come un pesce la sera precedente. Scarlett era scesa da camera sua in tuta, spettinata e struccata ma con un’aria perfettamente riposata. Jeremy invece stava silenziosamente facendo la conta dei danni: a parte essersi svegliato sul tappeto del soggiorno, sembrava che tutte le ossa fossero ancora al loro posto, per quanto doloranti. Quando Scarlett si era chinata a baciarlo, nonostante probabilmente lui puzzasse ancora di rum, il suo cervello tuttavia annebbiato si era concesso di pensare che forse era amore.
Il quarto bacio l’aveva deposto lui sul dorso della sua mano.
Il quinto lei gliel’aveva dato sulla fronte, quasi come una madre, e poi aveva tirato fuori un fazzoletto per ripulirlo dall’impronta di rossetto.
Il sesto, il settimo e l’ottavo si erano persi l’uno nell’altro, e poi Jeremy aveva perso il conto a metà fra il collo e le spalle. Scarlett aveva tremato dolcemente sotto di lui, trattenendo il respiro e afferrandolo per i capelli per tenerselo vicino.

Le labbra di Scarlett sono ad un soffio dalle sue, e quel sorriso solo per lui vale persino più di un bacio. Lei lo guarda dritto negli occhi mentre intorno a loro continuano a scattare i flash e Jeremy si sente stupidamente invincibile.

 

 





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