RITORNO DAL PASSATO
1
capitolo…UNA STRANA SENSAZIONE
Era una calda mattina nella città
di Nerima. L’Inverno aveva lasciato il posto alla Primavera.
Tutta la città era in fiore e una
leggera brezza portava con sé candidi petali di ciliegio e inondava le strade
dell’inebriante profumo della vita che stava sbocciando.
E proprio su quella strada si
intravedevano due figure che correvano. Una ragazzo e una ragazza. All’apparenza
normali ma con addosso il sapore di mille strambe avventure e folli viaggi.
Lei, Akane Tendo, una ragazza dal
taglio di capelli corti e intensi occhi color caffè ed erede marziale della
palestra Tendo, e il suo “fidanzato” Ranma Saotome, un aitante diciottenne con
codino e profondi occhi blu, non che artista marziale dell’omonima scuola di
lotta indiscriminata.
Il loro fidanzamento era stato
deciso dai loro genitori tempo addietro per portare avanti le rispettive scuole
fondendo le tecniche di una con quelle dell’altra.
Ma i due giovani fin dall’inizio
si erano mostrati ostili a questo fidanzamento forzato.
Erano passati ben due anni dal
loro primo incontro, ne era passata di acqua sotto i ponti, entrambi ora avevano
18 anni...e come tutte le mattina i due correvano come pazzi per arrivare in
orario a scuola, il liceo Furinkan.
Ma quella mattina c’era qualcosa
di diverso, akane era molto silenziosa.
*Forse è ancora arrabbiata con me
perché anche oggi non mi sono svegliato in orario*
rifletté Ranma fra sé e sé
correndo sulla rete di recinzione della strada e buttando ogni tanto un occhio
alla ragazza.
Cosi si fece coraggio e inizio a
dire “ehm…akane??..sei arrabbiata con me??”
Silenzio…La ragazza non lo degnò
neanche di uno sguardo
*Maledizione, sempre la stessa
storia, perché è cosi testarda*
Scese dalla rete con balzo felino
e si posizionò proprio davanti alla ragazza che, ancora immersa nei suoi
pensieri, gli andò a sbattere contro…non calcolando ciò i due caddero
rovinosamente a terra
“Hei…ma cos…” Ad Akane manco il
fiato per finire la frase non appena si accorse che era sopra il suo bel
fidanzato e il calore del suo petto la fece ridestare dai suoi pensieri.
“A…Akane…tutto bene? Ti sei fatta
male?? Ma dove hai oggi la testa??” disse Ranma imbarazzato da quella
inaspettata situazione
Subito ad Akane le si
imporporarono le guance e si tolse
a malincuore da lui
“Si…si….Scusami….è che…oggi sono
un po’ sulle nuvole”
“Allora…non..non sei arrabbiata
con me??” chiese ranma visibilmente imbarazzato mettendosi una mano dietro la
nuca
“Arrabbiata??” era piuttosto
confusa “No…Ranma…non sono arrabbiata” alzò lo sguardo su di lui…quegli occhi
mandarono in delirio il cuore di ranma che guardava estasiato la ragazza…
SBAM
Un tonfo, e la testa di Ranma si
ritrovò sotto la bicicletta di Shan-pu, una delle tante fidanzate del
ragazzo
“Ni-Hao amole”
“Shan-pu ma sono modi questi?’”
Ranma irritato si massaggiò vistosamente la testa.
La cinesina sbattè gli occhi non
capendo molto. Guardò il giovane con occhi stralunati, ma durò ben poco perché
un attimo dopo si avvinghiò al suo amato che cercava in tutti i modi di
liberarsi
“Oh Lanma…pelchè nn salti la
scuola e nn usciamo insieme??”
“Fossi matto Shan-pu…e mollami
su…faccio tardi a…”
Ranma si bloccò percependo una
grande aura combattiva dietro di lui…Molto probabilmente Akane non aveva gradito
molto l’intrusione di Shan-pu
Di scatto Ranma si voltò con
ancora la cinese attaccata al suo collo.
“Akane…non è come sembra,…E’ lei
che…”
Non fece in tempo per concludere
la frase che un martello sbucato da chissà dove lo stese a terra
“Tsè…Sai quello che mi
importa…puoi uscire con chi vuoi…” *bugiarda*
E cosi dicendo, diede le spalle
ai due ancora a terra e corse verso il liceo.
Liberatosi dalla presa di Shan-pu
corse a più non posso
“Akane aspetta…”
“Akane”
E il suono della campanella echeggiò per le strade
Era da poco iniziata la pausa
pranzo.
Akane, ancora arrabbiata con
Ranma, decise di voler stare un po’ da sola sul tetto cosi da calmarsi e
riflettere. Declinò gentilmente l’invito delle sue amiche a pranzare con loro e
Sali sulla terrazza del liceo
Poggiò i gomiti sulla ringhiera e
fissò per qualche minuto la miriade di ragazzi in cortile in fermento, chi
giocava, chi mangiava, chi amoreggiava… Chiuse gli occhi e tirò un profondo
sospiro…lo trattenne per un istante e lo tirò fuori…la tensione e la rabbia a
poco a poco erano svanite, ma c’era sempre quella strana sensazione che la
perseguitava.
Da tempo faceva sempre lo stesso
sogno, anzi lo stesso incubo…una foresta, un imponente tempio, un paio di
occhi,color ghiaccio, cosi freddi da far congelare il sangue nelle vene…più che
un incubo erano brutti ricordi sfocati che aveva tentato per tanto tempo di
reprimere nella parte più incoscia del suo cervello…da più di 4 anni…un brivido
le percosse la schiena…
*sono passati 4 anni Akane…quella
storia è finita* cercò di autoconvincersi ma qualcosa non andava. Alzò gli occhi al cielo…era
sereno, di un celeste brillante…e allora cos’era quella sgradevole sensazione
allo stomaco…sentiva che qualcosa sarebbe successo di li a poco
Di scatto chiuse gli occhi e
cominciò a tremare, appoggiò la fronte sulle mani e si impose di calmarsi. Fece
altri sospiri sempre più profondi…si tranquillizzò anche se il cuore le batteva
forte
*Ranma…Se Ranma lo venisse a
sapere…mi…mi odierebbe*
Al
solo pensiero Akane si sentì stringere la gola, gli occhi le bruciavano e
strinse le palpebre per impedire alle lacrime di uscire…per il nervosismo le sue
mani artigliarono la testa e ricominciò a tremare, e non si accorse che dietro
di lei la porta si aprì
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“Quella stupida di Akane”
grugni Ranma arrabbiato mentre dava
un morso al suo panino
“Salta sempre a conclusioni
affrettate, mica è colpa mia se Shan-pu mi salta addosso tutte le mattine??”
“Hei Ranma…come mai cosi nervoso?
Cos’è hai litigato di nuovo con Akane?’”
Ranma farfugliò qualcosa a bocca
piena del tipo di non impicciarsi
“lascialo stare Hiroshi…non vedi
che è arrabbiato…avrà combinato qualcuna delle sue”
Ranma nel sentir questo gli andò
un boccone di traverso e per poco nn si strozzò
Gli amici guardarono divertiti la
scena
“Hai ragione Daisuke…A
proposito…Yuka, ma dov’è Akane? Non doveva mangiare con voi?”
“Si”rispose Yuka un po’ preoccupata “ma ha preferito
andare sul tetto a far una passeggiata, sembrava cosi afflitta poverina…” seguì
un momento di silenzio
Poi Yuka di scatto si girò verso
il banco di Ranma “”Ranma sei sempre il sol….uhm???”
Non potè finire la frase…I
ragazzi rigirarono anche loro verso il banco di Ranma…Era vuoto, c’era solo un
panino lasciato a metà
“Credete sia andato a scusarsi
con lei?”
“sicuramente Hiroshi…non è da
Ranma lasciare del cibo” daisuke si
mangiò la restante parte del panino
“quei due anche se litigano sono
molto uniti in fondo” concluse Yuka.
E
i tre si scambiarono occhiate divertite
Uscito di corsa dalla classe
ranma salì le scale che portavano sul tetto…
*ma perché lo sto facendo?non mi
devo scusare con quel maschiaccio. Io non ho colpa*
*Ma Yuka ha detto che era triste*
il viso di Ranma si addolcì al pensiero del sorriso di Akane.
Era davanti alla porta *Non
voglio che sia triste…le chiederò scusa*
Aprì la porta…vide Akane vicino
alla ringhiera con la testa bassa e le mani tra i capelli…tremava…
Ranma ebbe un tuffo al
cuore…perché Akane stava così?era colpa sua?
In quel momento ebbe l’impulso di
andare da lei e abbracciarla ma come al solito il suo orgoglio gliel’ho
impedì…Ranma si maledisse mentalmente più e più volte…ma alla fine riuscì solo a
dire con in filo di voce
“Akane?”
La ragazza di scatto si voltò e
guardò con sorpresa il ragazzo davanti a lei
Cos’era quella cosa che gli
scorgeva negli occhi? Preoccupazione? No non era possibile
“Si…Ranma, che c’è?” la sua voce
era leggermente incrinata
“Akane…stai bene?” evitando la
sua domanda
“Si…è tutto a posto”
Ci fu degli attimi di silenzio
dove entrambi evitarono di guardarsi in volto…Poi Ranma ruppe questo
imbarazzante silenzio
“Scusami…per stamattina, non
volevo farti arrabbiare…mi dispiace”. Poi abbassò la testa per evitare che lei
vedesse quella sfumatura rosea sulle guance
Akane sgranò gli occhi per lo
stupore…incredula di quanto fosse successo…provò a muovere le labbra ma la sua
bocca non riuscì ad articolare i suoni…riuscì solo a dire
“Non ti preoccupare”
Ranma alzò lo sguardo,
disorientato ma molto sollevato.
“Non è colpa tua” continuò Akane
“E’ solo che oggi….”
*diglielo,Akane,diglielo*
“Cosa?” domandò Ranma
incuriosito
“…nulla…” *stupida stupida* “mi sento strana…sarà
lo stress di questi giorni”
Il volto di Ranma si rilassò,
chiuse gli occhi per un istante per riflettere, e non vide la ragazza mordesi il labbro
inferiore
“Non dovresti strapazzarti…non ti
fa bene” la voce di Ranma tradiva un tono di dolce rimprovero
“Ranma…” sussurrò Akane rossa in
viso
“AAAHHH…cioè io ” Si mise sulla
difensiva, iniziò a balbettare frasi sconnesse cercando di non far capire il suo
ormai evidente imbarazzo “dicevo cosi…per…la tua salute…gli allenamenti sono
importanti non dovresti…ti dovresti riguardare…per…per la tua salute…per…”
“Grazie Ranma… non c’è bisogno
che vada avanti, ho capito” Akane gli sorrise
Ranma si bloccò stupito e grato
alla ragazza di aver colto il vero significato delle sue parole
“Dai Akane…andiamo in classe”
“Si” Per la prima volta in quella
giornata si sentiva un po’ più serena anche se la strana sensazione non
abbandonò mai i suoi pensieri
CONTINUA
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