Il pensatoio

di sophie_85
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Blackout



Ho passato un sacco di tempo a girare a tentoni nell’oscurità. Ormai ci avevo fatto l’abitudine, anche se ammetto che una luce a farmi compagnia l’avevo; sembrava una di quelle che paiono non doversi rompere mai, e invece, un giorno come un altro, non si è accesa più, lasciandomi nella penombra. Ho provato a ripararla, ma non c’è stato verso, c’ho preso anche la scossa e alla fine l’ho dovuta buttare.
Ma non è stato un problema perché poi la mia luce l’ho trovata. Intensa, calda, bella. Bella da morire. Mi accarezza la pelle come i raggi del sole durante le mattine d’estate.
Purtroppo, ogni tanto, c’è qualche blackout. Niente di strano, è fisiologico, nulla può funzionare bene ininterrottamente; in fondo anche il sole ha le sue giornate di eclissi.
E poi, tanto sono sicura, sicura, che quella luce splendida tornerà sempre a scaldarmi il cuore e io sarò sempre qui ad aspettarla.
Il problema è il buio in quel frangente.
Ormai sono così abituata a quella luce, che il buio, in cui una volta sapevo muovermi abbastanza bene, mi fa paura, e tanta.
Un sacco di gente ha una luce di emergenza quando va via la corrente, ma io no. Non so perché ma non sono mai riuscita a trovarne una.
Sì, non è totalmente buio, qualche candela all'orizzonte c’è, ma non sembra molto a portata di mano e la loro fiamma incerta sembra volersi spegnere da un momento all’altro, al primo sospiro.
Ho una luce ferma e luminosa da qualche parte, ma non riesco più a trovarla e la sua lontananza ormai la rende inutile.
Ogni tanto mi viene voglia di aprire il cassetto dove so esserci una torcia ormai rotta da tempo. L’ho rotta io stessa, senza volerlo. Ho provato ad aggiustarla in tutti i modi, ma proprio non vuole funzionare. A volte sembra fare qualche bagliore, ma alla fine si rivela sempre e solo una mia illusione. Ho pensato un sacco di volte di buttarla, ma ci sono troppo affezionata, non potrei mai farlo, ci tengo troppo. Alla fine finisco sempre per rimetterla nel cassetto, nella speranza, vana, che un giorno ricominci a funzionare.   
Nei miei momenti di buio insomma non mi resta altro che rintanarmi in un angolino, rannicchiandomi con la testa tra le ginocchia per nascondermi alla paura, e aspettare che la mia luce torni da me. Almeno finché non riuscirò a trovare, prima o poi, qualcuno in grado di illuminare anche i miei spaventosi personali momenti di blackout.





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