Blackout
Ho
passato un sacco di tempo a girare a tentoni
nell’oscurità. Ormai ci avevo fatto
l’abitudine, anche se ammetto che una luce a farmi compagnia
l’avevo; sembrava una di quelle che paiono non doversi
rompere mai, e invece, un giorno come un altro, non si è
accesa più, lasciandomi nella penombra. Ho provato a ripararla, ma non c’è stato verso,
c’ho preso anche la scossa e alla fine l’ho dovuta
buttare.
Ma non è stato un problema perché poi la mia luce
l’ho trovata. Intensa, calda, bella. Bella da morire. Mi
accarezza la pelle come i raggi del sole durante le mattine
d’estate.
Purtroppo, ogni tanto, c’è qualche blackout.
Niente di strano, è fisiologico, nulla può
funzionare bene ininterrottamente; in fondo anche il sole ha le sue
giornate di eclissi.
E poi, tanto sono sicura, sicura, che quella luce splendida
tornerà sempre a scaldarmi il cuore e io sarò sempre qui ad aspettarla.
Il problema è il buio in quel frangente.
Ormai sono così abituata a quella luce, che il buio, in cui
una volta sapevo muovermi abbastanza bene, mi fa paura, e tanta.
Un sacco di gente ha una luce di emergenza quando va via la corrente,
ma io no. Non so perché ma non sono mai riuscita a trovarne
una.
Sì, non è totalmente buio, qualche candela all'orizzonte c’è, ma non sembra molto a portata di
mano e la loro fiamma incerta sembra volersi spegnere da un momento
all’altro, al primo sospiro.
Ho una luce ferma e luminosa da qualche parte, ma non riesco più a trovarla e la sua lontananza
ormai la rende inutile.
Ogni tanto mi viene voglia di aprire il cassetto dove so esserci una
torcia ormai rotta da tempo. L’ho rotta io stessa, senza
volerlo. Ho provato ad aggiustarla in tutti i modi, ma proprio non
vuole funzionare. A volte sembra fare qualche bagliore, ma alla fine si
rivela sempre e solo una mia illusione. Ho pensato un sacco di volte di
buttarla, ma ci sono troppo affezionata, non potrei mai farlo, ci tengo troppo. Alla
fine finisco sempre per rimetterla nel cassetto, nella speranza, vana,
che un giorno ricominci a funzionare.
Nei miei momenti di buio insomma non mi resta altro che rintanarmi in
un angolino, rannicchiandomi con la testa tra le ginocchia per nascondermi
alla paura, e aspettare che la mia luce torni da me. Almeno
finché non riuscirò a trovare, prima o poi,
qualcuno in grado di illuminare anche i miei spaventosi personali
momenti di blackout.
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