We were too late.

di Emma Wright
(/viewuser.php?uid=152260)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


2. Marvel

A bed of grass, a soft green pillow

Marvel aveva assistito impotente all'irrealtà di quella scena.
La ragazza del Distretto 12 che calibrava l'arco, per poi puntarlo verso di lui.
Non aveva mosso un muscolo, mentre la freccia sibilava appena, per poi trapassargli il collo da parte a parte. Prima di crollare, aveva visto di sfuggita la propria assassina chinarsi sul tributo del Distretto 11.
— Scusa — sussurrò, rivolto a nessuno in particolare. — Io…
Un altro gemito.
Marvel era sempre stato egoista.
Non voleva condividere niente con nessuno. Né avere a che fare in modo diretto con gli altri. Voleva essere importante, il migliore.
Ma aveva imparato a pentirsene.
Aveva ucciso la bambina.
La bambina.
Una bambina.

 

#Notes
Il personaggio di Marvel non mi ha mai convinta molto, davvero. Se da un lato capisco le sue ragioni e lo spirito di sopravvivenza che l'ha indotto a uccidere Rue - lei se ne sarebbe comunque andata, in un modo o nell'altro ç.ç -, non riesco a perdonarlo. Ma in fondo, anche lui ha pagato il prezzo del proprio gesto, ecco. La drabble vuole un po' sottolineare questo u.u
Grazie a chi ha recensito o anche solo letto lo scorso capitolo ♥
A domani,
Emma




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1143468