Praga, 25 settembre 1947.
Ho attraversato l'Europa,
per giungere
qua, in meno di una settimana... La guerra babbana ha lasciato
indelebili tracce ovunque, tutto è semidistrutto, grandi
città sono
solo cumuli di macerie. La follia umana ha divampato, pare che un
babbano volesse distruggere parte della popolazione perché
la
giudicava inferiore. Sciocco. Tutti loro sono inferiori, tutti vanno
sterminati, senza distinzioni di sorta.
Sono passate un paio di
settimane da
quando ho ucciso Hepzibah Smith, ed ancora nessuno mi ha scoperto.
Sto inseguendo le tracce dei fondatori, in giro per l'Europa... ed
anche quelle dei Gaunt. Ce ne sono più di quanto
immaginassi.
Purtroppo devo scappare da questa città, ha un protettore
che non
sono in grado di contrastare. Non per il momento, almeno. Ma
tornerò
per affrontarlo, sono sicuro. Proseguo il mio viaggio, verso est.
Budapest, 07 ottobre
Troppi babbani. Scarse
tracce di maghi,
tuttavia ho trovato tracce di presenza vampirica... molto antica e
interessante. Pare che ci siano famiglie di vampiri, con dimore
antiche e ben nascoste. Chissà, potrebbero essermi utili.
Forse
possono avere testi antichi... non sono sicuro di voler avere a che
fare con questi sudici esseri inferiori, ma non posso permettermi
ancora di essere schizzinoso. Ho bisogno di saperne di più.
In una
vecchia libreria ho trovato un libro appartenuto ad un Gaunt. Niente
altro che un testo di erbologia con il simbolo del serpente, ma vuol
dire che qualcuno dei miei antenati si è spinto fin qua e
questo è
già qualcosa. Sul risguardo c'era una piccola indicazione:
un nome,
J. Harker, ed un indirizzo in Transilvania. Voglio seguire questa
traccia, per quanto labile.
Carpazi, 18 ottobre.
Non so il nome di questo
perduto
paesino... so solo che ci sono arrivato di notte, ed è
sovrastato da
un castello altissimo, da cui tutti rifuggono. Sento la presenza dei
vampiri, come un fetore arcano. I boschi riluccicano di ottarino, la
magia permea questi boschi come una pennellata di colore
incandescente. Sono bellissimi, quasi compiango i babbani che non
possono vederlo. Ma questi spettacoli sono solo per gli eletti, non
per questi esseri inferiori. Domani intendo andare al castello, anche
se questi bifolchi ignoranti non vogliono che ci vada. Dicono che
anche i tedeschi hanno cercato di entrarvi ma sono stati respinti da
una forza antica. Hanno cercato di cannoneggiare il castello, ma
durante la notte la guarnigione è stata sterminata
selvaggiamente, e
dopo aver ucciso metà della popolazione maschile come
rappresaglia
se ne sono andati per non tornare mai più. Lassù
c'è qualcosa che
non teme le bombe babbane.. qualcosa che ha poteri più
antichi ed
arcani. Ed è di quel qualcosa che vado in cerca.
Carpazi, 1 novembre.
Non è un caso
che solo oggi sia
riuscito a rimetter mano al mio diario... sono riuscito a farmi
accogliere al castello, e ora sono ospite del suo antico castellano.
E non dico antico per caso. È un vecchietto ricurvo, il
volto
deturpato di cicatrici e rughe profondissime, all'apparenza... curvo,
magro, con le mani coperte di peli, sopratutto sul palmo, i lunghi
capelli candidi avvolti sulla nuca. Veste di nero perpetuamente e non
lo vedo mai di giorno. Sono troppo scaltro per non aver capito
immediatamente che è un vampiro, e lui è
altrettanto scaltro da
capire di aver di fronte un mago.
Sono giunto di sera, e
l'uomo mi ha
aperto solo dopo un lungo tempo. Ho sentito i suoi occhi osservarmi a
lungo, dall'alto di una torre, ma quando ho individuato il suo punto
di osservazione ho immediatamente visto il portale aprirsi. Dice che
quelli della mia stirpe sono già stati al suo castello, ma
che non
ne vedeva più da tempo... parla inglese con un curioso
accento e con
termini arcaici, come se lo avesse imparato tanto tempo fa e non lo
abbia più allenato. Mi ha accolto con diffidenza e mi ha
mandato
contro un paio di serpenti, sicuro di spaventarmi... li ho fermati
con un paio di parole, e questi mi si sono arrampicati addosso,
docili come cagnolini. Mi ha finalmente dato accesso alla sua sala da
pranzo, e lui stesso mi ha servito da mangiare. Quando mi sono
presentato non ho usato il nome di mio padre.. gli ho detto che sono
un Gaunt, e dopo avermi guardato a lungo ha cominciato a ridere. Non
ci è voluto molto perché mi raccontasse di aver
conosciuto un mio
antenato. E quando ha capito chi sono e come la penso, allora.. mi ha
aperto la sua biblioteca. Da allora è scomparso, mi ha detto
che
posso aggirarmi nel castello senza temere le sue... spose. Le ho
incontrate, un paio di volte, quando mi lasciano da mangiare prima
dell'alba. Non ho scambiato parole, non voglio distrazioni, e queste
bellissime donne possono esserlo fin troppo.
Ma ora ho trovato quello
che cercavo.
Un diario di viaggio di Nathaniel Gaunt, datato 1850. Descrive il suo
percorso da Londra a qua, e curiosamente cita il mio stesso problema
a Praga.. quel custode angelico è un piantagrane,
evidentemente. Ma
ora ho le idee più chiare su come proseguire...
più tardi, lo
stesso giorno.
Il mio anfitrione
è tornato,
ringiovanito. Sembra un attore e dice di farsi chiamare con molti
nomi, ma che contengono sempre lo stesso nome.. Vlad, tradotto in
tutte le lingue. Ha detto che la mia causa lo interessa, e che se mai
dovessi aver bisogno, passerà la voce tra i vampiri che sono
in
viaggio. Forse mi sono guadagnato un nuovo alleato? In ogni caso non
mi interessa. Sono sottospecie, tutti quanti: vampiri, licantropi,
elfi, fate, centauri... dovranno tutti piegarsi di fronte alla
superiorità dei maghi. Quando il mio nome sarà
noto a tutti, si
piegheranno al mio volere.
Io sono Lord Voldemort. E
questo nome
farà tremare l'Europa intera, al mio ritorno.
Ora... sono pronto a
proseguire il mio
viaggio, finalmente.
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