Urlo e non mi senti

di kymyit
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Urlo e non mi senti



Secondo la sua personale visione del mondo, che è anche assai comune a dire il vero, le stronze non hanno preoccupazioni. Evidentemente ha una visione del mondo leggermente offuscata, perché se sei stronzo non ti fai seghe mentali e la notte non ti rivolti fra le coperte in preda all’insonnia o agli incubi.
Purtroppo, Killer non riesce ad entrare nella sua testa, non può leggere i suoi pensieri, scorgere la verità fra le righe delle sue parole e dei suoi gesti e se appena ci riesce è già tanto. E’ frustrato, perché può solo guardare da fuori, perché lei non gli permette di fare altro. A volte teme che sia arrivato il momento della rottura e glielo domanda, allora lei gli risponde -Tranquillo, Kiraya.- e gli accarezza i lunghi capelli biondi. Allora Killer legge qualcosa nei suoi occhi e la riconosce: è la bastarda infame che l’ha incatenato a quel suo sorriso da demonio. Il tempo di allungare le mani per carezzarle il viso bruno e lei è già distante.
Vuole gridarle di smetterla di comportarsi così, che vorrebbe capire che le passa per la testa, vorrebbe dirle che può parlargli di tutto, che non è uno cervellotico come lei, ma che la ama e che tenterebbe di capirla, ma lei è ostinata e orgogliosa e Killer sa che lo liquiderebbe innalzando un muro fra loro con quel suo -Va tutto bene, Kiraya.-






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