Peter, I'm Pregnant! di AngieJ (/viewuser.php?uid=208680)
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- Devi riposare.. - trillò Peter dal bagno in direzione della camera da
letto dove Olivia, appena sveglia, aveva cominciato a dedicarsi ai suoi
esercizi mattutini come da rituale.
- Non provare ad aggiungere la frase 'nelle tue condizioni', sappi che
ho una pistola! - ribattè lei, fingendosi scocciata, mentre si
concentrava ad aumentare il record delle sue flessioni.
- Non è professionale, agente Dunham! - esclamò Peter, tornando in
stanza coperto solamente dalla vita in giù da un asciugamano,
frizionandosi i capelli bagnati con un altro e regalandole un sorriso.
Piccole goccioline d'acqua scendevano dai suoi capelli, lungo i muscoli
tirati del suo collo, per poi infrangersi sui suoi pettorali definiti
che, sotto la luce leggera del sole che filtrava dalle tapparelle
semichiuse, risaltavano ancora di più.
Olivia rialzò lo sguardo da terra, interrompendo per un attimo i suoi
esercizi, e lo rivolse verso Peter, riservandogli una smorfia di
disappunto che, però, si trasformò subito in un sorriso divertito.
- State diventando tutti soffocanti. Tu, Broyles, Nina, Astrid, persino
Walter che ieri voleva farmi delle analisi per stabilire se il suo
futuro nipotino stesse bene! Come devo dirvi che sto bene? - domandò
Olivia, rialzandosi da terra e sbuffando leggermente, un po per la
fatica appena fatta ed un po per quella discussione appena intrapresa.
- Il medico ha detto che devi riposare! - ribadì Peter serio, sedendosi
a gambe leggermente divaricate sul letto e continuando ad asciugarsi i
capelli.
Olivia alzò un sopracciglio e guardò Peter senza rispondere,
lanciandogli un'occhiataccia più che eloquente in modo da zittirlo.
- Ok, mi arrendo! Cercare di far cambiare idea a te è anche peggio che
risolvere uno dei casi della Fringe Division! - disse Peter, alzando le
mani in segno di resa e ridacchiando leggermente.
Olivia sorrise dolcemente e, avvicinandosi a lui, fece scivolare
entrambe le sue mani dietro la nuca del ragazzo, accarezzando i suoi
capelli leggermente bagnati ed obbligandolo ad alzare la testa verso di
lei. - Sono sopravvissuta ad una sparatoria, cosa vuoi che siano un po
di nausea mattutina e qualche dolore alle caviglie? - domandò
sarcastica, con tono di voce dolce, mentre si chinava per potergli
baciare le labbra.
- Oh, per te niente.. - disse ancora sulle sue labbra - Il problema è
quanto possa sopportare io nel vederti faticare.. - si bloccò ridendo
per ciò che stava per dire.
- .. nelle tue condizioni! - continuò Olivia, facendogli il verso,
ripetendo quella frase, ormai divenuta famosa, come una cantilena - Sei
dolce a preoccuparti per me e ti amo per questo, ma davvero.. sto bene!
- ribattè ancora una volta. Da quando aveva scoperto d'essere incinta
aveva ripetuto quella frase fino allo sfinimento e, a volte, pensava
davvero che non la stessero nemmeno a sentire, troppo presi dal
salvaguardare la sua salute.
- Ok. - disse Peter, arrendendosi al fatto che la sua donna avrebbe
vinto qualsiasi battaglia verbale da li fino alla durata di tutta la
gravidanza ( e forse anche oltre). - Almeno hai deciso di seguire il
consiglio di Broyles di prenderti il resto della settimana libera,
cercherò di farmelo bastare! -
- Bè, da quando abbiamo salvato il mondo dalla minaccia di Bell la
Fringe Division non ha poi molto da fare se non cercare di scoprire
cosa abbia voluto dire September quando ha parlato con tuo padre. Ma di
questo si stanno già occupando Walter e Astrid, quindi.. - disse
Olivia, allontanandosi leggermente da Peter e mettendosi a sedere
accanto a lui sul letto, predendo poi la bottiglietta d'acqua dal
comodino per poterne bere un sorso.
- Olivia Dunham felice di delegare qualche compito a qualcun altro?
Certo che quest'universo ha davvero subito una radicale svolta! -
esclamò Peter prendendola in giro.
Olivia gli rivolse uno dei suoi soliti sorrisi, spontanei ed
imbarazzati al tempo stesso, e si passò nervosamente una mano tra i
capelli biondi, legati a coda di cavallo, portandosene una ciocca
scomposta dietro le orecchie. - Non è da me restarmene a casa a
rigirarmi i pollici, ma a quanto pare non posso fare altro! - disse
alzando le spalle, dispiaciuta di quella situazione a cui tutti
l'avevano quasi 'obbligata' a sottostare.
- Chi ti ha detto che dovrai rimanere a casa? - ribattè subito Peter
rivolgendole un sorriso furbetto. Lei lo guardò dubbiosa, impaurita
quasi dal dovergli chiedere che intenzioni avesse - visto che ormai
aveva imparato a conoscere quel genere di sorriso - ed ancora prima che
potesse chiederglielo lui la interruppe subito. - Vestiti! Ho una
sorpresa per te! -
Quando Peter si metteva qualcosa in testa sapeva essere anche più
cocciuto di Olivia, e questo lei l'aveva ormai capito. Così, quando le
propose di prepararsi per mostrarle una sorpresa, sebbene non fosse
completamente convinta di quell'iniziativa e non amasse ricevere
sorprese - poiché questo significava non poter tenere sotto controllo
ogni cosa come invece era abituata a fare- decise di assecondarlo. Si
vestì abbastanza velocemente, abbandonando a malincuore per un giorno
la sua divisa in giacca e camicia, optando per un paio di pantaloni
larghi e comodi ed una canotta - visto il caldo di Luglio- e legando i
capelli nella solita comoda coda di cavallo che le lasciava il viso
scoperto, risaltando ancora di più quelle piccole lentiggini che lo
incorniciavano. Fece colazione insieme a Peter, bevendo un caffè e
mangiando un toast ciascuno, e poi finalmente furono pronti per uscire.
Nonostante avesse provato a carpire, attraverso le sue doti
investigative, notizie sulla sorpresa o sul luogo in cui erano diretti,
non riuscì a strappare nessun informazione dalla bocca di Peter che,
per tutto il viaggio in macchina, si era divertito a prenderla in giro
per la sua ansia da pre-sorpresa.
- Non sei affatto divertente! - si lamentò Olivia in seguito
all'ennesima presa in giro di Peter.
- Scusa.. scusa.. è solo che.. - s'interruppe, ridendo sonoramente - ..
non hai mai ricevuto una sorpresa in vita tua, ammettilo!
- Odio le sorprese ed odio non sapere le cose! - sbottò Olivia mettendo
il broncio - E sai che c'è? Odio te per avermi messo in questa
situazione. Ti piace vedermi soffrire? - domando sarcastica,
incrociando le braccia al petto con fare da bambina.
Peter sorrise di quella scenetta e si rese conto di non averla mai
vista così serena, rilassata e spensierata. Aveva abbandonato ogni
genere di ansia o preoccupazione e, per un attimo, non sembrava più la
stessa Olivia. O quantomeno non l'Olivia che tutti
conoscevano. Ma, sicuramente, l'Olivia di cui lui si era
innamorato.
- Manca poco, ci siamo quasi, pensi di farcela? - domandò Peter,
voltandosi verso di lei e cercando di placare un po della sua
curiosità. Olivia, al suono di quelle parole, riemerse dal sedile e si
guardò intorno, cercando di capire dove fossero diretti. Conosceva
Boston ormai come le sue tasche ed avrebbe sicuramente capito le
intenzioni di Peter se avesse guardato la strada ma, con enorme
dispiacere, dovette subito ricredersi. Attorno a loro c'era la solita
Boston. Niente di nuovo, niente che potesse farle capire che intenzioni
avesse Peter o quale fosse il luogo designato per la tanto attesa
sorpresa. Così, nuovamente delusa, decise di arrendersi per una volta
ed attendere il momento in cui Peter si sarebbe fermato. Non mancò
molto, per fortuna, per quel momento. Peter fermò l'auto,
voltandosi subito verso Olivia alla ricerca di una sua reazione che
arrivò immediatamente.
- Il mare? - domandò dubbiosa Olivia, sporgendo la testa dal finestrino
e guardando oltre l'orizzonte l'oceano. Peter le sorrise e, senza dire
nulla, la invitò a scendere dall'auto, dirigendosi poi verso il
bagagliaio per prendere un borsone che aveva preventivamente nascosto a
sua insaputa.
Olivia lo seguì titubante, affondando le sue scarpe da ginnastica nella
sabbia morbida, e continuando a guardarsi intorno interrogativa. - Vuoi
dirmi che ci facciamo qui? - domandò, guardandolo perplessa. Non aveva
affatto l'abbigliamento per fare un bagno, senza contare che non era
nemmeno il tipo da spiaggia.
- Donna di poca fede! Vuoi affidarti completamente a me o preferisci
rinunciare? - domandò Peter ironico, fermandosi di fronte a lei e
cingendole i fianchi con entrambe le sue braccia.
- Vuoi davvero che ti risponda? - rispose Olivia, con la stessa ironia,
arriciando il naso in una smorfia divertita ed avvicinandosi al viso di
Peter.
- Ah ah, che spiritosa! Comunque davvero, la sorpresa non è ancora
finita, ma se preferisci andiamo via.. - continuò quello scherzo lui,
sciogliendo l'abbraccio e facendo un passo indientro verso la macchina.
- Assolutamente no, siamo qui e adesso ci restiamo! E non provare ad
andare via, ti ricordo la pistola! - ribattè Olivia ridacchiando
leggermente e mostrando scherzosamente la pistola. Il suono della sua
risata riecheggiò in quel luogo deserto costringendo Peter a fermarsi
per alcuni secondi a contemplarla.
Non la vedeva ridere in quel modo da tanto, forse troppo, tempo.
Quell'ultimo anno era stato duro per tutti loro, ma per Olivia ancora
di più. Aveva dovuto combattere con i ricordi confusi della sua mente,
con le sue nuove capacità e, nonostante questo, aveva sempre dimostrato
la solita forza e tenacia di sempre. Non si era mai arresa, nemmeno nei
momenti in cui tutto sembrava perduto, e se lui era li, quel giorno, lo
doveva solamente ad Olivia. La sua forza ed il suo coraggio l'avevano
tenuto in vita e riportato indietro, erano ciò a cui Peter si era
aggrappato durante quei mesi lontano dal loro universo. Il loro amore
era stato capace di superare ostacoli che la maggior parte della gente
non avrebbe mai immaginato. E solamente questo bastava a dargli la
consapevolezza che, qualsiasi cosa sarebbe successa in futuro, loro
l'avrebbero affrontata.
Tornò con la mente alla realtà, ridestandosi da quei pensieri,
solamente quando lo sguardo di Olivia, incuriosito, si posò su di lui.
- Che fai? Non vieni? - gli urlò da lontano, allontanandosi verso una
piccola passerella di legno che portava direttamente alla spiaggia.
Peter le sorrise e la raggiunse con una piccola corsetta, prendendola
per mano in modo da guidarla nel luogo della 'vera sorpresa'. Una casa,
poco distante, molto simile a quella della sua infanzia, a quella
vicino al Lago Reiden dove erano racchiusi tutti i ricordi del suo
passato.
Olivia si bloccò di fronte a quella visione e guardò Peter sorridendo,
rivolgendogli una domanda in silenzio. Domanda che Peter capì subito,
anche senza bisogno che venisse pronunciata.
- Si, è nostra! - esclamò allargando le sue labbra in un enorme sorriso
- L'ho vista in un annuncio mentre cercavo il nostro appartamento e non
ho saputo resistere! - confessò con gli occhi che gli brillavano per la
gioia. Olivia lo guardò, perdendosi nel luccichio di quegli immensi
occhi blu, e si sentì felice ed innamorata più di prima.
- E' bellissima, Peter! - mormorò, spostando il suo sguardo dalla casa
al volto di lui, incapace di smettere di contemplare la bellezza di
quel momento. Peter le sorrise, nuovamente, e tenendole ancora la mano
la condusse fino a dentro casa.
Spalancò le vecchie porte di legno che cigolarono sotto la spinta delle
sue mani e, non appena entrarono nel grande salone, tirò via tutte le
tende, per fare in modo che il sole filtrasse in quelle stanze,
illuminando ogni minimo particolare. Il vecchio caminetto al centro
della stanza, il pavimento in legno, le morbide poltrone di velluto
verde, l'immensa pila di libri posta sugli scaffali della libreria.
Prima di passare a tutte le altre stanze, ancora mano nella mano,
ammirando con occhi sognanti ogni dettaglio. Dal letto a baldacchino
della camera da letto, alla culla della cameretta, fino ad arrivare
all'immensa terrazza che dava sul mare, da cui si poteva respirare a
pieno la brezza dell'oceano.
- Questo posto è meraviglioso! - sospirò Olivia, socchiundendo
leggermente gli occhi, ed inspirando il profumo di salsedine che si
spandeva nell'aria.
Peter si avvicinò in silenzio a lei, arrivando dietro le sue spalle e
cingendole la vita con entrambe le mani. Olivia si strinse a lui,
sorridendo, ed entrambi rimasero su quella terrazza a fissare
le onde dell'oceano infrangersi a riva, in lontananza, in un attimo
perfetto che niente e nessuno avrebbe potuto rovinare.
Questo
è solo il primo capitolo. Mi scuso per gli eventuali errori di
battitura, ma considerando l'ora tarda in cui trovo il tempo di
scrivere è già un miracolo che sia riuscita a scrivere in italiano
corretto xD Ho provato a fare una sorta di introduzione con questo
capitolo, la storia in se cercherò di svilupparla nei prossimi capitoli
che, spero, di pubblicare presto. Fatemi sapere che ne pensate! E' una
delle mie prime fanfiction quindi mi scuso in anticipo! xD
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