Bambola.

di alexisglad
(/viewuser.php?uid=101924)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Nel buio della notte lui le sussurrava languide e seducenti parole di morte. Petali caduti da una rosa sfiorita, colpivano il suo cuore di bambola.
Abili mani ricucivano i vestitini rotti, assicurando pizzo e organza al loro posto, dita lievi sfioravano il viso scolorito, labbra un tempo rosse e dentini di perla scheggiati.
Custode d’antica bellezza, torna a danzare, mossa dai fili del tuo amante, il burattinaio.
Di nuovo bella,  di nuovo colma di grazia, curata dall’orribil male della vecchiaia ma non da quello del mal di cuore.
Il sorriso dipinto cela infatti le lacrime invisibili custodi di sofferenze inimmaginabili.
Costretta a guardare i suoi padroni stufarsi perennemente di lei, abbandonandola in un angolo polveroso, in una soffitta o una teca, nell’eterna attesa di un nuovo amante che le ridoni la bellezza e che la faccia di nuovo danzare, la bambola aspetta, tenendo per se il suo dolore.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1159071