And now you know
how I feel.
Capitolo 1.
Why it's a great day to live in
America.
Quel
giorno Kurt indossava un
paio di pantaloni di un accecante rosso cremisi, una appariscente
camicia
bianca e un leggero golfino blu notte, abbinati perfettamente ad un
paio di all
star con su il disegno della bandiera americana. Diciamo solo che
l'abbigliamento di quella mattina non lasciava alcun dubbio sul suo
Paese di
provenienza.
Percorse
a testa alta i
corridoi del McKinley e non si fece intimidire neanche dalle granite al
lampone
che gli vennero riservate dalla squadra di football, perché
a detta di Kurt “si
abbinavano perfettamente al suo look”. Continuò
per la sua strada perfino
quando David Karowsky lo minacciò, per la quinta volta in
quella settimana, di
porre fine alla sua “miserabile vita da gay”. Per
farla breve, quel 21 ottobre
sembrava che nulla impedisse a Kurt Hummel di boicottare la sua
missione.
«
Si può sapere come ti sei
vestito questa mattina? Non siamo mica al 4 di luglio! »
apostrofò Santana
entrando nell'aula di musica e trovando il ragazzo-bandiera intento ad
appendere locandine di solo-lui-sapeva-cosa su tutte le pareti della
stanza.
«
Questa volta Santana ha
ragione Kurt, perché stamattina ricordi terribilmente la
bandiera americana? E
cosa sono tutte quelle locandine? » continuò
Mercedes fissando sconcertata il
moro.
«
Osama. » proferì Kurt
guardando le due con solennità, senza aggiungere altro.
Quando le due ragazze
si sedettero e continuarono a fissarlo scandalizzate Kurt si decise a
parlare.
«
Osama, il musical che si
terrà al teatro comunale di Lima il prossimo
venerdì! Non mi dite che non ne
avete mai sentito parlare, è famosissimo! È uno
dei musical più famosi di sempre,
parla della strage dell'11 settembre alle torri gemelle, tutti in
America
devono averlo visto almeno una volta nella vita! » si
girò a guardare Mercedes
e Santana con uno sguardo quasi schifato, di chi non tollera questo
tipo di
mancanze.
«
Oh, e presumo sia per questo
che stamattina hai deciso di interpretare il ruolo di una bandiera.
»
intervenne Noah Puckerman entrando nella stanza e andandosi a
posizionare sulla
sedia accanto alla cheerleader.
«
Sbagliato, galletto. Oggi
sono vestito così per protesta, visto che trovo
inconcepibile il fatto che a
cantare le canzoni di Julian Ronnie in quel musical siano dei ragazzini
inglesi. Voglio dire, inglesi! Avrei potuto capire se il musical avesse
avuto
il nome di “Queen Elizabeth”, ma pronto?! Il
musical si chiama “Osama”, spetta
a noi di diritto. » concluse Kurt sbattendo leggermente il
piede destro a
terra, come evidente segno di protesta.
I
tre continuarono a fissarlo
e non dissero una parola finché non videro arrivare gli
altri compagni del Glee
Club seguiti dal professor Schuester, che invitò gentilmente
anche Kurt a
prendere posto tra loro, nonostante le sue inutili proteste di voler
rimanere
in piedi.
«
Bene ragazzi, il fatto che
l'anno scorso non abbiamo passato le nazionali non deve in alcun modo
scoraggiarci,
perché siete bravi, e dovete continuare a credere nelle
vostre potenzialità. È
anche per questo però, che quest'anno il lavoro che dovrete
affrontare sarà
molto duro e non dovrete in alcun modo farvi ostacolare dalla squadra
di
football o da Sue Sylvester. Mi sono spiegato ragazze? » il
professor Schuester
fece una pausa per assicurarsi che Santana e Brittany avessero
compreso. « Due
volte a settimana a partire da domani trascorrerete un'ora dopo pranzo
in
auditorium qui a scuola, perché dovrete allenarvi duramente
nel ballo. Mike si
è offerto di farmi da assistente, e gradirei che i ragazzi
meno portati per la
danza seguissero assiduamente queste lezioni. Finn, Kurt, Mercedes,
Puck, mi
aspetto che voi quattro siate sempre presenti, avete più
bisogno degli altri di
queste lezioni. Naturalmente, tutti gli altri possono decidere di
seguire il
corso, che gli servirà come allenamento per le provinciali. E
no, » aggiunse
subito vedendo che i quattro ragazzi chiamati in causa stavano per
replicare, «
non potrete farne a meno, il corso per voi è obbligatorio.
»
«
Professore » intervenne
Rachel, che fino ad allora era rimasta stranamente in silenzio.
« dato che la
realizzazione del Rocky Horror lo scorso anno non era andata a buon
fine, non
crede che sarebbe una buona idea mettere in scena uno dei
più grandi capolavori
teatrali come il West Side Story? Io naturalmente avrei il ruolo di
Maria, ho
già un paio di esibizioni pronte da farle sentire!
»
Gli
occhi di Kurt si
illuminarono e il suo improvviso patriottismo lo fece scattare dalla
sedia. «
Osama! » urlò senza dar peso alle persone intorno
a lui.
«
Non posso portarvi a vedere
quel musical Kurt, il preside Figgins non ci darà mai il
permesso, lo sai. »
intervenne nuovamente il professor Schuester per frenare l'entusiasmo
del
ragazzo, che sembrava addirittura non sentirlo.
«
Non voglio andare a vedere
Osama professore, voglio metterlo in scena! Qui al Glee Club!
»
I
ragazzi guardarono Kurt con
aria interrogativa, Mercedes gli lanciò un'occhiataccia che
trovò conforto
nello sguardo di Rachel, accusatorio per esser stata messa da parte.
«
Oh avanti Rachel, speravo
almeno nel tuo appoggio! Non trovi che le canzoni di Julian Ronnie
siano
magnifiche? Naturalmente tu avresti il ruolo della protagonista
femminile, hai la
voce perfetta per quella parte! » Kurt guardò la
ragazza implorante, con gli
occhi che brillavano per l'emozione e con un'espressione in volto alla
quale
avrei sfidato chiunque a dire di no.
Finn
non fece in tempo ad
aprire bocca, che la sua ragazza si alzò dalla sedia accanto
alla sua e si
avvicinò al pianoforte, dove Kurt era tornato contro il
volere di Will.
We're the last of the superpowers,
George W is our
leader,
we still got both
twin towers, never heard of Al-Qaeda,
Semptember 11th
just another day the towers in downtown heaven New York city, US of A.
«
Va bene Kurt, metteremo in
scena Osama il Musical. Ma non sarò io ad avere il comando,
dovrete occuparvi
voi di trovare un insegnante che possa gestire tutto, io mi
concentrerò solamente
sulle esibizioni per le provinciali. E non voglio in alcun modo che le
prove del
musical vi distolgano dalle lezioni di danza, o dovrò
interrompere anche questa
volta la realizzazione. »
«
Metteremo in scena Osama!! »
urlò Kurt abbracciando Rachel e tralasciando tutto
ciò che il professor
Schuester aveva detto dopo la prima frase.
**
«
Non staremo mica tanto in
America, non ti servono tutti quei vestiti capezzola! »
«
Tony, puoi ripetermi ancora
una volta per quale motivo ho deciso di portarti con me? »
«
Perché altrimenti saresti
stata sola con Maxxie e io mi sarei ingelosito? »
«
Tony, Maxxie è gay! »
«
Giusto, è per questo che
vengo con voi. »
«
Mi fai schifo Tony. » disse
sinceramente Michelle, prima di girarsi per baciare il suo ragazzo.
I
due erano in camera di
Michelle, quando la porta si aprì per far entrare un ragazzo
biondo con gli
occhi color del ghiaccio e dai pettorali scolpiti e una ragazza magra
piccolina
e con due grandissimi occhi azzurri.
«
Che spreco. » disse la
piccola Effy guardando il ragazzo accanto a lei.
«
Ma se i ragazzi biondi non
ti sono neanche mai piaciuti! »
«
Beh, un paio di addominali
del genere potrebbero anche essere calvi per quanto mi riguarda.
»
«
Effy, la finisci di parlare
così a Maxxie? Sei piccola, non puoi già pensare
a queste cose! » sbraitò
Tony lasciando Michelle nel mezzo
della stanza per raggiungere sua sorella.
Effy
scrollò le spalle e
lasciò cadere così la conversazione, aveva
parlato anche troppo quel giorno.
Maxxie aiutò Michelle a finire la valigia, che si
sentì rincuorata vedendo che
i bagagli del ragazzo erano il doppio dei suoi. Dopotutto, i costumi di
scena
occupavano un intero trolley!
«
Dai voi due, Sid aspetta in
macchina coi miei bagagli da più di un'ora! » Tony
prese il comando della
situazione, catapultò letteralmente giù per le
scale le valigie di Michelle e
prese per mano Effy raggiungendo Sid in macchina.
«
Maxxie, dietro con mia
sorella non ci stai, siediti davanti. »
«
Tony, io sono gay! »
«
Giusto, allora siediti
dietro con me. » disse ridendo il moro sedendosi sul sedile
posteriore fra la
sorella e la sua ragazza.
Arrivarono
all'aeroporto, ed
Effy tentò di intrufolarsi con loro, ma venne bloccata sulla
porta da suo
fratello maggiore.
«
Effy non puoi venire con
noi. Lo so che ti mancherò, ma sei ancora troppo piccola.
»
«
Tu non mi mancherai, idiota!
Voglio solo venire a New York. »
«
New York? Magari Effy,
stiamo per andare in una città dell'Ohio, neanche sapevo che
esistesse prima di
questo spettacolo! New York è ancora un bellissimo sogno,
purtroppo. » aggiunse
Maxxie sconsolato, pensando a come sarebbe stato recitare nella Grande
Mela.
«
Avanti ragazzoni, andate o
perderete l'aereo! » esclamò Sid prima di
abbracciare Michelle sorridendole
amabilmente. « Mi mancherai. »
«
Si Sid, mancherai a tutti
noi, e ci mancherai anche tu puzzola. » sorrise Tony dando un
buffetto sulla
guancia ad Effy, che lo lasciò fare.
«
No che non vi mancheremo, ci
sentiremo tutti i giorni in videochiamata, dobbiamo essere aggiornati
su tutto!
»
Sorrisero
tutti alle parole
della ragazza, poi i due attori esordienti e il loro accompagnatore si
avviarono al gate del loro volo, pronti ad atterrare all'aeroporto di
Lima.
L'America
era completamente
diversa dalla loro Bristol, meno accogliente e assolutamente molto
più
dispersiva. I tre ragazzi non erano abituati a quella confusione, alla
gente
che non si fermava a guardarti e che si girava dall'altra parte se per
caso ti
avvicinavi a chiedere indicazioni. Fortunatamente la troupe del musical
li
raggiunse non appena verso le due del pomeriggio fecero il loro
ingresso
nell'albergo, un piccolo hotel con una stanza tripla e un balconcino
che si
affacciava sulla città. Cioè, non proprio sulla
città. In realtà, per essere
precisi, quel piccolo balconcino di quella minuscola stanza in cui tre
letti
facevano fatica ad entrare, si affacciava sul tetto di una scuola
superiore,
con un'imponente insegna dai colori bianco e rosso, la William McKinley
High
School.
«
Hey guardate, sui muri di
quella scuola ci sono le nostre locandine! Certo che potevano anche
mettere una
nostra foto Michelle, siamo solamente due nomi senza volto! »
Maxxie era
incuriosito da quella scuola, aveva proprio l'aspetto di un college
americano,
con un gruppo di teatro, una squadra di cheerleader e una squadra di
football.
Già, proprio la squadra di football interessava a Maxxie,
che credeva di essere
fin troppo bravo per dover frequentare altri corsi di danza o di teatro.
«
Michelle, cosa ne dici se
andiamo a vedere se questa scuola dispone di un auditorium? Magari uno
di loro
sarà nostro compagno nel musical, il regista ci ha detto di
aver preso un paio
di ragazzi americani per le comparse! » Maxxie non ricevette
nessuna risposta
dalla ragazza, né tanto meno da Tony. « Michelle?
»
Lei
e Tony erano sdraiati sui
letti singoli che si erano magicamente trasformati in un unico letto
matrimoniale e si stavano baciando forsennatamente, come se volessero
risucchiare l'anima l'uno dell'altra. Maxxie decise di lasciarli
perdere e si
chiuse in bagno per darsi una rinfrescata e cambiarsi prima di uscire
per
visitare la scuola. Mise il suo maglione a righe preferito, una
sciarpetta blu
e si passò una mano bagnata fra i capelli, scompigliandoli
leggermente prima di
posizionarvi sopra un cappello abbinato alla sciarpa. Gli mancavano
solo le
scarpe e sarebbe stato perfetto nella sua divisa da ballo, ma purtroppo
in
valigia non entravano e si era dovuto accontentare delle sue vecchie
all star,
anch'esse blu come il resto degli accessori. Afferrò la
giacca e uscì dalla
stanza senza preoccuparsi dei due ragazzi ancora stesi sul letto.
L'ingresso
della scuola era
ampio, circondato da un enorme giardino e dai campi di football, dove
Maxxie
notò dei pon pon bianchi e rossi lasciati a terra da quella
mattina. Dovevano
esserci stati gli allenamenti delle cheerleader, ma di loro adesso non
c'era
traccia. Fece un piccolo giro di perlustrazione, poi si decise a
varcare la
soglia d'entrata del McKinley High School. Si affacciò sulle
porte di alcune
classi vuote, più avanti trovò l'entrata di una
grande palestra dove poteva
chiaramente vedere un'insegnante con una grande stazza sistemare le
ultime
palle del football nelle ceste, evidentemente reduce di un allenamento
con i
ragazzi. Maxxie si girò e vide sulla sua destra una porta,
leggermente accostata
e dalla quale proveniva una flebile luce tipica dei teatri.
«
Eccolo. » pronunciò il
ragazzo e con movimenti cauti, quasi solenni, si avvicinò
alla porta e fece il
suo ingresso in quello che era l'auditorium.
Scese
le scale con molta
calma, attento ad ogni piccolo movimento per cercare di non fare
rumore, mentre
lentamente si avvicinava al palco. Una volta davanti vi salì
sopra, e senza
avere il tempo di riflettere i suoi piedi iniziarono a danzare. La
leggerezza
dei movimenti faceva in modo che Maxxie non toccasse mai terra, o per
lo meno
era quella l'impressione che dava a chiunque lo guardasse. Danzava, i
suoi
piedi andavano in tutte le direzioni su quel palco come fosse il loro
habitat
naturale, e tutto il corpo era ben felice di accompagnare ogni loro
mossa. Era
nel silenzio più totale, eppure le sue gambe componevano
musica, tiravano fuori
note che si legavano armoniosamente tra loro, sembrava cantassero.
Maxxie e il
ballo erano fatti l'uno per l'altro, da sempre.
I
suoi piedi fecero un'ultima piroetta
e si fermarono esattamente quando il biondo inarcò il suo
corpo in un dolce
inchino, che gli fece cadere il cappello. Un inchino verso un pubblico
inesistente, ma che Maxxie percepiva perfettamente.
**
Kurt
Hummel rimase
letteralmente a bocca aperta, quando quel cappellino si posò
dolcemente a
terra. Non aveva mai visto niente di simile in tutta la sua vita.
Wendy's
corner
Non
ho molto da dire, solamente volevo specificare il fatto che i
personaggi di Skins purtroppo non saranno tutti presenti, anzi ci
saranno principalmente Maxxie, Michelle e Tony, più una
piccola comparsata di Effy.
Il
musical di Osama è proprio quello scritto apposta per la
serie di Skins, in cui recitano appunto Maxxie e Michelle; le parole
della canzone presente in questo capitolo sono prese da lì.
Spero
che vi piaccia, fatemi sapere che ne pensate con qualche recensione. (:
Grazie
in anticipo a chiunque leggerà!
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