Il mio nome
è Lucy Heartfilia. Ho
un piccolo negozio di libri nella ridente cittadina di Magnolia, del
regno di
Fiore, ed è tutto quello che mi è rimasto dei
miei genitori[1].
Oggi
è una ridente cittadina
ma fino a dieci anni fa la situazione era molto
diversa: la guerra contro i Draghi ci aveva spossati, sfiduciati,
privati di
tutto. Dovunque si posasse lo sguardo si scorgevano i segni della loro
devastazione, campi distrutti, interi villaggi ridotti in cenere, pochi
sopravvissuti che si aggiravano come fantasmi fra le macerie.
Io ero una di
loro, non così i miei
genitori. Mi hanno fatto scudo con il loro corpo quando
l’ennesimo attacco ha
sfondato il tetto della nostra casa, al piano superiore del negozio. Di
quel
momento ricordo il frastuono, le urla di mia madre e il suo sorriso
quando ha
capito di essere riuscita a salvarmi; ma ricordo anche il sangue che le
sporcava il viso e la smorfia di dolore di mio padre che aveva tentato
di
proteggerci entrambe.
Eppure non
riesco a odiare i
Draghi. Non sono stati loro a provocare la guerra ma la pazzia del
nostro Re,
il cui intento era quello di appropriarsi delle ricche miniere nel loro
territorio. Avrebbe dovuto sapere che contro di loro non aveva
possibilità di
vittoria, il loro potere è troppo grande e prescinde dalle
armi.
Mia madre non
faceva che
raccontarmi della loro saggezza e di come questa li avesse condotti a
essere un
popolo estremamente pacifico. Pacifico, non inerme: quando i ripetuti
attacchi
di Fiore hanno cominciato a mietere vittime fra loro, hanno deciso di
reagire,
con tutta la loro forza, forse nella speranza di mettere fine il prima
possibile a una guerra insensata. Per noi, ha significato
l’inizio di un
periodo lungo e tormentato, un tempo di perdita e disperazione.
Poi un giorno,
improvvisamente, gli
attacchi sono cessati. Ho potuto rivedere l’azzurro del
cielo, finalmente
sgombro del fumo degli incendi e nonostante tutto, sono riuscita a
sorridere di
nuovo. Da quel giorno non ho più smesso di farlo
perché sono sopravvissuta: ho
visto gli orrori della guerra, li ho pagati sulla mia pelle ma sono
viva e ho
capito che non esiste dono più prezioso.
Fiore ha
ricominciato a vivere come
me, le case sono state ricostruite, i campi seminati di nuove messi. La
gente
del regno è laboriosa e nonostante le perdite è
riuscita in breve tempo a
rimettere in sesto il paese che oggi è uno dei
più floridi del continente.
Oggi la mia
presenza è richiesta al
castello. Non so bene il perché, dopotutto non ho
particolare importanza nella
mia città, eppure non posso e non voglio rifiutare, la
curiosità è sempre stato
uno dei miei peggiori difetti.
Sarà
meglio che vada.
***********************************************************************************************************
Buonasera :D
Allora…
è minuscolo, lo so, ma è
soltanto il prologo, giusto per farvi capire di che tipo di AU si
tratterà:
niente magia, o almeno non per come la vediamo in Fairy Tail,
ambientazione
simil-medievale, personaggi… OOC ma questa non è
una sorpresa trattandosi di me
XD
[1] qui ho
pensato: cosa piace a
Lucy? Le sue chiavi! Sì ma non posso fare di lei un fabbro,
diventerebbe una
She-Hulk senza colore verde! Allora ho optato per i libri che sono
un’altra
cosa che lei ama alla follia (naturalmente non parliamo di persone
sennò al
primo posto c’è Natsu ovviamente u.ù).
Soprattutto Lucy
nei primi capitoli
sarà molto diversa da quella che conoscete ma fidatevi di
me, tutto ha una
ragione e avrà una spiegazione ;)
Come sempre,
grazie se avete anche
solo letto questo minuscolo prologo, grazie se deciderete di lasciarmi
un
commentino e grazie se deciderete di seguirmi in questa nuova avventura
:)
Gli
aggiornamenti non saranno super
veloci anche se cerco di portarmi avanti con la scrittura appena ho un
po’ di
tempo, siate pazienti!
A presto cheries
:*
|