Like A Shard Of Broken Glass

di Gondolin
(/viewuser.php?uid=52652)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


 

[The Avengers] Like A Shard Of Broken Glass  
Fandom: Thor, The Avengers
Personaggi/Pairing: Thor/Loki
Warning: angst, vorrebbe-essere-slash-ma-non-ci-riesce
Parole: 365
Note: ~ Like a shard of broken glass è una cosa che ha detto Tom su Loki in un'intervista.
~ Dal prompt di nessie_sun su spandex_ita: «The last time I saw you we had just split in two. You were looking at me and I was looking at you. You had a way so familiar, but I could not recognize 'cause you you had blood on your face and I had blood in my eyes. But I could swear by your expression that the pain in your soul was the same as the pain down in mine.» Rufus Wainwright - The origin of love

Questo è Loki.
Crack.
C'è una crepa nel disegno.
Crack.
Loki non è mai esistito. Inghiottito dal blu.
Crack.
Lo specchio si è rotto. Dietro c'è Loki. Non quello che ha sempre creduto di essere, ma quello che veramente è. Il fratello di Thor ci si è ferito, su quello specchio, sangue rosso e denso che cola sul vetro, occhi spalancati, terrorizzati. L'altro Loki ha voltato le spalle allo specchio e ci ha tagliato il mondo intorno a sé: niente padre né madre, niente fratelli, nessun popolo, nessun eguale. Lui non inganna, lui è l'inganno.
Si sente, Loki, come la quercia colpita dal fulmine, col tronco carbonizzato spaccato in due ma ancora ancorato alla terra, viva e scura. Per questo lascia la presa ma continua a guardare Thor mentre precipita nel vuoto.
Crack.
Il vuoto non perdona neppure gli immortali. Entra si prende il suo tributo. Ma dentro Loki il vuoto trova solo ghiaccio scricchiolante, macchiato del sangue di un bambino cancellato dall'esistenza. Inghiottito dal blu. Questo è Loki, ora.
Thor non lo riconosce. Ha gli stessi occhi, le stesse labbra, lo stesso naso, gli stessi capelli, le stesse mani. Ha persino gli stessi abiti. Ma Thor non lo riconosce. Come quando un cucciolo di capriolo viene toccato da un umano e la madre non riesce più a distinguerne l'odore.
La madre lo abbandona allora, ed è così che devono andare le cose, la legge della natura. È quello che Loki si aspetta. Ma Thor non molla. Gli ride in faccia, Loki, lo scherzo della natura, il Jotun cresciuto ad Asgard, Lingua d'Argento, signore di menzogne. Gli ride in faccia perché non ha veleno con cui cospargere i propri pugnali. Ma Thor non indietreggia e lo chiama “fratello”.
Crack.
Lo specchio si rompe di nuovo. Riflette riflessi, all'infinito.
Crack.
Per ogni oncia di rabbia e vergogna, di orgoglio amaro, per ogni trama finemente intessuta con odio e intelligenza, c'è una scheggia della sua vecchia anima che torna a tormentarlo.
Crack.
Questo è Thor, che ha imparato cosa sia la paura quando ha perduto un fratello.
Crack.
E l'ha sconfitta quando ha deciso di non arrendersi. Non ha indietreggiato e l'ha chiamato “fratello”.

 

 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1181241