acena
A
cena… da Amici
“…
sono frustrati sessualmente”
“Non
ti permettere. I miei amici non sono frustrati
sessualmente”
Incrocia
le braccia al petto continuando a sostenere il mio sguardo di fuoco, solo che
non mi sembra molto convinta di ciò che continua a sostenere con
ardore.
“Ah
no?”
“No”
Attimi
di silenzio ci avvolgono, solo qualche grugnito ogni tanto esce dalle nostre
bocche piegate in ghigni feroci.
“Se
i miei amici sono frustrati sessualmente, i tuoi sembrano conigli in calore… mi
correggo, loro non sembrano essere dei conigli in calore, loro sono dei conigli in
calore”
Sorrido
compiaciuto a quell’ultima constatazione della mia dolce compagna di
vita.
“E
tu non sei da meno… sei un pervertito”
“Stiamo
andando sul personale, tesoro?”
“No
amore”
Stiamo
per litigare, e quando iniziamo a chiamarci tesoro e amore, stiamo entrando nel
vivo del litigio.
Lo
so che tra le coppie normali funziona al contrario, ma noi non siamo una coppia
normale.
Un
Malfoy ed una Granger.
Ho
detto tutto.
“Non
mi sembra però che tu non riesca ad apprezzare il mio essere
perverso”
Le
gote si tingono di rosso, ma imperterrita continua a sostenere il mio sguardo
malizioso.
“Non
cambiare discorso, Malfoy”
Sbaglio?
O lo sta cambiando lei?
“Sei
tu che hai tirato in ballo la mia perversione”
Si
ravviva i capelli, solitamente lo fa quando la faccio innervosire, e devo dire
di esserci riuscito.
Sono
soddisfatto di me stesso.
“Sei
un bambino”
“E
ti piaccio”
“Ucciditi”,
sibila.
“Ma
tesoro, se mi dici così potrei morirci, sai?”, faccio con fare teatrale
alzandomi dal divano e portandomi una mano sul cuore.
Lei
arriccia il nasino, e una mano poggiata sul mio petto mi fa cadere di nuovo sul
divano.
A
quanto pare non sa con chi ha a che fare, infatti la trascino con me, e la
faccio adagiare sul mio corpo; lei in tutta risposta cerca di liberarsi dalla
mia stretta, ma i suoi sforzi sono del tutto inutili.
“Draco,
non riesci mai a prendere le cose seriamente”
Catturo
la sua bocca con la mia e cerco di condurla in un bacio famelico, ma Hermione
continua a sfuggirmi.
Ribalto
la situazione, e adesso è completamente imprigionata dal mio
corpo.
Nonostante
i suoi polsi siano immobilizzati dalle mie mani lei continua a cercare di
liberarsi, ma l’unica cosa che ottiene è il respiro irregolare e un bottone di
troppo della camicetta bianca che indossa sbottonato, facendo così intravedere
il suo reggiseno di pizzo bianco.
“Oh
Herm, non parlerei così”, la mia bocca scende sul suo collo e raggiunge il
petto, la sento irrequieta sotto di me e le cose non potrebbero andare
meglio.
Scendo
su un suo senso e attraverso il pizzo lascio dei baci
affamati.
La
sento gemere, e quando i miei occhi si alzano sul suo visetto delizioso, non
posso far altro che regalarle un sorriso che lei ricambia
deliziandomi.
Mi
avvicino sempre di più alle sue labbra, ma non la bacio, sembra indispettita, e
facendo leva su se stessa riesca a sollevarsi quel poco che le occorre per
baciarmi.
Le
nostre lingue si incontrano, e le lascio liberi i polsi; una mano adesso è tra i miei capelli e
l’altra sta lasciandomi piccoli segni lungo la schiena.
Per
fortuna che sono io quello che lascia i discorsi a
metà!
“Trovo
che il divano sia scomodo”, le dico tra un bacio e
l’altro.
Lei
annuisce alla mia constatazione, e in men che non si dica siamo tra le soffici
lenzuola di seta del nostro letto.
Adoro
questo letto, adoro lei, ma più di ogni cosa adoro me e lei
insieme.
“Non
doveva andare così”, di solito dopo una dimostrazione d’amore, è quella che è
appena avvenuta è stata una dimostrazione d’amore, lei non esordisce con questo
genere di frasi.
Giocherella
con i miei capelli, ed io rilassato dal suo tocco gentile, le lascio dei baci
sul ventre.
“Sai
che finisce sempre così”
“Abbiamo
un discorso in sospeso”, ribatte.
“Era
noioso come discorso, non mi va di riprenderlo”, dico, continuando a baciarle il
ventre.
“I
nostri amici non sono un argomento barboso”
Mi
sollevo e la guardo negli occhi.
“Non
mi è sembrato nemmeno piacevole”
“Draco,
tra meno di 2 ore dobbiamo andare a cena da Harry e Ginny”
“Pansy
e Blaise”, ribatto secco.
“Abbiamo
2 inviti e non sappiamo da chi andare a cenare”, dice
stancamente.
“Tu
forse non sai dove andare a cenare, io lo so perfettamente. Pansy e
Blaise”
In
sostanza il problema è che entrambi, in momenti diversi della giornata, abbiamo
accettato due inviti a cena; lei da Potty e ragazza Lenticchia, io da i miei due
migliori amici Pansy e Blaise.
Chi
piantare in asso, adesso?
La
domanda mi sembra del tutto superflua.
La
risposta ovvia è Pansy e Blaise.
“Ricordi
l’ultima volta che siamo andati dai tuoi amici cos’è successo?”, mi
domanda puntandomi l’indice al petto con fare aggressivo.
Oh
se ricordo!
Ma
non può finire così, perché anche i ricordi che ho dell'’ultima volta che siamo
andati a cena dai Potter non sono idilliaci!
“E
tu hai forse rimosso quello che è accaduto da Potty?”
Lei
abbassa il capo.
“Non
l’ho dimenticato, è tutto nel Pensatoio!”, ribatte quasi
afflitta.
“Che
idea geniale! Prendi il Pensatoio, rivivere quelle esperienze non potrà farci
altro che bene!”
Sì,
lo so! Sono geniale!
“E
magari ci aiuterà a scegliere!”,dice speranzosa con gli occhi che le
brillano.
Ma
purtroppo la mia piccola, non ha ancora capito che non intendo prendere in
considerazione l’idea di andare da Potty, per quanto la cena a Casa Zabini sia stata assurda, io
preferisco comunque cenare con i miei migliori amici.
Hermione
indossa la mia camicia e corre a prendere il Pensatoio, adesso siamo pronti per
immergerci nei favolosi ricordi di quelli che dovevano essere delle normali
cene.
***
Casa
Zabini
Ore
20:00
Quello che doveva essere un normale
sabato sera di qualche mese prima.
La
dimora dei coniugi Zabini si presentava come una villa di dimensioni
spropositate immersa nel verde, in una delle zone più alla moda della Londra
babbana.
Una
zona piuttosto isolata, con pochissimi babbani in mezzo ai
piedi.
La
serata avrebbe dovuto prospettarsi tranquilla, ma la scena a cui assistettero
quando misero piede nella cucina dei padroni di casa, li lasciò sconvolti e con
una voglia matta di dare di stomaco, o perdere improvvisamente i
sensi.
Tutto
pur di non assistervi.
Grida
e gemiti si disperdevano nell’ambiente; i vestiti erano un po’ sparsi ovunque,ed
Hermione giurò di aver visto un perizoma che fuoriusciva dal tegame in cui
bolliva una strana salsa.
Pansy
e Blaise totalmente nudi stavano dandoci dentro come conigli in
calore.
Per
lo sconcerto di sapere che insieme alla cena avrebbero potuto trovarvi perizomi
e altro, la bottiglia di vino che Hermione teneva per il collo, scivolò per
terra.
Il
fracasso fu enorme, e con grande sorpresa di Draco, riuscì anche a sovrastare le
urla dei suoi due migliori amici, (cosa che riteneva
impossibile).
Il
liquido rosso sangue si liberò sul pavimento,e i pezzi di vetro si dispersero un
po’ in tutta la cucina.
Ma
grazie a quel trambusto i padroni di casa, si accorsero della presenza dei loro
amici.
“Draco
Hermione”, disse Blaise, cercando di assumere un atteggiamento
naturale.
Ma
trovandosi completamente nudo, con Pansy nuda sotto di lui con sguardo
totalmente appagato, e i suoi amici
che li fissavano inorriditi, cercare di assumere un atteggiamento naturale
risultava pressoché impossibile.
“La
cena sarà pronta a momenti”, riuscì a dire, mentre Pansy riuscita a coprirsi con
una tovaglia, era in cerca dei suoi indumenti.
Hermione
afferrato il perizoma con un mestolo glieli porse:
“Cercavi
forse questo?”
Pansy
li afferrò.
“Grazie
Herm”
In
fondo era solo stato un piccolo incidente di percorso.
A
tutti sarà capitato di essersi abbandonati ad istinti selvaggi sul piano di
lavoro sito in cucina, e a tutti sarà capitato di essere visti dai propri
amici.
False
speranze di un Blaise che non chiedeva altro di essere risucchiato dal
pavimento.
Quale
momento migliore per far dimenticare ai propri amici la scena caliente alla
quale hanno assistito?
Farli
bere, ovviamente.
Con
nonchalance Blaise versò altro vino nei due calici, ma Hermione con le guance
già arrossate preferì evitare.
“Delizioso
ossobuco, Pansy”,disse la giovane ragazza.
Pansy
sorrise soddisfatta portandosi una ciocca ribelle di capelli nero corvino dietro
l’orecchio.
“Grazie
Herm, Blaise adora i buchi”, il tono della voce, apparve ai due amici
piuttosto malizioso, e ad accreditare la loro convinzione arrivò anche il
mordersi del labbro inferiore in maniera suadente.
Blaise
rispose con un’occhiata allusiva.
Draco
finse dei colpetti di tosse per cercare di riportare tutto alla
normalità.
“Potresti
passarmi la salsa?”, a quella richiesta di Draco, Pansy sembrò ritornare in
sé,(o almeno nella parte non invasa dal demone del sesso), prese la salsiera e
immerso il dito nella salsa, se lo portò alla bocca alludendo a qualcosa che i
commensali capirono al volo.
Per
Hermione e Draco il ritratto del vecchio nonno Zabini, non era mai stato così
interessante.
“Draco,
ho paura”
“Tieni
duro”, i due sussurrarono quelle piccole frasi, e mentre Draco cercava di
rassicurare la sua amata, una Pansy piuttosto assatanata si mise a cavalcioni su
Blaise, e presero a divorarsi la faccia; dopo alcuni strani rumori viscidi,
i due amanti travolti da passione irrefrenabile caddero a terra trascinando
la tovaglia con tutto ciò che vi era sopra.
Adesso,
Draco ed Hermione, non avrebbero più potuto nemmeno
mangiare.
Ore
20:00
Casa
Potter
Quello
che doveva essere un nomale sabato di qualche settimana
prima.
La
dimora dei coniugi Potter, si trovava nel cuore della Londra babbana, in un
appartamento piuttosto spazioso proprio al centro della parte caotica della
città.
Anche
la serata con i coniugi Potter avrebbe dovuto svolgersi nella tranquillità più
assoluta.
Draco
ed Hermione erano appena usciti dall’ascensore speranzosi di non dover assistere
alla raccapricciante scena alla quale avevano assistito un mese
prima.
Sembrava
tutto tranquillo, ma dovettero ricredersi quando suonarono il
campanello.
“Sei
un’idiota”
“Non
ti permetto di parlarmi così!”
“Io
parlo come mi pare e piace!”
I
due si guardarono preoccupati, e solo quando un qualcosa di vetro arrivò a
frantumarsi sulla porta d’ingresso,(dalla quale avrebbero dovuto entrare),
presero in considerazione l’idea di andare a mangiare una pizza e disertare
l’invito.
Quando
Harry Potter aprì loro, sui loro visi di disegnò un falso sorriso di
circostanza.
Loro
non erano davvero spaventati.
"Siete
in anticipo”, proferì il ragazzo dagli occhi verdi facendo cenno di entrare e di
accomodarsi.
“E’
ora di cena”,riuscì a dire Hermione porgendogli la bottiglia di
vino.
Si
accomodarono titubanti nel salone, dove Ginny offrì loro un aperitivo, e Draco
cercò di bere la maggior quantità di prosecco, non era mai troppo presto per
iniziare a perdere la lucidità durante un invito dei
Potter.
“Draco,
non ti sembra di esagerare?”,gli chiese.
Draco
guardò il bicchiere tra le sue mani, e dopo un’attenta riflessione lo mandò giù
sotto gli occhi atterriti di Hermione, “Non mi pare”
Improvvisamente
vennero lasciati soli, e mentre Draco continuava a bere ed Hermione prendeva in
considerazione l’idea di chiedere asilo politico agli inquilini del piano di
sotto, un qualcosa di metallico venne tirato al muro, ma dall’urlo disumano che
ne seguì, i due capirono che non era diretto al muro.
“Stavi
cercando di uccidermi, Gin?”
“Voglio
riuscire laddove Voldemort non è riuscito”
Un
ringhio di guerra, piatti contro il muro, e poi…. Il
silenzio.
“Io
direi di levare le tende”,propose saggiamente Draco, ma nel secondo esatto in
cui Hermione stava per afferrare la borsa, un Harry sorridente con un rivolo di
sangue che scendeva copioso dal naso annunciò che la cena era
pronta.
Il
silenzio era tombale, non un respiro.
Draco
ed Hermione comunicavano con lo sguardo.
Più
volte avevano visto che la forchetta saldamente impugnata da Ginny avrebbe
voluto inforchettare la malcapitata
mano di Harry.
“Ma
che bel lampadario”,osò esclamare Hermione.
Non
l’avesse mai fatto.
Un
lampo di luce verde scaturì dagli occhi di Harry e trafisse la
moglie.
“Fa
schifo! L’ha scelto Ginny”, Draco giurò di aver visto gli occhi della Weasley
divenire rossi proprio come i capelli.
Era
avvolta da un cerchio di fuoco.
“Se
non ti piaceva potevi dirlo quando l’abbiamo acquistato. Sei sempre stato uno
stronzo ipocrita!”
“Io
sarei uno stronzo ipocrita?”
“Sì”,
ribattè furiosa lei, sotto gli sguardi attoniti dei loro ospiti in un evidente
stato di shock.
“Non
avrei mai dovuto sposarti”
“IO,
non avrei mai dovuto sposarti… sei uno sfigato”
E
il tutto degenerò con loro che si accapigliavano, dando vita ad un vero incontro
di wrestling nella sala da pranzo.
“Non
toccarmi, maniaco”
“Hai
un alito che fa schifo”
Draco
ingollò il bicchiere di vino, prese la mano della sua Hermione e
disse:
“Quattro
wisky da qualche parte?”
“Ottima
idea”, e presi i soprabiti scapparono di furia da quella gabbia di
matti.
***
Abbiamo
rivisto i due tragici avvenimenti.
Adesso
aspetto solo il suo verdetto, meglio ritrovarsi un perizoma nella torta che un
piatto in testa, vero?
Nell’attesa
mi accendo una sigaretta.
“Sai
Draco… che ne dici di ordinare dal cinese?”
“Ottima
idea”, le passo una sigaretta e mentre cerca il telefono per ordinare, io non
posso far altro che sorridere alla mia metà.
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Eccezionale?
Oltre Ogni Previsione? Accettabile? Scadente?Desolante?
Troll?
Fatemi
sapere mi raccomando!
kisses
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