pra
Decisamente
l’insonnia gioca brutti scherzi!
Nasce
come una specie di proseguimento alla mia one-shot precedente, A Cena da… Amici,
ma credo possa essere letta anche da sola.
Buona
lettura.
A
Pranzo con… Amici
Sabato.
Oggi è sabato. Il Sabato è un giorno sacro, e non perché è il giorno della
settimana che preferisco, ma perché lo è da tempo immemorabile.
Era
sacro per gli antichi romani, e per gli ebrei…
Adesso
è sacro per tutto il mondo, e in quanto sacro non va
sprecato.
Il
Sabato va impiegato nel migliore dei modi, ciò che si farà in questo giorno va
progettato con minuzia di particolari, ma una donna di mia conoscenza non la
pensa affatto così.
La
mia dolce mogliettina, masochista fino al midollo, ha preparato qualcosa che non
mi piacerà.
Sono
solo le 9 del mattino, e mentre io mi aggiro come uno zombie per casa in cerca
di un divano, lei è bella e pimpante davanti ai fornelli che prepara qualcosa
che non rientra nella corretta alimentazione di una sana
colazione.
Forse
sto ancora sognando, perché non credo proprio che una sana insalata verde sia un
buon accompagnamento per una tazza di latte e cereali al
cioccolato.
“Buongiorno
tesoro”, è fin troppo radiosa.
“’giorno”,
si avvicina al sottoscritto con un cucchiaio di legno in mano, è in posizione
orizzontale e la cosa non mi entusiasma per niente.
“Assaggia”,
ecco che mi ritrovo il cucchiaio in bocca senza preavviso, avrei potuto
benissimo rimetterci le penne, strano ma vero sono ancora in vita, l’unica cosa
che adesso non fa più parte di me sono le papille
gustative.
Quella
salsina che mi ha fatto assaggiare era bollente.
“Ma
sei matta?”,bisogna sempre chiedere, perché anche se abbiamo passato la notte a
fare ciò che ci piace tanto, non significa che la mattina al risveglio lei sia
come l’hai lasciata prima di abbandonarti al sonno.
Lei
mi sorride amabilmente, mentre io cerco di bere quanta più acqua gelata posso; è
anche possibile che mi venga una congestione al pancino, ma al momento mi
sembra solo una sorta di benedizione.
“E’
abbastanza salata?”
Ricapitoliamo,
io sto per morire, e lei mi chiede se quella cosa è abbastanza
salata?
“Non
ne ho idea”
“Ho
seguito alla lettera le istruzioni, ma non ne sono convinta del tutto…”, si
porta l’indice alle labbra guardando dubbiosa sia la sua salsina, sia la salsina
raffigurata nel ricettario, e sembra proprio che la differenza sia
abissale.
Mi
servo di un po’ di caffè, giusto per cercare di far tornare il mio Sabato che
doveva essere di pace assoluta, un Sabato quasi normale.
Sorseggio
il liquido nero, ma siccome non ne percepisco il gusto, avrei potuto spacciare
anche dell'’acqua calda per caffè.
“Draco,
ho sbagliato tutto…”,dice mugolando.
“Esagerata,
solo perché la tua pappina è marrone e quella del ricettario è di un morbido
giallino, non significa che tu abbia sbagliato tutto.”
Ok,
questa potevo evitarmela, “Avrai sicuramente sbagliato
qualcosa”
Lei
annuisce, e inizia a riprendere tutti gli ingredienti.
“Tesoro,
mi aiuteresti?”
Lei
non può farmi queste domande mentre bevo, lei non può sempre farmi sputacchiare
il tutto sopra la prima cosa che incontro.
“Cos?”
“Ti
prego, sono in stato confusionale”
“No,
non se ne parla”
“Fallo
per me”
“No”
“Dai”
“No”
“Dai”
“No”
“Dai”
La
cosa è alquanto inquietante, visto che l’eco dei suoi Dai, e dei miei No, sta rimbombando per tutto il
perimetro della nostra dimora.
Dopo
essere passati per la camera da letto, essere entrati dentro lo sterminato
armadio e scelto abiti decenti, e aver attraversato il lunghissimo corridoio;
adesso io mi trovo sotto il tiepido getto della doccia, mentre lei imperterrita
e seduta sul bordo della vasca continua a ripetermi quell’odiosa parolina che mi
si è attaccata in testa e sta minacciando la mia sanità
mentale.
“Dai”
“No”
“Dai
“No”
Giuro.
Non ne posso davvero più.
Solitamente
Hermione non è così petulante, lo diventa solo quando abbiamo
ospiti.
Merda!
“Amore,
chi hai invitato a pranzo?”
Vorrei
che questo fosse solo un incubo, la mia piccola diventa insostenibile quando si
tratta di invitare qualcuno a pranzo o a cena, e anche dopo quasi un anno di
felice matrimonio continuo a chiedermi il perché del suo
masochismo.
Perché
prova gusto nell’autodistruzione?
“Draco”,
sospira un po’ troppo rumorosamente e ciò desta sospetti in me, “ho invitato
Blaise e Pansy… e…”
Tiro
un sospiro di sollievo, non ci sarà neppure bisogno di preparare qualcosa di
decente da mangiare, visto che le loro bocche saranno troppo occupate nel fare
altro.
L’unica
cosa che ci occorre è la chiave della stanza degli ospiti, e dopo il misfatto
basterà bruciare le lenzuola, come a voler evitare la
peste.
Afferro
l’accappatoio e comincio a frizionarmi i capelli con un
asciugamano.
Hermione
però non mi sembra del tutto rilassata.
“Se
hai invitato quei due, non devi affannarti per riuscire nella preparazione di un
pranzo impeccabile”,le dico dolcemente posandole un casto bacio sulle
labbra.
“Draco,
il problema è che ho anche…”,deglutisce, “…invitato Harry e
Ginny”
E’
decisamente un incubo.
“Credo
che dell'’acqua debba avermi manomesso il padiglione
auricolare…”
Potty
e Weasley no, se rinchiudessimo quei due in una stanza non rimarrebbe più
niente, ed io tengo troppo ai vecchi cimeli di famiglia che invadono la mia
casa, tengo alla mia incolumità e tengo troppo alla donna che amo e che sta
tormentandosi le labbra.
Non
vorrei che un piatto volante arrivasse a colpirla.
Mi
avvicino, e con il pollice le tocco leggermente le labbra, per fare in modo che
smetta di torturarsele.
“Ti
ho fatto arrabbiare… so che…”
Le
sorrido, è così tenera che non potrei mai avercela con lei.
Mai.
Mi
chino sulla sua esile figura, “Non potrei avercela con te…”, le sussurro prima
di lambirle le labbra invitanti con la lingua e avere accesso alla sua bocca.
Accesso che non mi viene negato.
“…solo
con Potty e quella psicotica frustrata sessualmente di sua moglie, se osa far
volare anche solo un piatto…”, sorride sulle mie labbra, e dopo averla stretta
possessivamente contro il mio petto la trascino dentro la doccia con il
sottoscritto e riusciamo ad accantonare il pensiero su quei quattro uragani che
si abbatteranno su casa Malfoy.
Bagnati
e soddisfatti.
Il
miglior modo per dimenticare ciò che avverrà a momenti, è fare l’amore con la
propria moglie.
Sì,
lo so che tra di noi finisce sempre così, e forse visti dal di fuori potremmo
apparire come una giovane coppia immatura e in calore 24 ore su 24, ma giuro che
non è così.
Ho
sempre sostenuto che il nostro matrimonio sia migliore di quello di Blaise e
Pansy e quello di Potty e Psicotica Weasley, perché è una sorta di via di
mezzo.
Non
ci diamo dentro come conigli in calore e non facciamo in modo di spendere tutti
i nostri soldi in servizi di piatti.
“Draco…
è tardissimo”,dice, mentre sollazzato sul letto la osservo mentre si
veste.
“E
allora? Non è la prima volta che mi vedono in boxer”
“Non
è per questo, è solo che dato il piccolo imprevisto della doccia, ci siamo
dimenticati di cucinare”, in tutta sincerità io ho voluto dimenticare di cucinare, “e
abbiamo pochissimo tempo per trovare una soluzione.”
E’
vero. Per quanto non m’importi di sfamare quei trogloditi, io devo in qualche
modo nutrirmi.
Detto
fatto.
Con
un puff mi smaterializzo, pronto per andare a prelevare la soluzione.
***
Eccomi
a destinazione e solo adesso mi rendo conto di essere in
boxer.
Mi
aggiro furtivo per il maniero, sperando di non incontrare nessuno, sarebbe
piuttosto imbarazzante dover spiegare a qualcuno del mio precario abbigliamento,
soprattutto se si tratta dei propri genitori.
“Draco?”,
una voce insicura arriva forte e chiara al mio orecchio, sono stato scoperto, accidenti!
Mi
giro a rallentatore sfoggiando un bellissimo sorriso, uno di quelli di
rassicurazione.
“Madre,
ma che bella sorpresa…”
Ok,
la sorpresa gliel’ho fatta io, visto che mi trovo a girovagare a Malfoy Manor
senza preavviso e senza abiti.
“Risulto
invadente se ti chiedo il perché della tua visita inattesa sprovvisto di
indumenti decenti?”
E’
un bene dire alla propria genitrice che esco da momenti di puro godimento con la
mia consorte?
Meglio
evitare di causarle un infarto, è ancora troppo giovane e bella per
perire.
“La
nostalgia dei genitori può portare ad azioni avventate”
Anche
la paura di dover affrontare una questione privata come la vita sessuale con la
donna che ti ha messo al mondo, porta ad azioni avventate, infatti credo che la
mia bocca si sia scollegata dal cervello, dando vita a quello scempio di frase a
dir poco agghiacciante!
Con
molta probabilità adesso crede che la mia adorabile mogliettina mi abbia portato
all’alcolismo o alla droga.
“Lucius”,
la giornata non poteva essere migliore, ci mancava solo il paparino.
“Cissy,
cosa...”, ma anche lui si ferma quando nota la mia persona in soli boxer
aggirarsi per il corridoio.
“Draco,
è uno scherzo?”
Che
rottura! Quanto la stanno facendo lunga per un paio di boxer che non lasciando
nulla all’immaginazione indosso a quel gran bel ragazzo che è il loro unico
figlio!
“Ok,
avete ragione… il mio comportamento è imperdonabile, ma ho bisogno di un
elfo”
Ecco!
Detto così sembra che sono frustrato sessualmente e che proverò a sfogare i miei
istinti repressi su un povero elfo.
Che
ribrezzo! Però potrei sempre proporlo a quell’idiota di
Potter!
“Un
elfo?”, la voce dei miei genitori sembra essere incuriosita e terrorizzata allo
stesso tempo.
“Un
elfo”, scappo nelle cucine, e dopo averne preso uno mi smaterializzo a casa mia,
e non me ne frega un bel niente se i miei sono ancora lì imbambolati a chiedersi
se non sia arrivato il momento di farmi internare al San
Mungo.
***
“Eccomi”,esordisco
trionfante, Hermione però mi guarda riluttante, “Un elfo? Stai forse dicendomi
che per uno stupido pranzo noi schiavizzeremo una povera e indifesa creatura che
non chiede altro che un po’ di libertà e un giardino dove correre e giocare
felice?”
Sì,
me lo immagino uno di questi obbrobri che zampetta felice in un prato fiorito,
rincorrendo un altro essere simile a lui che spalanca le fauci felice e
gioioso.
Patetico!
“Hai
invitato quei pazzi a pranzo?”
“Sì”
“Ti
sei fatta sedurre dal sottoscritto lasciando in 13 la preparazione del
pranzo?”
“Ehm…
sì”
“Concordi
con me nel dire che anche se non ti fossi lasciata sedurre, cosa improbabile,
non avresti saputo comunque dove mettere le mani e avresti dato i a quei poveri
pazzi solo un’insalata scondita?”
“Sì”
“Se
hai risposto positivamente a tutte le domande, l’unica soluzione è far preparare
il pranzo a questo scempio che ho rubato ai miei genitori”
Indico
l’esserino verde, e non so il perché, ma mi sembra di aver dato vita ad una
televendita.
“Ok”,
si rassegna all’evidenza, “Ma dopo il pranzo lo liberiamo”
“Sai
quanto mi piacerebbe, ma credo che i miei rivendicheranno la sua
presenza”,faccio spallucce e la vedo accompagnare quello schifo verde marcio in
cucina; io intanto ne approfitto per indossare qualcosa.
***
Casa
Malfoy
Ore
13,00
Quello
che doveva essere un tranquillo Sabato dopo una settimana da
paura.
Era
tutto perfetto.
Hermione
appariva rilassata.
L’elfo
era misteriosamente
sparito.
Un
pranzetto niente male avrebbe fatto credere agli ospiti che fosse tutta farina
del sacco di Hermione, e Draco Malfoy era vestito di tutto
punto.
Uno
scampanellio avvertì l’arrivo dei primi ospiti, e quando Hermione e Draco
aprirono la porta si trovarono dinnanzi il pornografico e ormai conosciuto
spettacolino in cui amavano esibirsi i coniugi Zabini.
“Avete
mai provato a parlare?”,chiese acido Draco, trascinando di malavoglia quelle due
sanguisughe dentro casa.
“Qualche
volta, ma la bocca ci piace impegnarla in altro”,rispose saggiamente Pansy con
le braccia ben saldate al collo di Blaise, che continuava a consumarla con
sguardi affamati.
“Dicono
che anche respirare faccia bene”, ma anche le parole di Hermione furono vane; a
quanto pareva, quei due amavano praticare la respirazione bocca a bocca, anche
quando non era strettamente necessario.
Si
accomodarono in salone, e la fatica fu enorme visto che fare un po’ di
conversazione sembrava utopia.
Improvvisamente
delle voci agitate e con tono superiore, arrivarono alle orecchie dei coniugi
Malfoy, che abbandonando i loro bicchieri colmi di vino sul pregiato tavolo,
corsero alla porta d’ingresso consapevoli che quelle voci non potevano far altro
che appartenere agli altri due ospiti.
Forse,
almeno con quei due, avrebbero potuto fare qualcosa che si avvicinasse ad una
conversazione.
“Sei
sempre il solito ritardatario”
“Se
tu non ti fossi messa a parlare al telefono con tutta la tua famiglia a
quest’ora saremmo arrivati in orario”
La
scena raccapricciante era ormai conosciuta dai Malfoy.
Quei
momenti non avrebbero dovuto esistere, e se Draco continuava a chiedersi il perché
sua moglie aveva dato vita a quel pranzo, Hermione stava iniziando a capire che
era un’idiota e che quel Sabato avrebbe fruttato di più se avesse fatto altro
con suo marito.
“State
bene?”, una di quelle domande a cui si risponde sempre sì, per il sol fatto di
non voler mortificare chi te lo chiede con il preciso motivo di mostrarsi
gentile, e non effettivamente interessata ai tuoi
problemi.
“Per
niente”,ruggì Ginny.
“Lo
stesso vale per me”,rincarò Harry guardandola in cagnesco.
Il
pranzo si preannunciava da… brivido!
“Bourbon
o Chardonnay?”,chiese Draco avvicinandosi alla consorte con ambedue le bottiglie.
“Entrambe”,
l’alcolismo sembrava l’unica via di fuga.
***
Il
pranzo era degenerato, ma qualcosa di positivo vi era
stato.
Le
urla di Harry e Ginny avevano fatto in modo che Pansy e Blaise si staccassero
per cercare di avere un po’ di silenzio… quei rumori insopportabili li distraevano.
Draco
stava maledicendosi poiché dopo numerosi bicchieri del vino più forte che
possedesse, non era ancora riuscito a perdere conoscenza, ma essendo che la sua
piccola, stava rischiando di rimetterci la pelle- poiché seduta tra i coniugi
Potter- decise di trascinarsi dietro gli uomini e lasciare spazio alle donne e
parlare di tutte quelle cose frivole che piacevano tanto.
***
“Finalmente
un po’ di calma.”,disse Draco spaparanzandosi sul divano, non curandosi della
sua postura poco signorile.
“E’
mai possibile che non sappiate fare altro che baciare e litigare? Non potreste
trovare una via di mezzo?”,chiese imbestialito come una
iena.
Blaise
ed Harry si guardarono attoniti, con molta probabilità non credevano possibile
che esistesse una via di mezzo nel matrimonio.
“Vuoi
forse dirmi che tu ed Hermione non litigate?”,chiese beffardo Harry, facendo
imbestialire ancor di più il padrone di casa.
Un
lungo sospiro e una grande forza di volontà nell’evitare di iniziare a scagliare
lui, oggetti di cristallo e porcellana sopra quell’idiota dello
Sfregiato.
Forse
stava iniziando a comprendere gli atteggiamenti feroci di Psicopatica Weasley.
Forse.
“E
vuoi forse dirmi che non fai sesso con tua moglie?”,altra lungimirante domanda
fatta da Blaise, quello che doveva essere il suo migliore
amico.
Forse
Draco, stava iniziando anche a capire il perché Pansy infilasse la lingua nella
bocca del marito sempre… era sicuramente per evitare di sentire le sue stronzate
abominevoli di dimensioni colossali, perché se le gli avesse dato modo di aprire
bocca per proferire parola, a quest’ora la loro relazione sarebbe stata nelle
medesime condizioni di quella di Potty.
“Vi
siete bevuti il cervello o cosa? Mi sembra ovvio che io ed Hermione litighiamo e
facciamo del sesso sublime”
I
due lo guardavano sconvolti, quasi come se avesse appena dichiarato di essere
gay.
Era
inconcepibile come quei due riuscissero a conciliare due cose così
diverse.
Fare
sesso era ben diverso dal litigare.
Draco
pensò inevitabilmente di trovarsi ancora insieme a quei due casi disperati di
Tiger e Goyle.
***
La
situazione delle donne non era migliore.
Pansy
sospirava afflitta limandosi le unghia, Ginny inferocita si rigirava tra le mani
un piccolo peluche, ed Hermione continuava a bere
imperterrita.
Quella
sera l’avrebbe passata in compagnia del gabinetto, ma la cosa non le dispiaceva
più di tanto.
“L’ultima
volta che ho fatto sesso con Harry è stato in viaggio di nozze”, disse furiosa,
mentre uno sguardo scioccato di Pansy faceva capire che lei sarebbe morta senza
fare sesso.
“Avete
mai provato a parlare con calma?”,chiese Hermione, animata dagli effluvi del
troppo vino che circolava allegramente nelle sue vene.
“No,
litighiamo… è l’unico modo che ci è rimasto per
comunicare”
“E
tu Pansy?”, chiese poi.
“Noi
comunichiamo attraverso il linguaggio del corpo”,fece
maliziosa.
Hermione
scosse la testa: erano due casi persi, che soffrivano di strane patologie… del
tutto stupide.
“Sai
cosa mi ha regalato a San Valentino quell’idiota?”
“No”
“Un
paio di mutandoni di lana, non li usa neanche la prozia Tess… te ne rendi
conto?”
Hermione
roteò gli occhi, e ingollò un altro sorso.
“Io
ormai non la uso neanche più la biancheria intima…”, il tono di voce allegro di
Pansy fece salire un conato di vomito ad Hermione; quella donna la voleva
morta.
“Avete
mai provato a cercare di costruire un rapporto equilibrato, basato sia sui
litigi che sul sesso? Ogni tanto parlare con il proprio partner può portare a
trovarsi su lunghezze d’onda differenti, ma per esperienza personale posso
assicurarvi che fare pace dopo un litigio è un’esperienza
indimenticabile”
Le
due ragazze sgranarono gli occhi, e la guardarono come se fosse una marziana che
predicava la pace e l’amore nel mondo.
§§§
Fine.
Abbiamo finalmente messo fine a questa disastrosa giornata da
incubo.
Parlare
con quei due deficienti è stato spossante, ho davvero creduto che Tiger e Goyle
si fossero impadroniti dei loro corpi grazie alla Pozione
Polisucco.
“Sono
sfinita”, la mia piccola si butta sul letto, è davvero stanca, ed anche
terribilmente sensuale avvolta nella bianca canottiera che usa come
pigiama.
Le
bacio lievemente una tempia.
“Concordi
con me, nel dire che conosciamo solo gente turbata mentalmente?”, si volta verso
di me e mi bacia teneramente, “Lo penso… e dopo questa terribile giornata non ho
più dubbi”
Continuiamo
a baciarci senza sosta, improvvisamente sento la sua piccola mano sul mio petto
che cerca di allontanarmi da lei.
“Cosa
succede?”
“Quasi
dimenticavo… i tuoi genitori hanno mandato un gufo”
“Cosa
volevano?”
“Non
ho capito bene… ma hanno allegato un paio di pantaloni e una
camicia…”
Sì,
conosco solo gente turbata mentalmente!
The End
Eccezionale?
Oltre Ogni previsione? Accettabile? Scadente? Desolante?
Troll?
Kisses^^
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