Il mio cammino
Anni sono passati, eppure…non ti ho dimenticata.
Cammino nella notte
fredda e umida, incurante degli sguardi che la gente mi lancia. Notano
solo il mio aspetto esteriore. I capelli biondi, gli occhi blu zaffiro,
e il fisico allenato. Incrocio gli occhi di una donna e ancora una
volta rimango disgustato da quello che vedo. Vorrebbe spogliarmi
completamente. Per l’ennesima volta sbuffo e continuo a
camminare imperterrito.
Vesto di nero come
sempre, e ciò mette in risalto i miei muscoli.
Gli sguardi lascivi
delle donne…
Che schifo.
Donne che sono di
molto più grandi di me, che ne ho ventotto anni.
Ma non ho mai amata
nessuna dopo di te, questo lo giuro. Lo stesso non posso dire per il
sesso. I piaceri della carne ho dovuto saziarli, dopo quella notte di
10 anni fa.
Svolto
l’angolo e guardo avanti. Finalmente, sono arrivato. La sede
del comitato per la restaurazione della Fortezza Oscura. Ora questo
posto è chiamato Giardino Radioso. Mi avvicino di gran passo
alla porta e la spalanco, entro e la richiudo alle mie spalle,
appoggiandomi al legno e sospirando sollevato.
Nulla è
come prima, sai?
Prima di tutto questo
non è il mio mondo, secondo…non mi sento a casa e
non posso nemmeno andare a Cosmo Canyon per rilassarmi. Sono incatenato
qui, perchè secondo gli altri, servo. Sono utile, quando si
tratta di disintegrare gli Heartless e i Nessuno, quando si tratta di
salvare stupidi ragazzini che si cacciano nei guai.
Poi però,
non servo più. Lei sostiene che sono io, che mi isolo e che
evito tutti.
E allora Cloud? Si
comporta come me, ma lui non subisce le stesse mie angherie.
- Ehi! Che ti
è successo?-.
- Sora?! Che ci fai
qui? Non dovevi stare alle Isole del Destino?- scatto, riconoscendo la
voce del pimpante ragazzino di sedici anni.
Indurisco lo sguardo
quando incontro gli occhi blu di Sora.
Sorride, come sempre.
- Sorpresa!!!!!-
esclama.
- Sorpresa un corno,
Sora! L’ultima volta ti stavi facendo ammazzare per venire
qui! Possibile che tu non capisca?- lo aggredisco. Prima ho parlato di
ragazzini da salvare…era a Sora che mi riferivo. Solo
qualche mese fa ha cercato di tornare da noi, “per
salutarci” disse, e a momenti gli Heartless non lo
uccidevano! Nessuno sa perché quei cosi erano ancora in
giro, e solo quando mi sono deciso di disintegrarli, nel vero senso
della parola, Leon e Cloud si sono risvegliati
dall’incantesimo in cui erano caduti.
- E dai Keane! Non
attaccarlo così!- mi riprende Aeris.
- Tu stai zitta, che
è meglio.- ringhio.
- Keane, basta.- dice
Merion. La guardo male. Poi mi avvicino a Sora.
- Hai fatto di tutto
per ritrovare Riku e Kairi, e ora vuoi farti ammazzare per delle
stronzate, marmocchio?- sibilo. Sora è alto, ma io supero il
metro e novanta d’altezza. Mi arriva a stento al petto.
Allungo la mano e gli afferro la maglietta alla base del collo,
sollevandolo e sbattendolo contro il muro.
- Keane! Smettila!-
urla Aeris. Solo ora mi accorgo che lei e Merion sono le sole presenti.
Sorrido nel miglior modo possibile e Sora rabbrividisce. Conosce le mie
espressioni e sa che quando sono incazzato nero sorrido affabile.
- Capisci, Sora?
Capisci che rischio stai correndo? Tutti mi rimproverano che sono
solitario, eppure io vedo una certa somiglianza tra il mio carattere e
quello di Riku. E Kairi assomiglia straordinariamente a Merion. Ora
credo che capirai l’esempi che ti sto portando, vero? Io ho
perso molte persone care e sono diventato così. E questo
sarà il ritratto di Riku, una volta perso il suo migliore
amico. Merion è come me. Non ha subito le mie stesse cose la
reazione sarà la stessa. Si chiuderà e Kairi
farà lo stesso. Non aprirà più il suo
cuore a nessuno e marcirà dentro, fino a credere che
uccidere altre persone sarà l’unico modo per
raggiungerti, perché capiterà che la morte
raggiunga anche te. Non fare quella faccia da idiota, Sora. Guardami
quando ti parlo, ragazzino!- ruggisco, vedendo Sora distogliere lo
sguardo.
Sora mi guarda di
nuovo allibito.
- Lo so, Keane. E
anche loro lo sanno. Ed è per questo rischio che loro sono
venuti con me. Sono con Merlino, adesso.- risponde. Io annuisco,
comprendendo la situazione. Lo lascio andare e Sora scivola lungo il
muro toccando terra abilmente. Non mi scuso. Questo non posso farlo,
non ancora. Mi giro verso Merion.
- Vado
nell’area fortificata. E’ molto probabile che non
torni stasera.- le annuncio.
- Fa come ti pare.-
risponde fredda. - Per quanto mi riguarda puoi anche non tornare.-
aggiunge.
Io mi sono
già avviato alla porta e la mia mano si ferma sentendo
quelle parole. Stavo per aprire la porta e mi blocco. Fanno male. Un
male cane. Chiudo gli occhi per non far vedere che quella frase mi ha
ferito profondamente.
- Merion, basta! E
anche tu Keane finiscila!- esplode Aeris.
- Ora, o la smettete
o giuro che ve le suono di santa ragione, fino a farvi piangere e
urlare dal dolore! Ma che vi siete messi in testa, tutti e due! Vi
comportate come due inutili e viziati mocciosi che litigano per una
cretinata! E tu signoria, ora vai di sopra e ti calmi un po’.
Ti sembra questo il modo di trattare tuo fratello? Di sopra, Merion, di
corsa!- urla. Sento Merion borbottare qualcosa e poi ubbidire. Credo
che adesso sia il mio turno.
- Adesso,
Keane…-.
Infatti.
- Mi vuoi dire che ti
è successo?- sbraita. Non so, ma è strano vedere
la dolce Aeris trasformarsi in una belva.
- Tutto.- rispondo.
- Tutto cosa? Ti
è crollato il mondo addosso, per caso?-.
- Non puoi nemmeno
immaginare quanto hai ragione, Aeris!- rido. Appoggio la mano sulla
maniglia e apro la porta.
- Ho deciso. Stasera
non torno, quindi non aspettatemi. Vado ad allenarmi. -.
- A massacrarti,
vorrai dire!-.
- Pensala come ti
pare. -.
- No, Keane. Stasera
te ne starai qui. -.
- E questo chi la
deciso? Tu? Non farmi ridere. Hai già lei di cui ti devi
preoccupare. Ora…ciao Sora. Ci vediamo domani mattina, e
salutami Riku e Kairi. -. Esco e lascio Aeris incazzata nera. Poso la
mano sul manico dello spadone e m’incammino verso la zona
fortificata.
Non sono soddisfatto
di quello che ho fatto, Earis. Ma dovevo farlo. Non voglio che Riku e
Kairi subiscano il mio stesso destino. Metto la mano destra in tasca e
ne tiro fuori il lettore Mp3. Con calma infilo le cuffie e accendo
l’apparecchio. La musica mi tranquillizza un po’ e
smetto di tremare.
Tremare?
Sto tremando?
Perché?
Sospiro non sapendo
la risposta. Sto rovinando tutto. Sto perdendo anche Merion. Il modo in
cui mi ha riposto lo dimostra.
- Perché?
Perché tutto questo è dovuto succedere a me?-
biascico. Mi siedo a terra e mi prendo il capo tra le mani. A momenti
piango, rivedendo la mia vita.
Il mio
cammino…
Cammino lungo la tua via
E
il tempo sai non passa mai
Il tempo che
è trascorso…neanche io me lo so spiegare, tesoro.
Lontano da te
La
vita non è facile
E che cosa ho dovuto
subire…le torture, la perdita degli amici e soprattutto la
tua vita. E ciò che non ho mai accettato. La tua morte.
Eppure non ho mai parlato.
Nel mio silenzio
resterò
Finché
respiro non avrò
Io però ti
ho sempre aspettato. Credevo che quel giorno fosse solo un mio incubo e
che tu saresti tornata. Ma quando ho visto il tuo corpo
dilaniato…
Mi sembra strano di
non essere impazzito, allora, e stai certa che se non
impazzì allora, beh…non impazzirò mai.
Ti aspetterò
Io
sarò qui
Se
tornerai
E
poi sarai
Davanti
a tutto tu
Combatterò
per dirti che
Io
credo in noi
Non ho mai messo
nulla tra noi e se l’ho fatto perdonami, non me ne sono reso
conto. Inutile fu il mio tentativo di lotta. Non riuscì a
salvarti.
Perché per me,
Lo
sai,
Sei
musica nell’anima
E
insieme a te non cadrò,
Non
cadrò,
Noooo
E’
per te che
Non
mi stanco un attimo
Di
vivere
Comunque
andrà
Dentro
di me
Tu
vivrai
E
suonerai
La musica che ascolto
è bellissima e mi ricorda te. Cosa darei per riabbracciarti
anche solo per un istante…
Vorrei guardare gli occhi tuoi
E
in ogni istante viverti
Sentire
che
Tu
resterai
Sempre
con me
Ricordi? Era questo
che ci dicevamo sempre. Resterò per sempre con te.
Com’è diversa la realtà, amore!
Amore…non
ho mai usato questa parola per chiamarti. Perché per me era
troppo grande, ero troppo timido per poterti dire anche solo
“Ti voglio bene”. Invece ora non so che darei per
averti qui.
Da qui
Così
Il
mio sentiero sarai tu
Mi
porterai
Dentro
di te
Se
vorrai
Il mio incredibile
cammino! Avevo diciotto anni all’epoca e credevo che avrei
diviso questo cammino con te. Io ti amavo con tutto il cuore, e non
avevo il coraggio di chiederti se tu mi amavi. Ero troppo spaventato al
pensiero di un tuo rifiuto. Però tu hai avuto il coraggio di
dirmi “Ti amo”.
Perché per me,
Lo
sai,
Sei
musica nell’anima
Io
senza te
Non
vivrò,
Non
vivrò,
Noooo
E’
per te,
Che
il sole non finisce mai
Di
splendere
Non
smetterò
Di
amarti mai
Dentro
me
Tu
suonerai
No…credo
che a questo punto sia inutile andare avanti. Senza di te non riesco a
vivere. Per dieci anni ho patito l’Inferno, ma ora basta.
O torno a vivere e
cercherò di lasciarmi il passato alle spalle oppure la
finisco, qui, stasera, in questo preciso istante
No, no,
No,
Che devo fare? Me lo
sai dire, Earis?
Così sarai
Davanti
a tutto tu
Combatterò
per dirti che
Io
credo in noi
Io ci ho sempre
creduto, sappilo. Però adesso non so cosa fare. Se mi
ammazzo Merion impazzirà e se continuo ad imitare la vita,
sarò io ad impazzire.
Che devo fare?
Perché per me,
Lo
sai,
Sei
musica nell’anima
E
insieme a te non cadrò,
Non
cadrò,
Noooo
Sono caduto, e molto
in basso anche. Dell’allegro ragazzo di un tempo non
è rimasta che un ombra. Eppure credo che dovrei riprovare a
salire, almeno per vedere il sorriso di Merion ancora una volta.
E’ questo che vuoi che faccia, tesoro?
E’ per te,
Che
il sole non finisce mai
Di
splendere
Dimmelo! So che
vorresti vedermi felice, ma io non ci riesco…che devo fare?
Comunque andrà,
Dentro
di me,
Tu
vivrai
Una cosa la
so…continui a vivere dentro di me, nei miei ricordi, e nel
mio cuore. Allora cercherò di continuare a vivere.
Farò come so che tu avresti voluto. Una sola cosa ti
chiedo…amami. Anche da dove sei, ricordami e amami se puoi.
E suonerai.
Oh
yee
Oh
yee
Andrò
avanti. Almeno ci proverò.
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Salve a tutti! Questa
song-fic è basata sulla canzone di Paolo Meneguzzi "Musica"
cantata al Festival di Sanremo. Il personaggio principale è
una mia invenzione così come lo sono Merion ed Earis. Ho
intenzione di scrivere la vita di Keane e Merion, che come avrete
capito sono fratello e sorella.
E' ambientata nel Giardino Radioso dopo la sconfitta dei XIII. Nulla
più!^^
Fatemi sapere che ne pensate ok?
Baci, Paine Strife
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