Cap 3 AL!!
Eccoci
qui con il terzo capitolo di questa storia, speriamo davvero di leggere
dei vostri commenti, almeno per sapere se dobbiamo o no continuare
questa storia.
Vi lasciamo al capitolo sperando che vi piaccia.
Il grande giorno era arrivato, si era vestito con dei jeans stretti e
neri, come richiesto ieri dal proprietario, una t-shirt grigia che poi
avrebbe sostituito con la canottiera che gli avrebbero dato al locale.
I suoi immancabili anfibi, chiamò un taxi e diede l'indizzo del locale.
Quando entrò trovo un casino, tutto era davvero in
disordine.-Sauli grazie al cielo sei qui!!Lo so che sei in prova solo
come barman ma ti pago il doppio se ci aiuti a sistemare.-Sauli
annuì energicamente, il doppio??
In tutta fretta Sauli e altre 5 persone, proprietario compreso,
cominciarono a sistemare tutti i tavoli, e poi ad occuparsi del
bancone, una volta che tutto era al posto giusto, un gruppo di persone
entrò nel locale.
-Adam!!-Sauli si girò spaventato verso il suo forse nuovo capo
che aveva urlato e si era precipitato a stringere un ragazzo davvero
enorme. Quindi quello era Adam Lambert...lo studiò da lontano e
quando lui e il gruppo si avvicinarono al bancone per presentarsi a
tutti rimase completamente sbalordito, d'accordo sì, aveva
passato ore ed ore a vedere le sue esibizioni, lo aveva trovato un bel
ragazzo da subito ma....porca puttana, era di una bellezza fuori dal
comune.
-Tu sei??-Sauli si sentiva come se non fosse più capace a
parlare, si sforzò non volendo apparire come un demente e
allungò una mano fino a stringere quella molto più grande
del cantante e si presentò.-Sauli.-
-Non sei di qui vero??-Sauli scosse la testa.-Vengo dalla Finlandia.-
-Bhè hai fatto un bel viaggio direi..-Sauli annuì non sapendo bene cosa rispondegli.
-E' stato un piacere conoscervi ragazzi...-Dopo di che Adam e i ragazzi
che erano arrivati con lui, la sua band, salirono sul palco per un
pò di prove e Sauli cercò di non prestare attenzione alla
voce del cantante e al cantante, ma i suoi sforzi savanirono quando si
rese conto di non essere il solo che guardava verso il cantante ma di
venire adirittura ricambiato.
Un ora dopo il locale venne aperto e lui cominciò a servire coktail al bancone e ai tavoli.
Verso le 22.30 Adam salì nuovamente sul palcò e
cominciò a cantare, la gente si era tutta accalcata davanti al
palco armata di telefonini e saltava a ritmo di musica cantando con
lui. Sauli rimase colpito dal suo modo di muoversi sul palco, dal suo
modo di far partecipare la folla. Ma più di tutto lo
colpì il suo sorriso, era così grande e sincero che gli
faceva quasi tenerezza, provò un inspiegabile desiderio di farsi
largo tra la folla, salire sul palco e abbracciarlo.
Scosse la testa come a scacciare quei suoi assurdi pensieri e servì una donna che aveva appena ordinato da bere.
Ormai era mezzanotte e Adam salutò la folla ringraziandola per
essere venuta, aveva avuto una pausa di mezz'oretta in mezzo al
concerto e poi aveva ripreso alla grande. Sauli ringraziò il
fatto che le persone erano totalmente concentrate su Adam da avergli
lasciato anche a lui il tempo di gustarselo.
La gente ora si era accalcata al bancone assetata dopo aver cantato e
saltato per un bel pò, così Sauli perse di vista Adam.
Erano le 2 di notte quando finalmente tutte le persone lasciarono il
locale, ma sfortunatamente per Sauli anche Adam se ne era andato dopo
il suo show.
E adesso??Si chiese nervoso...averbbe dovuto chiedergli un intervista
prima, quando si ra presentato e non rimanere li come un idiota a
fissarlo con la bava alla bocca. Avrebbe potuto chiedere al suo forse
futuro capo, ma non avrebbe potuto nascondergli il fatto che aveva un
altro lavoro per cui l'idea era da scartare.
-Tieni-gli disse passandogli una busta dentro alla quale probabilmente
c'erano i soldi della serata-se puoi passare domani mattina potremmo
parlare più chiaramente riguardo la tua assunzione, sei stato
bravo sta sera.-Sauli sorrise e accettò con entusiasmo, almeno a
qualcosa quella serata era servita. Uscì dal locale esausto e
salì su un taxi pronto a rientare in hotel.
Se fosse rimasto a LA avrebbe dovuto procurasi un auto, magari una usata e cercarsi un posto dove stare.
Riflettendo avrebbe potuto
benissimo lasciare il lavoro che aveva in Finlandia in modo da non
dover nemmeno cercare di fare un intervista ad Adam, ma aveva bisogno
però di quei soldi in più, che gli sarebbero stati dati
per il primo mese a LA.
Doveva assolutamente escogitare qualcosa.
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-Ehy, ciao!- non appena Sauli alzò lo sguardo dal bancone che stava pulendo, incontrò quello di Adam.
Finalmente riconobbe gli occhi che avevano perseguitato i suoi pensieri da un paio di giorni.
Ma com'era possibile che non se ne fosse accorto prima la sera prima!?
-Ehy! Come stai?- cercò di rispondere con disinvoltura. Evitando
di assumere un tono che rivelasse la sua felicità nel rivederlo,
felicità che forse non derivava solo dalla possibilità
dell'intervista. -Benone. Tu?- ma quel sorriso non lo lasciava mai?
-Bene.-
-Vedo che ti ha preso per il lavoro. Complimenti!- insomma, tutto
quell'entusiasmo per un misero lavoro part time da barista? Però
sembrava sincero. Lo intendeva davvero. Effettivamente un paio di
giorni prima aveva avuto il colloquio definitivo con il suo nuovo capo,
e aveva ottenuto il lavoro. -Grazie.-
-Bill è qui? Ci sono delle cose di cui devo discutere con lui.-
-Non ancora. Dovrebbe arrivare a momenti. Se vuoi aspettarlo....-
-Okay- Adam prese uno sgabello e si sedette -Allora, potrei avere una birra?-
-Certo.-
-Devo dirtelo, il concerto è stato spettacolare. Davvero, surreale.- disse Sauli porgendogli il bicchiere.
-Grazie. In realtà, è proprio ciò di cui devo parlare con Bill.-
-Qualcosa non va?-
-Affatto. Stavamo pensando, in realtà, di organizzarne un'altro.-
-E' magnifico!- poi continuò indeciso -Ehm...Lo so che non ho
nessun diritto di chiedertelo, ma avrei bisogno di un
favore....probabilmente penserai che sono uno stronzo, ma....- dai,
cavolo Sauli, è la tua unica possibilità! Che ti importa
se ti manda a quel paese?? Basta avere l'intervista è il gioco
è fatto. Muoviti a parlare! -Che c'è? Non può
essere così terribile.- -Sono un gior---
-Oh sei qui, Adam!- Il capo era tornato. Perfetto, un'altra
possibilità sprecata. Adam, alla voce dell'amico si alzò
e gli andò incontro. -Hey!- -Se vieni nel mio ufficio, possiamo
metterci d'accordo per il concerto.-
-Sì, dammi solo un secondo- poi si voltò di nuovo verso il biondo. -Scusa, cosa stavi dicendo?-
-Non è niente. Possiamo parlarne dopo.-
-Sei sicuro?- sicuro?? sicuro un corno. -Sicuro.- Adam si
volatizzò nell'ufficio del capo e Sauli tornò al lavoro.
Doveva finire di sistemare prima che il locale aprisse. Cazzo,
perchè non gli aveva detto che era un fottuto giornalista? Aveva
bisogno di quell'intervista, e presto. Non poteva permettersi di
buttare via tempo così. Doveva essere colpa di quegli occhi. Non
gli davano pace e non capiva perchè. Continuavano a riaffioragli
nella mente. Certo, erano stupendi, da perdersi nella loro
profondità, ma ancora non se lo spiegava. Aveva bisogno di
scacciare quei pensieri, altrimenti sarebbe diventato pazzo. Quindi
accese la radio sulla prima frequenza che gli era capitata. Ma
ciò che ottenne fu la reazione opposta.
Dei ricordi si fecero più chiari. Erano quelli di un paio di
giorni prima, erano quelli di quegli occhi. Di Adam. Di come lo aveva
aiutato. Improvvisamente potè ricordare lucidamente: lo aveva
incontrato in discoteca.
Dopo pochi minuti Adam uscì dall'ufficio e Sauli lo vide venire
verso di lui. Il capo era rimasto nell'ufficio, probailmente aveva
delle scartoffie di cui occuparsi. -Tutto apposto?- chiese Adam. -Tu
eri alla discoteca un paio di sere fa.- disse schietto Sauli al
cantante, che assunse un'espressione vagamente sorpresa. Poi sorrise:
-Quindi ricordi.-
-Perchè non me l'hai detto ieri?-
-Cosa? Se non ricordavi sarebbe suonata come una scusa per
rimorchiarti. Una terribile scusa.-rispose facendo una smorfia. -Si,
forse. Grazie, comunque.-
-Di niente.- quel maledetto sorriso. -Qualsiasi cosa ti serve, dimmi pure, okay?-
-Ci sarebbe in verità qualcosa che potresti fare.- Il finnico lo
guardò con sguardo interrogativo, prima che Adam proseguisse:
-Non mi va di pranzare da solo, ti va di unirti a me?-
-Certo, perchè no? Solo stacco tra una una quindicina di
minuti.-Sauli sperò che questo non gli avrebbe fatto cambiare
idea. -Nessun problema, faccio un giro e poi torno..per le 13 e 15 va
bene??-Sauli annuì con un sorriso troppo evidente perchè
la risatina di Adam risuonò nel locale praticamente
deserto.
Una decina di minuti più tardi aveva finito di sistemare le
ultime cose, e ora si trovava davanti alla porta dell'ufficio del suo
capo. Bussò. -Avanti.-
-Ho finito di sistemare tutto per questa sera, posso andare o ha
bisogno di altro??-Chiese gentilmente sperano ardentemente che
rispondesse di no. -No no, puoi andare. Vieni per le 20 sta sera, visto
che è tutto pronto.-
-Perfetto. A sta sera allora.-Chiuse la porta e vide subito Adam che lo
aspettava al bancone, un largo sorriso prese forma sul suo volto.
-Hey!!Arrivo, dammi un secondo che mi cambio.-
-Ti aspetto.-Sorridendo Sauli raggiunse lo spogliatoio dove si tolse la
maglietta a maniche corte nera con la scritta del nome del locale
davanti e si mise la sua amata cannottiera grigia. -Eccomi.-
-Ti porto in un posto qui vicino, andiamo a piedi o preferisci in macchina??-
-Fà lo stesso Adam..come vuoi tu.-Rispose Sauli, effettivamente
non gli importava, era solo felice di essere con lui, sorpreso anche a
dire la verità. Stavano accandendo troppe cose, tutte insieme.
-A piedi dai, ci mettiamo poco. Raccontami qualcosa di te.- Stavano
camminando per la strada e non poche persone si erano fermate a fare
loro foto con telefonini e a guardarli non troppo educatamente. Sauli
si sentiva in imbarazzo, non era abituato lui a tutta questa
attenzione. -Ti danno fastidio??Purtroppo è sempre
così, ci ho fatto l'abitudine ma non ho pensato che...scusa
prendiamo la macchina dai..-Tentò di scusarsi Adam e di
rimediare, era abituato con Tommy o con i suoi amici, che orami non ci
facevano quasi più caso. -Tranquillo. Non fà niente. Sono
venuto qui sperando di cambiare la mia vita, e di allontanarmi dalla
Finlandia, non è un posto che mi piace molto ad essere sincero,
non per passarci il resto della mia vita.-
-Ci sono stato, un paio di volte in concerto, non male, troppo freddo
per i miei gusti però.-Sauli rise gettando la testa all'indietro
e Adam si accorse di essere rimasto imbambolato ad osservarlo.
Era così genuino, di solito lo trattavano divesamente, mentre Sauli, lo trattava come una persona normalissima.
Parlarno di stupidaggini ridendo come scemi fino ad arrivare al
ristornate. Sauli alzò lo sguardo e si sentì
profondamente in imbarazzo, era un ristorante davvero bello ed
elegante, e già sbiancava all'idea di quando anche un solo
bicchiere di acqua naturale potesse costare. Si bloccò davanti
alla porta, e Adam gli lanciò un occhiata confusa richiudendo la
porta che aveva appena aperto. -Tutto bene??-Gli chiese preoccupato e
Sauli pensò a cosa dirgli.
-Ehm...sono sicuro che qui il cibo sia fantastico ma...ecco non credo
di potermelo permettere.-Sauli fissò stranamente Adam che era
scoppiato a ridere talmente forte da attirare l'attenzione di altre
persone, come se non li avessero osservati già abbastanza. -Ti
ho chiesto io di uscire a pranzo, non ti farei mai pagare. Sei un mio
ospite.-
-Cosa??No, no..possiamo cercare un altro posto se ti va..più
economico magari.-Ma Sauli non ricevette nessuna risposta se non, la
mano grande e calda di Adam che strinse la sua e che lo trascinava
all'interno del ristornate.
-Bentornato signor Lambert. Il suo tavolo è già pronto.-
-Quante volte te lo devo ripetere Margaret??Adam chiamami Adam..-Sauli
non si sorprese affatto del comportamento dolce e gentile di Adam,
tutt'altro. Se lo aspettava e un dolce sorriso piegò le sue
labbra, era davvero una bella persona.
-Margaret, portaci il menù del giorno..ti piace mangiare o sei
schizzinoso??-Sauli sorrise e rispose che non aveva problemi in fatto
di cibo. -Però non sono d'accordo che paghi tu..non è un
app..-Sauli si bloccò e alzò lo sguardo incontrado subito
gli occhi di Adam caldi e rilassati. -Non invito di certo il primo che
incontro a pranzo.-
-Quindi è una specie di appuntamento??-Chiese Sauli nervoso, perchè non lo aveva capito prima??
-Direi che possiamo definirlo così..-Sauli ringraziò di
non essere un timpo eccessivamente timido che arrossiva ad ogni minima
cosa o adesso assomiglierebbe ad un pomodoro maturo. Un appuntamento!!
Era solo quello a cui stava pensando... -Non lo avevo capito..-Si
lasciò sfuggire Sauli mordendosi poi l'interno della guancia.
-Dici sempre tutto quello che ti passa per la testa??-Chiese Adam divertito.
-Quasi...-
-Ahahah dai raccontami un pò...dove vivi qui??-
-In un motel per adesso...-Rispose abbassando lo sguardo, non era il massimo, proprio no.
-In un motel??Sul serio??-Sauli annuì trovando poi il coraggio
di alzare gli occhi e guardarlo in faccia, mica era colpa sua. -Ma
dai...guarda che Bill ha delle stanze sorpa al locale, di solito le
affitta a chi lavora per lui, perchè molta gente viene da
lontano...parlane con lui, che cavolo fai in un motel??-Sauli sorrise
ringraziandolo, era carino che si preoccupasse per lui pur non
conoscendolo affatto. -Eccovi il pranzo ragazzi, spero sia di vostro
gradimento.-Sauli sgranò gli occhi.
-Perchè quella faccia??-Chiese curioso Adam.
-Sono giorno che vado avanti a pizze e tramezzini...questo è
quasi un sogno!!-Sauli si accorse di aver parlato nuovamente troppo
quando sentì la risata dolce e genuina di Adam risuonare per il
ristorante.
-Questo è uno dei posti che frequento più spesso, la
cucina è davvero ottima e sono tutti molto
gentili.-continuò Adam cercando di smettere di ridere.
-Wow..-Commentò Sauli dopo aver assaggiato un raviolo ai funghi, era una cosa eccezzionale.
-Te l'ho detto!!-Rispose Adam con un sorriso.
Mangiarono tutto con gusto ridendo e parlando di cose normalissime, dai
vestiti, ai tatuaggi, e Adam gli confidò che aveva una mezza
intenzione di farsi anche lui tutto il braccio tatuato e Sauli si
trattenne a mala pena dal dirgli di non farlo, quelle lentiggini erano
troppo carine per essere coperte. -A che ora devi essere a lavoro sta
sera??-Sauli rispose alle 20, erano appena usciti dal ristorante e si
sentiva ancora a disagio per il fatto che avesse pagato Adam, non che
gli mancassero i soldi ecco, però... -Ti passo a prendere se ti
va...così non devi prendere un taxi.-
-Non preoccuparti..-Rispose Sauli troppo preso da quei occhi azzurri e
caldi che non sembravano aver alcuna intenzione a lasciare i suoi. -Mi
fà piacere...poi invito degli amici e sta sera dopo il lavoro
possiamo uscire di nuovo...-
-Va bene...alloggio al Thox..-Adam storse la bocca, era in un quartiere davvero terribile quel motel.
-Vengo a prenderti io e poi ti riaccompagno sta sera.-Disse deciso
Adam, si avvicinò a Sauli quel tanto che bastava per appoggiare
le sue dolci e morbidi labbra vicnissime a quelle del biondo per poi
staccarsi e mettersi gli occhiali da sole.
Sauli rimase come un idiota a guardare Adam che se ne andava
risvegliandosi solo quando una persona gli andò addosso.
L'intervista cazzo!! Solo in quel istante Sauli realizzò che si
era nuovamente scordato dell'intervista e sopratutto che forse non
aveva nemmeno più intenzione di fargliela. Aveva un appuntamento
sta sera, di nuovo, con Adam.
-Oh mio dio!!Ti ho visto con Adam Lambert!!Sei un suo amico??-Sauli si
girò spaventato verso ua ragzazzina di 16 anni che urlava come
una matta. -Cosa??Ah si, siamo amici...credo..-
-Nooooooooooooo!!Sei il suo ragazzo??Che culo!!Non hai idea di cosa
darei per pote stare con lui...sei l'uomo più fortunato della
terra..-E così come era venuta, la ragazza sparì.
Chiamò un taxi per tornarsene al motel e una volta arrivato si
buttò sul letto esausto. Neanche il tempo di prendere un respiro
che il suo telefonino cominciò a suonare, sbuffando si
alzò e sbiancò quando realizzo che era il suo capo,
l'altro, a chiamarlo...e ora??
-Pronto??- -Sauli..aspettavo tue notizie, non delle foto che hanno
fatto il giro del mondo.-Sauli non capiva proprio di cosa il suo capo
stesse parlando.
-Apri il computer Sauli..ADESSO!!-Come un idota aprì il computer e si collegò su internet.
-Scrivi solo "Adam Lambert e la sua nuova fiamma"...-Lo fece e rimase
immobile, c'erano foto di loro due mentre uscivano dal locale, di loro
che ridevano complici per strada, di loro al ristornate, di loro fuori
dal ristornate e di Adam che gli baciava l'angolo della bocca. La sua
bocca rimase aperta per un paio di minuti, incapace di formulare
qualunque pensiero.
-NON TI HO MANDATO LI PER PORTARTELO A LETTO!!CAPISCO POSSA ESSERE DURA
PER VOI...MA VOLEVO SOLO UN INTERVISTA!!-Sauli si innervosì
all'istante.
-Punto primo: non vado a letto con uno solo perchè è gay,
non siamo mica animali!!Punto sencondo: non è quello che
sembra.-tentò di giustificarsi non sapendo nemmeno lui bene il
perchè.
-Voglio quell'intervista DOMANI!!- Rimase con il telefono in mano a guardarsi intorno.
E adesso?? Pensò sconsolato.
Allora??Attendiamo i vostri commenti!!Un bacione da Stella e Jailynne!!
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