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Derevaun Seraun
Pretty,
Broken Doll
Aprì lentamente
gli occhi
Molto, lentamente.
Quasi non volesse
veramente aprirli.
Forse, perché
aveva paura
Aveva paura, che
aprendo gli occhi, quel sogno sarebbe svanito.
Ma il suo sogno
era lì, in piedi accanto a lui.
Era un sogno
baciato dai raggi di sole che s’infiltravano dalla finestra
Raggi di luce che
aprivano ferite grondanti oro nell’oscurità.
- ti sei
svegliato?-
Mormorò,
avvicinandosi al letto.
Scostò qualche
ciocca di capelli biondi dalla fronte, poggiandovi un bacio.
- si…-
Sussurrò
dolcemente.
Si alzò appena,
lasciando che le coperte rosso cupo scivolassero al bacino, scoprendo il petto
chiaro
Occhi di vetro, lo
fissavano ovunque, nella stanza.
Non resistette, e
si ritrovò a fissare lui.
Lui sorrise.
- hai avuto un
brutto sogno?-
- si…-
- che cosa hai
sognato?-
- che tu saresti
morto -
- che sogno
orrendo!-
Esclamò divertito.
Si, le sue labbra
ridevano, ma i suoi occhi erano sempre tristi.
Si, erano baratri
profondi di fiamma e sangue…
Ma sempre tristi.
-tranquillo,
tornerò qui-
- davvero?-
- ti ho mai
mentito?-
- no comment-
- ma tu ti fidi di
me?-
-si…-
Erano sussurri
mormorati nella stanza buia.
Erano parole che
volavano nell’aria.
Che sarebbero
rimaste per sempre in quella stanza…
Ma dalla mente dei
due non sarebbero mai uscite.
Poggiò sulle
labbra dell’altro un bacio gentile.
Lui poggiò la
fronte sulla sua.
Quel gesto un po’
strano, ma gentile lo fece sorridere.
La sua pelle era
fredda, come quella di una bambola.
Quel contatto lo
faceva sentire complice dei suoi pensieri.
Pensieri che in
altro modo non riusciva mai a capire.
Erano intricati
rami d’erica, nei suoi occhi.
Occhi che non
riflettevano nulla.
Due laghi di
sangue, che rinnegavano tutto e tutti.
Cancellando il
mondo.
- tornerò
presto…te lo prometto-
Sussurrò.
E uscì dalla
stanza.
Lui rimase solo
nel buio
Sorrise.
- ti aspetto. -
…………..
Sorrise
debolmente.
Mentre il sole
ardente di Sumagure rendeva rovente la sabbia su cui poggiava i piedi
Fissava una
lapide.
Sorrideva
debolmente.
- bugiardo-
Sussurrò appena
- mi avevi
promesso che saresti tornato -
Fissava la lapide
Il suo nome era
stato inciso con un inchiostro rosso
Gli faceva male il
cuore
Come se vi fossero
infilati mille spilli
Sorrise
- tanto… un giorno
tornerai da me-
Voleva rivedere i
suoi occhi.
Perdersi in un
lago di sangue.
Accarezzare quei
capelli morbidi del colore delle fiamme
Deidara sorrise
Il vento
spolverava la lapide
“Akasuma No Sasori”
Sorrideva.
Voltò le spalle.
Sparendo nel
tramonto.
Che tingeva di
sangue anche il marmo bianco della lapide.
Echecavolosarebbequestaroba???? O__________________O
Allora,
spiegazioncina:
Derevaun Seraun
No, non me lo sono
inventato io.
Più o meno, in
gaelico vorrebbe dire
“ la fine del
piacere è il dolore”
la coppia..<.< è la prima che mi è venuta in mente V__V/””””
see you!
Akrois
[497 parole]
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