la protettrice dei due mondi

di mbpika
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Quella notte si scatenò una violenta tempesta.
Un lampo squarciò il cielo e, in quella buia e tempestosa notte, in mezzo al bosco della vicina città di Silver May, splendé per pochi secondi una luce accecante di colore azzurro, lasciando spazio ad un Pokemon: una cyndaquil. In quell’istante la tempesta cessò.
Ad un primo sguardo sembrava un cyndaquil come tutti gli altri, ma guardandolo meglio si poteva notare una voglia a forma di goccia d’acqua di color ciano nella pancia.
La cindaquil giaceva stordita a terra e mentre le nere nubi si allontanavano, i Pokemon della foresta si avvicinavano curiosi alla cyndaquil. Poi un bellsprout si fece coraggio; prima fece un passo, poi ne fece un altro con un attimo di esitazione e alla fine, mettendo una radice davanti all’altra avvicinò la sua foglia e cercò di svegliare la cindaquil.
Il Pokemon aprì gli occhi lentamente e quando si rese conto di quello che stava accadendo si spaventò e fece un sobbalzo all’indietro.
- Chi siete voi? -  chiese con ansia
- Aspettate, non è che voi siete quelle creature che chiamano Pokemon? -
Ed il bellsprout annuì di conseguenza.
- Ma non è possibile! Voi non siete reali! Voi esistete solamente nei videogiochi! Sono sicura di stare sognando, adesso mi do un pizzico e mi risveglierò nel mio letto! - così si diede un pizzico.
- Ai! Ai! Ai! Che male! Ma aspettate, perché siete ancora qui? Questo doveva essere un sogno, no? E allora perche non mi sono risvegliata nel mio lettuccio caldo e morbido? - l’ansia l’assalse, non sapeva più cosa fare.
- Prima di tutto dovrei cercare aiuto in una città e poi… e poi penserò al resto dopo! -
Intanto tutta la folla di Pokemon che si era ammassata attorno alla cyndaquil restava muta a vedere e ad ascoltare tutto ciò che diceva e faceva.
- Ma non puoi andare in città ti cattureranno di sicuro, è pericoloso, ci sono molti allenatori che vorrebbero catturarti! - intervenne il bellsprout che l’aveva svegliata.
- Ma cosa dici non sono certo un Pokemon, io! Aspetta un momento, come diavolo ho fatto a capirti? -
- Cosa credi di essere, un essere umano, forse? ma non farmi ridere, sei solo una normale cyndaquil! -
- Che hai detto!? Un cyndaquil!? Ma starai scherzando vero? Non vedi che quelle che ho qui sono delle mani, che hanno cinque dita!? - poi buttò un occhio sulle sue mani e si rese conto che quelle in realtà erano delle zampe e di un colore giallo pallido, che non era certo il suo!
- C’è uno specchio da queste , o anche un lago, o anche un fiume? -
- C’è un lago qualche metro dietro di te - dì il bellsprout indicando con la foglia il lago.
La cyndaquil corse in direzione del lago, e quando arrivo alla riva si affacciò all’acqua cercando di non cadere; si rese conto di essere diventata un Pokemon nell’aspetto.
- Oh, no! E adesso? Come faccio a tornare indietro? Ma aspetta un momento, come diavolo sono arrivata qui? Oooh! Perché non ricordo cosa ho fatto ieri? -
Mentre cercava disperatamente  di ricordare cosa aveva fatto il giorno precedente alzò i suoi bellissimi occhi azzurri al cielo e guardò quella luna splendente nel cielo, quasi piena del tutto, serebbe bastato aspettare la notte successiva per vederla piena; quella luna così splendente fece perdere il senso del tempo alla giovane cyndaquil.
Intanto la folla di Pokemon si diradò velocemente anche perché erano tutti stanchi; quando tutti i Pokemon tornarono nelle loro tane la cyndaquil tolse lo sguardo da quella luna magnifica.
- Forse è meglio se cerco un riparo dove poter dormire, vediamo un po’… - dopo aver scrutato nei dintorni vide una cascata, pensando che potesse esserci una grotta si diresse lì e infatti il suo intuito non aveva sbagliato! C’era una grande grotta dietro alla cascata, che dall’esterno non si vedeva.
- Questo posto è perfetto per dormire, meglio se mi soffermo qui all’angolo della grotta, sembra il posto più comodo - così si accasciò delicatamente al suolo, cercando la posizione più congegnale per dormire e poi alla fine lo trovò e si addormentò con il dolce suono della cascata con sottofondo.




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