Missione: conquistare Ron!
...o quasi...
Una
ragazza dall’aria triste sospirò rumorosamente, mentre guardava assente il
giardino di Hogwarts, completamente imbiancato dalla neve.
Poggiò la
guancia sull’altra mano e sospirò. Di nuovo.
“Se non la finisci giuro che ti porto a fare un giro a forza sulla mia scopa!”
Hermione
finalmente riportò la sua attenzione sull’amica e sulla partita di Scacchi
Magici lasciata a metà, con un’espressione di scusa. “Mi dispiace, Ginny.
Prometto che ora cerco di concentrarmi sul serio sulla partita. Hai mosso il
cavallo, giusto?”
“Ma che mi
frega del cavallo! Quello che mi preoccupa sei tu! Studi sempre e più di prima,
ma per il resto... sei sempre distratta, sulle nuvole. E non mi ricordo l’ultima
volta che ti ho vista ridere. E poi per chi staresti in queste condizioni? Per
quel cretino di mio fratello!”
Hermione,
mentre la sua amica parlava, spostò automaticamente lo sguardo su Ron, che stava
lucidando la sua scopa insieme a Harry. Quando riportò l’attenzione sulla
compagna, il suo sguardo era ancora più triste. “Lo so, Ginny, lo so. Ma che posso
farci? Non riesco a capacitarmene neanche io, ok? Poi siamo così diversi…”
“Appunto!
Lascialo perdere, non ti merita.”
“Ma non ci
riesco. In fondo anche tu ci sei passata con Harry. L’anno scorso
ero quasi riuscita a dimenticarlo, ma poi quando l’ho visto con Lavanda… non
riesco proprio a staccarmi da lui!” Hermione si torse le mani.
“Ma è
proprio in questo che sbagli, non lo capisci? Lui è un eterno insicuro, ma non
si preoccupa più di tanto di prendere una decisione perché sa che tu ci sarai
sempre lì per lui. E appena tu dai cenni di cedimento, oppure ti guardi attorno,
ti tiene alla corda mettendosi con la prima smorfiosa che gli capita a tiro.”
“Dai,
Ginny, non esagerare! Ron non è così cattivo e poi non dovresti parlare così, è
pur sempre tuo fratello.”
“Lo so che
è mio fratello e che non lo fa con cattiveria, ma questo non toglie il fatto che
sia un idiota. Ok, la smetto, ma io parlo anche per lui. Sono convinta che a
mettervi insieme soffrireste entrambi.” vedendo che l’amica abbassava gli occhi,
si morse il labbro e continuò titubante “Ma se per renderti felice devi proprio
metterti con lui… io forse saprei quale sarebbe la strategia più adatta per
fargli fare chiarezza e decidere che fare una buona volta.”
Le guance
di Hermione si accesero di entusiasmo. “Davvero? Cosa dovrei fare?”
“Devi
farlo ingelosire, mia cara.” Hermione sbuffò cercando di replicare, ma Ginny
continuò prima che potesse farlo. “Non ci provare, non l’hai già fatto! Con quel
viscido di McLaggen come speravi di riuscirci?! Devi puntare più in alto… molto
più in alto… magari qualcuno che gli stia proprio, ma proprio antipatico… magari
qualcuno che sia capace di umiliarlo e metterlo in imbarazzo come pochi… magari
biondo…” Una luce strana le illuminò gli occhi mentre diceva queste parole e fu
proprio quella luce che fece crescere una consapevolezza dentro Hermione che la
schifò solo all’idea.
“Ginny,
non starai mica parlando di chi penso io, vero?” La ragazza annuì e Hermione
incominciò a scuotere sempre più decisamente i folti ricci castani.
“Tu sei
pazza! Ma come puoi anche solo pensare che io ci possa provare con Draco Malfoy!
No, dico, MALFOY! Pensa a come potrebbe reagire! Mi distruggerebbe! Verrei
massacrata e derisa dall’intera scuola! Sempre se non mi ammazzi prima lui.”
“Non se
lui avesse una buona offerta sull’altro piatto della bilancia...”
“No,
Ginny, ti assicuro che si farebbe torturare a morte piuttosto che toccare una
nata babbana come me, figurati diventare il mio… ragazzo!” La stessa Hermione
sembrava disgustata all’idea, ed ebbe un brivido sull’ultima parola pronunciata.
“Ma mica
dovete mettervi insieme per davvero, basta che lo creda Ron. E poi sarebbe
facile convincerlo: se non sbaglio rischia la bocciatura con Vitious, gli aveva
assegnato quel compito extra che dovevi supervisionare, giusto? E poi ho un’arma
segreta! Guarda qui!”
Ginny si
guardò intorno con aria cospiratoria e passò velocemente una foto a Hermione:
nello scatto si vedevano una ragazza non troppo carina che baciava
Malfoy. La voce di Ginny era gonfia d’orgoglio. “Allora? Che te ne pare? Una mia
amica di origini babbane di Tassorosso me l’ha data qualche giorno fa! Ha una
cotta colossale per Malfoy ed è riuscita a farsi fotografare con una macchinetta
babbana mentre lo baciava! Non so come diavolo ci sia riuscita, ma devi
ammettere che è una prova molto compromettente per un purosangue, no?”
Hermione
osservò la foto con più attenzione e notò facilmente i segni di un banale
fotomontaggio fatto a casa col computer.
Possibile
che non se ne sia accorta? …Forse con le foto del mondo magico non si possono
fare fotomontaggi. Oppure pensa che la qualità delle foto babbane sia
normalmente così scarsa… però se ha imbrogliato lei, forse anche Malfoy…
“Dai,
Hermione! Pensa che smacco sarebbe per mio fratello! Non solo ti starebbe
perdendo, ma per di più per mano della persona che odia più al mondo! Se non
vuoi farlo per te, fallo per me! Voglio proprio vedere che faccia farà quando ti
vedrà con Malfoy!”
“Ti rendi
conto di quanto rischio a chiedere una cosa del genere a Malfoy, anche con
la tua strabiliante prova compromettente a supporto?”
“Hermione!
Ma che razza di Grifondoro sei? Dovresti essere disposta a rischiare tutto per
ciò che desideri…” Lanciò uno sguardo esplicito verso Ron. Anche Hermione rimase
a guardare il ragazzo per un po’, e alla fine disse, alzandosi in piedi “Hai
ragione tu! Chi non risica non rosica! Se mi dice di no, pazienza, ma se mi dice
di sì… costringerò Ron ha mostrarmi quello che davvero prova per me. E forse
sarà la volta buona che mi metterò l’anima in pace!”
“Brava,
Hermione! Ma quando parlerai con lui?”
“Oggi
abbiamo il giro di pattugliamento serale dei prefetti. Vado dalla McGranitt e le
chiedo se può mettermi in coppia con Malfoy. E che il cielo mi aiuti!” così
dicendo corse fuori dalla sala comune, seguita dallo sguardo orgoglioso di Ginny
e quello curioso di Harry e Ron.
*
Erano le
dieci di sera quando la coppia Granger-Malfoy stava finendo di ispezionare
l’ultimo corridoio.
Draco
rivolse un’occhiataccia malevola in direzione della sua compagna. “La McGranitt
dev’essersi bevuta il cervello… sa quanto non ci sopportiamo a vicenda, e ci
mette a pattugliare insieme. Magari anche lei è stanca dell’insopportabile
So-Tutto-Io di Hogwarts e spera che ti elimini entro la fine della serata.” Un
ghigno minaccioso gli si disegno sul viso pallido.
“Fottiti,
Malfoy.” Hermione cercò di tenere a bada la rabbia, mentre apriva di scatto le
varie aule del piano, puntando dentro la bacchetta accesa dal Lumos. Quando
finalmente arrivò all’ultima aula, davanti la quale di lì a poco dovevano
incontrarsi con l’altra coppia di prefetti, entrò dentro.
“Che
diavolo stai cercando, Granger? Non c’è nessuno qui.” disse il biondo mentre la
seguiva all’interno.
“Volevo
assicurarmi proprio che fosse completamente vuota.” Diresse la bacchetta verso
la porta alle spalle del Serpeverde e la sigillò con un incantesimo. “Malfoy,
dobbiamo parlare.”
Draco la
guardò con sospetto. “E di cosa, di grazia? Ti ricordo che noi non abbiamo alcun
tipo di rapporto, e per di più ci odiamo. L’unica cosa che potresti avere da
dirmi potrebbero essere degli insulti, ma quelli potevi semplicemente dirmeli
per corridoio. Ora che ci penso è tutto la sera che sei insolitamente e
finalmente silenziosa… non è che ti sei presa una cotta per me, Granger?”
Stava parlando con un ghigno divertito, ma quando vide Hermione diventare rossa
come un peperone, i suoi occhi si allargarono di stupore.
“Non è
affatto come pensi tu, cretino… o almeno non proprio…”
“Senti,
Zannuta, sputa il rospo. Non vorrei che a stare chiuso troppo tempo in una
stanza da solo con una Mezzosangue mi prendessi qualche strana malattia.”
Dai,
Hermione… respira a fondo e ignora la sua cafonaggine, lo fai per te stessa!
Adesso o mai più!
Prese
fiato e disse tutto insieme “Michiedevosepotessifarefintadistareconme.”
Draco era
piuttosto scocciato. “Che diavolo hai detto?”
Hermione
sospirò e ripeté più lentamente “Mi chiedevo se potessi fare finta di stare con
me.”
Malfoy la
guardò per un tempo indeterminato prima di scoppiarle a ridere in faccia
sguaiatamente. “Granger, ma che ti sei scolata un’intera bottiglia di Whisky Incendiario
prima di venire qui?”
“No,
Malfoy. Sono seria.” Aspettò che Draco finisse di sganasciarsi dalle risate e,
quando finalmente incrociò i suoi occhi, capì che la ragazza stava dicendo la
verità. Hermione aveva le guance arrossate, ma lo sguardo deciso.
“Ma stai
dicendo sul serio? Vuoi che io faccia finta di stare insieme a te… e a che pro?”
Gli lanciò un’occhiata penetrante e Hermione arrossì ancora di più. “Che
stupido, ma è chiaro come il sole: è per quello straccione di Weasley! Vuoi
farlo ingelosire con me. Non sarai troppo cattiva? Gli prenderebbe un infarto se ci
vedesse insieme.” Il tono era di scherno, era chiaro che la stava prendendo in giro
anche se si percepiva un minimo di curiosità.
“Pensaci
bene. Potrebbe essere un vantaggio anche per te, non pensi? Quale migliore
rivincita potresti avere su Harry e Ron? E poi… se non sbaglio hai un bel po’ di
lavoro da fare per recuperare l’insufficienza in Incantesimi.”
Sentendo
le parole di Hermione, finalmente Malfoy decise che stava parlando davvero sul
serio e replicò immediatamente “Ma Vitious ha detto che devi sovrintendere il
mio lavoro, quindi se andassi male io ci rimetteresti anche tu, mia cara.”
Hermione
assunse un’espressione di trionfo. “Quello che tu non sai, mio caro, è
che ho parlato con lui e mi ha detto di stare tranquilla. Sa bene dei nostri
dissapori e del tuo caratteraccio e mi ha detto che comunque andrai sarà sicuro
che io avrò fatto tutto il possibile.”
Malfoy
sembrò rifletterci un attimo, ma poi la guardò con il solito astio. “E tu pensi
che un’insufficienza a Incantesimi basti a convincermi a fare finta davanti
tutta la scuola di stare con te? Ma ti rendi conto, se vuoi rendere la cosa
credibile, dovremmo essere cordiali tra di noi. Dovrei toccarti! E non c'è
nessun valido motivo per mettersi con una Nata Babbana, fosse anche solo per
finta… e poi non una Mezzosangue qualsiasi, dovrei fare finta di stare con TE!
Che schifo, non basterebbero mille insufficienze a convincermi.”
Hermione
si sentiva toccata nell’orgoglio. Anche se non voleva ammetterlo, quelle parole
l’avevano ferita. Tuttavia ingoiò il rospo e cercando di non far capire a Draco
quanto avesse colpito nel segno coi suoi insulti, decise di usare il suo asso
nella manica.
“Dici che
disprezzi tanto le Nate Babbane, eppure…” Tirò fuori dalla tasca la foto e la
osservò con palese interesse. “Qui non sembra che fossi poi tanto schifato,
anzi…”
Speriamo
che ci caschi…
“Di cosa
stai parlando, Granger?” Si avvicinò fino a riuscire ad intravedere la foto. “Ma
che diavolo…” Cercò di afferrarla, ma Hermione fu più veloce.
“No, no,
Malfoy.” La girò, in modo tale che lui potesse vederla bene. “Si guarda ma non si
tocca… ma che sorpresa, prima fai tanto lo schizzinoso e poi ti fai baciare
proprio da una schifosa Mezzosangue!”
Gli occhi
di Draco si ridussero a due fessure mentre guardava l’immagine e con passi
rapidi si avvicinò a Hermione, afferrandola per il polso.
“Chi ti ha
dato questa roba?” Strinse ancora di più la presa tanto che la ragazza lasciò
andare la foto.
“Malfoy,
lasciami, mi stai facendo male!”
“Come
diavolo hai fatto a fare una cosa del genere? Evito qualsiasi tipo di rapporto
con quella piattola di Tassorosso, quella foto è una menzogna!” Draco era
davvero furioso.
Hermione stava tremando come una foglia, il sangue
gli si era ghiacciato nelle vene, ma tentò comunque di mantenere in mano la
situazione. Alzò il mento e puntò contro il petto del ragazzo la bacchetta, che
ancora non aveva messo via da quando prima aveva sigillato la porta.
“Malfoy,
lasciami andare o ti Schianto.”
Per un
lungo istante Malfoy fissò la ragazza negli occhi e lei sostenne il suo sguardo
in silenzio, orgogliosa, e alla fine la lasciò andare. Hermione trasse un
silenzioso sospiro di sollievo, mentre si massaggiava il polso.
“Come
diavolo hanno fatto…?” Lanciò un incantesimo e la foto prese fuoco.
Una volta
che aveva ritrovato il suo battito cardiaco regolare, Hermione realizzò che
anche Draco aveva creduto al trucchetto della ragazza Babbana, e allora decise
di giocarsi il tutto per tutto e di tirare ancora un po’ la corda, nella
speranza che non si spezzasse. Stava giocando col fuoco, e lo sapeva.
“Naturalmente sai che non sono così stupida da aver portato l’unica copia
esistente con me, vero?”
Ebbe in
cambio un’occhiataccia piena d’odio.
“Mai dire
mai, la stupidità non ha limiti.”
Hermione gli fece un gestaccio in risposta, stando
attenta però a tenersi a debita distanza, tenendo ancora la bacchetta puntata
inconsciamente nella sua direzione.
Vedendo la
sua buffa posa, chiaramente difensiva nonostante il gesto poco elegante volesse quasi
provocare una sua reazione, Malfoy non potè fare a meno di sogghignare.
“Hai poco
da ridere, mi sembra.” Hermione aveva capito che la stava canzonando e assunse
un’aria stizzita. “Allora? Che intenzioni hai?”
Per tutta
risposta Draco si mise le mani in tasca e, guardandola pigramente, disse “Dimmelo
tu, a quanto sembra sei tu ad avere il coltello dalla parte del manico.”
Ed eccomi qua ragazzi… Nel tentativo
di fare una one-shot su Hermione e Draco, che Vulcania mi aveva commissionato,
mi sono ritrovata come al solito ingarbugliata in una storia a capitoli! Sono un
disastro! Per ora non so quanto sarà lunga, e anche il titolo, come al solito
lascia un po’ a desiderare. E’ molto “in costruzione”
quindi se avete consigli su come sviluppare la storia (soprattutto tu, Vulcania),
non lesinate in consigli. Mi farebbe anche piacere una vostra opinione su questo
primo capitolo!
Un saluto a tutti, Sophie ^_^
Ps: non credo che riuscirò ad
aggiornare più di una volta alla settimana… mi scuso in anticipo!
EDIT (25/11/2012): Ringrazio Lights per aver segnalato la mia storia nella 'Settimana del consiglio - the best of Draco/Hermione' nel gruppo facebook 'Hpeace&Love' :)
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