I
personaggi,
purtroppo, non mi appartengono, ma sono della magnifica Signora Rowling
(God save the Rowling!), e la storia non è stata scritta a
fine
di lucro, ma solo per dar sfogo al mio cervellino malato.
AVVERTIMENTI:
-
Le frasi scritte in corsivo sono i pensieri del nostro Ron (ma forse in
futuro anche di altri, chi lo sa... io no...).
-
Per la prima
volta pubblico una storia (storia?) autoconclusiva che forse non si
concluderà qui, ma questo non mi è ancora dato di
sapere,
visto che mi è apparso, in mistica contemplazione, uno
sprazzo
di quello che potrebbe essere un secondo capitolo, di cui non conosco
ancora il finale, ma nemmeno tutto ciò che
avverrà dopo
quanto scritto qui sotto... quindi non mi è ancora chiaro se
questa one shot, come i pokemon, si evolverà in altro...
evviva
l'avventura!
-
Per la prima
volta pubblico senza rileggere un milione di volte in modo maniacale il
capitolo... soprattutto per problemi di disponibilità di
tempo... quindi chiedo venia in precedenza per eventuali errori
(vedrò di ristabilire la mia malata necessità di
controllo prima del prossimo millennio...).
-
L'abbondanza
di punti di sospensione che ho messo è riprovevole, lo so, e
non
mi spiego come, però, non riesco a farne a meno. Una strana
dipendenza. Sarà uno dei sintomi della sopraggiunta
vecchiaia.
Trenta centimetri che fanno la differenza
«
Oh, andiamo, Harry » sbottò Hermione. «
Non è il Quidditch che è popolare, sei tu! Non
sei mai stato così interessante come ora, e nemmeno
così attraente, a dirtela tutta ».
[...]
«
E non guasta nemmeno che tu sia cresciuto di trenta
cemtimetri durante l'estate » concluse Hermione, ignorando
Ron.
«
Io sono alto » affermò lui senza
alcuna logica.
(Da "Harry Potter e il Principe Mezzosangue"")
Harry
è cresciuto di trenta centimetri.
Harry è
cresciuto di trenta centimetri? Ma che cavolo di roba è?
Ron sbuffava col viso corrucciato mentre ripensava alle parole di
Hermione che, proprio, gli sembravano un'assurdità.
Imbronciato, col capo chino e le mani affondate nelle tasche dei
pantaloni, procedeva a passo di marcia verso l'aula di pozioni,
lasciando indietro i suoi due amici di diversi metri, continuando a
rimuginare sul discorso di Hermione in Sala Comune:
Ok, forse Harry
è cresciuto di trenta centimetri, ma è comunque
più basso di me!
Anche io sono cresciuto
ancora questa estate... e sono SEMPRE stato alto!
I tappetti del primo anno gli filavano davanti facendo svolazzare i
loro mantelli durante la corsa. Da dietro sentì la voce di
Hermione richiamarli alla disciplina
« Non si corre nei corridoi! »
Sono fortunati che non
gli abbia tolto dei punti! È più intransigente
della McGrannitt...
Sbuffò stizzito
... e poi è
sempre la solita
maestrina perfettina: siamo almeno in sei prefetti nel raggio di venti
metri, e nessun altro ha fatto caso a quei bambini che correvano!
Solo lei li ha notati!
Ma certo: lei nota
sempre tutto!
Anche i trenta
centimetri in più di Harry...
Solo lei li ha notati,
io non ci ho fatto per niente caso...
Voglio dire: chi se ne
accorgerebbe?
Tutti siamo cresciuti! È normale! Non solo Harry! Ok, forse
lui
si è alzato un po' di più... ma era un
nanerottolo! Ora
è normale! Insomma: come avrei potuto pensare che sia
cresciuto?
Devo ancora abbassare gli occhi per guardargli sulla testa!
Oh... ma Hermione si
accorge SEMPRE
di tutto, perché lei è la perfettissima,
intelligentissima ed attentissima Hermione Granger!
Sbuffò ancora, con l'umore sempre più nero.
Ma dove miseriaccia sono
rimasti quei due?
Si voltò per richiamare gli amici ad un'andatura un po'
più sostenuta, e li vide: Hermione e Harry camminavano
vicini,
parlando fra loro a bassa voce, intimi.
Il cuore di Ron perse un battito.
Al loro passaggio un gruppo di ragazzine del secondo anno era andato in
fibrillazione,
sorrisi e sospiri venivano elargiti in direzione del suo amico, che,
arrossito di botto, aveva abbassato lo sguardo a terra, mentre Hermione
alzava gli occhi al soffitto, scuotendo la testa con un sorriso
divertito.
Il cuore di Ron perse un altro battito, ma poi dalle sue viscere
sentì solo una feroce rabbia montargli dentro.
Bene! Harry si
è alzato di
trenta centimetri, Hermione se ne è accorta... e sembra che
anche tutte le altre femmine di Hogwarts lo abbiano notato...
Si guardò attorno per verificare una qualche reazione
particolare da parte della porzione maschile della scuola, ma, a parte
Colin Canon - che non faceva testo, visto la sua insana passione per il
"Bambino Sopravvissuto" - sembrava che la "crescita miracolosa" di
Harry non sortisse alcun effetto sui ragazzi.
Donne... pfui... Harry
cresce di
trenta centimetri e tutte vanno in visibilio... che ci sarà
mai,
poi, di tanto straordinario?
Io ne ho un sacco di
trenta centimetri!
Sono alto, IO!
E poi i maschi non ci
hanno fatto per niente caso, a parte i fratelli Canon, ma quelli sono
un'eccezione, no? Solo le ragazze e Hermione lo hanno
notato...
Qualcosa in questo ultimo pensiero gli era suonato subito stonato, e
gli torno subito alla mente il ricordo del quarto anno e della sua
infelice uscita prima del Ballo del Ceppo con cui constatava che anche
Hermione era una ragazza.
Arrossì: quello che aveva detto era stata la sparata
più pericolosa della storia!
Sì,
è vero, Hermione
è una... ragazza... non ci sono dubbi... ma, insomma, non
con
Harry! Non si è mai comportata da ragazza con lui!
Ogni volta che il suo cervello formulava la parola "ragazza", il suo
colorito aumentava di un tono di rosso.
Con Harry, poi! Ok,
nemmeno con me usa dei modi da femmina...
Ron constatò che anche il concetto di "femmina", associato
ad
Hermione, creava problemi alla nuance del suo viso, ma anche a tutte le
sue funzioni vitali principali: battito cardiaco irregolare,
sudorazione incontrollata, difficoltà a deglutire, eccesso
di
salivazione... ma cercò di ignorare i sintomi...
Miseriaccia!
Con Harry?
E poi da quando Hermione
da importanza alle stesse cose che interessano alle altre ragazze?
Cioè: di
sicuro non è
che le altre possano essere evolute tanto da raggiungerla, quindi...
Santo Godric! Non può essere!
Con un'espressione di puro terrore, Ron si piantò in mezzo
al
corridoio, con gli occhi fuori dalle orbite ed il fiato corto
È lei!
È lei che
è diventata come le altre!
Ha iniziato a vedere le
cose come una RAGAZZA!
A Ron mancava il respiro ed il suo viso stava passando dal rosso acceso
al bianco cadaverico nel giro di pochi secondi
Quindi, ora, lei...
Non era pronto a considerare questa cosa, non voleva nemmeno riuscire a
pensarlo, ma la sua testa fu più rapida della sua
volontà
e formulò ciò che non avrebbe mai avuto il
coraggio di
affrontare:
Lei... ora guarda i...
ragazzi...
In quello stesso istante Harry e Hermione lo avevano raggiunto.
« Hey, amico, ti hanno lanciato un pietrificus? »
scherzò Harry, arrivandogli alle spalle e battendogli una
pacca
sulla schiena, ma Ron non rispose, perciò i suoi due amici
capirono che c'era qualcosa che non andava, infatti, oltre ad essere
immobile sul posto, Ron aveva un'espressione shockata in viso ed era
pallidissimo.
Harry lo scrutò aggrottando le sopracciglia, mentre Hermione
era
visibilmente preoccupata e gli si era avvicinata ad appoggiargli una
mano sul braccio, con delicatezza.
« Ron... cosa è successo? »
Aveva parlato piano, come se stesse trattenendo il respiro.
Ecco: sta facendo la
"ragazza"
Pensò Ron guardandola con occhi impauriti
La sua mano...
Il mio braccio...
Delicata...
Preoccupata...
Ragazza...
Femmina!
Ron abbassò gli occhi verso la mano di Hermione ancora ferma
poco più in alto del suo gomito. Lei, gentile, sembrava che
con
quel gesto volesse rassicurarlo e sostenerlo, ma lui sgranò
ancora di più gli occhi, terrorizzato.
Hermione si accorse di quanto fosse sconvolto e si ritrasse
fulmineamente rompendo in modo repentino il contatto, ma Ron non dava
segno di riprendersi in nessun modo: la sua mente era
totalmente
occupata da pensieri terrorizzanti che si sovrastavano l'un l'altro
senza tregua.
Ragazza... Hermione...
femmina... ragazzi... Harry...
Ron alzò lo sguardo e, dopo la miriade di immagini e parole
sconnesse che avevano affollato vorticosamente la sua testa, li vide
ancora vicini: Harry e Hermione.
Hermione Ragazza, Harry
Ragazzo.
Vicini.
Intimi.
Hermione ha guardato
Harry...
HERMIONE HA GUARDATO
HARRY!
Esalò un respiro, come se avesse trattenuto l'aria a lungo,
e svenne.
Note
di ME:
perchè LUI non ha la sensibilità di un
cucchiaino... solo
non riesce a gestire troppe emozioni tutte insieme. Forse...
|