Il compleanno di Stiles ovvero Una serie di giochi imbarazzanti

di leyda
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Il compleanno di Stiles

Ovvero

Una serie di giochi imbarazzanti

 

Prologo

 

«Sei impazzito, Scott? Forse la tua testolina mannara ha preso una botta di troppo all’ultimo allenamento con quello svitato di Derek? Perché io ci tengo ancora alla mia vita e non mi dispiacerebbe prolungarla oltre il giorno del mio compleanno. Che per inciso non ho intenzione di festeggiare nel bosco, nello specifico a casa Hale, con i due psicopatici omonomi!» sbottò Stiles sedendosi al tavolo vuoto con il vassoio pieno di roba fritta.

L’amico lo guardò con aria implorante, ma

«Non ci provare. Con me lo sguardo da cucciolo non attacca! Non sono Allison. A proposito…»

Proprio mentre stava per rivelare quello che gli era appena balenato in mente il tavolo si riempì del resto del branco, con in aggiunta Lydia e Allison. Quindi le conclusioni di Stiles furono udite da tutti i presenti prima che riuscisse a frenare la lingua, cosa che non sarebbe avvenuta in ogni caso.

«è per lei che vuoi organizzarla nel bosco! Oh, sei proprio un subdolo… mannaro! Ti odio!» esclamò aprendo la bottiglia con espressione stizzita.

«Oh, chi festeggia il compleanno nel bosco?» domandò la bionda licantropa, mentre sul viso di Scott si disegnava un sorrisino di vittoria.

«Cosa? Compleanno? Di nessuno! Hai sentito male!» tentò di salvarsi Stiles riuscendo solo a far ridere tutti i presenti.

«Fra una settimana è il compleanno di Stiles, ma Derek non vuole farci saltare neanche un giorno di allenamenti per festeggiare.» spiegò Scott mentre l’amico sbuffava seccato, alzando gli occhi al soffitto.

«E strano a dirsi, per una volta sono d’accordo con quello scontroso del vostro Alpha. E questa è una cosa che non mi sentirete mai più ripetere.»

«Io, invece, la trovo una buona idea. L’anno prossimo potresti essere morto.» intervenne Isaac

«Beh, grazie! Ed è proprio per evitarlo che voglio avere a che fare il meno possibile con il vostro capo, grazie tante.»

«Ma lo convinciamo noi, non preoccuparti. Fra una settimana nel bosco, allora.» concluse Erica alzandosene seguita da tutti

«Non posso crederci! Non hanno ascoltato una parola!» si lagnò il futuro festeggiato gesticolando indignato.

***

Il giorno dopo Stiles fu intercettato da Isaac che gli comunicò che Derek, dopo una lunga contrattazione, aveva ceduto alle richieste del branco, a cui si erano aggiunte anche quelle di Peter.

Gemendo di disperazione, il ragazzo sbatté la testa sull’anta di metallo dell’armadietto, sotto lo sguardo divertito del lupo.

 

 

 

 

 

 

 

Angolo pazzo:

Iniziamo col dire che: si, non siamo totalmente in quadro; e no, non sono un’unica persona con problemi di personalità multipla, ma siamo due persone distinte.

Si, questa è una storia a quattro mani. (Speriamo si sia capito ora, che non siamo da rinchiudere, quindi posate pure il telefono: la neuro non verrà!)

Speriamo che questo delirio vi piacerà. Cercheremo di aggiornare ogni settimana, possibilmente di venerdì sera.

Pensiamo non ci sia altro da dire… a presto, allora!

  

P.S. questa storia si autodistruggerà fra 10 secondi, a meno che non ci lasciate un commentino-ino-ino.

10

9

8

Scherzetto!

 

Però un commento ci farebbe piacere!

Leyda e Rose_97





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