Mi raccomando, miei fedeli lettori... leggete quanto di
seguito:
1) questa ff contiene spoiler, anzi, ne è piena. se non
avete letto fino all'ultimo capitolo pubblicato in Giappone, potreste
trovare qualcosa di molto nuovo... siete avvisati!!!
2) i personaggi sono di proprietà di Ai Yazawa,
così come gli stralci delle canzoni citate in grassetto sono
di proprietà dei rispettivi autori.
3) preparate i fazzoletti!
THE
BLAST ARE BACK
- Oh baby, help me from
frozen pain
With your smile, your
eyes,
and sing me, just for
me...
La ragazza finì la canzone, si tolse la chitarra da
tracolla, e meccanicamente fece un inchino. Era buffo quel gesto
ossequioso, dopo quell'ondata di emozioni, di ricordi...
- Allora? Le somiglio un poco?
Shin era stupefatto. - Sei uguale - gli scappò detto.
- Volevo dire... le somigli molto.
Erano solo in tre, in quella sala prove. Shin, Naoki e Misato1.
Quella sera nascevano i nuovi Blast.
Nana era scomparsa da tre anni, ormai, ma la sua presenza era ancora
palpabile. Per mesi l'avevano creduta morta; la disperazione di Ren
l'aveva portato quasi a completare la sua missione... autodistruggersi.
Fortunatamente, Takumi, Naoki e Reira gli erano stati accanto
ed era riuscito a disintossicarsi dalla droga. Aveva ripreso
il suo posto nei Trapnest e la band era tornata ai vertici delle
classifiche.
Finché...
Shin scacciò quella nube nera che stava per afferrare i suoi
pensieri.
- Complimenti, Misato, hai una voce formidabile! Forse sei ancora
più intonata di Nana... vero, Shin-chan?
Questi lo fissò, torvo. - Nana non aveva bisogno di essere
intonata. - Rivolgendosi alla ragazza, prese un tono più
affabile:
- Comunque è vero, sai... con te mi sembra di poter
ricominciare... viva i Blast! Naoki! Dobbiamo festeggiare!
Quella risata... quel sorriso. "Se Ren potesse vedere il tuo sorriso!"
pensò Naoki. "E Hachi... la tua mammina Hachi... deve
saperlo: Shin ha sorriso, Shin è tornato a vivere!".
Quando Yasu, messo alle
strette, confessò di sapere dove si trovava Nana, tutti si
infuriarono. Tranne Hachi.
- Se è viva, non m'importa di nient'altro... se è
felice...
- Nana non sarà mai veramente
felice. Ma in qualunque posto abbia un microfono e un pubblico, lei si
sentirà a casa.
Quant'era vero! Hachi abbracciò Yasu e gli disse:
- Dille che non sono arrabbiata. Sarò sempre la sua
Hachiko...
Satsuki cresceva, e Hachi era una madre con i fiocchi. Peccato che
Takumi
fosse spesso fuori per "lavoro", vale a dire a letto con attricette
più o meno famose. Sentiva una nausea indescrivibile quando
tradiva Nana, ma forse, si diceva, anche lui voleva distruggersi, come
Ren. Di cosa si incolpava? Perché non poteva godersi la sua
gioia, la famiglia che aveva costruito?
Non trovava una risposta.
La Gaia Records accolse i nuovi Blast a braccia aperte, sognando
già vendite astronomiche... ma per il signor Kawano
non c'entravano solo i soldi. Era sinceramente felice che, in qualche
modo, il sogno proseguisse.
E poi, chi se lo sarebbe mai aspettato, alla Gaia, di mettere sotto
contratto il grande Naoki Fujieda... il batterista più
quotato del mondo rock giapponese? Certo, lo scioglimento dei Trapnest
era stato una tragedia...
Era nato
da una tragedia...
- Nooooo! Takumiiiii,
perché? Me l'avevi promesso!
- Ascolta Nana, mi dispiace, non è colpa mia se la redazione
di questo giornale ha fissato l'intervista ad un'ora così
assurda... andremo al ristorante un'altra sera, va bene?
- No. Va' a quel paese!
Quando Nana si impuntava così, non c'era niente da fare. E
dire che stavolta era veramente
un impegno di lavoro... Beh, ora non c'era più tempo,
avrebbero fatto pace l'indomani. Diede un bacio a Satsuki, fece un
sorrisetto ironico alla moglie e uscì.
Parcheggiò davanti all'albergo dove alloggiava Reira. Ecco,
non era ancora arrivata... di nuovo con quel bamboccio di Shin, ci
scommetteva! E gliel'aveva pur detto, di mollarlo!
- Scusa il ritardo, Takumi. - Reira era tutta trafelata. - Non ho
potuto sbrigarmi prima...
- Sali, dai... uff...
Erano proprio in ritardo. Che figuraccia. Ren se la sarebbe cavata,
certo, ma il leader era lui. Doveva tenere tutto sotto controllo, i
Trapnest erano il frutto dei suoi sforzi...
- Reira, lo so con chi eri. Ti ho già detto e ripetuto di
mollare quel ragazzino, e credevo che l'avessi fatto. Ma poi Nana Osaki
è svanita nel nulla, i Blast si sono sciolti, e tu sei
tornata a consolarlo! Non abbiamo bisogno di cattiva
pubblicità, soprattutto adesso, con il nuovo album! Ma
cos'hai in quella testolina? Sembri mia moglie, tutta zucchero e limone!
- Zucchero e limone?
- Dolciastra e acidella, a seconda dei momenti. Reira, te lo sto
dicendo seriamente... - sbottò lanciandole un'occhiata di
sbieco.
- Takumi... no, no!
Un camion aveva sbandato, finendo nella loro corsia. Era troppo
vicino... Takumi provò a frenare, ma l'impatto fu
così forte da sbalzarlo fuori dall'auto. Per fortuna,
perché il camion proseguì trascinando con
sé quello che restava della sua Mercedes.
E anche il futuro della band.
I Trapnest sono finiti.
Per sempre...
Hachi si mise una mano alla bocca, quando vide il marito uscire dalla
porta a vetri smerigliati del pronto soccorso. Aveva le mani e il viso
graffiati e i suoi occhi cercavano qualcosa su cui posarsi... poi la
vide...
- Nana-chan!
- Takumi-san... tesoro, tesoro mio...
Le lacrime scorrevano sul volto di Takumi, bruciandogli la pelle. Ma
non importava. Strinse la sua Nana sul cuore, balbettando:
- Aishiteru, Nana-chan,
aishiteru...2
Non era vero che la band dipendeva da lui... senza Reira, i Trapnest
non esistevano più...
Ma la sua famiglia, sì, quella gli apparteneva, e l'amava, e
doveva averne cura.
- Aishiteru... ima,
itsumo... Nana-chan...
Yasu stava per trasferirsi negli USA con Miu, dove l'aspettava un posto
in un rinomato studio legale di New York. Lei era al terzo mese di
gravidanza. Asami ora conduceva un programma TV per casalinghe, vestita
di tutto punto e più frizzante che mai. Il suo fan
più accanito era ovviamente Nobu, che seguiva passo passo le
sue ricette da casa, con il grembiule e il cappello da cuoco. Il loro
amore cresceva ogni giorno.
E Ren? Era tornato nella vecchia casa, nella sua città
natale.
- Nana tornerà, io lo so. Sono qui ad aspettarla.
Nana
tornerà... ma non a Tokyo, non dove il successo improvviso
l'ha resa isterica, ansiosa, instabile... Nana tornerà dal
suo Ren, nel loro nido...
Ma la mia Reira...
la mia principessa...
- Shiiiin! Non è ancora arrivato Naoki? Dobbiamo provare! Mi
sento proprio in forma oggi...
- Uh? - Si riscosse. Misato era piombata nella stanza, con la sua
carica di allegria.
- Ciao, Micchan.
- Micchan? Ma non sono mica una bimbetta... mi hai presa per Satsuki?
- No, infatti... mica ti ho chiamata Sacchan...
"Come ho fatto a pensare che fosse uguale a Nana? E' molto
più simpatica... e la sua bellezza è
più semplice, più vera..." rifletté
Shin.
- Sai, Shin, quando mia sorella mi vedrà, credo che
sarà fiera di me. Non è vero?
A lui si riempirono gli occhi di lacrime. - Certo, piccola... Nana-san
ti vuole bene...
Reira, e tu sei fiera di
me? Ti piace quello che sono diventato?
Con queste mani e questo
cuore spezzato... ho ricostruito il sogno...
Ti immagino splendente
di luce, mentre canti... per me...
- Di certo il cuore sta
riavvolgendo il filo che ci lega
Come se la me di quel
tempo si fosse svegliata,
non c'è
bisogno di piangere...3
1- Per Misato
intendiamo quella vera... la sorella di Nana Osaki...
2- Aishiteru
vuol dire "ti amo".
3- Questa
canzone è "A little pain", una delle sigle dell'anime di
Nana, cantata da Olivia/Reira. Quella inserita all'inizio della ff
è "Rose", la sigla iniziale, cantata da Anna Tsuchiya/Nana
Osaki.
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