Tre cuori

di Tigre Rossa
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Tre cuori


Tai Lung la guardava con i suoi occhi penetranti.
“Cosa c’è, Tai?” domandò Tigre. Quello sguardo fisso su di lei le aveva messo addosso una strana sensazione di paura.
Lui le si avvicinò e rispose, lentamente :”Mi piaci.”
Tigre spalancò gli occhi, pensando di aver capito male :”Come scusa?”
Lui si avvicinava sempre di più :”Mi piaci. Da morire.”
Tigre lo guardò, non riuscendo a credere a ciò che aveva appena detto.
“Stai scherzando ?” domandò con un filo di voce.
“Per niente. Mi piaci.” rispose il ragazzo, avvicinandosi.
Era molto vicino, adesso. Troppo vicino.
“Tai . . . io. . .” Tigre non sapeva cosa dire. Non aveva mai immaginato una cosa del genere. Tai Lung innamorato di lei. Ma lei non era mai stata innamorata di lui. No. Il suo cuore era occupato. Da un altro. E da tanto tempo, ormai.
“Tai Lung, io . . . io non sono innamorata di te. Mi dispiace.” disse tutto a un fiato.
Tai Lung era il suo migliore amico e non avrebbe voluto farlo soffrire, ma era la verità e non poteva mentirgli.
Lui la guardò negli occhi. Nel suo sguardo si vedevano delle fiamme.
“Non dirmi che il tuo cuore è occupato da Po!!!” Esclamò con rabbia. “Come fa a piacerti? È lardoso, mangione e babbeo, e ti sbava dietro da una vita!”
“Primo non è così, e tu lo sai bene. Secondo . . . “ arrossì “non lo so perché, ma mi sono innamorata di lui. Non c’è un motivo preciso.”
Lui si avvicinò ancora di più e lei indietreggiò, spaventata.
“Cosa ha mai lui più di me, Tigre?” ogni sillaba era uno scoppio di rabbia e odio.
“Io . . . non lo so.” disse lei.
“Ti prego Tigre, cambia idea . . . ti prego . . . mi piaci così tanto . . .” sussurrò Tai Lung. Dal suo tono sembrava che si stesse rivolgendo ad una amante.
Lei fece segno di no con la testa. “Mi dispiace, Tai, ma non posso.”
Lui lei si avvicinò sempre di più. Erano ormai a pochi centimetri l’uno dall’altra.
Nei suoi occhi c’era una luce folle.
Prese con forza i polsi di Tigre e la spinse verso la parete della grotta in cui si erano rifugiati per non bagnarsi con la pioggia.
“Tai Lung, che cosa vuoi fare?! Lasciami! Lasciami!”urlò lei spaventata a morte.
“L’hai voluto tu, Tigre. Mi piaci troppo.” sussurrò Tai Lung con il medesimo tono.
“Tai Lung . . .” la frase le morì in gola.
Tai Lung, più veloce della luce, aveva posato le labbra sulle sue.
Tigre spalancò gli occhi per la sorpresa e poi si oppose con tutte le sue forze a quel bacio.
Ma era impossibile.
Tai Lung la baciava con foga, assaporando ogni sfumatura del sapore delle labbra di lei.
Non le dava neanche il tempo di respirare, per quanto era affamato della primizia che le labbra della amica gli stavano offrendo.
E lei iniziò stranamente a perdere i sensi.
Le vista si offuscò come la sua mente e i muscoli iniziarono a calmarsi, essendo rimasti senza più forze.
Tai Lung se ne accorse e, lentamente, fece scivolare le zampe dai polsi di lei lungo il resto delle braccia, fino ad arrivare a sfiorarle la vita sottile e perfetta.
Allora le strinse la vita, avvicinandola ancora di più a lui.
Tigre non si reggeva quasi più in piedi.
Tai Lung si staccò da quel bacio rubato e prima la guardò negli occhi che si chiudevano, poi si avvicinò al suo orecchio e le sussurrò :”Ora sei mia. Solo mia.”
Tigre non resistette più e svenne tra le sue braccia.
Tai Lung la resse e le osservò il volto inerme. Era bellissima, con gli occhi chiusi, la testa reclinata indietro e le labbra semichiuse.
Le sue di labbra si curvarono in un sorriso.
Era soddisfatto.
Grazie ai suoi poteri, era riuscito a farla svenire e in quel preciso momento, la magia che con il bacio le aveva riversato nel corpo la stava rendendo pazza di lui.
Lui la prese tra le braccia e si sorprese di quanto fosse leggera. Sembrava una bimba, non una donna.
Si incamminò sotto la pioggia e arrivò velocemente ai dormitori del Palazzo di Giada.
Po e il maestro erano fuori per una settimana di allenamenti solitari, quindi non avrebbe avuto seccature per un bel po’.
Poggiò Tigre sul letto della sua camera e si sedette accanto a lei, nell’attesa che la magia facesse il suo effetto e che lei si risvegliasse.
Le osservò il volto sempre più pallido e si sorprese nuovamente di quanto fosse bello e affascinante.
Preso da uno strano impulso, le accarezzò una gamba. A quel tocco, una specie di scossa elettrica gli attraversò il braccio e lo spinse a unire di nuovo le labbra con quelle di lei. Mentre la baciava, fece scorrere la mano lungo il profilo di lei. Si, disse fra sé e sé, ho scelto la migliore.
 
Dieci anni dopo.
 
Tigre guardava il cielo notturno e ripensava al passato.
Il ricordò a cui più spesso pensava era quello di quando Tai Lung l’aveva baciata.
Con quel bacio a tradimento colui che un volta era il suo migliore amico la voleva stregare per poterla far diventare la propria compagna contro la sua volontà.
E ci sarebbe anche riuscito, se non fosse arrivato Po.
Già. Po, l’unico di cui si era mai innamorata, aveva sentito che c’era qualcosa che non andava ed era tornato al Palazzo di corsa.
L’aveva trovata lì, svenuta a causa della magia di Tai Lung.
Lui e Tai Lung litigarono e combatterono e alla fine riuscì a battere Tai Lung.
Poi, disperato perché anche lui l’amava ma la magia che c’era nel suo corpo l’avrebbe resa innamorata di Tai Lung, senza ragionare, la baciò. E nessuno seppe mai perché o come, ma quel bacio ruppe ciò che Tai Lung aveva fatto. Tai Lung finì in prigione.
Di tutto ciò Tigre ricordava solo una cosa, anche se era avvenuta quando era svenuta e sotto incantesimo : il bacio di Po.
Era stato ben diverso del bacio di Tai Lung.
No rubato e fasullo, ma dolcissimo, sincero e caldo.
Sorrise con dolcezza a quel ricordo, sfiorandosi con la zampa le labbra.
Poi tornò nuovamente cupa, ripensando a Tai Lung.
Era stato il suo migliore amico e se non fosse stato per questo l’avrebbe odiato a morte per tutta la vita. Ma il fatto che era suo amico rendeva la sua colpa mille volte più grave.
Le aveva fatto male sapere che era in prigione, ma se fosse rimasto libero chi le assicurava che non si sarebbe vendicato?
Sospirò.
Adesso in prigione non c’era più, a dirla tutta, perché era fuggito da un paio di giorni.
E lei aveva paura.
Non tanto per se stessa.
Ma per Po.
 
“Tigre? Cosa fai qui fuori?” le domandò una voce.
Lei si girò.
Era Po, che la guardava preoccupato.
“Non ti ho vista nel tuo letto e mi sono preoccupato . . . stai bene ?”
 
Avevano entrambi trent’anni ormai e lui era diventato un bel panda, forte e possente, con giusto quel po’ di pancia indispensabile per la sua specie, e molto ammirato da tutte le donne della Valle.
Lei invece era diventata molto più bella e sensuale, più di qualunque femmina della zona, e i suoi occhi splendevano più che mai.
 
Tigre lo guardò nei grandi occhi sinceramente preoccupati e decise di dirgli la verità, tanto per cambiare. Non era mai riuscita a mentirgli.
“Sono preoccupata, Po.”
Lui si sedette accanto a lei e la prese tra le sue braccia.
 “Ce la caveremo, vedrai.” le sussurrò dolcemente Po “Non dimenticarti che siamo i più grandi guerrieri della Valle, io e te. Il famoso Guerriero Dragone e la grande Maestra Tigre, no?”
Lei poggio la testa sul petto di Po, proprio sopra il suo cuore.
“E se non bastasse?” domando triste.
“E se non bastasse, abbiamo l’arma più potente di tutte, quella che neanche Tai Lung può sconfiggere.” le sussurrò mentre l’accarezzava delicatamente, quasi avesse paura di romperla “L’amore.”
Lei sorrise e rivolse i suoi occhi penetranti verso gli occhi verdi smeraldo di lui.
I due si guardarono a lungo negli occhi, prima di unirsi in un dolce bacio.
Le loro labbra si assaporavano a vicenda dolcemente, felici di ricongiungersi.
Gli occhi di Tigre si abbassarono lentamente mentre Po le accarezzava la guancia con delicatezza.
I sensi dei due innamorati si assopirono, mentre le loro menti entravano in enfasi.
Lei dolcemente poggiò le sue zampe sulle spalle di lui mentre Po abbassava lentamente la sua, accarezzando le forme della sua donna, facendole accelerare il respiro.
I battiti del loro cuore erano confusi fra loro e il loro respiro frenetico.
La coda di lei si muoveva eccitata mentre lui le stringeva la vita con una zampa e con l’altra risaliva in alto per accarezzarle la testa ed avvicinarla ancora di più a lui.
Poi lentamente i due si staccarono.
Po prese tra le braccia la sua donna e la avvicinò a se, mentre lei accarezzava delicatamente l’ampio petto del suo uomo.
Po le sorrise dolcemente, sussurrando :”Sai che ti amo più della mia vita, vero?”
“Si” rispose Tigre così sottovoce che sembrava facesse le fusa “lo so.”
Mentre quei due cuori innamorati risplendevano di felicità, un buio cuore infranto osservava di nascosto la scena e ricordava con dolore e rabbia quando era stato lui a assaggiare le labbra più dolci del mondo.
Tai Lung non poteva far altro che osservare la gioia che lui non avrebbe mai potuto avere e maledire quel panda che gli aveva portato via la sua felicità.
“Mi vendicherò!” disse a sé stesso “E mi riprenderò ciò che è mio di diritto! Stai in guardia panda, il prossimo a perdere tutto sarai tu!”

La tana dell'autrice

Carissimi, rieccomi!
Scusatemi la mancanza di nuove storie e di argomenti diversi, ma purtroppo ho pronte solo queste e adesso non ho tempo per scriverne di nuove. Ho così tanto da fare!
Allora, come ho scritto per l'introduzione, è una fic OCC, molto fuori dai veri personaggi, quindi non mi aspetto che sarà molto gradita.
Parla di Tigre, Po e Tai Lung, i ragazzi amano tutti e due lei, ma lei è innamorata di Po, ma Tai Lung la vuole a tutti i costi.
Questa è una delle prime che ho scritto e non l'ho revisionata, quindi siate buoni!




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