Caro Diario.

di CathCarey
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Firenze 1775 



 

Non ho mai avuto un diario, pensavo che non avrei mai scritto su delle pagine Bianche, invece no, eccomi qui, pronta a raccontare chi sono su queste pagine . Non so scrivere di me. Sinceramente non so chi sono, non mi conosco. Quando qualcuno mi chiede di parlare di me vorrei dire tante cose, ma alla fine resto in silenzio e accennando un sorriso dico soltanto ‘non c’è niente di interessante da sapere su di me’ sperando che la gente capisca che è una bugia, che io potevo dare tanto e che stavo solo aspettando la persona che a quell’affermazione avrebbe risposto ‘non importa, parlami di te’.” Vedi caro diario, non sono una persona molto aperta, sono chiusa, rigida, diffidente. Anche se sono forte, spigliata, determinata. Spesso ribelle. Purtroppo questa mia dote non è apprezzzata dalla mia famiglia, in questa famiglia è un tutto stare alle regole senza opporsi, dove le donne devono solo stare al loro posto. Sento il bisogno di evadere, scappare via. Oggi per il mio sedicesimo complenno, il mio fratello Maggiore Henry, mi ha regalato un piccolo diario, dice che è importante, che io sappia scrivere. Gli voglio un mondo di bene. Anzi forse è l'unica persona della mia famiglia a cui voglio bene davvero. La mia famiglia è composta da mio padre, e mio fratello. Mio padre è un uomo rispettabile, qui a firenze , è un conte. Mia madre invece è morta dandomi alla luce, mi odio, è colpa mia se è morta. Ma di questo ne parlerò più tardi. Ps : Che sciocca! Non ti ho detto il mio nome. Io mi chiamo Virginia, Virginia Amantato !





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