Oh mio Dio...ho scritto una Seifer/Quistis...ma ci rendiamo conto...la
profezia dei Maya potrebbe anche essere vera a questo punto XDDDDD
Scherzi a parte ho sempre pensato assurdo questo paring, ma noto che
è molto amato altrove quindi ho deciso di fare un tentativo.
Spero di averli mantenuti IC
Titolo: Ragazzi problematici
Prompt: Final Fantasy VIII, Quistis/Seifer,
ripetizioni
Beta shu_maat
Wordcount: 757
Rating: verde
Note ambientata poco prima dell’inizio del
gioco.
Disclaimer: FFVIII e i tutti i suoi personaggi sono
proprietà Square-Enix
La bacchetta tocca con forza la lavagna illuminata. Lo schiocco secco
fa sobbalzare il ragazzo seduto in un’enorme classe vuota.
Seifer alza la testa e davanti a lui, in piedi, dietro alla cattedra,
Quistis è ferma con le braccia incrociate e il piede che
rumoreggia sulle assi di legno decorate.
“Insomma Seifer. Mi devi ascoltare, altrimenti che ci faccio
io qui a darti ripetizioni?”
Lui sbuffa e distoglie lo sguardo, puntando il gomito sul banco e
appoggiando la testa sulla mano.
“Tsk, guarda che sei stata tu ad insistere per queste stupide
ripetizioni.”
E questa volta è lei a sbuffare. Una mano sulla cattedra
come a sorreggere il proprio peso.
“Io lo faccio per te. Lo sai che questa sarà
l’ultima possibilità per diventare SeeD. E poi te
l’ho detto un sacco di volte, mi devi del rispetto, almeno
quando siamo in aula. Sono la tua insegnante.”
“Oh mi scusi – risponde lui guardandola di sbieco
accavallando le gambe a lato della sedia – dimenticavo che
nonostante anche lei abbia 18 anni io non sono certo sul suo stesso
piano”
Un sospiro, lungo, esasperato quasi. “Lo sai che non
è così. È questione di disciplina.
Anche i tuoi modi verranno giudicati all’esame. Se non sarai
rispettoso nei confronti degli insegnanti finirai per non passare
l’esame ancor prima di poterlo iniziare.”
“Sai che mi importa” risponde lui alzandosi di
scatto e facendo cadere la sedia dietro di lui. “Sono
abbastanza forte da poter battere tutti quelli che la mattina scaldano
questi stupidissimi banchi di scuola…” Conclude
agitando il braccio indicando con un solo colpo tutti i posti vuoti
della classe. … “Per dirla tutta forse solo quel
dannato di Squall potrebbe sperare di mettermi in
difficoltà.”
“Lo so bene” dice lei appoggiandosi leggermente al
grande bancone della cattedra per nulla spaventata dal brusco
atteggiamento del ragazzo. “Tu sei forte, Seifer, molto
forte. E per questo sarebbe un peccato se non riuscissi a diventare
SeeD solo per colpa del tuo carattere problematico”
“Perché Squall invece è lo studente
modello, vero?” ribatte ironico il giovane candidato,
voltandosi verso di lei con le mani sui fianchi sfidandola a
contraddirlo.
Lei sorride, mentre una della sue mani si appoggia delicatamente sulla
sua guancia in un movimento pensieroso. “Non è che
sei geloso Seifer?” chiede sornionamente.
Il volto di lui s’irrigidisce di colpo, e con un paio di
grandi falcate il ragazzo arriva a pochi centimetri da lei, abbassa il
capo per essere esattamente al livello del suo sguardo: “Che
hai detto?!” domanda con un tono che lei stessa non sa
identificare. È arrabbiato, si decisamente. Imbarazzato,
chissà… forse sì. Stupefatto,
probabilmente anche… già.
Quistis ride, piano, e lo ricaccia indietro con un schiocco del dito.
Lui indietreggia, preso in contropiede, massaggiandosi poi la fronte
inconsciamente li dove Quistis lo ha colpito.
“Tu e Squall siete entrambi due ragazzi molto dotati, ma al
tempo stesso siete difficili da trattare. Squall però,
diversamente da te, non ha problemi di rendimento.”
“Allora farebbe meglio a concentrarsi su di lui che ha meno
problemi invece che rompere le scatole a me.” Ribatte lui,
infilandosi le mani in tasca e cominciando a camminare verso la porta.
“Sbagli – una voce stanca lo ferma prima di tornare
energetica come sempre – sono proprio i ragazzi problematici
quelli a cui gli insegnanti si affezionano di più, non lo
sapevi?” dice lei spegnendo la grande lavagna.
Seifer si ferma un attimo, al suono di quella frase, proprio davanti
all’ingresso che si è aperto, senza
però voltarsi verso Quistis. “Che
sciocchezza” commenta poi, poco prima di sparire dietro la
porta scorrevole della stanza.
La porta si chiude automaticamente e lei rimane sola nella
grande aula. La lavagna si è fatta un muro nero e la ragazza
si concede infine un momento di debolezza appoggiando la testa contro
lo schermo spento. Il suo corpo stanco regala solo un lungo sospiro al
silenzio che la circonda prima di voltarsi con la schiena contro il
muro e scivolare in basso per finire seduta a terra
…”Ci sono momenti così per
tutti” pensa mentre inconsciamente si abbraccia le gambe
strette strette.
Oltre la porta Seifer non ha ancora fatto un passo. Nella sue testa
continua a vagare in loop infinito l’ultima frase della sua
insegnate coetanea…
Sono proprio i ragazzi problematici quelli a cui gli insegnanti
si affezionano di più, non lo sapevi?
“Stia attenta, professoressa, perché alle volte
è vero anche il contrario” dice a bassa voce prima
di scuotere la testa e di incamminarsi per il lungo corridoio. Aveva
bisogno di sfogarsi. Squall sarebbe stato l’avversario
ideale…
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