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LA PRIMA VOLTA
Il coso, lì, quello che lei mi
ha convinto a comprare, insomma, il fele… tepe… telepono, ecco!,
suona.
Fa un rumore assordante.
I babbani non li capirò
mai.
Anche se sono ormai due anni
che ci vivo in mezzo, non li capirò mai… Ma non potevano usare un gufo per
contattarsi?
Vuoi mettere questo rumore con
un bel piumato che ti sveglia all’alba (verso le dieci del mattino, insomma) nel
tuo letto caldo e profumato?
Vabbè. Com’è che dovevo fare?
Spingere il rosso. Sì, ne sono quasi certo.
Solo quando vedo il suo nome
scritto sul coso mi accorgo che è la Mezzosangue a chiamarmi.
Sussulto.
Ah, Draco mio, sei
cotto!
‘Ma che dici? E’ solo che non
me l’aspettavo!’
Premo il rosso.
"Carissima! Come
stai?"
Nessuna risposta.
Guardo il coso.
Cavoli! Era il verde!
E ora?
Mentre decido che fare il coso
si muove tutto nella mia mano.
Sobbalzo e lo lascio cadere,
ma quello non smette!
Mi avvicino cauto e vedo che
c’è ancora il suo nome.
Allora respiro a fondo e lo
prendo in mano, premendo il verde…
"Draco, ma che combini con
questo povero telefono?"
La sua voce, divertita e
calda. Mi sembra di non essere qui, ma in una realtà parallela in cui sono
attutiti i rumori della strada, i pensieri, i problemi, persino io sono
evanescente…
"Niente, mica è colpa mia! Il
telepono si muoveva da solo!"
"Ma no, sciocco! Avrai
attivato la vibrazione!"
"No, ti assicuro! Non l’ho
toccato! Ha fatto tutto da solo!" insisto. Perchè non mi crede?
"Dottor Malfoy, è un telefono!
Non può ‘fare da solo’!"
La sento ridere ora. Questa
sensazione è davvero strana. Sono così…. Felice?
Io lo dicevo che stai per
caderci!
‘Non essere ridicolo! Un
Malfoy non si innamora! Al massimo desidera! E in questo caso è sereno perché
con lei si sta bene! Ma questo non vuol dire nulla!’
No? E allora dimmi: con lei
sta bene, è sereno e anche dolce, a volte, la pensa, vuole sentirla e vorrebbe
baciarla… che altro serve per dire che è innamorato?
‘L’amore non è cosa per noi!
Ora basta!’
"Draco, ci sei
ancora?"
"Sì, sì certo! Ero solo
soprappensiero!"
"Ah, allora che ne
dici?"
Di cosa?
"Mhhhh, penso che vada
bene…"
"Allora passo domani ad ora di
pranzo! A presto!"
"Ti abbraccio."
Ecco, ha chiuso. Domani?
Domani viene qui?
Sorrido come uno scemo...
Basta! Ma che mi prende?
Al lavoro!
….
….
Ok, ho capito, anche oggi non
si combina niente.
Eh, capo, l’amore ti brucia il
cervello, ti annebbia le sinapsi, ti confonde, ti travolge… che ci vuoi
fare?
‘Smettila di incasinarmi, tu!
Non sono innamorato, è solo un periodo di stress! Passerà e quando lei
cederà al mio fascino passerà anche la fissazione per la so-tutto-io del
liceo!’
Vedremo…
Draco cercò tutto il giorno di
concludere qualcosa, ma sembrava che il suo cervello si rifiutasse di
collaborare.
Le sue mani, invece, purtroppo
collaboravano benissimo e si ritrovò così a fare, nell’ordine: cadere le
boccette di una pozione che doveva consegnare nel pomeriggio, sostituire le
etichette di metà dei suoi ingredienti prima di accorgersi che le stava
invertendo tutte, far scivolare a terra tutta la polvere di artemisia e
bruciare nel calderone il veritaserum che il Ministero aveva ordinato… insomma…
lo stress imperversava!
A quel punto decise di
stendersi sulla poltrona per rilassarsi cinque minuti.
Chiuse gli occhi…
Campanello che
suona.
Il giovane Justin va ad
aprire.
Una voce nota risuona leggera.
A chi appartiene? Non saprebbe dirlo. Draco Malfoy è un mago affascinante e
noto, avrà conosciuto centinaia di donne nella sua vita, e non può certo
ricordarle tutte! Anche se coloro che l’hanno colpito hanno lasciato in lui un
segno. Il suono della risata, il profumo della pelle, il rossore delle guance,
il candore dei denti durante un sorriso… queste cose restano scolpite in lui e
costituiscono la sua memoria. Donne… Ah, che sublimi creature!
Ma questa voce ha qualcosa… un
campanello nel suo cervello gli dice che dovrebbe conoscerla… eppure non sa
collegarla…
Si nasconde dietro la porta e
cerca di sentire la conversazione.
"… dermatite, sì… Non so se
voi potete aiutarmi."
"Beh, Signorina, per questo
dovrei chiedere al dottore. Mi aspetti un attimo, lo vado a
chiamare…"
"Ah, gli dice che mi manda la
Signora Goyle? Credo la conosca bene! Grazie!"
Pansy… sorride piano… quanti
anni sono passati da Hogwarts! Sembrano secoli!
Quando Justin bussa alla porta
lo trova intento a guardare fuori dal vetro della finestra.
"Dottore, chiedono di quella
pozione nuova, per le dermatiti, quella sperimentale…"
Draco sospira.
"Justin, ne abbiamo parlato
due settimane fa, non è più sperimentale, benedetto ragazzo, è stata approvata
dal Reparto Nuovi Ritrovati Magici del Ministero. Ho capito, meglio se ci parlo
io!"
L’uomo alto, biondo, con il
camice bianco aperto, segue il giovane verso l’ingresso.
Lei è di spalle, legge un
manifesto del San Murgo che campeggia sul muro.
Draco cerca di riconoscere
quel fisico slanciato, l’eleganza del tailleur grigio, il soffice posarsi dei
suoi riccioli sulla schiena. Ma tutto ciò non lo riconduce a niente… Eppure ha
un tuffo al cuore, come se lui, invece, l’avesse riconosciuta
davvero…
Lei si gira.
Pochi istanti.
Che scorrono al rallentatore
nel suo cervello.
I boccoli castani che si
muovono nell’aria. Il busto che ruota, seguito dalle lunghe gambe fasciate nei
collant, un sorriso timido sostituito in breve da un’espressione stupita, la
pelle ambrata del collo, il colore caldo dei suoi occhi…
"Granger…"
boccheggia.
Beh, qualcosa prima o poi
avrebbe pur dovuto lasciarlo senza parole! Neppure il Winzegamot ci era
riuscito, condannandolo a 2 anni di detenzione per aver fatto entrare i
Mangiamorte al castello. E ora ci riusciva lei. Perché poi? Non si aspettava di
vederla, forse? O magari perché era diventata una donna, oramai, anche bella in
verità. Oppure, ma questo Draco non lo pensò coscientemente, il fatto che il suo
cuore l’avesse riconosciuta, prima ancora che i suoi sensi associassero la sua
voce pulita con quel profumo lieve d’estate e quel viso delicato
dall’espressione energica.
Scusate
per il ritardo nell'aggiornamento, ma è periodo di esami, come ben sapete! Spero
che questo piccolo ricordo vi sia piaciuto!
Io in
genere scrivo storie brevi, di un solo capitolo, in genere riflessioni.
COnfrontarmi con una storia a capitoli, anche se non lunghissima (siamo circa a
metà) con dialoghi e trama per me è dura! Meno male che ci siete voi! Perciò
ringrazio chi legge e soprattutto chi perde un secondo per lasciare un commento,
sono molto graditi! Ora me lo lasciate uno? Grazie e a
presto!!!
DamaArwen88: grazie dei tuoi immancabili
commenti! Sono graditissimi! Spero che il primo incontro tra i due non ti abbia
delusa! Non sono teneri?
sweet_fra_fra: Herm sta impazzendo... e di Draco
che mi dici? Non ti pare che stia cuocendo e neppure a fuoco lento? A
presto!