Vera se ne stava seduta immobile, con lo sguardo perso tra i fantastici
colori del tramonto, che copriva il panorama davanti a lei.
Non riusciva ancora a credere di essere stata sconfitta. Quello scontro
le aveva fatto male, molto male. Alla fine non era riuscita a
trattenere le lacrime, provocandole una ferita che era rimasta aperta,
in tutto quel tempo. Poteva far finta di essere felice, di fare come se
nulla fosse successo, di passarci su e tornare a ridere e scherzare con
gli altri.
Ma vedere Ash perdere, l'aveva riportata alla dura realtà.
Perchè le ricordava quello scontro? Perchè era
tutto così dannatamente difficile?
Si girava e rigirava quell'amo da pesca tra le mani da un pò
di tempo ormai. Non si sarebbe mai aspettato un gesto tanto affettivo
da Misty. Ecco cosa pensava mentre fissava l'aggeggio che raffigurava
la sua migliore amica. Non si aspettava che sarebbe intervenuta per
dargli coraggio, per spronarlo a andare avanti. Ash capì che
non si era dimenticata di lui affatto, che continuava a tifare per lui,
come dovrebbero fare i veri amici. Si diede dello stupido per non
riuscire neanche a farle una telefonata per ringraziarla. Poi
ripensò a tutto quello che era successo.
«Questo, invece, è da parte di
Misty!» la frase del professor Oak aveva fatto centro.
Lui rimase di stucco. Voleva ringraziarla, ma riuscì a farlo
solo mentalmente.
Tuttavia stava male. Stava maledettamente male. Aveva perso per la
seconda volta di fila alla Piramide Lotta. Doveva capire meglio se
stesso. Ma in che senso? Non sapeva neanche se cominciare subito ad
allenarsi per la terza sfida. Non sapeva niente. Neanche se ce
l'avrebbe fatta. Poi tornò a guardare l'amo da pesca. E di
colpo, si sentì un pò più determinato.
Stava continuando a pensare alla strada che aveva fatto fino a quel
momento, alle battaglie sudate, ai suoi progressi. E pensare che
all'inizio del suo viaggio sapeva a malapena cosa fossero i
Pokèmon. Si sentiva terribilmente in colpa, anche se non
riusciva a capire il perchè. Pensava a Drew, anche se quando
lo faceva le veniva una stretta allo stomaco. Chissà
dov'era, probabilmente ad allenarsi da qualche parte, cosa che lei non
stava facendo. Dannazione, Brock e Ash si stavano impegnando, solo lei
era lì senza far niente. E questo la distruggeva ancora di
più.
Sospirò e cercò di distrarsi da quei pensieri, ma
inutilmente. Era seduta da molto tempo sulla staccionata del Centro
Medico, solo ed esclusivamente per riflettere. Ma cosa c'era da
riflettere, poi? Era colpa sua, continuava a pensare, mentre i suoi
occhi si perdevano nei meravigliosi colori del cielo. Non sapeva il
perchè, ma avrebbe tanto voluto avere Drew al suo fianco.
Per confortarla, per sfidarla, per qualunque cosa...ma sentiva di aver
bisogno di lui.
Max fissava la sorella da lontano, chiedendosi il perchè di
quello strano atteggiamento. Ma forse conosceva già la
risposta. L'aveva vista poche volte in quello stato, ma quasi mai
passava addirittura ore senza parlare.
«Vera non sta un granchè bene,
eh?»
Brock era passato vicino a lui nel momento giusto. Max annuì.
«Sembrava le fosse passata...poi, da quando Ash ha perso
contro Baldo...non so cosa le stia succedendo.» rispose
poi, guardando l'amico più grande.
«Dev'essere stata la sconfitta di Ash...a farle tornare
in mente quei ricordi.»
«Com'è potuto succedere? Vera sa
perfettamente che anche se non ha vinto...»
«Sì, Max. Ma è anche vero che lei
e Ash sono molto simili, nel combattere. Probabilmente a tua sorella
è tornato in mente tutto quanto.» disse
Brock, mettendosi una mano sotto al mento. Detestava ammetterlo, ma era
così.
«Brock, Max!» urlò qualcuno
che si avvicinava ai due in tutta fretta.
«Ash! Dove ti eri cacciato?» gli chiese
il capopalestra, incrociando le braccia.
«Scusate, ma...avevo voglia di svagarmi un
pò.» all'improvviso gli tornò alla
mente il fatto che doveva assolutamente allenarsi, se voleva davvero
riuscire a battere Baldo. Poi i suoi pensieri furono interrotti quando
vide la ragazza seduta sulla ringhiera fuori. «Ehi, ma
cos'ha Vera?»
Max e Brock gli raccontarono tutta la faccenda.
«E' esattamente come mi sto sentendo io in questo
momento...non sono nemmeno sicuro di riuscire a battere
Baldo» rispose poi l'allenatore, guardando il pavimento.
«Perchè, invece di dire stupidaggini, tu e
mia sorella non lottate insieme? Sarebbe un buon allenamento per tutti
e due!» aggiunse Max, sorridendo. Ash
ricambiò il sorriso ed annuì, dirigendosi verso
la ragazza.
«Vera?! Qualcosa non va?» le chiese poi,
sedendosi di fianco a lei. La ragazza sembrò svegliarsi di
scatto da un sogno, dopodichè si girò di scatto a
guardare l'amico. Accidenti, non l'aveva neanche sentito arrivare!
«A-Ash!» esclamò, guardandolo.
«Allora? Va tutto bene?» le chiese il
ragazzo, guardando davanti a se il panorama. Non credeva di aver mai
visto un tramonto simile, a parte quella volta
quando...cercò di non pensarci, e tornò a
concentrarsi su Vera.
«Sì, non potrei stare meglio.»
rispose, anche se si poteva chiaramente notare che la voce le tremava
lievemente.
Dopodichè torno a guardare il ragazzo e capì
immediatamente che lui non credeva ad una sola parola che lei aveva
detto.
«D'accordo, no. Non sto affatto bene,
io... »Ash si stupì parecchio quando vide una
lacrima scivolare lungo la guancia chiara della
ragazza. «Mi sento terribilmente in colpa. Sono una
frana, non ce
la farò mai, non diventerò mai una brava
coordinatrice..».
Stavolta stava piangendo sul serio. Lui non potè far altro
che appoggiarle delicatamente una mano sulla spalla, così
come aveva cercato di confortarla subito dopo la sconfitta.
«Lo sai benissimo che, anche se non hai vinto, sei una delle migliori coordinatrici di Pokèmon
nell'intera Hoenn! E noi siamo fieri di te, hai dato il massimo e,
magari, se continuerai ad allenarti arriverà anche la tua
occasione.» le disse poi, stringendole delicatamente la
spalla. «Coraggio, non fare
così!»
«Vi ho delusi. Sono riuscita a battere Drew...per cosa
poi? Forse non ci sono portata, non sono abbastanza brava...mi
dispiace... .»
Ash stava per ribattere, ma una voce lo precedette.
«Mi sta deludendo ora, Vera.».
Si girarono entrambi contemporaneamente. Un ragazzo dai capelli verdi
fissava la ragazza serio. Lei non l'aveva mai visto con quello sguardo
e un pò le fece paura.
Cercò di asciugarsi velocemente gli occhi e tornò
a guardarlo mentre si avvicinava a lei e ad Ash.
«Drew!» fece in tempo ad esclamare,
vedendolo. Anche l'allenatore era rimasto sorpreso nel
vederlo. «Che ci fai qui?»
«Semplice, sono venuto a vedere come stavi dopo la Gara.
E presumo non un bene dopo le sciocchezze che stai
dicendo».
«Da quanto tempo sei qui?» gli chiese
ancora lei, alzandosi dalla staccionata di legno.
«Non da molto. Ma dimmi, vuoi davvero abbandonare tutto,
dopo tutta la fatica che hai fatto? Dopo tutti i fiocchi che hai
conquistato? Non sei la Vera che conosco».
Quelle parole la spiazzarono. Rimase a fissarlo a bocca aperta per
qualche istante. Ash rimase dov'era senza neanche aprir bocca. Non
voleva intromettersi e poi chissà...sperava che magari con
Drew sarebbe cambiato qualcosa.
«Che vuoi dire? Sono sempre io, Drew.»
abbassò lo sguardo, triste. Quelle parole le facevano male,
dopotutto.
«No che non lo sei. Dov'è finita la Vera che
non si arrende? Quella determinata che si allena duramente? Stai
diventando una persona che non conosco.».
La guardò negli occhi azzurri, maledettamente serio.
«Forse...hai ragione.»
dopodichè, lei alzò gli occhi piano e sorrise.
«Questo è il mio sogno. Mi
allenerò di nuovo e parteciperò di nuovo alla
prossima gara.».
Stavolta sembrava molto determinata. Era sorprendente come Drew
riusciva a farle cambiare umore. Ash sorrise e così anche il
ragazzo dai capelli verdi.
«Adesso sì che ti riconosco. Beh...ci
vediamo, allora.» le disse, voltandosi di spalle pronto
a partire.
«No, Drew, aspetta!»
«Che cosa c'è?»
«Ecco...io...volevo... .» Vera
arrossì. Non sapeva come, ma all'improvviso, dopo le parole
del ragazzo, le era tornata la voglia di continuare a lottare. Di
diventare la migliore coordinatrice di Hoenn, se ci sarebbe
riuscita. «Volevo ringraziarti.»
Non lo vide in faccia, però lui sorrise.
«Arrivederci alla prossima gara....piccola
Vera.»
Se ne andò con Roselia al suo fianco, lasciando la ragazza
in imbarazzo completamente rossa in viso e di stucco. Da quando la
chiamava "piccola"?!
Ash si affrettò a raggiungerla, con il sorriso stampato
sulle labbra.
«Allora?» le chiese.
Lei non gli rispose. A dire la verità, non aveva neanche
sentito la domanda. Continuava a guardare la direzione in cui Drew era
sparito. Sentiva i battiti del suo cuore accellerare di secondo in
secondo, con un pugno stretto sul petto.
«Ehi, Vera, mi stai ascoltando?»
«Eh?».
Ash sorrise di nuovo.
«Ti va di allenarti con me? In fondo...anche io ho un
bel pò da fare. Devo battere Baldo!».
Lei si girò finalmente verso l'amico e annuì.
«Certo».
Si diressero entrambi verso la palestra del Centro Medico, facendo
cenno a Max e Brock di andare con loro. Tutti e due erano
più energici che mai. Nessuno dei due voleva arrendersi.
Adesso lo sapevano. E nessuno dei due voleva rinunciare ai propri
sogni, avrebbero fatto di tutto pur di realizzarli.
Nota dell'Autrice: a parte che Vera non è esattamente il mio
forte (anzi...se vogliamo dirla tutta non la sopporto un
granchè!) la puntata di ieri mi ha fatto commuovere...un
pò per l'amo da pesca che Misty ha regalato ad Ash, ma
soprattutto la parte in cui lei si confida un pò a Drew e
lui l'aiuta a superare il momento di
difficoltà...è stato un pezzo tenerissimo secondo
me! Così, eccomi qui con questa one-shot! Non preoccupatevi,
aggiornerò presto anche "Un Altro Addio", scusate per
l'enorme ritardo!
Grazie a tutti coloro che continuano a seguirmi, un bacione!
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