Una
volta - il più bel giorno dell'anno, la vigilia di Natale -
Zwingli se ne stava a sedere tutto affaccendato nel suo
banco.
Il tempo era freddo, uggioso, tutto nebbia; e si sentiva la gente di
fuori andar su e giù, traendo il fiato grosso, sfregandosi
forte
le mani, battendo i piedi per terra per scaldarseli. Gli orologi del
vicinato avevano battuto le tre, ma era già quasi notte, se
pure
il giorno c'era stato. Dalle finestre dei negozi vicini rosseggiavano i
lumi come tante macchie sull'aria grigia e spessa. Entrava la nebbia
per-
Gilbert: Ksesese! Cosa sono tutte queste grosse parole? Parla come
mangi, Narratore!
Qualcuno, ovviamente,
doveva interrompermi. Ora, tu non compari nemmeno all'inizio,
perché devi venire a darmi fastidio?
Gilbert: Perché i lettori non leggeranno mai se usi un
linguaggio così! Loro vogliono divertirsi! E se i lettori
non
leggono, il magnifico ME non potrà fare la sua meravigliosa
comparsa!
E che questo non succeda
mai. *Sarcastico* E allora? Come dovrei iniziare?
Gilbert: Cosa ne dici di "Era una notte buia e tempestosa?"
Ma
è un inizio banalissimo, lo
usiamo praticamente sempre, e inoltre non è manco nott- oh,
va a
quel paese. Era
la sera della Vigilia di Natale Buia e Tempestosa....
The
CHUNK's
presenta
A Big Grandpa's Carol
Come
il narratore stava dicendo prima...
Era la vigilia di Natale (buia e
tempestosa, come qualcuno mi ha gentilmente suggerito) e Vash Zwingli
era seduto nel suo negozio di cioccolata, penne e orologi
(perché con ogni stereotipo che inseriamo in questa storia,
Himaruya risparmia un cucciolo.)
Dunque il nostro Zwingli era lì, mentre tutti
quanti erano
fuori a festeggiare il Natale e a prepararsi per l'arrivo di Finlandia
(?), a lavorare come un ossesso...
Gilbert:
L'unico che qui non ha bisogno di recitare! Ksesese!
Ma senti ma la vuoi smettere di infilarti nella mia narrazione?
Gilbert: Ad America lo concedi sempre! Inoltre sto aspettando la mia
apparizione dunque forza, muoversi! Il magnifico me non può
attendere!
Ma certo...Nel
mentre che Zwingli era lì, a lavorare, una trave del
soffitto si
staccò nella regia e cadde dritta in testa a uno dei
personaggi
che aspettava la sua entrata, la tale Prussia...
Gilbert: Ti od- *Viene colpito*
E per un pò non romperà. Si
diceva, Zwingli lavorava, e lavorava, e lavorava, sbuffando ogni tanto
quando sentiva canti natalizi venire dalla strada. Lui odiava il
Natale, per lui era solo il giorno in cui il suo vecchio socio era
morto, lasciandolo a fare il doppio del lavoro. Un giorno lavorativo,
ecco cosa sarebbe dovuto essere!
Vash: E il Narratore ha ragione. Tsè. *Si mette ad incartare
una barretta di cioccolato*
Comparsa: *Entrando nel negozio di scatto* NOVI?
Vash: ANCORA. *Si alza, estraendo fucile* No, SVIZZERO. *Comincia a
sparare*
Comparsa: *Viene colpito* Eeeek! *Scappa fuori per evitare altri
proiettili*
Antonio: *Chiude la porta una volta che la comparsa è
uscita* Uh, quello deve aver fatto male.
Zwingli
non era
l'unico a lavorare durante la Vigilia di Natale: costringeva,
infatti, anche il suo dipendente, Antonio Fernàndez
Carriedo,
a lavorare come un ossesso. E lo pagava pure poco!
Antonio: Senti, Narratore, se posso davvero tenermi i soldi per me
andrebbe bene, con la crisi che c'è posso fare i regali di
Natale! *Sorride*
Romano: *Dalla regia* Non commento.
Vash: Ma sei scemo? Che la regia è così
squattrinata che
per simulare i soldi... *Mostra la cassa* ...ho dovuto versare io! Ma
me
li ridai tutti con gli interessi!
Antonio: Sigh...sob..me tapino, me povero... *Si mette a lavorare*
Proprio In Character...
Vash: Eh? Perché, avevamo già cominciato a
recitare?
...Mentre
Zwingli
lavorava, però, sapeva che sarebbe arrivato qualcuno a
disturbarlo prima della fine della serata. In fondo, succedeva tutti
gli anni, perché non quel giorno? Infatti, poco dopo si
sentì un forte bussare alla porta.
Antonio: Vado i- *Mentre fa per aprire, la porta si spalanca,
colpendolo*
Feliciano: *Entrando tutto entusiasta* VEEEEEE, BUON NATALE
ZIO VASH!
Antonio: *Dietro la porta* B-buon Natale, I-i-ita-chan...
Feliciano: Oh? Veee, signor Carriedo, come siete finito lì
dietro?
Antonio: *Rimettendosi in sesto* N-niente, Ita-cha...emh, Signorino
Vargas, è una lunga storia.
Feliciano: Veee...comunque Buon Natale! *Gli da una sciarpa*
Antonio: Oh, molte grazie! Io però non ho...
Feliciano: Veee, non fa niente! *Si gira verso Vash, che ha osservato
la scena con occhio truce* Zio Vash! *Gli ficca fra le braccia un pacco
enorme* Questo è per te!
-Dietro le quinte-
Romano: *Osservando* Ma...nel copione originale non c'era nessun regalo
per Spain! *Sottrae il copione a Narratore e comincia a girare le
pagine freneticamente*
Vash: Ignobile nipote -chi ha deciso di affidarti il ruolo di mio
nipote è un pazzo- che diamine è sta roba?
Feliciano: Il tuo regalo di Natale!
Vash: Sciocchezze! *Glielo rimette in mano* Sai che non mi piace il
Natale!
Feliciano: Veee...ma il Natale è bello! A Natale puoi!
Nordici, in stile coro: Fare quello che non puoi fare maiiiii ~
Vash: *Inforca il fucile* Devo risparare?
Feliciano: Il Natale è allegria! Ci sono i doni, il cenone,
i canti...
Danimarca: *Sussurrando a Norvegia* Ma non era una festa religiosa?
Norvegia: Ufficialmente.
Feliciano: ..e a proposito! Zio, zio!
Vash: Feliciano non c'è bisogno che mi urli nelle orecchie,
sono a due centimetri da te!
Francis: Uuuuuh a due centime- *Vede il fucile alzarsi* Oui, oui, sto
zittò!
Feliciano: Vieni domani al pranzo di Natale da me?! Ci
sarà anche Doit- emh, mio marito Ludwig e ci saranno i doni,
il cibo...
Vash: ...i canti sì sì, si è capito.
Romano: Marito CHI? *Cerca di correre verso il palcoscenico, ma viene
bloccato* Mollatemi brutti stronzi, mollatemi!
Feliks: Ma tipo cosa corre verso il palcoscenico se Germania
è,
cioè, qua in regia. *Indica Germania che se ne sta andando
di
soppiatto*
Romano: *Si gira in stile criceto assassino* CRUCCO.
Ludwig: SheiBe. *Fugge*
Vash: *Ignorando tutta la scenetta dietro le quinte* Comunque no che
non verrò! Perché dovrei sprecare tempo a
festeggiare
il...Natale! Bah.
Feliciano: Vee...ma è un giorno di vacanza!
Vash: Appunto! *Inforca il fucile* Smamma, nipote, o non ci vai neanche
tu al tuo pranzo!
Feliciano: *Si terrorizza* Emh..c-ci vediamo domani zio! Veeeee..
*Fugge dalla casa* Ciao, Spa- signor Carriedo!
Antonio: Ciao signorino Va- *Andando per chiudere la porta dietro il
ragazzo, essa viene nuovamente sbattuta contro di lui*
Eduard: Buon Natale signore!
Vash: Eccone un altro...
Raivis: *Entrando insieme ad Estonia* B-b-b-b-buon Natale signore...
*Trema*
Vash: Si, sì, siete per caso clienti? *Gli si accendono gli
occhi*
Eduard: Veramente... *Si schiarisce la gola* Siamo dell'associazione
PRPNSV.
Vash: L'associazione COSA?
Se lo dici
così ti si avvolge la lingua...
Eduard: Poveri Russi che Passeranno il Natale Senza la
Vodka...
Vash: ....................
...Chi ha scelto questo
risvolto della trama?
Romano: Quei DUE, sai di chi parlo...chi altri può aver
aggiunto una cosa così stupida?
...E sotto effetto di
quali droghe l'hanno fatto?
Romano: Fottutissima vodka, visto che siamo in argomento?
Feliciano: Veeee fratellone! Ma la vodka non era un liquore?
Romano: Sì, era per d- Feliciano, pezzo di idiota, se il tuo
personaggio ha finito la comparsa TE NE DEVI ANNA'!
Feliciano: Veee ma compaio dopo!
Romano: Sì ma così si fa solo confusione, cazzo,
almeno sparisci dalla scena!
La volete smettere e tornare alla storia?
Eduard: Deve capire, questi poveri Russi non hanno soldi per comprarsi
la Vodka! Almeno a Natale, noi vorremmo aiutarli!
Raivis: A-a-anche perché s-se no si sfogano con noi...
Ivan: *Passando sul viale* Daaaatemiiiii la voooooodkaaaaaa *Agitando
minaccioso una bottiglia vuota*
Vash: ...*Osservando Russia sparire nella via* Eeeeee siete venuti qui
da me peeeer....?
Eduard: Ci servono offerte! *Tende scatola*
Vash: Ve lo potete scordare! *Prende la scatola e gliela lancia in
strada, fra la neve* Andate via voi, la vostra scatola e i vostri...
*Guarda Lettonia* ...Tremolii.
Eduard: M-ma signor- *Vede che Raivis è già
scappato* S-se cambiaste idea...
Vash: *Lo spinge fuori dalla casa* Certamente NON lo farò e
NON
verrò a cercarvi! Buona giornata! *Chiude la porta di
scatto*
Bah!
Le visite, fortunatamente, per
quel giorno erano terminate, ma non le pretese di denaro...
Antonio: *Uscendo da dietro alla porta*
Emh...S-signor Zwingli? *Ancora tutto sbattuto*
Vash: *Alza gli occhi al cielo* Ed ecco l'altro, preciso come al
solito, infatti sono le dieci in punto. *Si gira* Per il salario, vero?
*Si fruga fra le tasche*
Antonio: I tredici euro...sì..
Francis: Tredicì eurò?!
Vash: Ecco, sì.. *Gli da tredici euro* La paga settimanale.
Francis: Settimanale?!
Antonio: Signore...ci sarebbe anche il fatto di..
Vash: Di domani, vero? *Appare molto seccato* Ovviamente, vorrai
prenderti tutta la giornata!
Antonio: Certo, signore!
Vash: E magari anche essere pagato comunque!
Antonio: C-certo, signore!
Vash: Bah! Sono solo sciocchezze, ma d'altro canto domani clienti non
ne verranno! Essia! A te la giornata libera, MA! *Si prende una moneta*
Ti prendo un euro dalla paga di oggi e da quella di domani!
Antonio: Certo, signore! *Sorride*
Vash: E domani l'altro dovrai venire prima!
Antonio: Certo, signore! *Si alza, prende la giacca e se ne va* E Buon
Nat- cioè... *Tossisce* Buon Lavoro Rimasto! *Sorride e
chiude
la porta*
Vash: Certo, come no, come no! *Si siede*
Ordunque, Antonio
tornò dalla
sua famiglia mentre Zwingli si apprestava a chiudere il negozio. Aveva
intenzione di passare la notte come qualsiasi notte dell'anno:
dormendo,
e il giorno dopo rinchiudersi in magazzino per fare l'inventario.
Dunque se ne andò dal posto di lavoro, guardando tutti i
passanti come se gli avessero rubato la ricetta delle Ricola, e si
avviò verso casa. Aprì il portone e...in quel
momento,
gli sembrò di vedere mutare la maniglia in un viso...ma fu
solo
passeggero.
Vash: *Borbotta* L'ho sempre detto, io, che a mangiare
cioccolato non Lindt sto male! *Apre la porta ed entra*
Peter: *Camminando
lì vicino, lo vede entrare a casa e si avvicina* Signore, la
volete sentire una canzone di Nalate? *Prende fisarmonica* Tu
sceeeeendi dalle stelleeee....
Vash: ...oh mio fuciiiiiileee! *Inforca e mira*
Sciò!
Peter: !!! *Scappa via*
Vash: Tanti auguri a te! *Sbatte la porta in faccia*
Zwingli si preparò e
andò a dormire nel suo bel letto
delle barbie
a baldacchino rosa. Durante la notte,
continuò a girarsi, e girarsi, in preda agli incubi. Un
vento gelido entrò nella stanza...
Danimarca: Tu c'entri qualcosa? *Guarda Norvegia*
Norvegia: ...Continua a guardare và.
E in
quel
momentò, Zwingli si svegliò, e davanti a
lui....uno
spirito! Era pallido, quasi come se fosse trasparente, e attorno alla
sua vita c'era una catena, che procedeva fino al pavimento!
Era
lo spettro del suo ex socio, morto nella notte di Natale! Il suo
socio...
Gilbert: Andiamo...*Fremente, anche se ingessato per via della trave di
prima* Dillo...dì il mio nome! [cit.]
*Seccato* ...Gilbert
Beilschmidt.
Gilbert: L'ENTRATA, FINALMENTE! *Corre in scena con aria teatrale* VASH
ZWINGLI! *Urla con voce tonante*
Vash: OH PORCA-- E' TORNATO! *Comincia a sparare a vuoto*
Gilbert: *Vede i proiettili attraversarlo* Uh, finalmente! *In lacrima
di gioia* Il suo fucile...inutile!
Tutti: Ooooooooooh! *Verso incredulo*
Vash: *Traumatizzato* F-fucile?! *Lo scuote un po'* Fucilino
mio?
Gilbert: Ordunque -oh, come appaio magnifico!- Vash Zwingli, son io,
Beilschmidt Gilbert, e sono qui per--
To be
Tobi Continued...
(...perchè
lui è un bravo ragazzo e gli piace il Natale,
tralalalalalala~)
Gilbert: No aspetta, cosa cosa
COSA? Ma sono appena apparso! Non ho ancora fatto nulla!
Ed è per
questo che ti censuro! *Si inchina davanti al pubblico*
Che cosa sarà venuto a fare il fantasma di Gilbert la notte
di
Natale a casa di Zwingli? Lo scoprirete nella prossima strof- emh, nel
prossimo
capitolo!
Gilbert: Ma ma ma... *Vede il sipario chiudersi* Nooooo! *Si agggrappa
alle tende ma esse si chiudono comunque*
Ciao
a tutti e buone feste!
Siamo
Giullare Del Re e Max Hate.
Molti
di voi ci
conosceranno per quella stupida fanfiction comico-demenziale chiamata
"The BigGrandpa" che non è ancora terminata (e che
è in
tremendo ritardo con l'aggiornamento, come sempre). MA, siccome la noia
uccide il Max (?), ecco che postiamo una fanfiction tutta natalizia
ispirata, chiaramente, al celebre "A Christmas' Carol", storia che
è stata fatta e rifatta così tante volte che
all'appello
mancavamo solo noi a sminchiare uno dei più grandi classici
natalizi. DUNQUE ECCOCI QUII!
Per
quelle povere anime fortunate che non ci conosco, invece, è
un vero piacere. ♥
Questa
storia
può essere letta anche senza aver minimamente letto di
striscio
"The BigGranpa", ma se ci tenete tanto potete contarla anche come uno
spin-off. Non ci offendiamo mica!
Duuunque
saranno pochi capitoli, e si spera verranno aggiornati al
più presto,
come anche per il Big Grandpa che si spera verrà aggiornato
quando gli
asini voleranno alla fine del prossimo mese.
Un saluto, Buon Natale (in ritardo), felice Anno nuovo (in anticipo) e
buona pasqua (???????).
The Chunk's
America:
Eh? Ma io non sono ancora comparso! Max?! Giull!? Naaaarry! E la mia
parte? Eh? Eh? E io dove sono? Heeeeeeeeey- *Si richiude il sipario*
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