Epilogo
Dopo aver accompagnato Scott a casa, l’amico l’aveva invitato a fermarsi ancora un po’ e, accontentandolo, si erano buttati sul divano di casa McCall con una Pepsi a testa. Erano rimasti in silenzio qualche minuto, prima che Scott, dopo aver bevuto un sorso iniziasse a parlare.
«Hai l’odore di Derek addosso.» commentò, giocherellando con la linguetta della lattina.
Stiles era rimasto muto ancora qualche istante, pensando a come rispondere a quelle parole, ma l’unica cosa che gli veniva in mente era molto simile al «E…?» che gli sfuggì dalle labbra.
«É strano, però sai… si insomma… potrei abituarmici, volendo…» riuscì a dire infine. Stiles inarcò le sopracciglia, continuando a guardare di fronte a se, la mente in parte presente e attiva nella conversazione, in parte occupata ad elaborare.
«Che stai cercando di dire?»
«Beh che se tu… ecco, tu… tu e…»
«Scott, sei diventato un telefono?» rise Stiles, voltandosi verso di lui.
Imbronciandosi, Scott buttò fuori quello che stava cercando di dire. «Che se dopo quello che è successo oggi tu e Derek… non riesco a dirlo! Beh, se tu e Derek avete intenzione di non so… continuare…»
«Continuare cosa?!» esclamò sgranando gli occhi.
«Dai Stiles, già mi è difficile pensare a voi due insieme. Non metterti anche a fare il finto tonto.» lo pregò Scott.
«Amico, di che accidenti stai parlando? Me e Derek, sei serio?»
Il lupo lo guardò male, pensando che lo stesse prendendo in giro. «Dai Stiles, oggi eravate così… così poco i soliti voi. Eravate… teneri! E ti ha anche prestato i suoi vestiti!»
«Scusa, dovevo girare nudo?» chiese con tono scettico.
«Di sicuro a Derek non sarebbe dispiaciuto.» gemette Scott, ridendo quando vide Stiles arrossire e portarsi le mani alle orecchie.
«Ok, farò finta di non aver mai sentito quest’ultima frase. Anzi, questa conversazione, che di sicuro sta avvenendo tra me e me, solo nella mia testa. Tu non puoi essere il mio migliore amico, che ne hai fatto di lui? E comunque la tua frase non ha senso. Sono sempre io, oggi, ieri, domani… il solito Stiles.»
«Allora guardami e dimmi che oggi non ti sei comportato in modo diverso dal solito.»
«Non l’ho fatto, infatti.» commentò incrociando le braccia, rischiando di rovesciare il contenuto della lattina sui pantaloni.
Scott lo osservò con uno strano sorriso furbetto –davvero, dov’era il suo migliore amico?– e disse con fare saccente «Allora dimmi che oggi non ti sei mai imbarazzato in presenza di Derek.», facendogli sgranare gli occhi.
Bastardo, pensò Stiles. Ovvio che si era imbarazzato con tutto quello che era successo, come poteva pretendere che dicesse il contrario? «Si può sapere che vi è preso a voi lupetti, oggi? Mi sembravate un po’ troppo su di giri e cospiratori nei miei confronti.» domandò, assottigliando lo sguardo e bevendo un sorso, in attesa.
Scott boccheggiò un po’, preso alla sprovvista. In effetti quel giorno si erano divertiti tutti, nessuno escluso, ma Stiles aveva ragione, erano stati particolarmente insistenti e impiccioni nei suoi confronti. Specialmente a partire dal pomeriggio. «Non lo so. Era tutto come… non so, istintivo, ecco. Penso… non prendermi per pazzo, ma io penso… che fosse a causa di Derek.»
Stiles aprì la bocca in una O perfetta, prima di esalare un «Come, scusa?» scuotendo poi la testa e alzando le mani. «No, lascia stare, preferisco non sapere… per ora.» concluse.
«Ok» disse lentamente Scott. prima di tornare a chiedere nuovamente «Quindi, insomma, tu e Derek…»
Stiles sospirò, cercando di trovare un modo per spiegarsi. Il suo problema non era il volere o meno, il problema era potevano? Con tutte le minacce e i guai e i casini che capitavano loro fra capo e collo quotidianamente, sarebbero davvero riusciti in quest’impresa che si presentava monumentale? Aveva capito che al branco non dava nessun problema, e questo era un po’ strano, ma se alla prima minaccia Scott e Derek si fossero ritrovati in disaccordo, lui avrebbe scelto di aiutare Scott. Sapeva che era così, e allora che sarebbe successo a un ipotetico lui e Derek?
«Senti, anche se fosse possibile, non è possibile adesso.» spiegò, osservando l’espressione confusa sul viso dell’amico.
«Che vuol dire non è possibile adesso? Parli già come Derek, ora?» sorrise, tornando serio di fronte allo sguardo scettico di Stiles.
«Voglio dire che per ora non è pensabile una cosa del genere. Noi non siamo come te e Allison, ok? Questa cosa potrebbe portare più guai che altro. Pensaci» lo fermò alzando la mano, quando vide che aveva intenzione di interromperlo «Pensa se gli Alpha attaccassero domani e tu decidessi di lasciare di nuovo il branco di Derek. Ovviamente ti darei il mio appoggio e cercherei di aiutarti come posso, e sarebbe tutto come al solito. Pensa se invece passasse un po’ di tempo, io e Derek ci mettessimo assieme, e gli Alpha attaccassero. Tu molli il branco, ma io? Chi dovrei seguire? Te, perché sei il mio migliore amico e ti aiuterei sempre e comunque, anche perché saresti spacciato senza di me, e perché hai una visione finale più moderata, o Derek per quello che saremmo? Tu cosa sceglieresti?» concluse, bevendo l’ultimo sorso di Pepsi.
Scott aveva il suo sguardo da cucciolo abbandonato, ma stava riflettendo seriamente sulle parole di Stiles. Alla fine, disse «Stiles, ci stai pensando troppo. Sei già coinvolto, vi ho visti oggi, orami è tardi.» scrollando le spalle con un sorriso complice.
Stiles scosse la testa, alzandosi dal divano e avvicinandosi alla porta. «Forse è tardi, ma possiamo ancora fermarci qui. Diciamo che oggi è stata una parentesi allegra in un mondo di guai.» concluse, aprendo la porta. «Ci vediamo domani, Scott.»
Guidando verso casa sua, Stiles continuava a ripensare a quello che aveva detto a Scott, e di tanto in tanto buttava un’occhiata ai regali ricevuti, in particolare a quello di Derek. Nonostante la sua argomentazione avesse senso, non riusciva a non pensare che in fondo avrebbero anche potuto provarci. Probabilmente se non ci fosse stata quella giornata lui e il lupo scontroso ci avrebbero impiegato altro tempo per arrivare a quel punto, e magari nel frattempo il branco sarebbe diventato ancora più unito, in particolare Scott e Derek, e lui non si sarebbe fatto tutti questi problemi.
Problemi per cosa poi? Di certo non per una assolutamente impensabile relazione con l’Alphamalefico. Già si saltavano al collo quotidianamente per ogni parola di troppo, figurarsi una relazione sentimentale. Probabilmente si sarebbe ritrovato ucciso al primo litigio, ovvero dopo neanche cinque minuti. Anche perché lui e Derek erano davvero incompatibili caratterialmente. Nonostante oggi questa sua teoria avesse vacillato pericolosamente. Dopotutto si era o no fatto coccolare in presenza di Isaac… Oh Dio! Si era fatto coccolare in presenza di Isaac! Ma che diavolo gli era successo?!
Appena parcheggiato nel vialetto di casa, si accorse che tutte le luci erano spente. Probabilmente suo padre era già andato a dormire, anche perché era parecchio tardi, così avrebbe potuto evitare di farsi vedere con indosso i vestiti di qualcun altro. Purtroppo, le sue speranze andarono in frantumi appena aprì la porta, perché suo padre era steso sul divano e saltò su appena lo sentì.
«Stiles, finalmente. Di chi sono quei vestiti?» chiese accigliato.
«Ehm… di Derek. Sono, anzi siamo caduti nel fiume grazie a Jackson. Ma sta tranquillo, sono sano come un pesce. Ah! L’hai capita? Fiume, pesce.» tentò di sviare l’attenzione da possibili altre domande, mentre cautamente si spostava verso le scale.
Lo sceriffo sorrise, scrollando le spalle e gli augurò la buonanotte, ricambiato. Trascinandosi stancamente, Stiles salì le scale ed entrò in camera sua, posando i regali sulla scrivania sovraffollata. Appena ebbe acceso la luce però, si accorse che qualcosa non andava. Era tutto come al solito, moderatamente disordinato, ma c’era qualcosa di fuori posto, lo sentiva a pelle, ed era una di quelle sensazioni da brivido. Deglutendo, esaminò la sua stanza, trovando infine l’anomalia: la finestra che lui aveva lasciato chiusa, ora era aperta e sul letto c’era un piccolo pacco incartato con un biglietto.
Si avvicinò circospetto, neanche si fosse trattato di una bomba innescata e prese prima il pezzo di carta, lasciandolo poi cadere nuovamente sul letto. «Oh cazzo.» si lasciò sfuggire in un rantolo. Immediatamente afferrò il telefono e compose un sms che inviò a Derek, prima di correre a chiudere la finestra. Senza aspettare una risposta, decise di andare a farsi una doccia per elaborare quel nuovo dettaglio, cercando di incastrarlo in qualche modo.
Neanche cinque minuti dopo, proprio quando aveva appena chiuso l’acqua, sentì il suo cellulare suonare, abbandonato sulla scrivania. Infilandosi velocemente i boxer, si precipitò a rispondere, ma fu distratto dall’ombra appollaiata sul suo cornicione, che lo fece saltare indietro con un urlo strozzato in gola, prima che Derek gli intimasse a gesti di farlo entrare.
Deglutendo per lo spavento, Stiles l’accontentò mentre il telefono ancora suonava. Sapeva già, a giudicare dall’espressione torva che stava per ricevere qualche cosa di simile a un ringhio.
«Che diavolo è?» ringhiò infatti Derek, alludendo alla musichetta che ancora si sentiva nell’aria.
Stiles rise, imbarazzato e un po’ spaventato. «È il cellulare. Non ti piace? Mi sembrava appropriata come suoneria.»
Derek si avvicinò minaccioso, facendolo indietreggiare. «Hai messo “Hungry like the wolf” come suoneria?» sibilò assottigliando gli occhi, fino a ridurli a due fessure.
Stiles si grattò la guancia, distogliendo lo sguardo. «Veramente è solo per quando chiami tu…» ammise, voltandosi e cercando i suoi vestiti, sentendo Derek sospirare sconfitto.
«Perché mi hai fatto venire qui?» chiese, rimanendo immobile al centro della stanza, osservandolo vestirsi, con una punta di delusione che si affrettò a reprimere.
Stiles si avvicinò al letto e gli consegnò il biglietto, ricevendo una reazione molto simile alla sua. Derek alzò lo sguardo su di lui, e rimasero a fissarsi con sguardo preoccupato, spostando infine l’attenzione sul pacchetto.
«Aprilo»
«Scusa? Gli Alpha entrano in camera mia, mi lasciano un pacco e tu pretendi che io lo apra? Fallo tu, se vuoi.» esclamò, lanciandogli la sua migliore occhiata arrabbiata. «Oh, d’accordo. Lupo dispotico.» capitolò strappando la carta con violenza. Dentro c’era una piccola sveglia con un altro biglietto. «”Tempo scaduto”? Che significa?» lesse alzando poi lo sguardo, stavolta davvero spaventato, su Derek.
«Non lo so.»
«Beh, consolante direi. Dei lupi psicopatici entrano in camera mia, dopo che abbiamo già dato loro del filo da torcere, e ancora non sappiamo cosa vogliano. Un ottima cosa direi. Che… che stai facendo?» domandò sorpreso, osservando il lupo chiudere la finestra, togliersi giacca e scarpe e avvicinarsi.
«Stanotte rimango qui. Vai a dormire.» ordinò.
«Ehi, ehi! Ti devo ricordare che camera mia, regole mie? E che vuol dire rimani qui?» esclamò indignato. O almeno sperava di apparire tale.
«Parlo in un’altra lingua forse? Restare, sostare, fermarsi, trattenersi, scegli il sinonimo che più ti piace, la cosa non cambia.» concluse avvicinandosi ancora.
Annuendo sorpreso, Stiles si infilò sotto le coperte, e gli fece segno di sedersi. «Se non vuoi che io ti ammorbi con le mie chiacchiere tutta la notte, ti conviene sederti.» sorrise, alzando un angolo della bocca in un sorriso divertito. Con un verso molto somigliante a un grugnito, Derek l’accontentò e si sedette sul letto. «E comunque non credo che torneranno proprio stanotte, sai?» ammise.
«Non importa.»
«Ok, super Alpha, come vuoi.» concesse, alzando le mani. «Tanto lo so che è tutta una scusa per dormire qui.» continuò sottovoce, ricevendo un’occhiataccia. «Ah, meno male. Sei tornato il solito scorbutico.» sospirò sollevato.
«Di che stai parlando?» domandò invece confuso, il lupo.
«Lascia stare, è colpa di Scott e delle sue credenze fuorviate.» minimizzò con un gesto della mano, come se stesse scacciando una mosca molesta. Dopo quasi un minuto di silenzio teso, in cui Derek aveva continuato a fissarlo, Stiles maledisse la sua boccaccia e si convinse a spiegare. «Secondo lui oggi eravamo “teneri”. Ti rendi conto? Ti sei improvvisamente trasformato in un gatto coccolone, secondo lui.» disse, alzando gli occhi al soffitto.
Senza commentare in nessun modo, Derek lo spinse un po’ più verso il bordo e si sedette appoggiando le spalle alla testiera del letto, sotto lo sguardo allibito di Stiles. «Eh certo, come se fosse il tuo di letto.» sbottò voltandosi di spalle e spegnendo la luce. «Buonanotte.» borbottò, chiudendo gli occhi, mentre la mano di Derek finiva ancora una volta sui suoi capelli, accompagnandolo nel sonno.
Angolo pazzo:
Nooo!! È finitaaa!! Perchééé?! *leyda corre a nascondersi sotto la scrivania a piangere*
leyda al momento è distrutta dalla fine della storia. *Rose corre a consolarla* è stato fantastico ricevere tante recensioni positive, ma ogni cosa bella prima o poi finisce (mi sento molto saggia a dire questa cosa). Non posso ancora crederci che siamo già giunti alla fine, ma state pur certi che torneremo con il seguito di questa storia. Per ora però dovrete accontentarvi di quest’ultimo capitolo.
*leyda si asciuga le lacrime* ok, ci sono, tenterò di rimanere abbastanza lucida e concentrata da commentare più o meno decentemente… see ciao! Non ci sono mai riuscita in tutte le storie che ho scritto, figuratevi se ci posso riuscire ora.
Anyway, cercheremo di tornare in fretta con il seguito, intanto già dall’epilogo qualcosa su chi sarà presente come antagonista l’avrete intuito, ma secondo noi, non indovinerete mai cosa abbiamo in mente… anzi, se qualcuno indovina può chiederci di scrivergli una storia, decidendo trama, personaggi, pairing, raiting, tutto insomma. Solo… sempre su Teen Wolf, eh?^^; se volete e se indovinate, ovviamente…
Bene, quindi questo sarà l’ultimo angolo pazzo per un po’, e ora è d’obbligo ringraziare tuuutti!!
Cominciamo:
*Recensori: Per favore, non vi offendete, ma se facessimo anche l’elenco vostro, staremmo qui fino a domattina –anche perché gli altri li abbiamo copia-incollati direttamente–, quindi a voi va tutto il nostro GRAAAZIEEEE!!! Siete state/i fantastici!! Vi adoriamo profondamente e speriamo di risentirvi tutti anche nel seguito!^______^
*preferiti:
1- 30stom 2- Aliensl 3- Beatrix91 4- bsbina
5- Camiel is Back 6- cory94 7- cuzza 8- Deamstiel 9- Destiel95 10- Dita di Polvere 11- EmmeEnne 12- Eternity21 13- Fabiola90 14- FireMC 15- Francysmile 16 HarryLouisNiallLiamZayn 17- Lizzy94rock 18- lunatica365 19- m e l y_chan 20- mackyhale 21 MakaIndex 22- Myu_chan 23- Nialler_97 24- Rose_97 25- Savani_Unico 26-shadow 27- Silver_17 28- SpitfulAngel 29- Sterek_love 30- Sterek_love99 31- VeroSD 32 - xharrysnecklace
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8 – YouOnlyLoveOned
Ci risentiamo prossimamente!!
BACIONI A TUTTE/I!!
Rose_97 & leyda |