LIGHT AND SHADOW
Cap. 1
"Era seduta lì, con l'aria persa nel vuoto. Come se la
vita ormai avesse perso ogni suo significato.
Che cosa potevo fare per lei?"
Ash era partito per Hoenn con Brock, Haruka e il suo
fratellino. Erano passati due anni, due lunghissimi anni e finalmente Ash si
era deciso di tornare nel suo continente, a casa sua, a Pallet Town.
-
Mamma, sono tornato!- disse felice il ragazzo, una volta
entrato in casa.
-
Ash caro, sei tornato! Che bello!- la madre gli corse incontro
e l'abbracciò affettuosamente- Quanto mi sei mancato!
-
Ehm, sì, anche tu, mamma…mi stai strozzando.
-
Oh, scusami, è che sono felice che finalmente hai deciso di
tornare qui.
-
Anch'io sono felice…- sorrise- Mh…sbaglio o stavi cucinando?
-
Sì. Poiché mi avevi avvisato del tuo arrivo, ti ho preparato
un banchetto delizioso.
-
Grazie mamma, ne avevo proprio bisogno. Sto morendo di fame.
-
Pika, Pika!
-
Sì, anche Pikachu sta morendo di fame.
-
Allora che aspettate? Venite a tavola.
Una volta a tavola, Ash si mise a raccontare le sue avventure
e disavventure, tralasciando le sue figuracce.
La madre ascoltava fiera suo figlio, mentre raccontava.
Il tempo l'aveva reso più alto e più maturo, nonostante ci
fossero ancora tracce del vecchio Ash.
Proprio in quel momento, bussarono alla porta.
Delia andò ad aprire.
-
Prof. Oak! Tracey!
Gary!- disse felice il ragazzo- Quanto tempo!
-
Sì, due anni- gli fece Tracey- Ne è passato di tempo.
-
Già. E come va con il laboratorio?
-
Oh, tranquillo, come al solito- fece Gary, alzando le spalle-
Anche se abbiamo avuto qualche imprevisto. Ma tutto si è risolto, naturalmente-
Gary manteneva ancora quella sua aria da superbo, anche se si notava che il
tempo aveva cambiato pure lui.
-
Ottimo, e i miei Pokèmon?- chiese Ash.
-
Stanno bene- rispose il prof. Oak- E i tuoi amici, dove sono?
-
Sono tornati anche loro a casa.
-
Appena finito di mangiare, che ne dici di fare un salto al
laboratorio, per darci il tuo Pokedex?- disse Gary.
-
D'accordo.
Più tardi in laboratorio, Gary stava analizzando il Pokèdex
del ragazzo.
-
Interessante…hai incontrato dei Pokèmon interessanti, durante
il tuo viaggio- disse Tracey.
-
Già- ammise Ash.
Il ragazzo rimase a guardare ogni immagine dei Pokèmon
incontrati. Ad ogni Pokèmon, corrispondeva ad un'avventura.
-
E adesso, che hai intenzione di fare, ora che il torneo è
concluso?- chiese Tracey.
-
Non lo so- disse Ash pensieroso- Vorrei riposarmi un
po'…giusto per riprendermi dalla stanchezza.
-
E dimmi…hai sentito Misty, ultimamente?- chiese Tracey.
Gary smise di scrivere a computer e rimase silenzioso a
fissare lo schermo.
-
No…- disse Ash dispiaciuto- Sono stato così preso dagli
incontri e dal torneo che non ho trovato il tempo di chiamarla.
-
Ah…quindi non sai niente?- disse Tracey con aria triste.
-
Che cosa intendi? E' successo qualcosa?- chiese Ash.
-
Ecco…- disse incerto il ragazzo.
Gary si alzò dalla sedia.
-
Ho finito di analizzare il tuo Pokèdex- glielo consegnò.
-
Ah, grazie…cosa stavi dicendo, Tracey?
Gary guardò Tracey, con sguardo serio.
-
Niente, niente…non importa- disse Tracey.
-
Oh, d'accordo.
Verso sera Ash si sdraiò sul suo letto.
-
Ah, era da tanto che non dormivo nella mia stanza. Mi mancava
proprio questa serenità- disse il ragazzo, rivolto al suo Pokèmon.
-
Pika!
-
Già, hai ragione. E' stato un lungo viaggio…ma abbiamo
acquisito tanta esperienza, nonché amici e nuovi Pokèmon.
-
Pika, pi!
-
Sai, mi domando cosa stava per dirmi Tracey…mi sembrava
strano- si mise seduto sul letto e guardò in una tasca del suo zaino da
viaggio. Ne estrasse una foto- Forse è ora che la vada a trovare. Ci eravamo
promessi che al nostro incontro, ci saremmo sfidati in un incontro di Pokèmon.
-
Pika!
-
Sì, ci andiamo domani. Chissà come sarà sorpresa di vederci,
dopo tanto tempo.
L'indomani, Ash si svegliò di buon ora e scese dalla scale,
fino ad arrivare in cucina.
-
Ash, ti sei svegliato presto, oggi- disse la madre sorpresa-
Pensavo che saresti rimasto a dormire ancora un po'.
-
E' che oggi ho intenzione di andare a trovare una persona.
-
Ah, sì? E chi?
-
Misty.
La madre rimase silenziosa e chinò il capo.
-
Mh? Mamma, c'è qualcosa che non va?
-
No, no- scosse la testa- Ora ti preparo la colazione.
Ash guardò incuriosito la madre. Prima Tracey e ora sua
madre. Perché al nome di Misty, si comportavano così?
Il ragazzo fece colazione e poi si preparò per uscire.
Proprio in quel momento entrò Tracey.
-
Ciao Ash…stai andando da qualche parte?
-
Sì, vado a trovare Misty.
-
Come? Sei sicuro?
-
Sì, perché?
-
…ecco…forse c'è una cosa che dovresti sapere…
Ash si ricordò che il bus per Cerulean City, passava proprio
in quel momento.
-
Scusami Tracey, ma sono di fretta…me lo dirai un'altra volta,
ok?- uscì da casa.
-
Aspetta Ash…troppo tardi. Come pensa che prenderà la notizia?-
chiese alla signora Delia.
-
Molto male- rispose lei, triste.
Ash e Pikachu raggiunsero il bus e dopo qualche minuto,
arrivarono a destinazione.
-
Cerulean City non è cambiata così tanto, vero Pikachu?
-
Pika!
-
La palestra Hanada si dovrebbe trovare di lì- Ash camminò per
un po', fino ad arrivare alla palestra- Eccoci!
-
Pika!- Pikachu, tirò per i pantaloni il suo allenatore.
-
Che succede?- guardò dove il Pokèmon gli segnalava.
Poco più distante un'altra persona stava uscendo dalla
palestra e se ne stava andando per un'altra strada.
-
Curioso…sembrava Gary. Ma che dico? E' impossibile.
Ash accelerò il passo, mentre sentiva il suo cuore che
batteva sempre più forte. Perché andare a trovare una vecchia amica, gli faceva
questo effetto?
Si fermò ad un passo dall'entrata. All'improvviso, l'idea di
andare a trovare Misty, gli sembrò troppo precipitosa. In fondo era da tanto
che non si sentivano. Avevano tante cose da raccontarsi…ma il tempo aveva
cambiato qualcosa in loro? O erano rimasti i soliti Ash e Misty?
Si voltò dall'altra parte della porta e si sistemò il
colletto, nonostante si rendesse conto dell'assurdità di quello che stava
facendo. Stava andando a trovare un amica…solo questo. E allora perché tante
preoccupazioni e dubbi? In fondo era solo una visita, niente di più.
Si voltò di nuovo verso la porta ed entrò.
C'era un gran silenzio e i corridoi erano vuoti.
-
Strano, di solito c'è sempre qualcuno…- disse Ash, guardandosi
intorno stranito- Misty?- la chiamò.
Niente, nessuno rispose.
-
Che siano fuori? Ma allora non avrebbero lasciato la palestra
aperta. Forse non mi hanno sentito- si avvicinò alla stanza, dove c'era la
platea, con piscina e postazioni per gli incontri di Pokèmon.
Appena entrato, notò che anche lì regnava il silenzio. Fece
per andarsene, ma si accorse della presenza di qualcuno, o meglio di qualcuna.
-
Misty…- Ash guardò incuriosito la ragazza che era seduta sul
bordo della piscina, con la testa china sulle ginocchia piegate- Misty…-
ripeté, pensando che non l'avesse sentito.
Misty alzò la testa molto lentamente, e chinò la testa per
un lato, per guardare il ragazzo.
Aveva i lunghi capelli arancione sciolti sulle spalle e
indossava dei pantaloncini azzurri e una maglietta bianca.
-
Ash- disse con un filo di sorpresa e tristezza- Non ti ho
sentito arrivare- disse con voce bassa.
-
Lo immaginavo…ma tu che fai qui?
-
Io…stavo solo pensando- si alzò da terra- Cosa ti porta da
queste parti?- chiese sforzandosi di sorridere, nonostante mantenesse la sua
aria triste.
-
Ecco…sono tornato ieri dal mio viaggio…e ho pensato di venirti
a trovare…visto che è da qualche tempo che non ci sentiamo…
-
Già, due anni.
-
Eh…come stai?- chiese un po' imbarazzato dalla strana
atmosfera che si era creata.
-
…bene- disse dopo un breve pausa.
-
E le tue sorelle, non sono qui?
-
No, sono fuori. Vuoi bere qualcosa?
-
Sì, grazie.
Si avviarono verso la cucina e Misty gli servì qualcosa.
-
Grazie…come mai è così silenziosa la palestra, oggi?
-
…niente di particolare- rispose sedendosi.
-
E i tuoi Pokèmon, come stanno?
Misty rimase un po' scossa e se ne stette un po' in
silenzio.
-
Misty…tutto bene?
-
Eh? Ah…sì…cosa mi avevi chiesto?
-
Se i tuoi Pokèmon stavano bene.
-
…sì…- disse con voce bassa. Si alzò dalla sedia e prese un
bicchiere.
-
Bene, anche perché mi avevi promesso che ci saremmo scontrati,
una volta che sarei tornato qui- disse euforico.
Misty fece cadere a terra il bicchiere.
-
Attenta…- disse Ash- Ti è scivolato?
La ragazza si chinò a terra, per raccogliere i cocci di
vetro, sparpagliati sul pavimento.
-
Vuoi che ti aiuti?
-
No, faccio da sola- proprio in quel momento si tagliò, con un
frammento di vetro.
Il dito cominciò a sanguinare.
-
Ti devi disinfettare- disse Ash, chinandosi verso Misty. Fece
per prendergli la mano, ma Misty schivò la sua presa intenzionalmente e si alzò
in piedi.
Ash rimase sorpreso dal suo gesto e un po' deluso. In fondo
voleva solo medicargli la ferita, non pensava che si sarebbe arrabbiata per
così poco.
-
Scusa…io ho delle cose da fare…oggi non ho tempo per chiacchierare
con te, anche se mi ha fatto piacere rivederti- disse con poca allegria e lo
condusse verso l'uscita.
Il ragazzo non riuscì a dire niente e si ritrovò fuori dalla
palestra, senza sapere cosa stesse succedendo.
Sospirò. Forse quello non era uno dei momenti migliori.
Magari sarebbe dovuto tornare più avanti.
Fece per andarsi, ma l'indecisione lo fece fermare.
Lo strano comportamento di Misty e quello della madre e di
Tracey, lo rendevano sospettoso.
Era successo qualcosa, durante la sua assenza, che non ne
era stato messo al corrente?
Riguardava Misty?
E perché non glielo diceva lei? In fondo erano amici e tra
amici ci si confida…perché allora tutta questa riservatezza? Quasi volesse
nascondere qualcosa.
Ash tornò a casa deluso.
-
Mamma, sono tornato- disse Ash.
-
Ash…come è andata?- chiese Delia, venendogli incontro.
-
Ecco…diciamo non bene. Ho fatto solo in tempo a salutarla,
prima di ritrovarmi fuori dalla palestra.
-
Oh…
-
Non capisco perché era così strana- disse Ash pensieroso.
-
Forse non era di buon umore.
-
…mamma, tu non sai niente?- chiese.
La madre lo guardò, senza riuscire a dire niente.
-
Non importa, lo chiederò a Tracey.
Ash andò al laboratorio a cercare Tracey, ma trovò solo
Gary.
-
Tracey? Non c'è ora- disse Gary.
-
Ah…peccato. Stamattina stava per dirmi qualcosa, ma non ho
potuto ascoltarlo, perché dovevo uscire.
-
Dove sei andato?
-
A trovare Misty.
-
Misty? Sei andato a Cerulean City?
-
Sì…però Misty era strana…non capisco perché. Non è che tu sai
qualcosa?
Gary si girò e rimase di spalle ad Ash.
-
E' meglio che tu la lasci stare, per un po' di tempo.
-
Perché, è successo qualcosa, vero?- Gary rimase silenzioso-
Gary, cos'è successo a Misty?!- chiese, ormai spazientito dal suo silenzio.
-
…non sono più affari tuoi.
-
Che cosa?! Misty è una mia amica e…
-
Infatti, Misty è solo una amica…e tu non puoi fare niente per
aiutarla.
-
Perché?
Gary non rispose e si avviò nello studio.
Ash rimase in piedi, con mille interrogativi. Ma di una cosa
era ormai sicuro, era successo qualcosa a Misty.
CONTINUA…
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Anteprima: Ash cercherà di andare a fondo della storia e
scoprirà cosa accadde qualche mese prima del suo arrivo a Pallet Town.
Un mistero sarà svelato ed un triste ricordo, riportato a
galla.
"Nella luce e nell'oscurità, io starò lì"
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D'accordo, d'accordo, non ho ancora finito di scrivere le
altre fiction, che già mi metto a scrivere questa fiction. (sono fatta così,
purtroppo)
Beh, questa fiction, dovrebbe durare solo qualche capitolo,
quindi non mi impegnerà tanto tempo (^-^)
Spero che vi piaccia e aspetto i vostri commenti! Bye!
By Ya-chan