Momenti di tenera normalità

di hera85
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Era davvero rilassante stare nel parco di Heatherfiled. Lì ,sembrava che il tempo rallentasse e Cornelia si stava rilassando . Non era da sola, con lei c'era Caleb.
Erano entrambi seduti comodamente ai piedi di uno dei tanti alberi del parco. Lei era tra le braccia di lui.
Quel tramonto era il più bello che avesse mai visto. Quei tenui ultimi raggi di sole che scaldavo le ultime ore di quella giornata.
Cornelia sentiva le dita di lui tra le sue lunghe ciocche bionde. Era così bello stare tra le braccia del ragazzo che amava; una sensazione che non provava da così tanto tempo e che temeva di non poter mai più provare.
Mano destra di lei che stringeva  quella di lui. Una sensazione di protezione mista a sicurezza, sentiva.
Era quella la felicità?
Sì, era quella la felicità. Stare bene ed essere un tutt'uno con la persona amata e vivere anche un istante normale come un evento meraviglioso.

Will era rapita totalmente da Matt. Sentirlo suonare le piaceva più di ogni altra cosa, era rilassante e ogni nota sentiva che era dedicata a lei. Sì , Will ne era sicura: se fosse stata una nota musicale , sarebbe stata la "nota speciale "di Matt o e se fosse stata uno spartito musicale, sarebbe stato il "foglio di carta" più amato del mondo. Se fosse stata una melodia, sarebbe stata la "melodia "perfetta del suo adorato chitarrista. Anche se ai suoi concerti potevano esserci diecimila persone, sapeva bene che quelle note erano per lei. Era proprio così. Will nelle "mani" di Matt sarebbe diventata una musica melodiosa. Le guance le si erano imporporate dopo quel gesto fatto da Raphael. Eppure era stato un normalissimo gesto: lui le aveva sistemato un po' la frangetta dopo che un colpo di vento glieli aveva spettinati. Orube aveva provato una strana sensazione; una specie di scossa, un brivido che le aveva attraversato la schiena. Si era emozionata quando il pollice di lui le sfiorò la punta dell'orecchio sinistro. Quel lobo da gatta era sensibile ma di solito la sesazione era breve, invece stavolta quel brivido era stato lungo e capace di farle accelerare il battito ma non aveva osato alzare lo sguardo per incrociare i suoi occhi, ma in compenso si era inebriata del suo odore ... che per la cronaca, era davvero buono! Era questo quello che si provava quando si era innamorati? Una vocina dentro di lei diceva sì.




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