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di Storie parallele
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Era una serata estiva piovosa, diluviava e il povero sconsolato e single Ted era seduto su una panchina alla stazione di Farhampton al riparo dalla pioggia, leggendo, quasi sfogliando semplicemente, un libro. Era vestito molto bene, indossava uno smoking anche se lo portava molto scollato noncurante dell’eleganza, probabilmente era appena uscito da un matrimonio, o forse ci stava andando, si avvertiva però nel suo temperamento qualcosa di strano, il brillante Ted aveva perso di zelo, come se la sua capacità di essere ottimista e di vedere il bicchiere sempre mezzo pieno erano sparite, come se fosse ormai stanco di cercare l’amore anche nei posti più strambi, forse avvertiva il senso della solitudine chiudersi in cerchio attorno a lui. Nel frattempo era arrivata in taxi una signora con tacchi alti, passo elegante, chitarra in mano e con un ombrello giallo aperto, si era avvicinata alla banchina aspettando pazientemente il treno, non aveva fretta, come se stesse aspettando l’amore della sua vita, che l’avrebbe portata via dalla monotonia, chissà forse non lo avrebbe mai trovato, o forse lo avrebbe trovato subito dopo l’angolo. Lo sconsolato Ted non l’aveva vista e continuò a leggere guardando senza interesse il libro, come se fosse semplicemente illustrato e non bisognasse fare il minimo sforzo di vista, non notò minimamente la donna con l’ombrello nonostante alzò lo sguardo per guardarsi intorno, era stanco di cercare, sapeva che non avrebbe trovato nulla per sé, che non avrebbe trovato il suo dono della vita, era come rassegnato. Si alzò molto lentamente e usò la giacca per coprirsi la testa pensando tra sé e sé “Non si vede a un palmo dalla faccia con questa pioggia”, a metà pensiero si scontro contro una signora apparentemente alta ed entrambi esclamarono un “Oh scusami!”, si videro in volto entrambi mortificati, ma nel loro sguardo c’era qualcosa di più, più dello stupore, più dell’amore, più di qualsiasi altra cosa, come se si fossero accorti che le loro vite e il loro destino si riconduceva a quell’unico momento e che il tempo passato a cercare la propria anima gemella prima di quell’incontro era stato inutilmente sprecato. Ted- Piacere Ted Mosby …”Alexandra, Alexandra Heridan” disse la donna dolcemente, come se dovesse incantare qualcuno. Per Ted furono le parole più dolci che avesse mai sentito, su di lui ricomparve il sorriso, la sua capacità di vedere le cose sempre dal lato positivo, e così salirono sul treno insieme.




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