I BOXER DEL CUGINO DELLA MIA MIGLIORE AMICA
I BOXER DEL CUGINO DELLA MIA MIGLIORE AMICA
Note dell'autrice: spero solo che questa fic non assomigli alla
sua creatrice...In ogni caso ci tenevo a dire che considero questa
storia un po' ooc per via della situazione che, ehm..., come dire...,
è decisamente fuori luogo per un manga come Naruto;
nonstante tutto penso però di aver reso veritieri, seppur esageratamente, i tratti comici e demenziali dei personaggi.
Lascio a voi giudicare la questione, sperando di trovare una qualche
recensione, anche critica; se non vi piace la fic basta scriverlo,
magari con una qualche riga di spiegazione.
Ora vi lascio alla lettura di questo mostro generato dallo stress post vacanza e dalla pazzia di un'autrice sclerata.
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-Noooooooooooooo!!-
Un urlo disumano si levò da Villla Hyuuga, disperdendosi poi nella notte.
-V-voi non potete...-
-Oh, certo che possiamo, Tenten-chan-
La castana indiettreggiò impaurita, braccata dalle tre losche figure che si stringevano sempre più a lei.
-No, no...-singhiozzò disperata, lasciandosi scivolare lungo il muro alle sue spalle.
-Sakura-chan, almeno tu di qualcosa...!- implorò con voce strozzata.
-Oh, ma io sono perfettamente d'accordo con Ino e Hinata-chan!-rise
sadicamente la rosina. Lo sguardo della maestra d'armi vagò per
la stanza alla ricerca di una possibile via di fuga.
-Hai scelto obbligo e ora devi subire!- ululò Ino mentre
afferrava l'amica per il colletto e la scaraventava sui cuscini
sparpagliati al centro della camera.
-Io...- mugolò in sua difesa Tenten.
-Ricorda che hai giurato sul sacro libro che avresti rispettato
le regole del gioco!-aggiunse seriamente Sakura, sventolandole sotto il
naso il primo volume di "Icha Icha : i fiori di Konoha-for girl,
edizione limitata".
L'altra si rialzò dolorante, ancora presa dal profondo dilemma
del perchè avesse accettato un invito di Hinata a passare "una
serata in compagnia delle altre ragazze".
-Allora?- la incalzò la mora, sedutasi sul letto.
Ma la cosa peggiore di tutte era quel gioco. Come avevano fatto quelle vipere a convincerla?
-Allora un cavolo!!- le strillò di rimando, rossa in viso.
-Hai promesso...-
-Non mi interessa!-
-Quindi questo vuol dire che la tua parola non vale niente?- insinuò serafica la ninja medico.
A quelle parole Tenten parve gelarsi. Aveva già la bocca aperta, pronta a rispondere,
ma la voce le morì in gola. Tra i ninja i giuramenti erano
inviolabili, ed essi erano utilizzati come metro per misurare il valore
dei combattenti; chi non rispettava gli accordi era considerato
all'unanimità feccia senza onore. A quel punto, se avesse voluto
salvare la faccia, era costretta a rispettare il giuramento.
-O Kami, e va bene! Ripetimi le condizioni- sussurrò mesta Tenten.
Sul volto di Hinata si allargò un sorriso sinistro. Quella
bambinetta dal viso angelico riusciva a essere diabolicamente perfida,
si disse la maestra d'armi mentre le parole della Hyuuga le pungolavano
crudelmente l'orgoglio.
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Obbligo o verità.
Già il nome del gioco avrebbe dovuto metterla in guardia.
Ma quella parte di lei più intraprendente le aveva bisbigliato all'orecchio di sciogliersi almeno per una sera.
Maledetta femminilità!
Tenten, mentre correva per i corridoi deserti di villa Hyuuga, sibilava
furente contro le amiche, che dal canto loro si stavano strozzando
dalle risate in camera di Hinata.
"Sei perfetta così" avevano gridato zompettando allegre attorno a lei.
Perfetta sto' cazzo!! L'avevano conciata come una prostituta, accidenti a loro!
La ragazza si fermò davanti uno specchio sbeccato.
"Kami" pensò depressa mentre cercava inutilmente di allungarsi
la gonna a metà coscia. Con un sospiro lasciò perdere,
arresa al fatto che ogni suo movimento avrebbe scoperto ulteriori
porzioni di pelle.
"Mio cugino stà indossando dei
boxer di seta nera; mi pare evidente che ho usato il byakugan per
scoprirlo. Comunque non è questo il puto. Tu devi portarci quei
boxer senza usare arti ninja di alcun genere. Sì, in pratica lo
devi mettere in mutande. E penso proprio che Ino-chan abbia quello che
fa al caso nostro...Ora, Tenten-chan, siediti che al tuo aspetto
pensiamo noi..."
Mettere in mutande Neji Hyuuga.
Se non fosse stata lei la protagonista di quell'incubo sarebbe probabilmente scoppiata a ridere.
"Ultima stanza a destra dell'ala nord" le aveva indicato Hinata.
La porta era proprio lì, incassata nel buio del corridoio; come
tutta la casa, anche quella era in stile giapponese, bipartita in una
sezione in legno di cedro e una in spessa carta di riso ricamata. I
disegni consistevano in semplici foglie di acero rosso che
volteggiavano morbidamente sul campo grigio della carta.
Tenten potè chiarmente intuire la luce accesa nel locale.
Inspirò profondamente prima di bussare, aggrappata con tutte le
sue forze alla speranza che dietro vi fosse solo la polvere di un
vecchio magazzino.
"Ah, Tenten-chan..." aveva sussurrato maliziosamente Ino.
"Che c'è?"
"Facci divertire..."
"Bastarde!!"
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Neji sentì bussare.
Con lentezza si alzò dalla scrivania alla quale era seduto e si avviò ad aprire la porta.
"Sarà Hanabi che si diverte a fare scherzi" si incupì lo Hyuuga.
-Non ho voglia di...Tenten?!-
Il ragazzo non fece nemmeno in tempo a realizzare che la compagna di
squadra era in casa sua alle due di notte che si ritrovò
sbattuto contro il muro.
-Ma cosa...?!- gridò disorientato.
Subito lei lo zittì gettandoglisi addosso. Quindi, immobilizzategli le braccia, lo baciò.
Il cervello di Neji sembrava incapace di emettere alcun comando. Mentre
la lingua della kunoichi violava prepotente la sua bocca sentiva solo
un violento uragano urlargli nei timpani.
Quando la bufera sembrava calmarsi cercò di divincolarsi dalla
stretta di lei. La maestra d'armi, sentendo Neji agitarsi, si decise a
iterrompere il bacio, giusto il tempo per afferrarlo per la camicia e
scaraventarlo sul letto.
"Scusamiscusamiscusamiscusami..." si ripeteva insistentemente, metre con uno spintone lo rigettava sui cuscini.
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-O Kami...- sussurrò Ino portandosi le mani al volto.
-M-ma guardala!- esclamò poi rivolta a Sakura, accovacciata di fianco a lei nel buio del cortile.
La ninja medico pareva caduta in catalessi, mentre osservava shoccata
la finestra di una certa ultima "stanza a destra dell'ala nord".
-Probabilmente- riuscì a bisbigliare con voce atona, ancora con
lo sguardo fisso alla parete -non dovevamo essere
così...drastiche con la punizione...-
-Noi non dovevamo essere così drastiche?!- ripetè
sconvolta la bionda -Lei lo è stata! Non siamo certo state noi a
suggerirle di...di...- le parole le rimasero impigliate tra le corde
vocali quando vide la compagna gettare lo Hyuuga sul letto.
Hinata, che aveva attivato il byakugan, sbiancò.
-Forse è meglio interromperli ora che siamo in tempo-
Le tre si scrutarono per un momento negli occhi.
-Naaaaa- risposero poi all'unisuono, tornando a concantrarsi su quanto accadeva nella camera.
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Tenten si sistemò sul basso ventre del ragazzo. Lo sentì
balbettare incoerentemente mentre gli afferrava i polsi e se li portava
tra le gambe, in modo che lui non avesse opportunità di
ostacolarla.
Si sentiva come un verme; quello era solo uno stupido gioco, ma stava
comunque distruggendo tutto quanto costruito in quegli anni assieme al
ragazzo.
Si distese completamente su di lui, non offrendogli così la possibilità di muoversi.
Riprese a baciarlo ancora più freneticamente, in modo da non lasciargli riprendere fiato.
Le sue dita intanto andavano cercare la cerniera dei pantaloni dello shinobi.
Lui biascicò qualcosa quando lo zip venne tirato con foga.
La maestra d'armi a quel punto si sarebbe messa volentieri a piangere.
Certo, aveva sempre desiderato avere un rapporto che fosse più
della semplice amicizia con lo Hyuuga, ma questo era come buttare al
vento tutti i suoi progressi col compagno. Da domani non avrebbe
più potuto guardarlo in faccia tanta sarebbe stata la sua
vergogna.
Con uno strappo secco gli abbassò i calzoni.
Neji per poco non collassò quando percepì le dita sottili
e fredde della kunoichi infilarsi nell'elastico dei suoi boxer. Sentire
quelle mani ghiacciate sulla sua pelle lo rendeva euforico. La parte
meno annebbiata della sua mente potè constatre che non aveva mai
provato così tanto caldo in vita sua; era come se stesse
bruciando.
Tenten gli abbassò le mutande poco più in su della
coscia. A quel punto estrasse fulmineamente dallo stivale prestatogli
da Sakura un kunai; con un solo colpo recise un lato dei boxer,
naturalmente senza lasciare alcun graffio al ragazzo.
Si staccò quindi da lui sussurrandogli solo -scusami-.
Neji non fece nemmeno in tempo a riprendersi che quella era già fuggita nel corridoio scuro.
Ansimante si drizzò a sedere, riallacciandosi i pantaloni.
"O mio Dio" fu l'unico pensiero che per tutta la notte riuscì a concepire.
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Quando Tenten tornò trafelata in camera fu accolta da un silenzio sbigottito. Le amiche la guardavano nervose, in attesa.
Lei si lasciò stancamente cadere su un cuscino. Quando il
mutismo delle altre divenne insostenibile si alzò stizzita, e
gettando i boxer stracciati sul pavimento urlò esasperata:
-Bhè, allora? Cos'avete da guardare?! Io ho fatto quello che dovevo fare!-
Era furibonda.
-Si, è solo che...- cominciò titubante Hinata.
-...che ci hai stupite!- continuò più sicura Ino.
-Io... noi...non credevamo che ci saresti riuscita!- si
rizzò in piedi quella, avvicinandosi sorridente alla maestra
d'armi.
-Insomma, sei stata grandiosa!-ridacchiò la bionda. Si
interruppe immediatamente quando vide gli occhi di Tenten adombrarsi di
lacrime.
-Tenten-chan, cos'hai?- chiese preoccupata, andandole a cingere
maternamente le spalle. Quella la scansò, mentre si sfregava
rabbiosa il volto.
-Niente- biascicò, lottando per non piangere.
Sakura rispose allo sguardo interrogativo di Ino con un cenno di testa
che la indusse a capire che Neji era il problema.
-Non ti preoccupare, domani gli spiegherai tutto, e se non dovesse
bastare gli parlerò io-sussurrò dolcemente la ninja
medico.
-Temo che non basterà- borbottò mesta Tenten, sforzandosi comunque di formulare un sorriso.
-Tenten-chan, mio cugino è un inguaribile orgoglioso, ma ti
posso giurare che con te sarà completamente diverso- disse la
mora -Inoltre,- aggiunse maliziosamente -non credo che abbia disdegnato
la tua visita...-
-E' vero! Non ho mai visto Neji così agitato!- esclamò incoraggiante Sakura.
-Agitato non esprime minimamente lo stato confusionale in cui si trovava quando l'hai buttato sul letto!- si unì Hinata.
-Beh, non c'è da stupirsi! Chiunque avrebbe reagito a quel modo
vedendosi piombare addosso una pazza maniaca!- protestò Tenten
con impeto.
Ino le si fece più vicina e con aria complice mormorò:
-Questo è vero se parliamo di agitazione...-
Si interruppe un secondo per enfatizzare la frase successiva, sorridendo amabilmente.
-...ma non penso che "chiunque" si sarebbe eccitato come ha fatto lui...-
Quelle parole esplosero violentemente nel cervello della kunoichi, che rimase letteralmente a bocca aperta.
Eccitato.
Neji Hyuuga.
O Kami.
-Forse è meglio andare a letto- suggerì saggiamente la rosa -Domani tutte noi abbiamo degli impegni...-
-Sakura, sembri mia madre!-
-Non è colpa mia se io, a differenza di te, ho da lavorare!!-
-Allora non mi sbagliavo: sei già vecchia a diciassette anni!-
-Ino! Ti odio!!-
Le due battibeccarono fino a ora tarda, ma Tenten non vi fece caso.
Lei, esattamente come una certa altra persona in quella casa, riuscì solo a concepire "O mio Dio" per tutta la notte.
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La storia potrebbe avere un seguito, ma questo dipende da voi...Per ora
però ho deciso di dichiararla conclusa, in attesa di vedere se
riscuoterà o meno successo.
Se avete qualche consiglio o richiesta riguardo un possibile seguito potete benissimo scriverlo assieme a un commento.
Un grazie speciale a chi ha avuto il coraggio di arrivare fino a questo punto!
Revan
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