SPOILER TERRIBILI SUL SETTIMO
LIBRO! IO VI HO AVVERTITO!
E' la seconda volta che scrivo su questo argomento... e forse
sarà anche l'ultima. Non posso prometterlo. Ormai la Rete
pullula di fic sui gemelli Weasley. Ma qui il punto di vista
è differente... spero di non aver dato il peggio di me.
Mi raccomando, recensite!^^
Ci saremmo sposati subito dopo la guerra. Non c'era nessun
dubbio.
Non che vivere alla Tana mi andasse molto a genio, ma che importava? Ci
sarebbe stato il tempo di trovare un'altra casa. Avrei mollato il
Quidditch. Tu eri più importante... più
importante di tutto...
Ai miei occhi tu e tuo fratello non vi somigliavate poi tanto. Quando
lo dissi ad Alicia, una volta, mi prese per matta. Ma che ne sapeva,
lei? Di come solo tu mi guardassi in quel modo... solo tu ti
avvicinassi a me con tenerezza... e con discrezione, perché
Lee non si accorgesse di nulla: quanto ti avrebbe preso in giro!
Oh, perché mi invitasti al Ballo, quel giorno? Da quel
momento fui legata a te... non volli far entrare più nessun
altro nella mia vita! Mi parlavi dei vostri progetti, del negozio che
volevate aprire... per me eri adorabile, per me eri perfetto.
Non potevi farmi regali costosi. Sapevo quanto la tua famiglia fosse
numerosa... non mi aspettavo niente da te: solo il tuo amore. E me
l'hai donato a piene mani.
Avete realizzato il vostro sogno. Quanto ero orgogliosa di te! E
com'ero gelosa di quella Verity... credevo di essere meno bella di lei.
Mi rassicuravi, con le tue carezze. Con le tue promesse. E un giorno
sei venuto da me per mettermi un anello al dito.
Un anellino semplice... ma prezioso per me. Ero così felice!
E poi mi hai detto: "Quando Tu-Sai-Chi sarà sconfitto,
diventeremo marito e moglie". Non ti avevo mai visto così
serio e determinato.
Ti ho detto di sì.
Ma sapevo già che avremmo dovuto aspettare. La situazione
peggiorava, e sapevi che prima o poi sareste passati in prima linea con
l'Ordine. "George e io non siamo come Percy" mi ripetevi. "Abbiamo
coraggio da vendere..."
Eri un uomo ormai. E io ero la tua donna.
Mi hai mandato un gufo, quella sera. Scrivevi che l'Esercito di Silente
doveva risorgere in massa, e ti ho raggiunto a Hogwarts. C'era tutta la
squadra di Grifondoro... c'erano Alicia, Katie, persino Baston... e
capivo che sarebbe stata dura. Ma se tu eri lì a lottare,
per nessun motivo mi sarei tirata indietro.
Ci separammo appena fuori dalla Stanza della Necessità.
- Arrivederci, amore... vinceremo... - mi dicesti.
Nemmeno un bacio, ricordi? Eri sicuro che avremmo avuto tempo... dopo.
A vent'anni non si può nemmeno immaginare di non averne.
Ad un certo punto della battaglia mi ritrovai distesa sul pavimento
della Sala Grande. Madama Chips era china su di me. Sentivo piangere...
mi voltai...
Tutta la tua famiglia -
in lacrime -
Non riuscivo a capire. Non volevo capire.
Allora svenni di nuovo.
Mi svegliò, ore dopo, l'assordante canzoncina di Pix: diceva
che Harry Potter aveva trionfato. Ma io avevo perso... avevo perso
tutto.
Non lasciai la squadra. Giocare a Quidditch è l'unico modo
per sfogare la mia rabbia, per sentirmi viva. Mi fa stare meglio.
Passarono tre anni.
Un giorno, dopo gli allenamenti, un mio compagno mi disse che un
ragazzo aveva chiesto di me. Uscii dal campo... e vidi George.
- Facciamo un giro? - mi chiese, ed era una preghiera.
Volammo fino alle scogliere di Dover. Non c'ero mai stata prima, era un
paesaggio nuovo per me. L'odore del sale, i gabbiani. Il profilo della
costa francese. Ad un tratto sentii la sua mano sulla mia spalla.
- No, George! - stavo per gridare, ma le sue labbra fermarono le mie
parole.
Il sapore del suo bacio era così diverso dal tuo. La sua
stretta era diversa. Tutto.
Mi lasciai sfilare la divisa, mentre la mia mente si spegneva e
un'altra parte di me tornava prepotente a vivere.
Il desiderio di amare, di essere amata.
- Puoi essere ugualmente la signora Weasley, se lo vuoi - mi
sussurrò più tardi, accarezzandomi i capelli. -
Tra me e Verity è finita da tempo.
(Non sapevo nemmeno che si fossero mai messi insieme. Non mi recavo a
Diagon Alley da secoli. Avevo tagliato i ponti con il passato...
credevo di averlo fatto...)
Era un compromesso? Un gioco? Un terribile scherzo?
- Ho freddo, George, portami a casa - dissi.
Provai a dimenticare quel pomeriggio. E non ci riuscii.
Ormai non potevo far finta di nulla: ero innamorata...
Ma chi avrebbe capito i miei sentimenti? Chi, delle mie amiche, ma
soprattutto della famiglia Weasley?
Non Ginny, non Percy... Ron meno di tutti.
E che dire della madre?
"Crederebbero che per me uno valesse l'altro... non mi accetteranno
mai" era il mio pensiero costante.
E invece.
Invece eccomi, davanti all'altare della chiesa di St. Catchpole.
Gli Weasley ci sono tutti. Commossi. Felici, credo...
Molly e Arthur, Bill e Fleur con la piccola Victoire, Ginny ed Hermione
con i pancioni in bella vista. Dietro, i ragazzi fanno un po' di
confusione.
Teddy Lupin, impacciato nel completino elegante, ci porta gli
anelli. La nonna gli ha insegnato ad abbinare il colore dei capelli con
quello della cravatta...
"Anche tu, piccolo... vai avanti, come me" penso, e guardo George negli
occhi. Mi prende la mano, e la cerimonia ha inizio.
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