Titolo:
Tramonto mancato
Autore:
Liberty89
Genere:
Fluff, Romantico
Personaggi:
Riku, Sora
Pairing: RiSo
Avvertimenti:
One-shot, Shonen-ai
Note dell'autrice:
Buondì :3 Inauguro questa raccolta con una shottina scritta
di getto mentre ascoltavo la versione Music Box di "Simple and Clean".
Adoratela come me <3 Ultimamente ho la fissa con il Luogo
Segreto e la baia delle Destiny Islands... non fateci troppo caso
ù.ù Buona lettura :3
Disclaimer: i
personaggi di questa raccolta non mi appartengono e la fic non
è stata scritta a scopo di lucro.
Tramonto mancato
Simple
and Clean (music box version)
Erano andati sull’isola dei bambini per stare insieme e
godersi quel tramonto che con estrema gioia avevano riabbracciato al
loro ritorno a Destiny Islands, riempiendosi gli sguardi con le sue
sfumature rosse e oro che man mano svanivano e accompagnavano il viola
e il blu della notte. Il risultato era stato un po’ diverso
rispetto al progetto iniziale: erano stati insieme, questo
sì, ma del tramonto non avevano visto nemmeno un raggio,
poiché si erano dedicati a un’altra
attività, molto più piacevole.
Nell’attesa del crepuscolo si erano chiusi nel Luogo Segreto
e si erano appoggiati alla porta che custodiva l’ingresso al
cuore del loro mondo. Avevano iniziato a parlare di qualsiasi cosa,
senza seguire un filo preciso e dopo un silenzio più lungo
dei precedenti, Riku si era sporto verso l’amico, ormai
amante, e l’aveva baciato con dolcezza, ottenendo
immediatamente una risposta audace e vogliosa. In pochi minuti, la
caverna si era riempita di vestiti buttati qui e là, di
sorrisi, risatine e, infine, di gemiti e sospiri, sussurri e due nomi
che si facevano eco l’un l’altro.
Così era passato il tempo e quando uscirono dal Luogo
Segreto, il sole si era già nascosto oltre
l’orizzonte, probabilmente ridendo di loro e della faccia
imbronciata di Sora, sicuramente soddisfatto di come aveva trascorso le
ultime ore, ma deluso perché a quel tramonto ci teneva, poco
gli importava che avrebbe potuto vederlo il giorno dopo, per lui doveva
essere quello e quello soltanto perché così aveva
deciso.
Sbuffando con aria rassegnata di fronte alla dimostrazione
d’infantilità del proprio compagno,
l’argenteo mise in atto il piano B, cui aveva pensato mentre
cercava il primo contatto con le labbra dell’altro,
poiché sapeva che sarebbe finita in quel modo. Lo prese per
mano, ignorandone le domande e trascinandolo verso l’altro
lato dell’isola, dove il buio era già calato da un
pezzo e avrebbero potuto godersi l’alba della notte.
L’intera zona sembrava passata sotto le abili e svelte dita
d’un pittore, che aveva passato acquose pennellate di blu
sulle rocce, sugli alberi e la sabbia, che aveva assunto un brillante
colore azzurro, mentre il mare con i suoi placidi mormorii era divenuto
una chiazza scura come l’inchiostro, tranne il punto in cui
si rifletteva la luna. Una candida sfera luminosa, circondata dal
luccichio delle stelle, che splendeva come un faro su di un
promontorio, gettando fasci argentei e impreziosendo il cobalto che era
colato sull’ambiente.
Sora osservò la baia come se fosse davanti a un gioiello
prezioso d’inestimabile valore e sorrise, stringendo le dita
del maggiore che ricambiò il suo sguardo felice con uno
gentile e soddisfatto.
-So che non è la stessa cosa, ma…-
-Mi piace.- lo interruppe il castano. -Stiamo qui, insieme.- aggiunse,
sedendosi a poca distanza dalla riva, come quella volta dopo la loro
ultima battaglia.
Riku lo imitò, dopodiché si sporse ancora una
volta per posargli un casto bacio sulla guancia e soffiargli il suo
amore nell’orecchio, guadagnandosi un sorriso così
luminoso che avrebbe fatto impallidire l’astro notturno e
quello stesso tramonto che non avevano visto.
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