Due righe sulla genesi di questa fic.
Sono una grande appassionata di musical, e un giorno ascoltando la
colonna sonora di "Grease", ho ri-scoperto una canzoncina intitolata
appunto "It's raining on prom night". Parla di una ragazza che non
può andare al ballo della scuola perché si bagna
sotto la pioggia e prende l'influenza. E' deliziosa e molto commovente,
oltre ad avere una bellissima melodia, e vi consiglio di ascoltarla.
La mia idea, riguardando il quarto film di HP, è stata
questa:
E se quella ragazza fosse stata Ginny, e per quel motivo si fosse persa
il Ballo del Ceppo?
Allora ho iniziato a scrivere una filk della canzone, ma mi sono
imbrogliata con i verbi inglesi e non è uscito un bel
lavoro. Solo oggi ho deciso di mettere giù una storia vera e
propria, e spero proprio che vi piaccia perché mi sto
divertendo tanto a scriverla!
SakiJune
Vi assicuro che avevo accettato il suo invito solo per fare
un dispetto a tutti quelli che sbavavano per venire al Ballo con me.
Mi era simpatico,
e basta.
Ma non credevo che per me sarebbe andato tutto a rotoli...
E che il mio rimpianto per quella serata si sarebbe trasformato in
qualcosa di profondo...
Ma cominciamo dall'inizio.
Segnavo su un block-notes i nomi di quelli a cui avevo detto di no. E
ne avevo riempito una pagina. Alcuni erano carini... altri meno... ce
n'erano di tutte le Case. Harry non figurava nella lista,
naturalmente. Aveva una cotta per quella Cho, che
però sarebbe stata la dama di Cedric. Forse avevo ancora
qualche speranza... ma volevo davvero diventare una tappabuchi?
Basta, dovevo dimenticare Harry! E trovarmi un cavaliere come volevo
io: che non fosse vanitoso, né avesse pregiudizi sui Muggles (non me ne
importa niente se io sono purosangue, è una questione di
principio) e soprattutto che non parlasse solo di stupidaggini.
Un ragazzo come Harry... sempre che ne esistessero... ma che mi volesse
bene veramente.
- Ginny... posso parlarti un attimo?
Mi ero voltata, sobbalzando. Ecco un altro ad allungare la lista...
Avevo di fronte Neville Longbottom. Si grattava la testa, imbarazzato,
guardando per terra.
- Ecco, io...
Oh, no... in quella lista non ci sarebbe finito, lui. Ero sicura che
non fosse per il mio aspetto fisico che si interessava a me: ormai lo
conoscevo bene.
- Neville, vorresti venire al ballo con me? - lo precedetti, temendo
che si bloccasse e scappasse via prima di riuscire a dire qualsiasi
cosa.
Lui spalancò la bocca e gli si illuminò il viso.
L'avevo reso felice.
- G...Ginny! Stavo appunto per-
- Splendido, allora! Siamo d'accordo! - E corsi via, lasciandolo
stupefatto.
Immaginavo le facce dei miei "spasimanti", quando ci avrebbero visti
insieme. La faccia di Harry, anche. O no? O forse non m'importava
più?
L'indomani, Ron mi confidò che Neville, in dormitorio, si
era esercitato a ballare da solo per tutta la sera. Mi divertii ad
immaginarmelo. "Speriamo che non mi faccia fare brutte figure" pensai,
ma poi conclusi che mi sarei divertita comunque.
- Ehm, Ginny, ma è vero che l'hai invitato tu? - mi chiese,
sicuro che l'avrei smentito.
- Perché non dovrebbe essere vero?
- No, era solo una domanda! Pfff... - ridacchiò. - Sono
contento per lui. Non trattarlo troppo male, ok?
Così era questa la reputazione che avevo nella scuola.
Mordi-e-fuggi, mangia-uomini, prendi-e-butta-via? Oh, si sbagliavano, e
di grosso.
Ginevra Molly Weasley è semplicemente se stessa. E sono
convinta che Neville sia l'unico ad averlo capito finora!
Mi sfilo i guanti, la lezione di Erbologia è finita. Colin
si avvicina e ricomincia a lamentarsi di quanto sia ingiusto non essere
ammesso al Ballo.
- Perché tu sì e io no? Volevo fare delle belle
foto... Chissà come starà bene Harry vestito
elegante...
- Dì un po', Creevey, sei innamorato di Harry Potter? - gli
grida in faccia una Slytherin del nostro anno, e i nostri compagni
iniziano a ridere. Ma per poco.
Un tuono rimbomba nell'aria e fa tremare i vetri della serra. Inizia a
piovere a dirotto.
- Oh, noooooo! E adesso come rientriamo? Non possiamo restare qui tutto
il pomeriggio!
- Professoressa, non conosce mica un incantesimo per far smettere di
piovere? - domanda qualcuno, speranzoso.
- Certamente! - risponde la Sprout. - Ma non ho nessuna intenzione di
intralciare la volontà della natura. Aspetterete. Tra poco
inizierà la lezione del quarto anno... potete assistere.
Infatti, dieci minuti dopo, un groviglio di impermeabili e ombrelli
irrompe dalla porta.
I cappucci scivolano via dalle teste spettinate.
- Che corsa, ragazzi! - esclama Dean Thomas, mentre Padma Patil cerca
di ravviare i capelli a Ron. Mio fratello si ritrae.
- Mi raccomando di aggiustarti bene,
per stasera - gli raccomanda lei. Ron si lancia un'occhiata con Harry...
Neville non mi degna di uno sguardo, va dritto dalla professoressa e
cominciano a parlare fitto fitto. Ah, già. Lui ha una fissa
per questa materia.
Gli altri vanno al tavolo, prendono i vasi con su scritto il loro nome
e iniziano a riempirli di terra. Lui no. Continua a chiacchierare con
la Sprout. Lei ogni tanto fa una risatina e lui arrossisce. Ma che ci
troverà in quella vecchia cicciona?
Finalmente, tra pacche sulle spalle e bisbigli, la conversazione si
conclude, e la lezione ha inizio. Ma io ormai sono disgustata. Se
quello è il suo tipo di donna, perché dovrei
andare al Ballo con lui?
- Ginny, dove vai? Prendi il mio ombrello, almeno! - Ron tenta di
corrermi dietro, ma sono già fuori. |